INTERVISTA ALLE CLIENT di Federico Spadavecchia – 27/04/2k5

Il duo electro pop inglese Client, è divenuto famoso dopo aver supportato il tour dei Depeche Mode nel 2002 e aver pubblicato due album, “ Client ” e “ City ”, sulla label di Andrew Fletcher. Ora Sarah Blackwood e Kate Holmes sono di nuovo in tour per l’Europa per promuovere il nuovo singolo “ Pornography ” estratto dal “ City ” lp di fine 2004. Proprio in occasione del “ Pornography Tour ” le abbiamo incontrate nella loro data genovese in un piccolo locale, La Madeleine Cafè, che ben si adatta alle sonorità dark delle ragazze, che si esibiscono vestite da hostess delle linee aeree sovietiche. La performance è molto gradevole anche se funstata da problemi tecnici ed il pubblico, inizialmente un po’ freddo, alla fine è più che soddisfatto. Ma eccoci al bar in compagnia della lead singer Sarah Balckwood.Ciao Sarah allora come è andata la performace?

Ciao, voglio chiedere scusa a tutti per i problemi che abbiamo avuto: un DAT non funzionava bene così siam state costrette a ridurre la durata dello show. Sorry

Il pubblico tuttavia ha reagito bene, di solito il pubblico genovese non è così caloroso (mentre parliamo veniamo interrotti in continuazione da ragazze e ragazzi che chiedono foto e autografi), siete state brave…

Davvero?! Il pubblico è stato magnifico molto simpatico e colorato: tutti quei vestiti da dark anni ’80, è stato molto divertente. Chiedo ancora scusa per quell’inconveniente tecnico…

Parliamo un po’ di voi ora, come vi siete avvicinate alla musica elettronica e come è nato il progetto Client?

Bene, io personalmente ho iniziato a sentire musica elettronica a 14 anni quando sentii per la prima volta i Kraftwek. Pensai subito : “ Wow è musica straordinaria !!! ”. Così sebbene i miei genitori ascoltassero il rock degli Stones io mi dedicai interamente ai nuovi suoni sintetici di Depeche Mode e Soft Cell. Credo che questa sia stata un’esperienza comune per tutto il gruppo (oltre a Sarah e Kate ci sono anche due ragazzi che lavorano dietro le quinte n.d.r. ). Tornando a me, iniziai a fare sul serio quando negli anni ’90 con Steve Hillier e Chris Wilkie fondammo i Dubstar, mentre a quel tempo Kate faceva parte di un altro gruppo, i Technique, con Xan Tyler. Quindi a fine 2000 è avvenuto l’incontro con Andy Fletcher e nacquero le Client.

Com’è avvenuto il vostro incontro con Andy?

Andy era amico del proprietario della label dei Technique, la Poptones, e a quel tempo era alla ricerca di qualcuno che aprisse i concerti dell’ Exciter Tour dei Depeche Mode in Europa così contatto i Technique. Purtoppo Xan era indisponibile perché stava già lavorando con Timo Maas, così chiamarono me a sostiturlo. Dopo un po’ Kate ed io avevamo creato un nuovo gruppo e cioè le Client.

Certo che non deve essere stato facile suonare a fianco di mostri sacri come i DM, vero?

Assolutamente, iniziammo il tour in Germania e noi eravamo spaventatissime: mentre ci esibivamo sul palo c’erano tutti gli strumenti dei ragazzi e bisognava fare molta attenzione, ed in più c’era il pubblico che gridava invocando i nomi di Martin, Dave ed Andy…c’è voluto molto coraggio ah, ah.

Molti Dj’s usano le vostre produzioni, come considerate la vostra dimesione, più da club oppure da classico gruppo pop elettronico?

Ovviamente ci fa molto piacere che ci sia tutto questo interesse verso di noi, ma non essere limitate da stupide definizioni. Io credo che sia giusto suonare in ogni luogo, club o concerto che sia, basta che sia divertente e si riesca a trasmettere al pubblico le emozioni che proviamo mentre stiamo suonando. In Inghilterra coi miei amici andavamo spesso nei clubs, ma si trattava solo di andare a divertirsi senza fare troppo caso alla musica, è per questo che alle volte suonare i dischi fatti da altri sia un po’ limitante per me. Kate, invece, sta imparando velocemente a fare la Dj.

Come giudicate la situzione discografica attuale?

Il mercato discografico è in crisi, il nostro album ha venduto pochissimo. Ci sono troppi ostacoli alla diffusione della musica, non solo i download illegali ma anche le distribuzioni e le troppe tasse. In Inghilterra sui dischi c’è una tassa del 17%…

In Italia è il 20 % e il costo dei cd è sui 20 E circa…

Davvero??!! Oh my God!!!

A proposito di Italia questa non è la vostra prima volta qui da noi…

No, infatti, siamo già venute altre volte e ci siamo divertite davvero tanto. Siamo state a Milano, Roma, Bologna e altre città che ora non mi vengono in mente. Il pubblico italiano è fantastico. Domani saremo a Roma dove si esibirà con noi Carl Barat dei Libertines.

E della musica italiana conoscete qualcosa?

Mi spiace, sappiamo solo che ci sono molti talenti ma non conosciamo nessuno.

Purtroppo è arrivato il momento di salutarci, un grosso “ in bocca al lupo “ a te e a Kate per il concerto di domani

Crepi. E’ stato un piacere parlare con te, un saluto a tutti i lettori di Technodisco dalle Client e speriamo di vedervi durante le prossime date del tour. Ciao

Technodisco

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