ELECTRONIC DIARY #016 [25-07-2004]

Fa caldo, tira aria di ferie e vacanze, molti uffici sono già chiusi come del resto svariati negozi di dischi. Per questo motivo si può rimanere senza titoli da cercare ma fortunatamente esiste internet che oggigiorno dà la possibilità di poter consultare una sorta di "maxi enciclopedia" o "catalogo" dove poter trovare notizie di ogni genere. E’ proprio questo lo spirito col quale nasce Electronic Diary: essere un punto di riferimento per poter prendere spunti, titoli, nomi di autori nuovi … insomma una sorta di guida per cercare i dischi più particolari da inserire nei propri sets. Questo è il materiale che ho selezionato per voi durante gli ultimi sette giorni:

-AA.VV. "Neo Pop 04" (1St Decade): a differenza dei precedenti, questo "Neo Pop" non è un mix-cd e quindi potrebbe costituire un modo per estrapolare tracce in formato originale. La selezione è curata dai Northern Lite che hanno voluto ‘fotografare’ l’attuale scena della musica neo-pop (non intesa come trend fugace ed effimero) con tracce di Swayzak, Arsenal, Scratch Massive, Dub Pistols, My Robot Friend, Warren Suicide, Turntablerocker, Seelenluft, Superpitcher, Cosmonauts Of Innerspace e tanti altri. Quo vadis ?? Neo Pop !!

-PAROV STELAR "Primavera" (Auris Recordings): titolo non proprio azzeccato (visto che siamo nel bel mezzo della stagione estiva) per questa produzione dell’austriaco Marcus Füreder pubblicata dall’emergente label di Leipzig (Germania). Quattro le tracce deep-tech-house che, qualche anno fa, qualcuno avrebbe potuto definire ‘da after-auar’.

-AVENUE D "Do I Look Like A Slut" (Electric Blue): #001 per l’Electric Blue che si affida alle esuberanti Avenue D già entrate nelle grazie di Erlend Øye con "2D2F". Questa è pura electro-dirty-pop che si avvicina molto allo stile di altre fortunate band al femminile come le ormai popolari Chicks On Speed. L’electro si fa scabrosa.

-AA.VV. "I Funk" (Cocoon Recordings): per la saga "In The Mix" promossa dalla Cocoon di Sven Väth, ecco il nuovo mix-cd curato dall’eclettico Funk D’ Void apprezzato per innumerevoli releases sull’inglese Soma. La sua è un’onda tech-house costituita da tracce di 16 B, Loft 55, Hertz & Mhonolink, Carl Craig, Deetron, Luciano e molti altri.

-HUNTEMANN "Too Many Presents For One Girl" (Confused): questo progetto vede l’uscita di due parti su altrettanti vinili. Il primo, disponibile già da qualche settimana, offre brani che mixano il rock con la techno (binomio che si rivela ancora vincente) mentre il secondo, ufficialmente in vendita da settembre, proporrà ottima electro-techno dalle rimembranze 80’s. Per gli amanti del cd invece bisognerà attendere ottobre. Grande ritorno per il "Disco Tech Man".

-POCKET ROCKET "Pocket Rocket E.p." (Lebensfreude Records): le loro origini nascono dal jazz, dal soul e dal funk che in questo e.p. trovano modo di combinarsi con la nu-house. Un vero ponte tra il sound di ieri e quello di domani, spesso caratterizzato da ricordi della vecchia discomusic. Necessarie zeppe e pantaloni a zampa.

-550 RONDY "My Critical Hertz" (Temp Records): esordirono nel 2001 con un e.p. su Cheap. Ora i tre musicisti viennesi, autori di uno stile che fa leva su generi disparati, tornano con un album co-prodotto assieme a Patrick Pulsinger, emblema dell’elettronica austriaca. Le 10 tracce combinano la disco, il dub, l’house, l’r&b, il funk, il british-pop ed una sana dose di sound 80’s. Una lavoro che quindi guarda avanti in direzione delle numerose (e forse infinite) sfumature che può assumere oggi la musica elettronica.

-POD & BOWSER "The Anti" (Vinyl Addiction Breaks): prodotto da Tozer & Gardner che da anni calcano le scene dei clubs underground londinesi, questa doppia a-side utilizza beats primitivi scolpiti in materie rocciose che si intersecano a linee funk e molto dark. Spruzzate di freestyle, suoni vintage, sirene hard-house e bassline hard-bag poi riescono a fornire scosse adrenaliniche davvero fulminanti.

-AA.VV. "The 10th Strike" (Giant & Dwarf): decimo appuntamento per questa saga che per l’occasione avvolge una limited-edition 2 x 12" in un package coloratissimo contenente anche un poster. Musicalmente parlando invece potrete imbattervi in pezzi di Justin Berkovi, Audiotechture, Kay Crush, Leo Breanza & Marcelo K2, Terry Barcley ed altri esponenti della tribal-techno di cui la Giant & Dwarf si è sempre fatta promotrice.

-METALOB "Plastic Forest" (Elektrolux): uscirà sulla label ‘electronica’ della General Electronic Music di Pascal F.E.O.S. questo interessante album prodotto da Masumi Samukawa alias Metalob. Il nipponico riesce a forgiare un sound interstellare fatto di musica chill-out, ambient ed experimental. Sprazzi di dance si trovano solo in "Anple" ma la vena creativa di "Plastic Forest" si adagia decisamente su percorsi eterei ben distanti dal ‘rumore’ dei clubs. Rilassante per il corpo e per la mente.

-PASCAL F.E.O.S. "Flashed Back/Self Reflexion" -remixes- (Planet Vision): usciti su due vinili in vendita separatamente (che presto saranno raggiunti da un terzo), i remixes richiesti dall’infaticabile Pascal F.E.O.S. accontentano sia gli amanti della nu-house (grazie a Steve Bug e Jean F. Cochois) che quelli della techno, con il sempre più bravo Alexander Kowalski ed Andreas Kauffelt. C’è solo l’imbarazzo della scelta.

-EASY B "Pound The Gonzo" (UK Gonzo): si tratta di un vinile monofacciata abbastanza misterioso fatto di afro e broken beats tipicamente nordici e privi di abbellimenti. Vaghe linee western sono le uniche patches che coloriscono il pezzo firmato da un artista che utilizza lo stesso pseudonimo di Marco Bongiovanni, noto producer dance italiano spesso protagonista delle dance charts assieme ad Enrico ‘Dj Herbie’ Acerbi col quale fondò il progetto Kaliya.

-SANDY WAREZ "Hard Ace Vol.3" (Subsounds): terzo atto per una raccolta che mi ha incuriosito sin dal primo volume questa "Hard Ace" che corre ancora sui binari dell’alta velocità. Quattro le tracce in stile violence-techno, tanto frenetiche ed aggressive da essere paragonate a belve feroci tenute a digiuno per giorni e rinchiuse in gabbia. Ruggente come al solito la Subsounds.

-MENTAL OVERDRIVE "Diskodans" (Love Od-Smalltown Supersound): estratta dal recente "Me E.p.", "Diskodans" è una simpatica traccia disco-retrò che gira sul sample vocale tratto da una lezione di danza, idea simile a quella che rese famoso Bob Sinclair e la sua "Gym Tonic" (1998). Sul cd singolo troverete anche la Prins Thomas Diskomix (più vicina all’afro), il remix di Dr. Sennep’s Hevn (realizzato da Bjørn Torske), una Club Edit prodotta da Felix Da Mousemat ed un divertente videoclip. L’electro norvegese inizia a far sentire la sua presenza.

-TRANCE GENERATORS "Darkness Will Rule" (Future Sound Corporation): naturalmente inciso su picture-disc, "Darkness Will Rule" è estratto dall’lp "Banging Sound" uscito durante il passato autunno. Il pezzo recupera la vecchia hardcore olandese con tanto di casse distorte ed intramontabili patches del Juno. Stesso percorso è quello battuto dall’olandese Showtek che, col suo remix, recupera in parte la datata hard-trance nordica di inizio anni ’90. Nostalgico.

-ELITE FORCE "Driving Me Crazy" (TCR): dopo il successo di Acen ritorna questa label britannica tanto legata al genere breakbeat osannato dalle folle trainate da mr. Norman ‘Fat Boy Slim’ Cook. Questo "Driving Me Crazy" potrebbe essere la colonna sonora di uno degli eventi che si svolgono da anni a Brigthon, baricentro di coloro che si sono stancati di ascoltare (e ballare) solo ed esclusivamente cassa in quattro.

-AA.VV. "Secret Planet 01" (Silver Planet): primo appuntamento su vinile per la raccolta "The Secret Planet". Solo due coordinate contrassegnate da X e Y contraddistinguono un misterioso vinile che, da un lato si fa dark-electronix-deep mentre dall’altro prende le pieghe deep-progressive-trance più estive che mai. Ad Ibiza è già un ‘hot-vinyl’.

-PETE NAMLOOK & GEIR JENSSEN "The Fires Of Ork" (Fax Records): emblematico album di ambient-trance music questo "The Fires Of Ork" prodotto dal leggendario Peter Kuhlmann alias Pete Namlook (ricordate "The Dark Side Of The Moog ??") e il nordico Geir Jenssen alias Biosphere, autore di quel fortunatissimo "Novelty Waves" che nel 1995 accompagnava lo spot di un famoso blue jeans. 5 le tracce che vi faranno viaggiare ai confini della realtà.

-MICROTHOL "Sexy Lady E.p." (Indigo:Inc): #003 per l’emergente etichetta della bella (e brava) Electric Indigo che scova i viennesi Phillip Haffner e Constantin Zeileissen in arte Microthol, amanti della vecchia chicago-house e dell’acid. "Sexy Lady" è un vero trip all’interno del minimalismo acido, rinvigorito un pò dai 4/4 grazie al remix della stessa Electric Indigo. Rough-techno from Austria.

-JUSTICE vs SIMIAN "Never Be Alone" (Gigolo): la coppia francese di Justice e Simian sbarca su Gigolo (dopo l’esordio su Ed Banger) grazie ad Hell che, un anno fa, si accorse del pezzo dalle grosse potenzialità derivate da un mosaico di suoni italodance, disco e funk. Ottima è anche la Bavarian Gigolo Mix realizzata da Hell e Patrick Pulsinger che si proiettano nei seventies con ritmi abstract e vene funk. Estivo a tal punto da essere servito con ghiaccio.

-ASAD RISVI "The Hour E.p." (Matter Form Propaganda): protagonista del disco è uno dei dj-resident del Sullivan Room, ambito club di NYC. Due le tracce grazie alle quali riesce ad emergere ancora l’attuale tech-house dai rimandi progressive ed afro. Voto in meno per "The Hour" che punta troppo a canonici tribalismi ormai inflazionati da un’ondata di musica che ancora in molti (purtroppo) amano chiamare ‘house’.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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