Da pochi giorni si sono conclusi i Nightingale Awards organizzati da Annie Nightingale in collaborazione con la britannica BBC Radio. Tante le categorie, tante le sorprese: il podio dei migliori dj’s ha visto James Zabelia (terzo), Adam Freeland che, forte dei risultati ottenuti con la sua Marine Parade Records balza al secondo posto e Plump Dj’s al vertice. Sono sempre questi ultimi che appaiono nella categoria ‘Tune Of The Year’, questa volta al terzo posto, con "Soul Vibrator" anticipati da "Rocker" degli Alter Ego e "Flashdance" dei Deep Dish. Per quanto riguarda gli album dell’anno la griglia è composta da "Involver" di Sasha, "Destroy Rock n Roll" di Mylo e, l’alquanto inaspettato "You Can Be Special Too" di Evil Nine, edito dalla già citata Marine Parade. I migliori remix invece sono stati "Hazy Way" di Alex Dolby (by Evil Nine), "Kinda New" di Spektrum (by Tiefschwarz) e "Push Up" dei Freestylers, ritoccata (ancora!!) da Plump Dj’s. Per concludere vi segnalo anche il podio relativo ai Clubs del 2004: in fila, partendo dal terzo posto, lo Stealth, l’Hum e il Fabric che si riconferma ancora una volta come uno dei locali più trendy d’Europa.
-AA.VV. "The Annual Collection" (Beat Freak Recordings): facendo incetta delle migliori tracce apparse nel 2004 sulla sua Beat Freak (e relative sublabels come Intenso, Tusom e Distinto) Dimas Carbajo alias D-Formation ha dato vita a questo progetto racchiuso in un patinato digipack. Tante le tracce, non mixate e suddivise in due cd’s, con le quali si riesce ad apprezzare il classico sound house spagnolo, dub, tribaleggiante, spesso ai confini con la deep-techno, la progressive-trance inglese e con certi esperimenti tech-funk napoletani.
-PLASTIQUE DE RÊVE "Voodoo-Kit" (7B): l’australiano (ma ormai trapiantato da diversi anni a Ginevra) rilascia sulla piccola label svizzera un e.p. fatto di due tracce che recuperano ottimamente l’acid-house tornata di moda in maniera totalmente inaspettata. Le virtuose inacidate di Tb-303 di questi pezzi accorciano le distanze dall’uscita di "The Sounds You Hear" previsto sulla Turbo Recordings di Tiga.
-VIC TWENTY "I Sold Your Heart On eBay" (Lucky Pierre Recordings): arriva sulla label inglese dei Macondo il singolo di Vic Twenty, supporter nei tour inglesi dei Ladytron ed Erasure. La formula magica fondata sull’electronic-pop rimane incontrastata e si erge bene nell’ironica main-track che mischia, a liriche radiofoniche, il sound quadrangolare di vecchi sinthesizers vintage. Presto uscirà anche l’album.
-MARIO PIU’ "I Don’t Want Come Back" (Fahrenheit Music): lasciata alle spalle una carriera costellata di successi nell’ambito pop-commerciale, il popolare dj toscano apre così il catalogo della sua nuova struttura. La voglia di scavalcare le Alpi parte dalla Mario Più Mix chiaramente ispirata dall’electro-techno di Anthony Rother (quello su Datapunk però) fatta di tessere minimaliste. Il remix è del ravennate Andrea Doria che non sposta ancora il baricentro dall’essenzialità.
-TAKKYU ISHINO "Galactic Pizza Delivery Vol. 1" (Loopa): titolo abbastanza discutibile per un e.p. di Ishino che riappare in questi giorni sui mercati europei. Le quattro tracce incise riflettono in maniera inequivocabile l’electro old-school, impoverita ed arida di suoni ed effetti. Ad ergersi meglio è sicuramente "Conny’s Special" che lascia dietro "Pescatora", "Supreme" e "Peperonico" che al mio orecchio risultano sin troppo minimaliste.
-SILENT BREED "Sync In 2005" (Wavescape): sembra ieri eppure sono passati circa otto anni da quando questo pezzo, inciso su A.F.U. Records, scuoteva le dancefloors di tutto il continente. Così uno dei progetti di Thomas P. Heckmann torna a rivivere grazie a due nuove versioni (una realizzata dallo stesso Heckmann ed una da W.J. Henze alias Gecko) che pigiano il piede sull’acceleratore e sul groove. Presenzia anche l’indimenticata Original Mix con la quale mi sono rituffato in un passato che oggi sembra davvero lontano.
-ALDEN TYRELL "Disco Lunar Module" -U4ria remix- (Mogs Records): dopo l’uscita di altri remix su Clone (leggi Electronic Diary #036) vengono pubblicate, questa volta sull’emergente Mogs, due ulteriori versioni rielaborate da U4ria. Nonostante l’ottima scelta dei suoni entrambe mi lasciano un pò deluso vista la mancanza di grosse sorprese. Mi aspettavo qualcosa in più dal team della label francese che qualche mese fa ha spopolato in Inghilterra con l’ottima "Kelly Blame".
-BAGGY BUKADDOR & TIM FISHBECK "Our Mission" (Mutekki): lo spagnolo, spesso celatosi dietro pseudonimi come World Clique, Jigsaw e Paul Nord, esce allo scoperto e firma, con l’apporto di Tim Fishbeck, una buona doppietta tech-house nella quale suoni dark, ritmica roteante e bassline decisi si muovono su territori progressive. L’ideale per i dj’s che amano trascinare le folle verso itinerari oscuri, meandri bui e tanto misteriosi.
-MARAL SALMASSI featuring ASCII DISKO "Banana Man" (Television): fondatrice di labels come Konsequent, Art Of Perception e Television, l’avvenente dj tedesca Maral Salmassi ritorna su plastica vinilica con un pezzo che ha il sapore del big-beat mischiato al punk. Ad accompagnare l’esperimento sono i remix di Dave Dk (che trascrive il tutto su pentagrammi indicati al dancefloor) e Metope che immortala i tratti essenziali dell’electro cacofonica ed avanguardista. Humor e futurismo sono mischiati meravigliosamente.
-THE HOUSE OF DESTRUCTO "Everything Must Be Destroyed" (MFS Weissmuller Recordings): follow-up di "Destructo Are Go!" (edito nel 2002) per la band olandese electro-punky. Tante le tracce inedite nelle quali sonorità d’avanguardia sposano la grinta del metal. Ad anticipare il lavoro sarà una serie di remixes diramati attraverso il sito ufficiale (www.thehouseofdestructo.com) tra i quali potrete trovare una versione breakcore di Bong-Ra, una diretta al dancefloor del berlinese Rodriguez, una breakbeat di Thugmurderer ed una electro dell’italianissimo Dj Gio MC-505 (!!)
-JAKOB "Strohwitwer E.p." (Meadow Records): infischiandosene completamente dell’anno solare che in questi mesi ci riserva solo freddo, neve e pioggia, Jakob propone un disco capace di combattere geloni e malanni con sonorità estive che stringono assieme battute breakkate e clarinetti registrati live. Fa capolino anche l’hip-hop ed alcuni sprazzi della nu-beat belga di inizio anni ’90 che rendono il tutto davvero irresistibile.
Electric greetz
