INTERVISTA A PLAY PAUL di Giosuè Impellizzeri (30/05/05)

All’anagrafe è Paul De Christo, un ventinovenne che vive a Parigi e che opera nel campo della musica dance. Per i più attenti è anche il fratello minore di Guy Manuel, uno dei Daft Punk, nome che oggi non necessita sicuramente di presentazioni. Paul, emerso clamorosamente grazie a quel “Love Song” edito dall’International Deejay Gigolo durante lo scorso autunno, si fa largo nel difficile mercato discografico mondiale con uno stile che in molti definiscono ‘electro-house’… Svariati remix alle spalle (per Dennis Hurwitz, Aloud e, più recentemente, per Experimental Products) ed una folta serie di singoli su labels importanti hanno reso possibile un netto inserimento del giovane tra le nuove promesse della musica dance-elettronica proveniente dal Paese della Torre Eiffel. A pochi giorni dall’uscita del nuovo “Lalaland” (ancora su Gigolo) Play Paul è venuto a trovarci sulle pagine di Technodisco.

Ciao Paul e ben approdato nel nostro ‘salotto’ virtuale. Parliamo, seppur per vie generali, del tuo primissimo approccio con la musica elettronica.
“Ciao Giosuè e ciao a tutti gli amici italiani che in questo momento mi stanno dedicando del tempo. Sono nato nel 1976 ed il mio primo contatto con la musica elettronica risale agli anni ’80 periodo in cui ero fortemente attratto da quelle pop-bands che per comporre i propri pezzi utilizzavano sintetizzatori e i primissimi computer. Le perle che mi spinsero ad accostarmi alla musica sintetica furono “1984” degli Eurythmics, “Ghostbusters” di Ray Parker Junior e “One Night In Bangkok” di Murray Head. Ascoltandole oggi ci si potrebbe rendere conto di quanto erano avanti quegli artisti. La mia attività da producer invece è più recente visto che risale al 1996. In precedenza facevo il batterista in una piccola band heavy-metal che avevo formato assieme agli amici del college. Pensa che suonavamo solo trash e punk!!”

Sei il fratello minore di Guy Manuel, uno dei due Daft Punk (e questo ormai non è certamente uno scoop). Guy ti ha aiutato nell’emergere in questo difficile mondo musicale ??
“Per certi versi si. Ricordo quando un giorno portò a casa un campionatore spronandomi ad utilizzarlo. Forse fu proprio quella la scintilla che mi avviò all’attività da producer. Comunque ho quasi sempre seguito le cose che faceva Guy sin da quando eravamo giovanissimi (un pò come fanno tutti i fratelli minori nei confronti dei maggiori). In passato mi ha dato una mano nei pezzi (editi su Roulè e Crydamoure) che firmavo come Buffalo Bunch, il progetto nato assieme al mio amico Raw Man”

Come definiresti il tuo stile musicale ?? Molti, qui in Italia, lo chiamano ‘electro-house’. Sei d’accordo con questa terminologia ??
“Si, mi trovi totalmente d’accordo. In Francia molti la chiamano, in linea generica, ‘electro clash’ anche quando presenziano arrangiamenti rock. Ma i miei beats sono legati al fenomeno house e l’impasto derivato non è propriamente electro quindi ‘electro-house’ mi pare una parola adatta”

Descrivici la scena musicale del tuo Paese, la Francia.
“A Parigi, negli ultimi tempi, si è andata delineando molto bene l’electro-scene. Nonostante ciò i grossi clubs rimangono di puro stampo commerciale mentre la musica underground (come l’electro e la techno) viene proposta dai locali più piccoli”

Durante il passato autunno l’International Deejay Gigolo ha pubblicato la tua “Love Song”. Come è nato il contatto con Dj Hell ??
“Tutto è nato in maniera semplice e molto casuale: il pezzo si poteva ascoltare attraverso il mio sito. Un giorno inoltrai il relativo link alla Gigolo ed, in breve, fui contattato da Hell che mi chiese un cd con “Love Song” ed altre tracce pronte per essere pubblicate (tra queste anche “Lalaland”). Sono riuscito ad entrare nella Gigolo solo grazie ad internet !!”

Pochissimi giorni fa è uscito, ancora su Gigolo, il tuo nuovo singolo intitolato “Lalaland”, cover di un pezzo del 2001 composto da Green Velvet. Parlacene.
“Ho prodotto “Lalaland” ad agosto del 2002. Il pezzo di Green Velvet era uno dei miei preferiti sino all’anno precedente e così, spinto da questa passione, decisi di provare a coverizzarlo utilizzando i miei suoni. Creai i loops in soli 15 minuti e poi aggiunsi i vocals: come puoi ascoltare, “Lalaland” è un pezzo molto semplice, privo di effettistica e di elaborate evoluzioni armoniche. Tempo fa sono riuscito a farlo ascoltare anche a Green Velvet che, fortunatamente, ne è rimasto impressionato positivamente”

Hai mai pensato di produrre un album ??
“Si, ma non credo che sia giunto il momento per farlo. E’ mia intenzione incidere ancora vari dischi su differenti etichette per promuovere a fondo il mio nome e la mia musica. Non ho fretta ;o)”

Negli ultimi mesi hai rilasciato una grande quantità di singoli usciti su labels differenti (tra cui Kitsune, Set, Crydamoure e Black Jack). In questo periodo a cosa stai lavorando ??
“Ho delle tracce composte durante i miei live-act nei clubs e, al momento, sto cercando di completarle per poi cercare una label interessata alla pubblicazione. Mi piace moltissimo collaborare con cantanti e realizzare remix (l’ultimo che ho firmato è per la mitica band degli anni ’80 Experimental Products)”

Conosci la scena musicale italiana ??
“Onestamente no … solo pochissimi nomi che con la dance non hanno alcun punto di contatto come Toto Cutugno, Eros Ramazzotti, Laura Pausini e Paolo Conte”

E della scena europea invece cosa mi dici ?? La reputi interessante al momento ??
“Apprezzo molto i Tiefschwarz che reputo tra i migliori produttori e remixer del momento. Si difendono molto bene anche i Black Strobe, Justice, Miss Kittin, David Carretta, Serge Santiago e labels come Playhouse, Kitsune ed ovviamente … Gigolo :o)”

Hai idea di quale potrà essere la tendenza a cui andrà incontro la musica elettronica ??
“Credo in una forte rivalutazione del binomio electro-rock. Si, nel futuro intravedo un mix tra chitarre e suoni sintetici”

Poco fa hai detto che ti piace molto collaborare con cantanti ed artisti. Con chi ti piacerebbe realizzare un pezzo ??
“Mi piacerebbe molto collaborare con Justice proprio per forgiare un pezzo electro-rock. Purtroppo non posso darti una lista di nomi perchè non sono un estimatore di bands ed artisti. Sono abituato ad ascoltare criticamente un pezzo a prescindere dal suo autore”

Nell’ultimo periodo stai tenendo molte serate: dove hai trovato il miglior pubblico ??
“Sicuramente in Inghilterra !! Comunque credo che il feedback della gente non dipenda molto dal Paese in cui suoni ma solo dal pubblico che frequenta quel club”

Hardware vs software: tu da che parte ti schieri ??
“Mi colloco sulla linea mediana visto che sono abituato ad utilizzare entrambi. Se però dovessi fare una scelta, sicuramente opterei per la tecnologia hardware. Non ho molte macchine nel mio piccolo studio ma non riesco a completare una traccia solo ed esclusivamente col computer. Mi reputo un rocker e so suonare la chitarra, il basso, la batteria e mi diletto a cantare … compongo la mia musica interfacciando gli strumenti elettronici agli interventi umani”

Siamo alla fine caro Paul. Ringraziandoti per il tuo tempo, ti lascio lo spazio per un messaggio rivolto agli amici italiani.
“Beh, a dire il vero preferirei lasciare un messaggio alle bellissime ragazze italiane !! ;o) Mi piacerebbe molto vivere in Italia, un Paese dove si mangia benissimo, dove ci sono splendide città e ragazze davvero carine. La scorsa settimana ho avuto modo di suonare in un club di Torino e la serata è stata davvero divertente. Spero di potervi venire a trovare al più presto. Grazie mille a tutti !!”

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