ELECTRONIC DIARY #006 [16-05-2004]

Ho notato che, da circa un anno a questa parte, si fa un utilizzo troppo frequente del termine “elettronica”. Ciò avviene in molteplici campi (a partire da quello degli ormai plurifuturistici telefonini) sino ad abbracciare anche quello musicale. Sembra che l'”elettronica” ormai abbia contagiato un pò tutti: chi più, chi meno, produce (forse) e propone (ancora forse) musica elettronica. Tutto ciò assomiglia nettamente ai passati fenomeni dell’underground (nelle annate ’93-’94-’95), della progressive (’96-’97), a quello della techno (’98-’99) per finire a quello della minimale e della tech-house che ci hanno accompagnato sino a qualche semestre fa. Un vero e proprio uso ed abuso di termini insomma. Una volta, per la massa, c’era la techno, l’house, la trance ed il sound più commerciale mentre ora esistono svariati stili che però, a detta di molti, sono influenzati dall’elettronica. House-elettronica e techno-elettronica sono attualmente i generi più acclamati e di moda (perchè di una moda si tratta). Continuando di questo passo potremmo imbatterci in un negoziante che voglia propinarci dei dischi di garage-elettronica o salsa & merengue rivisti in chiave electro. Esistono addirittura alcuni produttori generalmente relegati a discorsi pop-commerciali che, per cavalcare l’onda del trend credono (e soprattutto vogliono far credere) di saper produrre elettronica spacciando il sound che ne deriva per musica avanguardista. Sicuramente verrà il giorno in cui il termine “elettronica” (e il correlato “electro”) passerà di moda, magari lasciando spazio ad altri (nuovi) filoni musicali o presunti tali. Ma l’elettronica non è un “nuovo” stile musicale come molti credono: affonda le radici in tempi remoti, quando il futurista Luigi Russolo (1895-1947) scrisse “L’Arte Dei Rumori” seguito dall’invenzione dell”Intonarumori” (un apparecchio meccanico capace di sviluppare suoni disarmonici) e il “rumorarmonio” (mezzo necessario per amplificare gli effetti sonori prodotti). Poi, intorno al 1960, i vari John Cage, Stockausen ed Edgar Varese davano avvio ad un vero movimento di musica alternativa fatta prevalentemente di elaborazioni del suono. Poi i Kraftwerk, Giorgio Moroder, Throbbling Gristle, Cluster, Gary Numan, Tangerine Dream, Patrick Cowley, Bobby Orlando … Come potete vedere l’elettronica è molto più “anziana” di quanto sembra …

-AA.VV. “No Disco” (No Disco): prima release per la nuova etichetta della Shado che fotografa l’attuale elettronica influenzata dal rock e dal punk di fine anni ’70 e rivitalizzata da sonorità dub, funk e disco. Il concetto viene smembrato e ricomposto da artisti come Playgroup, LCD Soundstystem, Weird War, Astro Black Stereo featuring Valvola, The Fox ed Hong Kong Counterfeit. Presenti anche i classici dell’alternative-rock come James White And The Blacks, Lizzy Mercier Descloux, Drinking Electricity e Foetus. Un ideale ponte tra passato, presente e futuro.

-DAEDELUS “A Gent Agent” (Laboratory Instinct): si tratta dell’album dell’americano Daedelus che crea un manifesto musicale anticonformista per eccellenza fatto di 13 tracce nelle quali riesce a plasmare il suono polveroso degli anni ’40 e ’50 (a volte quasi country) con quello più meccanico scaturito tra la fine dei ’70 e gli inizi degli ’80. L’incarnazione dell’anti-pop.

-VNV NATION “Pastperfect” (Anachron Sounds/Metropolis): finalmente torna il duo che agli inizi degli anni ’90 fece da supporter al tour canadese dei Nitzer Ebb: i Victory Not Vengeance (per l’appunto VNV) Nation propongono un dvd contenente 12 tracce estrapolate da live-performances e numerosi extras come interviste e fotografie. Cercatelo al più presto visto che si tratta di una limited-edition contenente anche un poster ed adesivi. Il tutto anticipa “Matter & Form”, il quinto album che uscirà in autunno.

-THE CONSERVATIVES “Loneliness” (Viewlexx): ricevuto direttamente dalle mani di I-F, questo limited monofacciata resterà nel mio flight-case per diversi mesi grazie ad un sound immerso tra la techno di fine anni ’90 e la disco degli ’80. A breve uscirà in versione ufficiale con un remix di Freak Electrique ed una versione cantata da Nancy Fortune. Electronic dancing sounds from Holland.

-NUWERK “Electronic Body E.p.” (E-Beat): dopo un lungo periodo di pausa torna questa label francese attiva dall’estate del 2002. Protagonista è il bravo Nuwerk che pigia il piede sull’acceleratore sino a toccare i 142 bpm con “Body & Mind” fortemente influenzata dalla vecchia ebm belga. Interessanti anche “Emergency” e “Amplified Decay” nella quale si sfocia nell’hardcore derivata da casse distorte e continui sviluppi sonori in direzioni low-fi.

-AA.VV. “Chica Disco Vol.2” (Chica Discos): è ancora Sin Plomo a selezionare e mixare i pezzi della “Chica Disco”, raccolta che proietta l’ascoltatore verso luoghi incontrastati e lontani dal frastuono delle metropoli. Il sound è “balearic-disco”, quello prediletto dall’ex-trance producer Thorsten Stenzel. Un cd che profuma già d’estate.

-KAITO “Soul Of Heart” (Kompakt): finalmente ritorna il giapponese Hiroshi Wanatabe alias Kaito con una doppietta di tracce definibili “nu-trance”. Due sono i viaggi eterei fatti di strings, pad ipnotici e groove deep-house che rendono bene l’idea del senso della libertà e dei grandi spazi. Sarà questa la nuova via della trance music ??

-LES BOUCLES ETRANGES “Paysage Spacial Imaginaire” (Electro Lab Factory): un sound difficilmente inquadrabile in un preciso contesto musicale è quello del francese Les Boucles Etranges che, in questo doppio mix 12″, alterna situazioni big-beat (che rammentano i primi Prodigy) a dark-experimental-tek vicina allo stile americano. Un vero consensato di originalità.

-THE TRASH CLIQUE “It’s Not Enough” (Metal Disco): prodotto da Marc Romboy, Joerg Schroeder e Juergen Driessen, il progetto The Trash Clique miscela acrobaticamente la techno ed il rock, non legandosi però al canonico movimento in 4/4. Completamente differente è il remix di Dj Emerson che punta tutto sull’hard-groove.

-KIM PEERS “Tell Me More” (Gigolo): esordio sulla label di Dj Hell questo di Kim Peers con un pezzo dark-pop dal fascino post-punk. Inclusi anche due remix: quello nu-electro-rock del canadese Mount Sims e il più decisamente danzereccio di David Carretta che rielabora il tutto poggiando le basi su un’electro-techno in 4/4. E’ questa l’experimental-pop del 3000 ??

-TOM BAKER & LAWRENCE MOHAMMED “Twisted Sister/System” (Wiggle): sono due le tracce incise su questo vinile, in stile deep-progressive-house made in Uk che faranno felici gli amanti del suono dub e prettamente strumentale. Tech-house ?? E’ davvero arduo definirlo …

-F.S.K. meets ANTHONY ‘SHAKE’ SHAKIR “First Take Than Shake” (Disko B): undicesimo album per la band degli F.S.K. (operativi da più di 20 anni) che in questa occasione collaborano assieme ad uno dei nomi più eminenti della scena techno-house di Detroit quale Anthony ‘Shake’ Shakir: il risultato è un manifesto sonoro che segna la coesione tra atmosfere soul, funk e discomusic. Il tutto è stampato dalla celebre label di Peter Wacha che anni fa gettò le basi per la Gigolo di Hell.

-AA.VV. “666 vs 808” (Star Whores): finalmente è uscito sull’etichetta madrilena di Alek Stark questo 12″ che affonda le radici nella raccolta “Powerslaves- An Elektro Tribute To Iron Maiden” pubblicata lo scorso inverno dall’Angelmaker di Ra-X. Quattro i pezzi prescelti (firmati da Macondo, Alek Stark & The Replicant, Pat Benedict Orchestra e Maxx Klaxon) accomunati dall’essere cover in chiave electronix di vecchi successi della band metal capitanata da Steve Harris.

E’ tutto anche per questa settimana. Ci “rileggiamo” tra 7 giorni.
Electric greetz

DJ GIO MC-505

Technodisco

La miglior musica Elettronica, House e Techno è su Technodisco, con i set live e mixati dei deejay più famosi del mondo e le classifiche con i pezzi top del momento.

Lascia un commento