ELECTRONIC DIARY #021 [12-09-2004]

Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un negozio di dischi usati: inutile dire che il vinile rimane ancora uno dei miei più grandi ‘amori’ nonostante il recente assalto (ed invasione) del supporto digitale in tutti i campi (dalla musica al cinema sino ai passatempi ed enciclopedie). Sfogliare vecchi vinili, sporchi di polvere, avvolti da copertine rovinate, sgualcite e strappate per l’uso mi fornisce una certa gioia, soprattutto quando riesco ad entrare in possesso di qualcosa che da tempo desideravo avere ma che non riuscivo a trovare. Per alcuni i dischi sono solo dei vecchi pezzi di plastica circolare ma per altri rappresentano uno scorcio di vita, delle emozioni da riprovare e dei flashback da poter riassaporare nella propria memoria. Il vinile non teme confronti rispetto al freddo mp3 inciso su un cd o lasciato in un angolo dell’hard-disk del proprio computer: il vinile si tocca con mano, lo si pulisce con dovizia, lo si ripone in archivio come se fosse un tassello della propria vita da poter poi estrarre in un qualsiasi momento della giornata. Ed il suo fruscio e i suoi crepitii dovuti alla polvere degli anni non sono semplicemente ‘noie’ ma simboli del tempo che passa e che rovina, graffia, modifica ma che non riesce a distruggere la musica. Toccare il vinile dà la sensazione di poter interagire con il suono su di esso inciso. Forse fu proprio questa la magia che circa 14 anni fa mi fece innamorare della consolle da dj.

-DER ZYKLUS "Biometric ID" (Clone): sbarca sull’olandese Clone il progetto di Heinrich Müller non passato inosservato alle orecchie attente di Dj Hell che qualche anno fa stampò due singoli sulla sua Gigolo e gli commissionò un remix per gli indimenticati Tuxedomoon. Le due tracce impresse sul vinile sono experimental ed abstract, paragonabili a certi lavori ‘subacquei’ del compianto Drexciya.

-D’WACHMAN "Amazing Rhythms" (Atlas): arriva dalla Spagna questo eccellente mix-cd selezionato e mixato da Jose Carlos Gayo alias D’Wachman. Il ‘viaggio’ è assicurato grazie a pezzi di Matthew Dear, Marco Carola & Cisco Ferreira, Alex Flatner, Michel De Hey, Percy X, Emmanuel Top, Gennaro Le Fosse, Hardcell, Toni Rios e Secret Cinema. Immancabili i pezzi dello stesso D’Wachman forgiati assieme al connazionale HD Substance, recentemente approdati sulla 23 rd Century di Carl Cox.

-TOMMIE SUNSHINE "Dance Among The Ruins" (Hylophone Jones): il fidato collaboratore di Hell nonchè autore del testo della fortunatissima "Silver Screen" che nel 2001 portò al successo Felix Da Housecat cerca di riportare in auge, con questo 10", il movimento acid-house. Peccato che le uscite sulla sua Xylophone Jones siano davvero poche … ma l’attesa è stata ampiamente ripagata.

-I-ROBOTS featuring SPACER WOMAN "Third Millennium" (Elettrica): taglio del nastro per l’Elettrica, nuova sublabel della bolognese Irma. "Third Millennium" è nato da una branca del progetto "I-Robots", uscito lo scorso inverno e concepito dal dj Gianluca Pandullo. E’ proprio lui che, aiutato dagli UND (senti Trapez Records) ha forgiato un polveroso rework della hit "Spacer Woman" di Charlie, prodotta nel 1983 da Cavalieri e Stefani. Vocoder-pop ?? Certo.

-DAN PHYSICS "Pomba Gira" (Weave): forte per aver pubblicato il progetto The Semblance Factor di John Selway, la tedesca Weave ritorna con l’estroso Dan Physics, autore di due tracce che miscelano la tech-house con la modaiola elettronica. Non fa sentire la sua assenza il funk che dona a questa doppia a-side una carica incontrollabile e paragonabile agli ultimi lavori editi dalla Lasergun di Pascalidis.

-DAVID PENN "My Rules" (Urbana Recordings): trattasi di un cofanetto che raccoglie il meglio dell’artista iberico David Penn, autore di un condensato house e funk. Il primo cd (mixato) include tra le tante anche la fortunata "Will I (Discover Love)" prodotta assieme a Dj Chus e recentemente licenziata in Inghilterra dalla Azuli mentre il secondo cd è rivolto ai dj’s vista la presenza di tracce extended non mixate.

-DECAL "Release Through Velocity" (Satamile): apparso per la prima volta nel 1993 su etichette come Sabres Of Paradise, RGC, Planet MU e D1, l’irlandese Decal sbarca sull’americana Satamile con un doppio album in chiaro stile electro, dettata dall’amore che nutre da anni per gli strumenti analogici. Stabs, staccato-synths e pad retro costituiscono i cardini del lavoro dell’artista di Dublino che vanta anche un album su Rotters Golf Club Imprint, l’etichetta di Andrew Weatherall.

-DYNAMIK BASS SYSTEM "Don’t Stop Compute" (Lone Records): finalmente si fanno risentire, dopo diversi anni di assenza, i Dynamik Bass System protagonisti, nel 1998, di una release sulla Gigolo di Hell intitolata "Arabian Dreams". Stile (ovviamente) electro per tre tracce pubblicate sulla neonata Lone che non poteva aprire in modo migliore il suo catalogo.

-ORLANDO VOORN "Basic Bastard" (Ignitor): vecchia conoscenza per chi adora la minimal-tech dal retrogusto groovy, Orlando Voorn recupera vecchie tracce detroit-techno dal suo (invidiato) archivio per farne una sorta di collection acquistabile in tre vinili separati. Sicuramente utile per chi, circa un decennio fa, se le lasciò sbadatamente sfuggire.

-THE RIPLETS "Hey Mickey" -remixes- (G’n’J Recordings): oltre alla sintetica Original Mix, questo vinile include ottimi remix in chiave electroclash realizzati da Vincent Koreman Ra-X, Rude 66, Vinyl Crushers e David Gilmour Girls che donano al progetto una veste che spazia dal punk all’electro, dal drum & bass alla techno sino al dancehall. Globalità per soli intenditori.

-HLX "Granulate" (Kanzleramt): a celarsi dietro l’acronimo HLX è il sempre attivo Heiko Laux che, attraverso questo nuovo pseudonimo, firma cinque tracce che seguono più che bene l’itinerario deep-techno iniziato a percorrere già diversi anni or sono con la sua Kanzleramt. Ora il genere ritenuto ‘sperimentale’ è ormai una realtà.

-CHRIS LIBERATOR "Untitled" (Maximum Minimum): classico ‘untitled’ per uno dei mostri sacri dell’hard-acid-techno inglese che ormai da anni agita i clubs dell’isola britannica coadiuvato da colleghi come Roland The Bastard, Lawrie Immersion e The Geezer. Solo due le tracce che, con estrema violenza, creano un’amosfera fluttuante tra la techno e l’hot schranz.

-OXIA "Reflexion" -remix- (GoodLife): sulla label francese fondata da Oxia e The Hacker escono tre inediti remix di un pezzo che qualche tempo fa riuscì a muovere diverse platee internazionali. A mettere le mani su "Reflexion" sono stati Deetron, The Hacker e Kiko che hanno fornito nuova linfa vitale ad un classico della techno made in France.

-FLASH GOLDEN "Farmatech E.p." (Invasion): recentemente apparso sulla Kazumi di Brixton con "Applied Art", Flash Golden ora ci riprova rintracciando la belga Invasion che approva e sostiene i suoi disegni ritmici. Quattro le nuove tracce rollin’ and bassheavy tra le quali emergono senza ombra di dubbio "Artificial Lungs" e la scabrosa "Roboporn".

-DIRT CREW "808 Lazerbeam" (Mood Music): dopo la pubblicazione (su My Best Friend) dei due volumi "Cleaning Up The Ghetto" il progetto Dirt Crew approda su Mood Music con due tracce dal gusto electro-tech-house. A produrle sono ancora James Flavour & Break 3000 che ora riescono ad entrare anche nelle grazie di personaggi come Ewan Pearson, Dj T. e Jori Hulkkonen alias Zyntherius.

-GRAZIANO AVITABILE "Platzhirsch Ltd 01" (Platzhirsch): vinile monofacciata per l’artista (forse) italiano che riesce a far ondeggiare l’Europa su ritmi tech-house dal sicuro impatto. Da cercare al più presto visto che si tratta di una limited-edition già rara.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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