ELECTRONIC DIARY #029 [14-11-2004]

Qualche giorno fa discutevo, con un mio caro amico dj-producer romano, su quanto sia importante oggi il ‘nome’ in una produzione discografica. A dire il vero questo è un fenomeno che attanaglia da sempre il mercato: è ormai risaputo un pò da tutti che spesso, a fare la fortuna di un pezzo, non è solo la musica ma anche il nome col quale questo è firmato. Sembra assurdo eppure molte volte ad attirare l’attenzione del probabile acquirente non è il sound impresso nei solchi vinilici bensì il nome che appare in copertina. L’impatto che un ‘grosso nome’ ha sull’utente è sempre molto forte e a volte questo gioca a sfavore dei contenuti del prodotto stesso. Il consiglio che posso dare, a chi sta leggendo queste righe, è quello di ascoltare la musica tralasciando l’autore o l’etichetta in questione. In tal modo ci si sgancia da quelle ‘catene’ che idealmente ci tengono legati (e a volte davvero incatenati) sempre agli stessi personaggi che di conseguenza ci impediscono di guardare oltre e capire che il mondo è molto più grande e vario di quello che sembra.

-AA.VV. "4Y1St" (1St Decade): per celebrare il quarto anniversario della loro label, i Northern Lite hanno raccolto 15 tracce che riassumono il concetto della dance fatta di scenari electro e visioni rock. Alfieri sono Junghans, Neonman, Warren Suicide, Miguel Mendoza, Monosurround, Gunne, Gunjah, Boon e Kleinkariert che esternano, più che bene, il binomio techno-rock. La nota metal è quella degli Haiscore che rivedono, a modo loro, il classico "Reach The Sun".

-SINEMA "Maniak Fantasy" (Hot Banana): torna l’etichetta di Kiko con tre tracce neopop che ricalcano in parte il fenomeno dell’italo-disco nato vent’anni or sono nel nostro Paese ed enfatizzate da un cantato ad opera di Lodown (senti Moonbootique Records). Peccato che l’Italia abbia mollato il colpo lasciando fare agli esteri quello che aveva inventato in primis.

-THE ORB "Komplott" (Kompakt): orfano di Jimi Cauty dei KLF, Alex Paterson è rimasto da solo a condurre il progetto The Orb che ora entra nelle grazie di Michael Mayer e della sua Kompakt. In "Lunik" si scorge una vaga impronta psychedelic-rock mentre con "Captain Korma" trascinanti pads trasbordano da una ritmica con venature afro un bassline molto cupo che, con cadenze regolari, riempie e svuota il groove. Tanti sono quelli che vogliono emulare lo stile Kompakt ma in pochi riescono nell’impresa.

-AA.VV. "Listen And Dance Vol.2" (Multicolor Recordings): gli sforzi, le energie e le attenzioni della Multicolor sono rivolti, ormai da diversi anni, ad artisti che porgono alle orecchie dell’ascoltatore un’idea avanguardista della musica che non sfocia mai nel banale e nel ‘già sentito’. Tale politica, spesso in disaccordo col business, è stata premiata da ottimi risultati raggiunti e questa raccolta ne rappresenta la prova lampante. Dagli Air Liquide a Senor Coconut passando per i Sieg Öber Die Sonne e Telemen rivisti da eccezionali remixer del calibro di Tiefschwarz, Luciano, Akufen, Villalobos e Martin Gore dei Depeche Mode.

-ELITE "Needle Junkie" (Quaquaversal): tassello #003 per l’emergente label inglese che riporta in superficie Elite dopo l’esordio "Supplied By The Underground". Il tool è accompagnato da una vena funk ma non troppo minimalista. Maggior energia nel lato b con "Tranzporter" e "Ghetto Rock" e voto di merito al remix firmato da Tom Hades, autore di una techno circolare, tagliente e non eccessivamente veloce. Valido come il precedente dei Cassilla Twins.

-STRYKE & SANTOS "Amazon" (Circle Music): alla fine del ’99 s’incontrano su una spiaggia della Repubblica Domenicana per il classico saluto al nuovo anno. Poi inizia la collaborazione in studio che li porta a costituire un duo. Sembra impossibile eppure è questa la storia di Greg ‘Stryke’ Chin e Javier Santos che irrompono nel mercato europeo grazie ad Alex Flatner che li vuole sulla sua Circle con due tracce tech-house davvero di grande effetto con un’andatura roteante, percussiva e ciclica.

-AA.VV. "Secret Ingredients" (Cocoon Recordings): il nuovo mix-cd dell’etichetta di Sven Väth è curato dal bravo Toni Rios, maniaco e precursore del movimento tech-house che recentemente ha ampliato la veduta inserendo nei suoi sets anche qualche gemma electro e microhouse. Per questo motivo la tracklist è varia e passa dal sound di Shinedoe a quello di Mathew Jonson, da Alex Smoke a Jori Hulkkonen sino a Steve Bug e i Seenenluft che vedono la loro "I Can See Clearly Now" remixata da Tiga. Gli ingredienti segreti di Rios ?? Lo stile tech-deep-house ed un’impareggiabile tecnica di mixaggio.

-TAKKYU ISHINO "Titles" (Loopa): Un numero esiguo di copie è arrivato in Germania ma la stampa è rivolta (per il momento) solo al Giappone che può godere di un album eclettico che, neppure per un solo momento, si pone barriere e confini di sorta tra un genere e l’altro. Dalla tech-house si passa alla progressive, alla minimal-techno e a surrogati 80’s. Tale
molteplicità di stili e filoni musicali ci fa capire quanto sia importante oggi non crearsi inutili barriere. Questo discorso Ishino lo ha capito già da molto tempo.

-AA.VV. "Science Fiction Jazz Vol.8" (Mole Listening Pearls): ottavo capitolo per la saga ideata dall’italo-svizzero
Robert Jan Meyer alias Dj Minus 8. Non propriamente indicata al dancefloor, la raccolta muove i passi su territori coloriti da tribalismi bianchi, una vena soul, jazz, chilly ed ambient con pezzi di Mocky, Quantic, Raw Deal, Raphael Saadiq, Ursula Rocker e Scissor Sisters con la popolare "Comfortably Numb". L’alchimia è ben più che riuscita.

-LIMITED TEENAGE NOISE ORGASM "Teenage Dust" (M10): estratto dall’album "Sea, Sex And Burn" già consacrato dai media come uno dei lavori più raffinati dell’anno, "Teenage Dust" è il nuovo singolo della band electronic-rock capitanata dall’estroso Emmanuel Hubaut. Da un’Original Mix fatta di puro rock-elettronico si passa ad uno spettacolare remix ad opera di Axel Bölo e Vincent Tremel alias tHe pEneLOpe[s] che trasportano il tutto su bassline tipici dell’energica electro-techno in 4/4. Diventerà una hit internazionale ?? Pare proprio di si.

-JEAN WINNER "Alive And Kicking" (Eskimo): giunge dalla sempre attiva Eskimo Recordings questo interessante progetto belga che propone due ottime interpretazioni electro-disco dalle forti rimembranze 80’s. Il feeling con l’electro-pop si scorge in entrambe, "Alive And Kicking" e "Kick Me To Tasmania", due pezzi che ripercorrono la strada già iniziata l’anno passato con "A Touch Of 85". Improntato sull’antico ma nel contempo innovatore.

-AA.VV. "Madrid Underground!" (Stereo Productions): per venire incontro alle esigenze dei sempre più numerosi dj’s che preferiscono utilizzare il supporto cd sacrificando il più anziano vinile, la madrilena Stereo Productions stampa il primo volume di "Madrid Underground!", l’unmixed-series contenente ottima dub-house firmata da D-Formation, Roman Lieske, Prompt e Swimmingpool Sound. A selezionare il tutto sono Chus & Ceballos che, ancora una volta, optano per un suono ruvido e rafforzato da una patina tribal ed atmosfere darkeggianti.

-MICHAEL MAYER "Touch" (Kompakt): racchiuso in un’illustrazione di Bianca Strauch che ripercorre lo stile pittorico dei fauves, "Touch" tocca i lati più oscuri dell’house-music tirandone fuori i caratteri generalmente nascosti e sempre poco esplorati. A rovinare il trip è quell’"Heiden" in cui un banalissimo basso in levare segue un groove troppo semplicistico per appartenere alla Kompakt. Mi auguro che si tratti solo di un episodio isolato.

-LOCHI "Mow That Lawn" (Routemaster): #052 per un’etichetta che seguo ormai da molti anni a questa parte e che mi ha sempre fornito delle ottime ‘bombe’ a base di indiavolata acid-techno. A celarsi dietro Lochi sono Chris Liberator e Lawrie Immersion, vecchie conoscenze per chi adora l’acid-speed (che se ne infischia dell’attuale trend che rallenta i bpm) rafforzata da virtuosismi di tb-303 utilizzati in modo spasmodico. Dark and dirty music only for underground clubs.

-CHRISTIAN FISCHER "Remix Poison" (Definition): tre remix per il principe della techno di Leipzig al quale, proprio recentemente, il magazine Fresh ha dedicato la sua copertina. Tra la classicheggiante versione di "Japanese Tourist" ad opera di Hertz si passa ai movimenti scomposti e lievi distorsioni di "Torn Asunder" di Tuomas Rantanen, ritoccata da Fischer. E’ ancora lui che rielabora "Fast Life" della bella (e brava) Dj Lucca adoperando funzionali dark-pads in progressione. Sbirciando all’interno della copertina troverete anche un simpatico poster.

-DECADES "The First" (Poeta Negra): batte bandiera ellenica il progetto di Christos Demertzis adagiato su sonorità electro-pop (o meglio, pop-electro). Coadiuvato dalla brava vocalist Kiki Kiritopoulou (che mi ricorda Miss Kittin), l’autore greco realizza un album non eccessivamente elaborato ma indubbiamente coordinato con l’attuale trend musicale che imperversa in Europa. In alcuni punti si riesce a scorgere l’influenza della scuola tedesca anni ’90 con forti analogie alle prime releases della Gigolo di Dj Hell.

-ANTHONY ROTHER "Synthetic/Young/Dreams" (Datapunk): una limited-edition stampata su uno strabiliante picture-disc: è questa la ‘confezione’ nella quale troverete tre nuove electro-tracks firmate da colui che spesso i tedeschi hanno definito l’erede dei Kraftwerk. Con questo ennesimo tassello la sua fama cresce ancora grazie ad un’inesaurbile dose di creatività e voglia di stupire.

-ATOMIZER "Snake/Ball & Chain" (Nag Nag Nag): si apre così il catalogo della label di Atomizer, personaggio inglese apparso due anni addietro su Gigolo con la hit "Hooked On Radiation" remixata anche dai Pet Shop Boys. Ispirandosi al famoso club londinese che spesso ospita le sue performances, Atomizer raccoglie tracce di electropop music remixata dall’americano Tommie Sunshine e dai bravi Mysterymen appartenenti alla monegasca Disko B.

-QUASISTEREO featuring ACL "Sex Fiend" (Four:Twenty): la versione alla quale è rivolta la mia attenzione è L’Original, spezzata in più punti dalla voce sexy di Acl. Il tiro è il classico progressive-house all’inglese con riferimenti ad etichette come Bedrock e Limbo, troncato da due breaks che svuotano il pezzo per poi farlo ripartire con parti minimali fatte solo di cassa e basso. Non eccelle molto nella creatività ma è proprio nella sua essenzialità che risiede la funzionalità.

-SPIRIT CATCHER "Voo Doo Knight" (MoodMusic): usciranno presto su quest’interessante etichetta di Berlino le due tracce firmate dal belga Spirit Catcher, interprete di una miscela tra i suoni sintetici coloriti da giochi d’effettistica e la classica battuta houseggiante che si lascia dietro una scia quasi italo-dance per un basso solare e gioioso. Entrambe sono già sui piatti di David Duriez, Ivan Smagghe e James Flavour dei Dirt Crew.

-CASCO presents BWH "Stop/Livin Up" (Radius): Radius è la piattaforma della belga N.E.W.S. specializzata in electro-disco, quella che ammicca maggiormente alla dance prodotta entro i nostri confini durante gli anni ’80. In questo caso a svolgere il ruolo da protagonista è Casco, progetto dietro il quale si cela il grande Salvatore Cusato. Oltre alle intramontabili Original Mix spiccano due remix, realizzati entrambi in Finlandia, da Bangkok Impact e Putsch ’79 che, sempre più spesso, attingono da vecchie releases made in Italy l’ispirazione per la loro musica.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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