INTERVISTA A PICCOLO KIMICO di Spy 13/12/2K3

Incontriamo il DJ hardcore tra i più affermati d’Italia…Questa settimana il nostro portale è lieto di presentarvi un DJ che nel suo cuore ha pulsazioni veloci, nei suoi occhi vagano i flash di “piramidi umane” di warriors instancabili, nella mente i migliori eventi hardcore d’Italia. Resident del leggendario “Number One” di Brescia, sono oltre dieci anni che fa ballare migliaia di ragazzi ed è presenza fissa nei party dei veri “guerrieri”…
In esclusiva per i lettori di Technodisco.it l’intervista a Piccolo Kimico!

Diamo il benvenuto a Piccolo Kimico sulle pagine di Technodisco.it ! Quando è incominciata la tua carriera e come è nata la tua passione per l’hardcore?

La mia carriera è iniziata nel ‘90, a quei tempi non era ancora nata l’hardcore, suonavo l’ottima techno di quel periodo. Nel 91/92 iniziarono ad arrivare dall’Olanda i primi dischi con la cassa più marcata, sentivo che quelli trasmettevano più energia ed iniziai a seguire quello stile tipicamente olandese! Negli anni seguenti aumentarono sempre più le bpm e la cassa veniva “pompata” fino a diventare distorta…Naque così la cassa hardcore che contraddistingue tutt’oggi questo genere, un mix di suoni molto carichi capaci di trasmettere un’energia tale da non riuscire più a rinunciarvi! Incominciai a proporre il nuovo sound alle discoteche in cui suonavo, ma non sempre trovavo il riscontro favorevole da parte dei direttori artistici…Fortunatamente avevo sempre tanta gente dalla mia parte a cui piaceva l’hardcore!
Incominciai a lavorare in diversi locali del centro Emilia: Egizia, Area, Atto Primo, Plasmafobia, ecc. Le mie collaborazioni più durature sono nate con l’Evolution Plenet di Busseto (Parma), l’Ecu di Rimini ed il Number One di Cortefranca (Brescia).

Le persone che frequentano da un po’ di tempo la frangia più estrema dell’elettronica, ti conosco bene, il fenomeno hardcore in Italia è rimasto legato ad un solo grande locale che per tristi motivi ha poi cessato il sound che lo contraddistingueva: il “Number One” di Brescia; tu hai lavorato al "Number” per diverse stagioni…Qual è il ricordo più bello e quello invece da dimenticare legato a questo locale?

L’esperienza "Number One" è stata indubbiamente la più bella sotto tanti aspetti, ma anche la più difficile, non avevo mai suonato in una sala così grande e con diverse migliaia di persone sempre presenti…Sembrava di essere tutte le settimane ad un evento estero!
I ricordi del Number sono tutti indimenticabili! Dalla prima volta in consolle agli eventi HARDCORE WARRIORS e RAVESTORM dove si suonava hardcore in tutte le tre sale per moltissime ore con presenze che a volte hanno superato abbondantemente le 10.000 unità!
Il ricordo da dimenticare è senza dubbio la fine…Purtroppo tutto inizia e tutto finisce!

Nella dance, in generale, spesso si è legati più alla moda di un momento che alle sonorità in se, l’hardcore rimane invece un “movimento” ben definito con caratteristiche particolari che lo contraddistinguono e che rimangono tali di anno in anno…Secondo te anche questo è un trend o è piuttosto uno stile di vita?

Sono d’accordo sul fatto che nella dance si è in qualche modo legati al concetto moda/periodo.
Nel tempo cambiano i generi, i modi di ballare, di vestire…L’hardcore è uno stile di vita, chi ama l’hardcore la vive in tutte le sue forme, come meglio crede!

Si sente dire spesso in giro che chi ascolta hardcore è in generale un violento, crea casini e che i gestori dei locali che non desiderano “grane” non vogliono neanche sentire parlare di serate di questo tipo, motivo anche per il quale sia gli eventi hardcore che techno, scarseggiano alla grande nel nostro Paese…Vuoi spezzare una lancia in favore dei “tuoi” ragazzi?

Purtroppo si sente dire! Ultimamente il discorso è stato troppo generalizzato sulla base di semplici presunzioni o per il classico "sentito dire"…Di generi musicali ne esistono di molto più violenti, attualmente l’hardcore si è rallentata parecchio, ora ha la stessa velocità di molti dischi commerciali!
Il problema riguardante la sicurezza nei locali è generale, le risse possono nascere dai più svariati motivi…Chi non ha mai visto una rissa in una discoteca commerciale ?
I gestori che non vogliono grane sanno come tenere sotto controllo la situazione!
Ammetto che i "miei" ragazzi siano un’ pò vivaci…ma a loro piace fare "casino" in senso buono, con la musica e ballando tra di loro!
Essendomi occupato per tanti anni anche di pubbliche relazioni, sono arrivato a conoscere meglio la "mia" gente e devo dire che la maggior parte sono giovani assolutamente innocui e tranquilli !

Qual è stata l’evoluzione del tuo genere dalla prima metà degli anni ’90 ad oggi? Cosa ne pensi delle varie contaminazioni che hanno determinato generi quali l’Hardstyle?

L’evoluzione dell’hardcore è stata notevole dal ’90.
Negli anni sono stati apportati sempre più cambiamenti aumentando costantemente le bpm e arricchendo sempre più le tracce con nuovi campioni e vocal sempre più accattivanti fino ad arrivare al limite della sperimentazione.
Di conseguenza già nel 99 nacque una controtendenza, un nuovo modo di fare dischi hardcore, un drastico rallentamento di velocità ed inserimenti di giri più melodici.
Oggi si usa iniziare le serate con le nuove produzioni più lente, per finire con i dischi storici che spaccano!
Devo dire che l’Hardstyle nata dalla fusione tra techno ed hardcore mi ha confuso un pò le idee. Attendiamo la fine del rodaggio di questo nuovo stile!

Hai un evento in particolare al quale hai partecipato che ti è rimasto nel cuore?

Gli eventi rimasti nel mio cuore sono tanti! Si parte dall’ "Evolution Planet", passando per l’ " Hardcore Warriors" e il " Ravestorm" del Number, arrivando ad uno degli ultimi eventi al quale ho partecipato, lo "Starfuckers" a Bologna. Di quest’ultimo ho il bellissimo ricordo di tanti fan arrivati anche dal sud Italia che non credevo di avere…

Quali sono gli artisti in Italia e all’estero che preferisci?

I miei artisti preferiti sono tanti, in Italia ammiro: Claudio Lancinhouse, il mio maestro!, con il quale ho avuto la fortuna di lavorare ed imparare tanto, Randy e gli Stunned Guys.
All’estero apprezzo molto Promo, Paul Elstak, Dark Raver, Viper, Vince e JDA .

Quali sono i prossimi appuntamenti che il popolo hardcore non può perdere? Dove possiamo trovare Piccolo Kimico “at work”?

I prossimi appuntamenti sono :

SABATO 13 Dicembre 2003: 100% ITALY c/o Starcity (Rastignano – BO)
DOMENICA (pomeriggio) 14 Dicembre 2003: ILLUSION c/o Kristal/Golf club Parma

Grazie per esser stato ospite sulle nostre pagine…In bocca al lupo per il tuo futuro!

Grazie a tutti voi di Technodisco.it ed in particolare a te, Spy.

Grazie a tutti coloro che seguono l’HARDCORE ! Saluto tutti i Gabber e tutti i Warriors d’Italia! Se volete contattarmi scrivetemi all’indirizzo: [email protected]
A presto!
Piccolo Kimico.

SPY. www.spydj.com

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