Questa settimana vi parlo dei remix, o meglio, del ruolo che svolgono all’interno di una produzione discografica. Spesso il remix ha fatto la fortuna di un disco, in altre occasioni è servito ad invogliare l’utente all’acquisto, in altre ancora a "potenziare" la versione originale. A volte poi i remix vengono pubblicati per dare maggiore longevità al pezzo o, frequentemente, per riportare in auge musica del passato anche se molti preferiscono avvalersi del remake (traducibile come cover). Credo che ormai la funzione del remix si sia diffusa uniformemente in tutti i generi musicali: dalla techno all’house, dal drum & bass al chill-out sino al pop da classifica. C’è chi attraverso il remix stravolge completamente l’idea originale traendone nuovi spunti; c’è chi preferisce rimanere ancorato alla versione originale non spendendo troppe energie e c’è anche chi "rovina" il pezzo travisando la sua idea per portarla in un contesto errato o comunque fuori luogo per le orecchie di molti. E’ comunque bello ed interessante imbattersi nell’ascolto di versioni remix che a volte rimangono degli unreleased-project a causa di disaccordi tra etichette. Non è però il caso delle versioni (saltate fuori dal mio archivio giusto qualche giorno fa) di "Yerba Del Diablo" dei bolognesi Datura che, nel 1992, vennero affidate alle sapienti mani dell’inglese Billy Nasty (fondatore ed A&R della Tortured ed Electrix Records) e dell’americano Josh Wink, principe dell’acid-techno di Philadelphia. Ora è tempo di musica.
-AIR LIQUIDE "Let Your Ears Be The Receiver" (Multicolor Recordings): assenti da qualche anno dalle scene, gli Air Liquide tornano con un album nel quale si assapora soul, funk, una spruzzata di mood caraibico e il trend dell’ebm. Il tutto viene arricchito da un bonus-remix firmato dall’austriaco Christopher Just che si diverte a giocare con suoni dei decenni passati.
-MY ROBOT FRIEND "Hot Action!" (promo): uscirà presto questo album che per svariati mesi è stato disponibile sul sito dell’artista newyorkese scoperto due anni fa da Zombie Nation. Tante sono le tracce dalle quali traspare una chiara vena electro-cyber-rock che manderà in visibilio molti amanti della musica a tre dimensioni. Troverete anche "We’Re The Pet Shop Boys" incantevole esperimento electro-pop inserito (in una nuova versione) nell’album del popolare duo che attualmente infiamma le piste mondiali con "Flamboyant".
-REMUTE "Bugbear E.p." (Dekathlon): sarà fuori il prossimo 20 maggio il nuovo e.p. di Denis Karimani alias Remute, giovane che da Amburgo irradia un sound particolare, altamente eclettico e ricco di spunti creativi. Quattro saranno le tracce in stile "groovin’-futuristic-tekk-elek" grazie alle quali la Dekathlon di Zombie Nation & Wolfram Gottardt vede il suo livello qualitativo sempre più alto.
-URAL 13 DIKTATORS "Blind Love" -remix- (Alphabet City): dopo un lungo periodo d’assenza torna (finalmente) il duo di Helsinki a me tanto caro (furono loro i remixer che scelsi per la mia "Commodore Generation"). Il "rientro in carreggiata" avviene con il remix della mitica "Blind Love", estratta dal secondo album "Techno Is Dead" ed interpretata magistralmente da Teemu Hovila. A metterci le mani sopra è stato il popolare Olivier Huntemann, noto anche come Kay Cee.
-FLASH GOLDEN "Applied Art" (Kazumi): da non confondere col datato supereroe (Flash Gordon), quello di Flash Golden è un ottimo esordio sulla Kazumi, sempre veloce ed inesauribile nel proporre nuovi e giovani talenti. Tre sono le tracce dalle quali emerge il gusto per il loop e l’hard-groove, sempre vivo e tenacemente legato alle dancefloors tedesche.
-MEM PAMAL "Longueurs D’Ondes" (Electro Lab Factory): a nascondersi dietro Mem Pamal è il francese Bruno Raffin che con questo album (reperibile solo su cd) mette in mostra un sound altamente eclettico che spazia con disinvoltura dal trip hop al drum & bass, dalla dark-techno all’experimental, dalla jungle all’horror-pop. Ottimo anche il secondo cd intitolato "Live Act" nel quale l’artista propone un vero e proprio concentrato di energia sviluppato attraverso inviluppi del suono poggiati su beats techno, low-fi ed ambientazioni spettrali.
-JOHN ACQUAVIVA "Metal Detector" (Horspiel Musik): nato ad Orsara (vicino Foggia) ma emigrato in Canada sin da tenera età, John Acquaviva è oggi uno dei pilastri della techno made in Detroit. Per l’occasione si sgancia da Hawtin e dalla Plus 8 per raggiungere la tedesca Horspiel Musik che pubblica quattro pezzi minimali tangenti la scena progressive-house inglese. Ottima la Index Finger Mix di "Kiss", più orientata verso l’electro-techno.
-HELL feat. ALAN VEGA "Listen To The Hiss" -the remixes- (Gigolo): secondo singolo estratto dal recente lp "N.Y. Muscle" questo di Hell che ora convoca la voce dei Suicide per un pezzo tribal-electro molto tetro ed ombroso negli arrangiamenti. 3 i remixer interpellati: i tedeschi Tiefschwarz con la loro classica grinta electro-house, il viennese Peter Kruder con un esperimento nu-groove ed il cileno Ricardo Villalobos che ricostruisce il tutto attraverso la sua microhouse embrionale. Crossover modaiolo e griffato lo stile "disegnato" da Hell nell’ultimo periodo.
-TWIN MACHINE "Generator" (Pandaimonium): ad operare dietro questo pseudonimo sono Marco Dames & Cliff Richter, veri geni dell’electronic-neo-pop berlinese. Il loro nuovo album si compone di 12 tracce futuristiche come "Body Language", "Freeze", "Tv" ed "Ablaze" nelle quali il pop elettronico incontra la carica new-beat.
-GENERATION ALDI "Usaldi" (Last Shirt): primo numero di catalogo per la fashion-label fondata da Generation Aldi che abbinerà alle sue releases underwear, t-shirt e tante altre stramberie che ruotano attorno alla filosofia di voler "vestire" l’ascoltatore con la musica. Tre le tracce tra cui l’electro-rock-dance di "Usaldi", l’electro-kranky di "Fashionpunk" e l’ambient di "Glance". Cercatelo dal prossimo primo giugno.
E’ tutto anche per questa settimana. Le pagine di Electronic Diary si riapriranno tra sette giorni esatti.
electric greetz
