ELECTRONIC DIARY #019 [29-08-2004]

Con il mese di settembre si torna al lavoro e alle solite occupazioni ed ecco che, puntuale come un orologio svizzero, riappare anche Electronic Diary. Spiagge affollate, ombrelloni variopinti, sole, caldo, mare e t-shirts in breve costituiranno solo un piacevole ricordo dell’estate 2004 che sta per ormai volgere al termine. La malinconia che generalmente contraddistingue questo periodo però potrà essere compensata dalla musica che, come ho già detto in più occasioni, non ci abbandona mai.

-IMATRAN VOIMA "The Church Of The Latter Day Maggots" (Tellektro): uscito da poche settimane sulla sublabel della quotata Tellè Records (proprio che qualche anno fa lanciò il fenomeno Royksopp), l’album dei finlandesi Imatran Voima (noti anche come V.U.L.V.A.) rappresenta un ottimo esempio di slammy-electro contrassegnato da tanta carica sexy ed old-school. Boom the bass.

-NIKOS DIAMANTOPOULOS "A New Life" (Klik): dopo l’uscita del singolo "Ping Pong" riecco l’ellenico che ha già dimostrato ampiamente l’aderenza al movimento deep-techno ed house-progressive all’inglese. Ovviamente la Klik di Atene non ha dato poca importanza al package che, con eleganza e raffinatezza, esplica più che bene il contenuto di pregio dell’opera.

-MARKUS MEHTA & STEPHAN RIEDEL "Overseas" (Circle Music): primo numero di catalogo per la Circle Music, etichetta nata tra le mura della Intergroove e guidata dal bravo Alex Flatner. L’Original Mix è in puro stile tech-house come del resto il remix di Shalako, mente della Redlight Music di Boston. Differente invece è lo stile della versione di Paul Brtschitsch (senti Taksi Records) che regala momenti di gioia con un flusso techno infiltrato da suoni deep, echi kanzleramtiani e sprazzi alla Umek.

-MARK O’TOOL "Tao" (Electribe Recordings): finalmente è pronto il primo album di Marco Iletschko, recentemente apprezzato anche con lo pseudonimo Mauritius. Ben 13 le tracce deep-progressive-house tra cui "Passenger 2.0", "Logical", "Dj Of Constant Sorrow", "Let It Go", "Rush", "Sometimes In Your Life" e "Wisdom". A sostenerlo sono già John Digweed, Sasha, Deep Dish, Carl Cox …

-JUN-X "So High" (A-Traction): nato da una diramazione del progetto Ok Rocks (leggi Electronic Diary #003), questo bel pezzo ci viene riproposto ora in una veste electro-techno meno rockettara e dal risvolto tipicamente francese. Echi alla Vitalic si odono nella Beautiful Stranger Mix mentre la Together Song Mix di Marc Ayats & The Penelope(s) si rivolge ai clubs con un tool davvero energizzante.

-TELEMEN "Superstring" (Multicolor Recordings): secondo estratto dal recente lp "God Is A Computer" per il berlinese Danyell alias Telemen che, per questo 12" esclusivamente vinilico, decide di affidarsi ad Alan Sons e The Modernist che confezionano rispettivamente una versione nu-house ed una maggiormente elettronica. Utile anche l’estesa Telemen Club Mix ideale per le selezioni in discoteca.

-MIKE DEARBORN "Welcome" (Holzplatten): sarebbe stato più azzeccato un ‘re-welcome’ visto che questo di Dearborn è un ritorno sulla main-label del gruppo Pornostar Music di Brixton. Tre le tracce presenti che seguono un itinerario tendenzialmente groovytech e tech-funk. L’unica pecca ?? forse esageratamente minimale e ciclico.

-AA.VV. "Wire 04 Compilation" (Loopa-Ki/Oon): due i vinili che celebrano la sesta edizione del fortunato evento nipponico organizzato da Takkyu Ishino. Tante le tracce tra cui segnalo quelle degli Alter Ego, Legowelt, Dj Tasaka, Fumiya Tanaka, Shin Nishimura, Kabuto (nuovo progetto nato dalla collaborazione tra il giapponese Tobi Izui e il tedesco Andreas Kauffelt), Westbam e Kagami. Immancabile Takkyu Ishino che quest’anno ci regala "Tesco Figilico".

-ARTIFEX "Bachattio" (Random Dynamics): terzo numero di catalogo per la neonata Random Dynamics che spinge gli spagnoli Fernando Gullon e Santiano Ferrer alias Artifex. L’Original propone ipnotici synths abbinati ad un tool dub-house ma le sorprese si trovano nei remix realizzati da Alexi Delano (rivolto a palati decisamente techno-groovy) e Juri Hulkkonen (alias Zyntherius) che invece preferisce battere la strada della nu-house.

-COTI "Lido/Lato" (Poeta Negra): pubblicato sulla label di Thessaloniki (Grecia), l’album di Costantino Luca Rolando Kiriakos alias Coti (nato in Italia da genitori ellenici ma tornato ad Atene sin da giovanissimo) propone un sound definibile ‘slow-ambient-electronic’, rumorista, cacofonico e derivato dagli esperimenti di Luigi Russolo e del suo Intonarumori che fu capace di trasformare i rumori quotidiani in un vero veicolo di emozioni. Astrazioni sonore destinate solo ai cultori che si lasciano affascinare dal sound puramente sperimentale.

-JORDAN DARE "Day In Day Out E.p." (White Leather): uscirà presto sulla sublabel della Turbo di Tiga (sulla quale, tempo fa, apparve anche un disco degli italiani D’Arcangelo) l’e.p. del canadese Jordan Dare, autore di quattro tracce che potranno essere suonate indistintamente sia dai dj’s house che da quelli electro. Tra appoggi deep in chiave microhouse e ritmi minimal-‘lectro assai stilosi si infiltra anche una dose di acid-house tornata prepotentemente di moda.

-BLOTNIK BROTHERS "Pragmatic Response E.p." (Satamile): ritorna anche la Satamile di New York con un progetto che però batte bandiera svedese: la crew dei Blotnik Brothers ripesca a piene mani il sound meccanico prodotto durante i primi anni ’70 dai Kraftwerk per poi miscelarlo abilmente al breakbeat di fine ’80. Ipnotico e violento.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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