INTERVISTA A PAOLO KIGHINE di Spy 5/11/2K3

In esclusiva per Technodisco.it andiamo a conoscere uno dei DJ culto della nostra Penisola…C�è chi lo chiama semplicemente Prof., altri lo chiamano con il suo vero nome�in un caso o nell�altro tutti conoscono la sua grande professionalità e la capacità di trasmettere dal vinile della consolle grandi vibrazioni sonore�
Ha lavorato e lavora in tutti i locali techno che contano in Italia e partecipato ai grandi avvenimenti stranieri; con i fan ha un ottimo rapporto, è sempre disponibile al dialogo e al confronto perché ama i �suoi� ragazzi e loro contraccambiano con sincero entusiasmo..
Sampdoriano Doc (è di Genova), la musica è la sua vita e lui la vive fino in fondo curandone le mille sfaccettature, il suo mito è tutt�oggi un mostro sacro della musica e nel tempo libero preferisce un buon CD alla programmazione radio nostrana veramente povera di contenuti�
Questa settimana ospitiamo in esclusiva per Technodisco.it il DJ Paolo Kighine!

Ciao Paolo, benvenuto sulle pagine del nostro portale!, incominciamo svelando un piccolo arcano�sei conosciuto da tutti come il Prof: perché?

Grazie a voi per avermi invitato! Dunque…la storia del “prof” e’ nata nel 1992 (o ’93?? non mi ricordo precisamente!) ero al Duple’, una notte mi presentai con degli occhialetti tondi alla Lennon…e Roberto Francesconi che era il vox del locale disse: “stanotte sembri un professore….” e da li quel soprannome non mi abbandono’ piu’…

Anche l�Insomnia di Ponsacco, uno degli ultimi locali di culto per i technofili di tutta Italia e non solo, ha smesso di far vibrare i sub della �Patchwork� ed i cuori di molti ragazzi affezionati, lasciando la nostra Penisola sempre più priva di locali techno�dove arriveremo secondo te?

E’ difficile dirlo, purtroppo nessun mass-media ci aiuta, anzi se possono darci addosso sta sicuro che lo faranno, la disco sta facendo da capro espiatorio per tutto, stragi del sabato, droghe ecc…insomma e’ sempre piu’ dipinto come luogo di perdizione, ignorando il fatto che sta davanti agli occhi di tutti, che i ragazzi certe cose le fanno (se vogliono) anche a scuola. Cosi’ i gestori, loro malgrado, sono spesso costretti a cambiare rotta se non addirittura a vendere i locali. Questo e’ quello che e’ successo all’Insomnia, uno dei templi della musica….vendita e successivo cambio di clientela e genere.

Non pensi che sia veramente il caso di unirsi fra disc-jokey invece di fare la guerra e ridersi dietro l�un con l�altro?…Se formassi un gruppo, chi vorresti ci fosse con te nel cercare di ricreare una situazione elettronica d�avanguardia?

Sarebbe molto bello, e per certi versi sta gia’ succedendo. Se formassi un gruppo vorrei ovviamente con me persone che stimo, personalmente e lavorativamente. Credo che unendo molte teste, anche di generi musicali diversi, ci guadagnerebbe anche la creativita’ personale di ognuno, stimolata anche solo dallo scambiarsi idee e pareri.

Cosa ti senti di dire a quei ragazzi che per suonare devono portare interi pullman di altri ragazzi (DJ-Pullman), altri che invece lavorano gratis�il fenomeno è vastissimo, cosa ne pensi?

Che dire? Ne ho parlato anche nel mio sito, purtroppo questi ragazzi sono COSTRETTI a fare cosi’, altrimenti proprio nn suonano. Comunque non demonizzerei tanto questo problema, anche nomi che non ti immagineresti mai lo hanno fatto, quando non erano ancora conosciuti…mettici poi che i posti dove suonare si sono dimezzati….
in ogni caso e’ pur sempre un’occasione per farsi notare, se un dj poi si dimostra all’altezza, dopo un po’ non glielo chiederanno piu’. (sia chiaro, non voglio “giustificare” la cosa, pero’ ormai e’ quasi impossibile che un gestore chiami un dj sconosciuto, solo perche’ suona bene, e questo e’ un vero peccato.)
Molti DJ affermati, comunque, dovrebbero tornare sulla terra e leggere una cosa che hanno scritto Burkat e Klein sul retro del loro ultimo doppio mix “One family thing”….

La musica ti coinvolge a 360°, assieme ad altri DJ gestisci un negozio di dischi (Diskotic a Genova) e fai parte della Minimalistik, ala techno minimale della label Stik�Come vedi il futuro del vinile ora più che mai visto che l�industria Hi-Fi sta sviluppando avanzatissime macchine cd-player in grado di leggere anche gli MP3 e quali uscite saranno previste sulla tua etichetta?

Eheheh….altro tasto dolente….il buon vecchio vinile sta facendo di tutto per non morire, ma la tecnologia non si ferma, internet e’ nelle case di tutti o quasi, e come negoziante la cosa e’ un disastro. E’ di pochi giorni fa la notizia del fallimento della distribuzione top in UK, la Prime, (casa fra l’altro delle etichette Primate, Primevil, ecc…) e questo dovrebbe far capire molto alla gente del nostro ambiente. Ma nessuno potra’ mai impedire di scaricare song dalla rete, anzi sara’ sempre piu’ facile e veloce. I big del rock, pop ecc, sono costretti a fare tour mondiali massacranti….magari vorrebbero starsene al sole delle loro ville nei mari del sud, ma ogni nuovo cd che fanno dopo poche ore e’ disponibile nel web….cosi’ hanno scelto, loro malgrado, altre vie di guadagno. I grandi della techno, house ecc, fanno piu’ o meno la stessa cosa con le serate.
Tornando ai miei progetti, su Minimalistik sono in uscita due mix miei: “Demo trax part. 1 e 2”, e due di Thomas T, oltre alla seconda parte delle uscite ristampata su cd: “Minimalistik 011>020”.

Solitamente quando sei solo, magari in macchina durante un viaggio e vuoi ascoltare della musica, ti viene voglia di accendere la radio o mettere un cd nel lettore?

La radio purtroppo qui da noi e’ inascoltabile, tranne pochissimi programmi relegati in giorni e orari impossibili, quindi lettore cd bello carico e via!

Se non avessi scelto la carriera di DJ cosa ti sarebbe piaciuto fare nella vita?

Sicuramente qualcosa che mi potesse dar modo di sfogare la creativita’ e la voglia di fare, e non mi impedisse di stare a contatto con le persone. Quindi no assoluto a: uffici, a gente che ti ordina di fare qualcosa e cosi’ via….
Comunque non si sceglie di fare il dj…e’ la consolle che sceglie te… 🙂 ti innamori e non puoi piu’ farne a meno….

La nostra generazione è piena di falsi miti, di stelle comete che brillano un giorno e subito dopo precipitano nel dimenticatoio generale, Paolo Kighine ha un mito vero nel quale si identifica, che gli ha dato e gli dà tutt�ora la costanza nel raggiungere sempre nuovi traguardi?

Si, in molti lo sanno, e’ David Bowie, fa musica da piu’ di trent’anni ed ha sempre qualcosa da dire di nuovo e innovativo.

Siamo in chiusura, ringraziamo il Prof. per averci concesso questa piacevole intervista, ricordando ai nostri lettori che possono cliccare sul sito www.kighine.com per conoscere news, concerti e quant�altro su uno dei DJ più amati d�Italia..

Un grande saluto a te e a tutti i lettori e navigatori di Technodisco, vi aspetto in giro per l’Italia, sperando di essere sempre al massimo, voi ed io, uniti per divertirci e stare bene.
Paolo Kighine.

SPY. www.spydj.com

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