INTERVISTA AD HUNTEMANN di Giosuè Impellizzeri – 16/06/2K4

Huntemann è un nome relativamente nuovo per chi ascolta musica elettronica da qualche anno a questa parte…Sebbene il suo più grande successo risalga solo a qualche mese addietro ("Disco Tech", licenziato in Italia dalla Kadabra Digital Wizard), Olivier Huntemann non è certamente un novizio per le vette delle charts internazionali visto che era sempre lui a celarsi, durante gli anni ’90, dietro lo pseudonimo Kay Cee con il quale firmò una serie interminabile di successi in chiave trance. Richiestissimo anche come remixer (tra gli ultimi pezzi che ha rimaneggiato ci sono "No Matter What You Do" di Benny Benassi e "Blind Love" degli Ural 13 Diktators), Huntemann passerà l’estate (ormai prossima) girando l’Europa in lungo ed in largo per promozionare il suo nuovo album, presto su Confused. Conosciamolo meglio attraverso questa intervista.

Ciao Oliver !! Sono lieto di ospitarti sulle pagine web di Technodisco !! Gli amici italiani vorranno sapere come ti sei avvicinato alla musica elettronica …
"Iniziai ad ascoltare questo genere musicale durante i primi anni ’80 quando ero praticamente un teenager. Erano quelli i mitici anni della breakdance in cui il fenomeno dell’electro-funk divenne di dimensioni grandiose. Una ventata di novità nei suoni, nelle metriche, nel modo di cantare … tutte cose che amavo pazzamente. In breve tempo iniziai a frequentare la scena breakdance tedesca e, dopo aver visto il film "Wild Style", iniziai a fare il disc-jockey durante le classiche feste scolastiche. In poco tempo capii che era quella la strada da seguire"

Il primo pseudonimo che hai utilizzato, durante gli anni ’90, era Kay Cee ma adesso preferisci firmare le tue produzioni come Huntemann. A cosa si deve questo cambiamento ??
"Il progetto Kay Cee esiste ancora ma attualmente ho deciso di spostare la mia attenzione verso lo stile electro-pop. Ciò è una naturale conseguenza del fatto che nell’ultimo periodo ho trovato la scena della musica trance un pò noiosa e povera di idee (contrariamente a quello che accadeva durante il decennio scorso) e quindi ho cercato una strada differente che potesse fornirmi nuovi stimoli. In veste di Kay Cee ho fatto da supporter (durante lo scorso autunno) al tour delle Client, Andy Fletcher (dei Depeche Mode) e della band Camouflage. Proprio quell’esperienza mi ha dato l’imput giusto per creare nuovi pezzi che troverete nell’album di prossima pubblicazione intitolato "Too Many Presents For One Girl" ovviamente firmato come Huntemann"

Come definiresti il tuo stile musicale ??
"Argh … certamente non si tratta di una cosa facile. Mi piace molto combinare più stili fondendoli assieme. Trovo noioso soffermarsi solo su un unico genere musicale … forse per Huntemann la dicitura esatta sarebbe "electrotechhouse" ;o)"

Risale a pochi mesi fa l’uscita della hit "Disco Tech" che includeva due ottimi remix realizzati dai Die Raketen e da Monika Kruse and Voodooamt. Hai scelto personalmente questi due team ??
"Forse non tutti sanno che la versione originale di "Disco Tech" è nata ben tre anni fa. Visto che fu oggetto di ottime critiche positive mosse da un numero alto di dj’s sparsi per l’Europa, ho deciso di farla uscire ufficialmente abbinandola a nuove versioni. Ho cercato di trovare persone che potessero dare un taglio differente al pezzo e, proprio per questo motivo ho optato per Monika Kruse e Die Raketen, bravi produttori nonchè ottimi remixer. Entrambi sono stati entusiasti di lavorare su "Disco Tech" ed infatti le loro versioni sono state ottime"

"Disco Tech" è stato un successo anche qui in Italia dove, giusto due mesi fa, è uscito su Kadabra Digital Wizard. Hai mai avuto contatti con la scena musicale italiana ??
"Pochi anni fa suonai in un club italiano e ricordo che fu una serata bellissima dove c’era energia ed ottima musica proposta da dj’s della tua nazione. Spero di poter tornare presto a trovarvi"

Un altro link con l’Italia è rappresentato dal remix che hai confezionato per "No Matter What You Do" di Benny Benassi. Ti piacerebbe collaborare nuovamente con produttori e dj’s italiani ??
"A dire la verità ebbi la richiesta del remix per Benny Benassi dalla Ministry Of Sound inglese. Era un bel pezzo che, sin dopo il primo ascolto, mi aveva fatto venire alcune idee per realizzarne un remix. A lavoro terminato ho ricevuto ottimi pareri dalla Ministry Of Sound ma, sfortunatamente, non ho ancora saputo il parere dello stesso Benny. Ovviamente mi piacerebbe ancora collaborare con persone italiane: le sinergie mi piacciono molto"

Cosa dobbiamo aspettarci per l’estate quasi alle porte ??
"In arrivo c’è l’album di Huntemann, di cui ti parlavo prima. "Too Many Presents For One Girl" uscirà tra la fine di maggio e l’inizio di giugno sia su doppio vinile che cd. Ovviamente il tutto sulla mia etichetta, la Confused Recordings"

Risale a poche settimane fa l’uscita del tuo remix di "Blind Love", eccezionale traccia degli Ural 13 Diktators. Come è nato il contatto con il noto duo di Helsinki ??
"E’ stata la Alphabet City a chiedermi di remixare la traccia in questione: per me è stato davvero un piacere poter lavorare su un pezzo degli Ural 13 Diktators, duo che rispetto e stimo moltissimo. Dopo aver ascoltato la mia versione, mi hanno mandato una e-mail entusiasti del risultato che avevo raggiunto. In un primo momento ero io ad essere indeciso visto che ho passato tutti i vocals originali nel vocoder e non ero molto sicuro che questa scelta sarebbe stata apprezzata"

Se un giorno potessi scegliere un artista per realizzare una produzione, per chi opteresti ??
"Non saprei proprio … in questo momento mi piacerebbe collaborare col cantante dei The White Stripes che ha una voce semplicemente fantastica ed ottima per creare una traccia underground"

Cosa pensi sull’attuale scena musicale europea ??
"La crisi ormai ha investito anche l’Europa e tutta la scena ne sta risentendo parecchio. Spero che le cose possano migliorare in breve tempo. La musica ha bisogno di vivere !!"

Hai trovato Paesi maggiormente ricettivi al tuo genere musicale ??
"Ad essere sincero non c’è stata una nazione in particolare. Ricevo reactions positive da tutto il mondo e ciò non può che farmi davvero piacere"

Come dicevamo poche righe fa il mercato discografico non vive un momento molto felice. A cosa credi che sia dovuto questo problema ??
"Una percentuale della colpa è sicuramente dei file mp3 che vagano per la rete internet ma il grosso problema sono la Playstation e i telefonini ultratecnologici che ormai oggi sono diventati, per la maggior parte della gente, le cose più importanti. Tra l’altro sia i vinili che i cd’s hanno raggiunto prezzi esorbitanti e quindi acquistare la musica nei negozi è diventato troppo costoso per molti. Ciò avviene soprattutto per il formato cd. Se i prezzi potessero essere ridimensionati (portati magari attorno ai 10 euro) forse le cose potrebbero iniziare a mutare in meglio"

Quando sei in studio preferisci utilizzare la tecnologia hardware o i software ??
"Utilizzo senza problemi entrambi anche se nell’ultimo periodo gran parte delle cose si fanno con i software, decisamente più pratici, meno ingombranti e capaci di creare suoni di alta qualità. Come sequencer adopero il Logic Audio su un computer con doppio processore Macintosh. Quando sono in viaggio invece porto dietro il mio notebook corredato da Logic ed Ableton. Per quanto concerne gli strumenti hardware invece utilizzo due mixer digitali della Yamaha, il Virus Access, il Virus Indigo, un Nord Lead, le mitiche Tr-909 e Tr-808 ed un Juno 106"

Cosa pensi invece sul mondo internettiano ??
"Credi che ci sia ancora molta gente al mondo capace di vivere senza internet ?? Io sicuramente non sono tra questi. Indubbiamente internet crea molti problemi e dipendenze ma nel contempo è stato proprio il web ad annullare le distanze nel mondo ed aprire possibilità di ogni tipo. E’ questo il futuro della comunicazione"

Siamo già alla fine: lasciaci un messaggio.
"Un grosso saluto a tutti gli amici italiani e mille baci a tutte le ragazze sparse per il mondo. Spero di potervi incontrare quest’estate durante qualche party. Un saluto anche a Giosuè che ha reso possibile questa intervista. Huntemann"

Giosuè Impellizzeri.

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