Intervista a Franz & Shape di Giosuè Impellizzeri 13/07/2006

Nonostante l’origine della loro carriera non si perda nella notte dei tempi, Franz & Shape sono riusciti, in un arco di tempo relativamente breve (poco più di un anno appena) a ritagliarsi un posto di ammirevole considerazione all’interno della vasta e variegata scena musicale europea. Francesco ‘Franz’ Spazzoli e Chris ‘Shape’ Shape fanno sentire la loro presenza per la prima volta col fortunato "Countach", apparso su Relish e remixato in seguito da Linus Loves. Il botto arriva durante lo scorso inverno quando la medesima label pubblica l’e.p. "Destination/Location" che lascia il segno grazie a due featurings d’eccezione come Chelonis R. Jones e Gerhard Potuznik alias G.D. Luxxe. Il sound electro-disco dei due pare contagiare sempre di più tanto da essere interpellati in veste di remixer per "Stranger In A Strange Land" degli indimenticati N.O.I.A., pezzo che va a confluire nel vasto catalogo della bolognese Mantra Vibes. Residents da un paio d’anni alla consolle del noto Cocoricò di Riccione, Franz & Shape stanno per tornare col primo album che riserverà non poche sorprese. Ma sono proprio loro a svelarne qualcuna.

Ciao Franz, ciao Chris e benvenuti su Technodisco. Per iniziare parliamo dettagliatamente del progetto Franz & Shape: quando e come vi siete incontrati ?
"Abitiamo nella stessa città, Forlì, ma ci siamo conosciuti solo nel 2002 in un noto locale della riviera adriatica. I gusti e le idee musicali erano esattamente gli stessi così abbiamo deciso di creare insieme qualcosa di interessante dando vita al progetto Franz & Shape"

Il vostro stile parte dalla new-wave, attraversa il synth-pop e sfocia nell’italo-disco. Come mai avete deciso di seguire questa strada che ha tanto a che fare col passato ?
"Il nostro stile è sicuramente influenzato dalle sonorità anni ottanta in generale (rock, new wave, electro, synth-pop, italo, ebm) ma dobbiamo tanto anche ai novanta, il decennio in cui la musica elettronica è diventata protagonista assoluta. Cerchiamo sempre di cogliere gli elementi di quegli anni che più ci emozionano proponendoli in un contesto moderno"

Quali sono i pezzi e gli autori che vi hanno spinto ad intraprendere un’attività all’interno della scena musicale ?
"I pezzi e gli autori che ci hanno spinto ad intraprendere questa attività sono davvero tanti se pensiamo a quelli del passato. Quelli contemporanei che meritano di essere nominati invece sono purtroppo veramente pochi quindi meglio non fare nomi altrimenti qualcuno potrebbe offendersi"

Dal 2004 suonate regolarmente al Cocoricò di Riccione, locale-simbolo della musica alternativa italiana. Oggi c’è ancora la possibilità di sperimentare operando dietro la consolle ?
"Certo, la possibilità di sperimentare c’è sempre ma dipende dal deejay e dal pubblico. Occhio però a non lasciarsi trasportare troppo perchè c’è il rischio di svuotare la pista !"

Una delle vostre prime esibizioni in pubblico avvenne in occasione del noto festival bolognese Distorsonie. Credete che in Italia ci siano altre situazioni che possano dare risalto alla musica elettronica ?
"Nel nostro Paese ci sono alcuni eventi interessanti ma sono ancora troppo pochi. Tra questi Arezzo Wave, Dissonanze a Roma, Club To Club a Torino, il Flippaut a Bologna e qualcuno nuovo presente da questa stagione. Gli eventi di qualità fanno sempre bene e servono soprattutto a diffondere cultura musicale"

Ci sono artisti e dj’s italiani che apprezzate in particolar modo ?
"Da sud a nord ci sono parecchi artisti italiani che stimiamo: la storica scena techno napoletana di Carola, Parisio, Vigorito e Cerrone, quella romana dei Pigna People (Marco Passarani, Francisco e Mario Pierro) e della nuova Elettronica Romana (Giorgio Gigli, Donato Dozzy, Brando Lupi) senza dimenticare Lory D., i fratelli D’Arcangelo e Max Durante. Poi in Toscana c’è il sempreverde Alexander Robotnick, nella ‘nostra’ riviera romagnolai N.O.I.A. (ancora attivi) e poi più su troviamo Bochum Welt, i Drama Society ed altri nomi nuovi che si stanno battendo alla pari coi producers stranieri. Che voto ci dai in geografia ? ;o)"

Per i vostri lavori discografici avete optato per una label estera, la Relish di Robi Insinna alias Manhead/Headman. Perchè avete preferito varcare le Alpi ? Forse per l’assenza di strutture idonee ?
"Il nostro modo di fare musica in questo momento è adatto ad etichette come Relish che sicuramente è una delle labels alternative indipendenti più affascinanti. Anche in Italia qualcosa si sta muovendo e ci auguriamo che ci sia presto un’evoluzione della scena anche nel nostro Paese"

Come è nato il contatto con la Relish ?
"Abbiamo conosciuto Robi Insinna (alias Headman/Manhead) in Germania qualche anno fa e dopo avergli lasciato un pò di cose nostre da ascoltare ci siamo ritrovati a stampare per la sua label. Fortunatamente è andato tutto come speravamo"

Reputate interessante l’attuale mercato discografico europeo ? Ci sono artisti, dj’s e produttori che stimate in particolare ?
"Il mercato discografico europeo ed extra-europeo è sempre interessante anche se ultimamente in circolazione ci sono troppe cose simili che rischiano di appiattire un pò la scena. Tra gli artisti che più apprezziamo in questo momento ci sono sicuramente i 2Many Dj’s, Trevor ‘Playgroup’ Jackson, Headman che ha creduto nelle nostre qualità, David Carretta e The Hacker davvero mitici e gli americani Kill Memory Crash"

Dopo l’inserimento di "Countach" nel fortunato "Italian E.p." è stata la volta di "Destination/Location" per il quale vi siete avvalsi del prezioso contributo vocale di Gerhard Potuznik alias G.D. Luxxe e Chelonis R. Jones. Com’è nata l’idea di coinvolgerli ?
"Destination/Location" è un e.p. a cui teniamo particolarmente perché rappresenta bene tutte le forme del nostro stile musicale. Il disco è un concentrato di old-school electro, synth pop e new wave. Abbiamo creato tutte le songs scegliendo con attenzione i cantanti e Chelonis e Gerhard sono stati veramente eccezionali"

In queste settimane state ultimando il vostro primo album. Potete darci delle anticipazioni in merito ?
"L’album è finalmente pronto, si intitola "Acceleration" e l’uscita è prevista dopo l’estate. Ad anticiparlo sarà il singolo "Maximum Joy" che si avvarrà del featuring di Dirk Da Davo, il cantante dei Neon Judgement e conterrà anche i remixes di Francisco e Yuksek"

L’Italia vive un periodo difficilissimo per quanto riguarda la musica dei clubs: a cosa credete sia dovuta questa situazione che ci differenzia tanto dal panorama estero ?
"L’Italia vive un periodo difficile in generale ! Dal punto di vista musica/club si registra ormai da qualche anno un calo di presenze ma a livello musicale, negli ultimi tre anni, ci sono stati notevoli cambiamenti e le cose stanno migliorando. Dj’s, addetti ai lavori e pubblico ora sono più attenti e recettivi, sono nati nuovi clubs in stile europeo che regolarmente fanno ospiti interessanti e al passo coi tempi. Possiamo solo sperare che questo non sia solo un fenomeno passeggero"

Avete idea su quali potrebbero essere le nuove evoluzioni della musica elettronica ? In futuro si continuerà a battere la strada del minimalismo ?
"In questo momento il minimal sta spopolando un pò ovunque e in Italia, forse, sarà il genere dominante ancora per un pò. Detto questo ognuno è libero di proporre sempre quello che crede e le alternative interessanti non mancano di certo, quindi orecchie aperte !"

In studio preferite utilizzare i moderni software o i più datati (e costosi) hardware ?
"Usiamo sia hardware che software, un binomio completo che ci permette di unire il fascino della strumentazione vintage all’evoluzione costante del suono e della tecnologia"

Dobbiamo salutarci: lasciate un messaggio agli amici che hanno letto quest’intervista.
"Un saluto a tutti gli amici lettori di Technodisco e un ringraziamento a Giosuè per questa piacevole intervista. Franz & Shape"

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