Prommer & Barck – Alex And The Grizzly (Derwin Recordings)

Derwin Recordings nasce da un’idea di Christian Prommer ed Alexander Barck, in stretta cooperazione con la Compost Records di Michael Reinboth. Le avventure su Permanent Vacation, Best Works Records ed International Deejay Gigolo Records ora sono coronate da un album che suona come il raggiungimento di una tappa importante all’interno della nuova House. Il Jazz è una componente essenziale nel disegno sonoro dei due, il primo impegnato in progetti come Trüby Trio o Fauna Flash, il secondo nei Jazzanova e Sonar Kollektiv, tra i maggiori artefici del movimento Nu Jazz europeo. Questo per capire che qui non si scherza, non si scimmiotta inseguendo la moda e il trend facile, l’ascolto destinato al pubblico under 15 o rivolto a chi dice di ascoltare Techno da una vita ma conosce Speedy J solo per “Pullover”. In “Alex And The Grizzly” i due concentrano la passione in undici tracce emozionali, cariche di pathos, traboccanti di eleganti finiture, stilemi perlopiù sconosciuti a chi pensa di poter incidere un brano di musica elettronica con una cultura nata su YouTube. E’ vero, c’è la cassa in 4/4, ma la programmazione ritmica 1/5/9/13 è solo un collante in uno studio attento della materia Soul e Jazz, lontana galassie dal classico minestrone di loops e stesure piatte come il culo di una padella. “Submarine Bells” è un soave balzo nella Deep House più sognatrice, “Dr. Jekyll And Mr. Hyde” è un omaggio ai tribalismi Soul, “Soweto Symphony” è un’orchestra di fiati. Vengono ripresentate “Pictures Of The Sea” e “Gladys Knight”, che pensano alle origini di Chicago, adesso collegate per concetto a “Journey” e “The Barking Grizzle”, mentre per coloro che non cercano ritmo ci sono “Lovin'”, “Sleeping Beauty” e “Faces From The Past”, tutte ombreggiate dal Downtempo balearico. Provate poi a suonare “Everything”: definirla Garage è riduttivo, perchè potrebbe essere confusa per uno di quei prodotti che la discografia europea ha partorito negli ultimi anni facendo a meno di ogni fine artistico. Qui dentro c’è storia di due decadi, non solo relative alla musica prodotta in 4/4. Prommer e Barck fondono molte cose, sia per il corpo che per la mente. Nella loro creatività non esistono lotte intestine, l’analogico e il digitale non sono antagonisti ma vicendevoli elementi che concorrono ad un fine comune. Pensare che tutto è stato assemblato in appena venti giorni. E con venticinque anni d’esperienza alle spalle.

Giosuè Impellizzeri

Giornalista musicale, consulente per eventi, reporter per festival internazionali, produttore discografico, A&R e promoter per una label, autore della colonna sonora di un videogame, autore di un libro dedicato alla Dance anni Novanta, selezionatore e redattore di shows radiofonici, Dottore in Beni Culturali: tutto in uno. Giosuè Impellizzeri da un lato, DJ Gio MC-505 dall'altro. Le prime recensioni appaiono su una fanzine, nel 1996. Dopo quattro anni inizia il viaggio che si sviluppa su testate cartacee e sul web (TheDanceWeb, Cubase, Trend Discotec, DiscoiD, Radio Italia Network, TechnoDisco, Jay Culture, Soundz, Disc-Jockey.it, Basebog, La Nuit, Jocks Mag, AmPm Magazine). Ogni anno dà vita ad oltre seicento pubblicazioni, tra articoli, recensioni ed interviste realizzate in ogni angolo del pianeta. Tutto ciò gli vale la nomina, da parte di altri esponenti del settore, di 'techno giornalista', rientrando tra i pionieri italiani del giornalismo musicale sul web. Nel 2002 fa ingresso nel circolo dei DJs che si esibiscono in Orgasmatron, contenitore musicale di Radio Italia Network, proponendo per primo in un network italiano appartenente alla fascia del mainstream un certo tipo di Electro, imparentata con la Disco, il Synth Pop e la Techno. Nel medesimo periodo conduce, per la stessa emittente e in particolare per il programma di Tony H e Lady Helena, la rubrica TGH in veste di inviato speciale alla ricerca di novità musicali provenienti da tutto il mondo. Per quel che concerne la sfera della produzione discografica, dopo le demo tracks realizzate nella seconda metà degli anni Novanta, incide il primo EP tra 2001 e 2002, "Android's Society", che contiene "Commodore Generation", remixata dai finlandesi Ural 13 Diktators, finita nella top-ten dei più suonati sulle passerelle di moda milanesi e supportata da nomi importanti tra cui Tampopo, David Carretta, Vitalic, Capri, DJ Hell e Romina Cohn. La storia continua con altre esperienze, vissute prima tra le mura della H*Plus di Tony H ("Tameshi Wari EP" e "Superstar Heroes EP") e poi tra le fila delle tedesche Vokuhila ("Engel Und Teufel EP", con "El Diablero" remixato dagli Hong Kong Counterfeit e Maxx Klaxon), 38db Tonsportgruppe ("Borneo EP", col remix Electro Disco di Chris Kalera) e della slovena Fargo (col rombante "Technomotor EP"). Dal 2005 al 2008 affianca Francesco Passantino e Francesco Zappalà nella conduzione della Tractorecords e della Laboraudio, digital-label concepita come laboratorio di musica finalizzata alla valorizzazione di artisti appartenenti al sottobosco creativo. Poi collabora col bolognese Wawashi DJ (oggi nel chiacchierato progetto Hard Ton) per "Gary Gay", si lascia remixare dallo svedese Joel 'Jor-El' Alter ("Stroboscopic Life"), partecipa al "The Church Of Pippi Langstrumpf" su Dischi Bellini e viene invitato dall'etichetta berlinese Das Drehmoment a prendere parte al progetto "Rückwärts Im Uhrzeigersinn" insieme ad altri artisti di spessore internazionale tra cui Kalson, Replicant, Makina Girgir, Starcluster e Polygamy Boys. Nel 2010, dopo nuove esperienze discografiche ("Gaucho", su Disco Volante Recordings, coi remix di Gabe Catanzaro, Hard Ton, Valyom & Karada, Midnight Express e Bangkok Impact, e "The World In A Pocket EP", su Prodamkey/Analog Dust, avvalorato dalle versioni di -=UHU=-, Alek Stark, Downrocks, Snuff Crew, Gesloten Cirkel e Metacid), diventa free lance per DJ Mag Italia, versione italiana della celeberrima testata editoriale inglese dedicata alla musica elettronica e alla DJculture. In parallelo fonda, con l'amico Mr. Technium, la Sauroid, etichetta che si propone come punto di raccordo e diffusione di diversi stili tra cui Acid House, Italo Disco, Electro, Nu Rave e Chiptune.

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