Intervista ai Digitaria di Giosuè Impellizzeri 11/02/2006

E’ capitato spesso che l’International Deejay Gigolo di Dj Hell abbia rappresentato la piattaforma di lancio per artisti che poi si sono rivelati delle vere e proprie star di livello internazionale. Gli esempi si sprecherebbero: da Zombie Nation a Tiga, dai Fischerspooner a Savas Pascalidis sino a Vitalic, David Carretta ed Adriano Canzian. Con l’arrivo del volume 9 della "Gigolo Compilation" (in uscita a fine febbraio) ci si imbatte in una serie di nomi nuovi che Hell ha rintracciato durante i suoi frequentissimi viaggi attorno al mondo. Tra questi i Digitaria, nuova promessa della dance elettronica brasiliana, entrati a far parte di diritto nel mondo Gigolo con la loro "Teen Years". Il pezzo è il primo estratto dall’imminente album che dovrebbe essere pubblicato tra marzo ed aprile in Brasile su Gigolo/Lado Z. La casualità ha voluto che la traccia, attesa anche sul 12" destinato all’Europa, fosse remixata dal duo svedese dei Zoo Brazil (John Andersson e Johan Emmoth), quasi un gioco di parole che sottolinea la paternità brasiliana del progetto nato in un piccolo studio alla periferia di Belo Horizonte. Una vera band quella dei Digitaria che, con molta probabilità, sbarcherà in Europa durante il 2006 per un tour che farà conoscere i singolari contenuti dell’album.

Mettiamoci comodi e iniziamo nel parlare del vostro primo contatto con la musica elettronica.
"Tutto è iniziato negli anni ’80 con i brani di bands come Depeche Mode e Sigue Sigue Sputnik che ascoltavamo alla radio. Era un mondo fantastico quello della musica elettronica che ci permise di addentrarci in modo ancor più vistoso sino a scoprire artisti come Front 242, Giorgio Moroder e Kraftwerk. Alla fine della decade partì quel movimento che prese il nome di acid-house e ci trovammo catapultati nel mondo di Altern8, The Shamen e Bomb The Bass"

Quali erano gli artisti che stimavate maggiormente nell’età dell’adolescenza ?
"Sicuramente un posto di rilevante importanza lo ricoprirono gli Os Mutantes, una band psichedelica brasiliana molto in voga negli anni ’70. E’ stato davvero interessante collaborare con il loro frontman, Arnaldo Baptista, col quale nel 2003 abbiamo prodotto alcune tracce del suo ultimo album"

Parliamo nel dettaglio del progetto Digitaria: quando è nato ?
"Il progetto partì nel 2002. Abbiamo iniziato a produrre alcune tracce per gioco e solo successivamente decidemmo di prendere la cosa sul serio. Digitaria è una vera e propria band formata da Daniela Caldellas (voce e tastiere), Fabiano Fonseca (voce, tastiere e basso), Nest (voce, tastiere e chitarra) e Daniel Albinati (voce, tastiere ed effetti). Siamo brasiliani ed amiamo esibirci moltissimo attraverso i live-acts. Naturalmente abbiamo anche uno studio di registrazione dove produciamo musica per 24 ore al giorno. Componiamo sempre quello che l’istinto ci detta, a volte dai riflessi dance, in altre dai caratteri più riflessivi ed intimisti. Per questo motivo il risultato può apparire felice, triste, nervoso … Nelle nostre produzioni infondiamo soprattutto la libertà compositiva, perno essenziale sul quale ruota tutto il mondo Digitaria"

Il vostro pseudonimo da cosa deriva ?
"Digitaria è il nome di una stella. In Africa c’è una tribù chiamata Dogons che conosce la sua esistenza e la sua orbita già da 5000 anni rispetto alle nostre moderne scoperte astronomiche"

Com’è l’attuale scena musicale brasiliana ?
"In Brasile abbiamo moltissima popular e folkloric music come la samba che tutto il mondo conosce. A questo filone va aggiunta anche una più marginale scena rock e naturalmente quella elettronica. I Sepultura, una delle più famose bands metal al mondo, è proprio della nostra città, Belo Horizonte. Anche nel campo della musica electro abbiamo buoni alfieri come ad esempio Dj Marky, una vera superstar nel campo drum’n’bass"

La vostra traccia "Teen Years" presenzia nella tracklist della nuova compilation dell’International Deejay Gigolo Records. Come avete attirato l’attenzione di Dj Hell ?
"Fabiano si trovava in Italia qualche anno fa ed incontrò, un pò per caso, Hell che si esibiva come dj in un club. Decise di dargli un nostro demo-cd che includeva le primissime tracce dei Digitaria. Qualche mese più tardi Hell ci contattò dicendoci che i pezzi gli erano piaciuti molto e che di lì a poco sarebbe venuto in Brasile per una vacanza. Così ci mettemmo in viaggio e raggiungemmo Rio De Janeiro dove lo incontrammo e stringemmo amicizia. Abbiamo continuato a lavorare sui nostri pezzi e l’anno scorso abbiamo terminato i lavori per il primo album. Ad Hell è piaciuto e così siamo entrati a far parte del mondo Gigolo. "Teen Years" è il primo singolo estratto e sulla b-side vedrà un fantastico remix realizzato dai Zoo Brazil"

Dopo l’uscita del singolo toccherà anche all’album: potete anticiparci qualcosa in via del tutto esclusiva ?
"L’album conterrà 13 tracce prodotte in circa 6 mesi di lavoro (ci siamo chiusi in studio giorno e notte). Alcuni pezzi sono stati composti assieme ad un amico, John Ulhoa, che si è occupato anche della masterizzazione finale. Il nostro studio è piuttosto distante dalla città ed abbiamo avuto la fortuna di lavorare nella tranquillità di un piccolo paesino. Il disco uscirà in tutto il mondo su Gigolo eccetto in Brasile dove sarà la Lado Z ad affiancare la nota label tedesca. Non è un lavoro electro, techno o trip-hop: come dicevamo prima, non ci piace essere etichettati in nessuna maniera. Preferiamo che ognuno giunga alle proprie conclusioni solo dopo averlo ascoltato con attenzione"

Dal Brasile all’Italia: avete mai avuto contatti con la scena musicale tricolore ?
"Certo. Il primo nome italiano che ci viene in mente è quello del grande Giorgio Moroder: è impossibile non amare la sua musica ! E’ incredibile come i suoi pezzi, prodotti negli ormai lontani anni ’70, siano ancora attualissimi. Negli anni ’90 abbiamo ascoltato molta techno ed ebm italiana come quella dei Pankow. Inoltre conosciamo bands che operano in frangenti musicali differenti come Almamegretta e 99 Posse. Tra gli amici gli Und, Adriano Canzian ed I-Robots. Marco Palmieri degli Und è un vecchio amico di Fabiano: fu proprio lui a presentarlo a Dj Hell. Per questo gli saremo sempre grati"

Cosa pensate invece della musica elettronica che batte bandiera europea ?
"Ci sono centinaia di artisti europei che stimiamo per la loro musica. Inoltre il vecchio continente è la parte del mondo dove la musica elettronica si evolve in modo più veloce e completo. Tante le labels che sfornano bei dischi: dalla BPitch Control a Kompakt sino (ovviamente) alla Gigolo. Anche l’inglese Mute vanta un grandioso roster di artisti che passano dal rock alla dance più alternativa. I Digitaria si sono lasciati influenzare moltissimo dal sound di artisti come Vitalic, Dj Hell, Radiohead, Ural 13 Diktators, Belle & Sebastian, Depeche Mode, Neon Judgement, Gary Numan, Morrissey, Aphex Twin, David Bowie, Kraftwerk, Cocteau Twins, Fad Gagget, E. Neubauten, TAGC, Manic Street Preachers, Talkin Heads, The Shamen, Clock DVA, Altern8, Cassius, Nitzer Ebb, Daft Punk, Laibach, Plastique De Rêve, Squarepusher, U-Ziq, Eric Satie, Penderecki, Stockhausen, Brian Eno, Laibach, Lassigue Bendthaus, Front 242, Sigur Ros, Portishead e molti altri ancora"

Negli ultimi mesi il mercato discografico europeo è stato letteralmente invaso dalla musica ‘minimale’. I Digitaria hanno idea di quale potrebbe essere il probabile nuovo passo che compirà la musica elettronica ?
"Mmm, è una cosa davvero difficile da pronosticare. Negli anni ’90, quando imperversava la musica dei Prodigy ed Hardfloor, era impossibile pensare a bands come Miss Kittin & The Hacker come futuri protagonisti. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un ritorno della musica electro ed electroclash, spesso derivata da vecchi pezzi degli anni ’80, fenomeno che non lasciava affatto presagire l’arrivo di questa ondata minimal alla quale ti riferisci. Il prossimo step ? Forse progressive o drum’n’bass … o probabilmente metal-disco. Non si sa ma è probabile che l’elettronica possa tornare a contaminarsi di sonorità acustiche. Alla base di tutto c’è sempre la libertà d’espressione e di composizione, il poter comporre musica attraverso rumori, frequenze e silenzi. In fin dei conti l’electro, la minimal, l’house e la techno fanno parte di quel grande oceano della musica indirizzata al corpo ed allo spirito"

Se un giorno poteste realizzare un pezzo insieme ad un altro artista, chi scegliereste ?
"Mmm … bella domanda questa. Forse inviteremmo Leonard Cohen a cantare uno dei nostri pezzi. Il risultato sarebbe fantastico. Ma è solo un sogno … Un’altra alternativa potrebbe essere quella di lavorare e remixare pezzi di artisti come Mount Sims, Plastique De Rêve, Vitalic, Dj Hell, Depeche Mode …"

Come sono organizzati i vostri live-acts ?
"I live-acts rappresentano in pieno il centro della nostra musica. Tra tastiere, vocoders, batterie elettroniche e chitarre inseriamo anche dei videoclips che proiettiamo (nel limite del possibile) su schermi appesi alle pareti del locale. Ogni nostro concerto rappresenta un’intensa esperienza sia per noi che per chi ci viene a sentire. Come abbiamo già detto, amiamo suonare dal vivo e speriamo di poter organizzare presto anche un tour europeo"

Sono sempre di più quelli che parlano della morte del vinile causata dai cd’s e dai files mp3.
"I files mp3 sono un ottimo veicolo per la musica che raggiunge, con costi insignificanti, ogni parte del mondo. Certo, non sono il massimo da suonare in un club ma il futuro è fatto di laptop, cdj e tante altre soluzioni che sino a qualche anno addietro sembravano utopie. Alla fine ognuno è libero di utilizzare il sistema più congeniale: nel mondo della musica c’è spazio per tutti e i bravi artisti rimangono tali sia se suonano coi vinili che coi cd o mp3"

Il vostro studio è orientato ad una tecnologia hardware o software ?
"Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera rivoluzione dei software. Ormai è quasi impensabile di registrare o editare ancora con gli hardware … Programmi come Logic, Ableton Live, Nuendo e tutti i vst sono incredibili ma non possiedono una componente che solo gli hardware possono avere. Gli strumenti veri riescono a tradurre meglio le idee in musica e per questo motivo continuiamo ad usare macchine come Korg PolySix, Korg Poly800, Microkorg, Alesis Air FX, Drumpads …In linea di massima cerchiamo di estrapolare i lati migliori da entrambi i mondi"

Abbiamo finito. L’ultima riga è, come di consueto, quella dei saluti.
"Grazie mille Giosuè per l’interesse che hai mostrato nei nostri confronti e per il supporto che non ci fai mancare. Amiamo l’Italia ! Il nonno di Daniel è italiano, la fidanzata di Fabiano vive a Torino … i punti di contatto col tuo Paese non sono pochi ;o) Speriamo di poterci esibire in un club tricolore nel 2006. Invitiamo tutti ai concerti dei Digitaria. Se volete veniteci a trovare anche sul nostro sito, www.digitariamusic.com.br. Love from Brazil. Digitaria"

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