ELECTRONIC DIARY #013 [04-07-2004]

Giunto alla sua sesta edizione, il Wire è oggi l’evento dedicato alla musica elettronica più importante in territorio orientale. Ideato da Takkyu Ishino, Wire vanta oggi un’organizzazione paragonabile a quella dei grandi raves che si svolgono in Europa da diversi anni come la Love Parade di Berlino (assente quest’anno) e l’Energy/Street Parade di Zurigo. Per questa nuova edizione tante saranno le soprese a partire dalla data che diventa doppia: 17 e 18 luglio, presso la Yokohama Arena, ormai diventata la location ideale per l’enorme evento che riesce a radunare ogni anno oltre 20.000 persone. Uno squarcio di line-up ?? Il 17 si alterneranno alla consolle Dj Dero, Frank Müller alias Beroshima, Dj Hell, Ken Ishi, Josh Wink, Marco Bailey, Michel De Hey, Shin Nishimura, Dj Tasaka, Tobi Neumann e Westbam mentre per i live-act presenzieranno Anthony Rother, Denki Groove, Der Dritte Raum, Paul Kalkbrenner, Ryukyu Disko e Zombie Nation. L’indomani, 18 luglio, la consolle vedrà le straordinarie presenze di Chris Liebing, Ellen Allien, Fumiya Tanaka, Jeff Mills, Luke Slater, Monika Kruse, Pascal F.E.O.S., Dj Rok e l’immancabile Takkyu Ishino. Live-set di classe con Alter Ego, Kagami, Thomas Brinkmann e Legowelt, una delle new-entry di quest’anno. A caratterizzare ulteriormente la serata del 18 sarà l’esibizione degli Orbital. Come di consueto, per settembre sarà pronta l’omonima compilation che raccoglierà le tracce firmate dagli artisti intervenuti all’evento.

-AA.VV. “Balance 006” (Stomp Records): a pubblicare questo doppio mix-cd selezionato e mixato da Anthony Pappa è l’etichetta australiana Stomp. La musica proposta è un misto tra house, techno, progressive e breakbeat, rappresentato da tracce di Luke Chable, KVK, Rhino Drum, Michael Burns, Slacker, Ozgur Can, MCCP, Chris Salt e tanti altri. Sound nebbioso ma trainante.

-BEAT BANDIT “Duffer To The Bone” (Freundschaft Musik): arriva sulla label dei Die Raketen questo singolare progetto easy-rock che nella sua Original Mix è praticamente inutilizzabile per dj’s e dancefloors legate alla dance. Discorso completamente differente spetta alla Too Stoned remix di Lexy, capace di trasformare il pezzo (avvalendosi di pochi elementi) in un inno da cantare a squarciagola e da consumare sotto affamate puntine. Really summer hit.

-AA.VV. “The 8th Strike” (Giant & Dwarf): ottavo capitolo per questa neolabel che ogni volta propone nomi noti e meno accomunati da un amore per la tribal-tech meno legata alle charts di vendita. In questo volume troverete le tracce di Chris Zander, Mirko S, Da Goose e Jason Swales, tutti alfieri di quell’ondata percussiva che tanto spopola nel nord Europa.

-AKIRA ISHIHARA “Assign Of Peak” (Kazumi): ottimo ritorno per questo bravo artista nipponico già apparso su Kazumi ed altrettanto valide techno-labels quali Reel Musiq e Submission. Tre sono le tracce tribal-tech utili a far gonfiare i woofers e a far sudare freddo le orecchie di chi è abituato ad ascoltare tutt’altro.

-LUCA MORRIS “Black Down” (H*Plus): il ritorno su H*Plus di Luca “elettrone” Morris avviene con un pezzo non eccessivamente sofisticato che batte la strada della techno affogata in sonorità un pò retrò e tranceggianti. Non da meno è la bonus-track, “Pokoto!”, nella quale echeggiano sonorità della tek-violence, scorci industrial e suoni graffianti che tanto ammiccano l’occhio a datati esperimenti dei Daft Punk.

-AA.VV. “Save The Future” (Betulla): è l’etichetta di Cuneo gestita da Atzmo & Piercarlo Bormida a pubblicare questa emblematica raccolta che evidenzia quello che è il futuro della musica elettronica intesa nella sua originaria formula, sganciata da commercialismi che negli ultimi periodi l’hanno fatta salire a galla in quello che è l’enorme mercato discografico mondiale. A testimonianza di ciò sono i pezzi di Warxx, Mike Dread, Radio Töne, Strek, Tluk e molti altri sostenitori di un movimento musicale che da tempo opera nell’underground internazionale.

-ANNA BOLENA “Giustimix” (Idroscalo): per il momento solo su cdr, questo goliardico progetto della romana Anna Bolena ruota attorno alla musica della pop-star Justin Timberlake che però appare in completa antitesi con quella reale. Composizioni di successo appaiono scardinate, rimaneggiate e scombinate da un editor selvaggio che sminuzza la voce del giovane trasformando famosi ritornelli in aritmie forsennate, imbrattate di low-fi e beats polverizzati. Il pop viene tradotto in un’altra lingua da decodificare soltanto attraverso un attento ascolto.

-JACEK SIENKIEWICZ “Displaced” (Cocoon): è questo il secondo album (stampato sull’etichetta di Sven Väth) del ventisettenne polacco ideatore della Recognition Records. Un lavoro pieno di suoni macchinosi, non prevedibili ed emozionali che guidano l’ascoltatore in un ideale viaggio che parte dalla techno e che si articola attraverso ambientazioni deep, vene afro, squarci di elettronica embrionale, classicismo del funk ed una spruzzata di microhouse.

-POLYGAMY BOYS “The Pleasure E.p.” (Beautycase): dopo due e.p.’s sulla Bunker di Den Haag i Polygamy Boys sbarcano sulla berlinese Beautycase, neonata ma agguerrita etichetta electro-techno attentissima alle continue smussature della musica dance. Con questo disco Michel Morin e Stephan Busche riportano in auge la storica italo-disco coi suoi bei suoni vintage e polverosi. Più aderente all’ebm belga è “Der Kommissar” che però niente ha a che fare con la storica hit del compianto Falco.

-BRUNO PRONSATO “Silver Cities” (Orac): l’artista di indubbie origini italiane (conosciuto anche come Bobby Karate) uscirà il prossimo primo agosto sull’americana Orac con questo lp comprendente nove tracce con le quali esplora i meandri più oscuri della musica elettronica vista in tutte le sue possibili sfaccettature. Dall’experimental alla microhouse, dall’ambient ad intro tenebrose e cacofoniche. Evidente è l’eclettismo fuori dalla norma.

-PANKANANDA “Auf Seiner Veranda” (Festplatten): precedentemente apparso su Karmarouge, il bravo Gabriel Ananda approda alla Festplatten (a me cara per lavori di Raumagent Alpha) con un bel disco di house-sintetica mixata al caldo suono della chitarra acustica abbinato poi ad atmosfere deep-techno molto malinconiche. Destinato agli affezionati del sound meno convenzionale.

-FINGERNAIL “A Childhood In Aeden” (Doubtful Records): plasmato dal bravo Adam Di Angelo coadiuvato da John Bergmayer e Sabrina Gallagher, questo album è diviso in tre aree che, partendo dall’ambient-techno, sfociano in una sorta di electronic-pop dalle rimembranze alla Human League ma meno commerciali e tendenzialmente popolari. L’opera è racchiusa in un ottimo booklet grafico che sostiene l’importante tesi “anche l’occhio vuole la sua parte”.

-MÄRTINI BRÖS “Big & Dirty” (Turbo Recordings): estratto dal secondo lp uscito recentemente su PokerFlat, “Big & Dirty” è la traccia scelta da Tiga per la sua Turbo. Oltre alla tagliente Original Mix il vinile accoglie il bonus-remix di Tiga che, recuperando la rave-house 90’s, crea un twist da navicella spaziale. E’ l’ennesimo centro di Clè & Mike Vamp …

-ANGELO D’ONORIO “Ain’t No One Like You E.p.” (Midnite Sessions): seconda release su Midnite Sessions per questo artista di indubbie chiare origini italiane che mischia con straordinaria destrezza elementi della house, techno e new-wave. Visioni dark-house dal taglio progressive si mischiano a samples funky 70’s ammiccando l’occhio alla filter-disco francese. Da suonare all’alba quando in lontananza si intravedono i raggi del sole che smorzano le tenebre notturne.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

Technodisco

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