#039 – Sven vath – The Sound Of Season 5 [06-02-2005]

Per festeggiare il quinquennio di attività della sua Cocoon Recordings, il guru della techno tedesca Sven Väth realizza il nuovo capitolo della saga “The Sound Of Season” (il quinto) sia su cd che dvd, ormai supporto sempre più frequente nel campo della discografia internazionale. Al cd-audio, che si snoda attorno a pezzi di Roman Flügel, Basteroid, Client, Black Strobe, Goldfrapp, Anthony Rother, Gabriel Ananda, Solvent e Tiefschwarz, si aggiunge un dvd che contiene un set di Sven registrato presso l’Amnesia di Ibiza, un’esibizione live degli Alter Ego, interviste varie ed una panoramica sul mondo Cocoon. Per i fans italiani inoltre ci sono altre succose novità: Sven Väth infatti terrà un tour nella nostra nazione che inizierà il prossimo 24 febbraio presso il Goa di Roma. A seguire al Centralino di Torino (il 25), alla Fortezza Da Basso di Firenze (il 26) e al Satoshi di Padova (il 27). Ottime occasioni quindi per poter apprezzare uno dei dj’s che ha sempre creduto nelle potenzialità della techno music intesa nella sua formula più generalista.

-Q-IC & STEPHENSON “Hot Summerz E.p.” (Horspiel Musik): curioso il ritorno del duo belga formato da Luc Byltiauw e David Brants che porta un pò di sole nelle grigie giornate di questo inverno 2005. Nei tre pezzi incisi sul vinile trova spazio una mistura particolare dal beat retro ed un impasto tra hip-hop, rave-techno, 8-bit sound, accenni all’hardcore e al broken-beat con conseguenti distorsioni e continui filtri. Difficilmente catalogabile e difficilmente proponibile, almeno qui in Italia.

-AA.VV. “Disco Compatto Numero Uno” (Idroscalo D’Autore): è con questo avveniristico cd che s’inaugura la nuova serie della romana Idroscalo. L’obiettivo è l’essere intellettuale e scandalizzare l’ascoltatore traghettandolo in mondi musicali poco frequentati svincolandosi da sterili tecnicismi accademici della moderna tec(h)nologia. Il venir meno alle abitudini, saper emozionare il pubblico con un rumorismo contemporaneo al quale quotidianamente non diamo alcun peso ma che in questo ammirevole cd si trasforma in un vero mondo musicale che attinge la sua materia da quello che fu l’esperimento di Luigi Russolo e del suo Intonarumori. Un vanto per l’Italia che vuole davvero capire cosa c’è dentro la musica elettronica.

-PATRIK SKOOG “Desolation E.p.” (Drumcode): #028 per la label di Adam Beyer che si affida al giovane ventiquattrenne di Malmo già da tempo proiettato nelle zone alte della techno mondiale. Le tre tracce di “Desolation E.p.” sono prive di titoli come solitamente accade per la groovytech. Ascoltandole si evince un chiaro gusto per l’arte del loop che, in quest’occasione, si snoda attorno a patches dark. L’impasto è potente e fluido, l’ideale per i techno-palati.

-SASSE “Soul Sounds” (MoodMusic): uscirà tra febbraio e marzo questo nuovo singolo di Sasse, fondatore della MoodMusic nonchè uno dei primi sostenitori tedeschi del binomio ormai divenuto quasi indissolubile electro-house. La traccia scavalca i clichè che da sin troppo tempo caratterizzano in modo (quasi emblematico) l’house music facendo leva su linee sintetiche ed appoggi melanconici. Il remix è dei prolificissimi Dirt Crew che si appoggiano ad ambientazioni dub connesse ad una vena tribalista, beats minimali e ciclici e suoni della techno dei primi anni ’90.

-BLOTNIK BROTHERS “Museful Revolution E.p.” (Satamile): ottimo rientro del progetto made in Malmo (Svezia) ben supportato dalla Satamile di New York. E’ come se il freddo della zona settentrionale europea si trasferisse, come per magia, nelle note e nei ritmi robotici di quattro tracce nelle quali il suono meccanico dei Kraftwerk viene velocizzato ed inacidito. Costrutti caotici, dark e quasi industriali rendono eccellente questa release destinata ai veri cultori dell’electro-soundz.

-TWIN PITCH “E.p.” (Black Jack): un gioco di parole che forse vuole rammentare la nota serie televisiva di fine anni ’80 (Twin Peaks) per questo e.p. contenente due tracce che incrociano le tipiche sonorità di bands come Tiefschwarz e Black Strobe. Il costrutto di entrambe è geometrico, squadrato e dal retrogusto quasi hi-nrg. Unico neo: non vi è alcun arricchimento armonico che, a mio parere, avrebbe reso il tutto ancora più efficace.

-SIMON & SHAKER “Dual” (Beat Freak Recordings): fortemente voluta da Dimas aka D-Formation, “Dual” è la raccolta, incisa su doppio cd, di Simon Garcia e Karim Shaker, conosciuti anche come Latin Soul Drivers e Dark Providers. La tipologia sonora è ancora dub-house, ritmicamente carica e tanto cara agli amanti del suono strumentale. In rilievo alcuni pezzi degli stessi Simon & Shaker, “Capture At Mind” di Roman Lieske ed un ottimo remix della popolare “Lola’s Theme” di Shapeshifters, firmato da Victor Calderone.

-MILCH “Europa” (Scheinselbstandig): #012 per l’impronunciabile Scheinselbstandig Records che ci delizia le orecchie col nuovo disco dei Milch, approdati nell’ormai lontano ’99 su Gigolo col futuristico “The Motor Years E.p.”. Le tracce sul vinile sono (solo) due: la main, “Europa”, con la sua carica spiccatamente retro e “Zeus In Love” che recupera bene il soft-funk tanto di moda nelle recenti releases francesi.

-DYLAN RHYMES featuring KATHERINE ELLIS “Salty” (Kingsize): provenienza anglosassone per questo mix già entrato nei bauletti di numerosi dj’s internazionali. A produrlo è Marvin Beaver che, forte di una recente collaborazione con Lee Coombs, si adagia su ritmiche big-beat che ammiccano l’occhio a datate produzioni dei Chemical Brothers. Un sapore diverso proviene dalla Deepgroove’s Dirty House Dub Mix prodotta da Grayson Shipley della Limbo ove suoni acidi s’intersecano, come lesti rettili, in un beat ritmicamente perfetto.

-TROI “Lift Me Up” (ChinaMoon Records): terzo capitolo per l’emergente label tedesca che ha intrapreso la strada dell’electronic-house che attualmente risulta essere una delle più battute d’Europa. Efficace la Club Mix, più sincopata la Monoloop Mix, più commercia(bi)le la Evolution Mix e singolare la Chinathek Mix ove trovano spazio suoni tipicamente orientali ed un parlato (quasi vocoderizzato) in lingua cinese.

-DRUMCOMPLEX “Organism” (TsT): scoperti da Alex Bau e Sven Dedek che vollero stampare “Pushing Conform E.p.” sulla loro Toneman, Arnd e Daniel Reichow appaiono ora su TsT nelle vesti di Drumcomplex. L’Original pulsa come un vero organismo nel quale il groovytech s’intossica con l’hypno. Marco Polo s’inalbera su percorsi più deep e minimalisti mentre Sven Dedek, liberatosi dalle vesti di Basic Implants, sfodera un tool sferico fatto di beats connessi tra loro e lanciati ad alta velocità.

-COBRA KILLER “Heavy Rotation” (Holon): ottimo prosieguo per l’emergente Holon dopo la pubblicazione di Yamo. Questo #004 firmato dalla band berlinese dei Cobra Killer diviene ancora più ricercato e prezioso grazie agli ottimi remix realizzati da Tonyboy e Christopher Just. Da non tralasciare nemmeno l’Holon Micromat remix che rende omaggio all’electronic-dark attualmente in voga nei clubs nordeuropei.

-DJ ROK “Defender 03” (Defender): poche (tre in tre anni d’attività) ma prestigiose le releases della label di Dj Rok, il tedesco adorato dalle platee nipponiche. Come di consueto il vinile non rilascia alcuna info sulle tracce che così rimangono degli ‘untitled’ rintracciabili attraverso la loro ubicazione sulla plastica circolare. A1 si snoda su refreins di chitarre, A2 su costrutti coloriti da un pizzico di ebm mentre la B è occupata da un sound non molto elaborato che torna indietro negli anni ripescando il trend della maquina ove il ritmo svolge il ruolo da vero protagonista mentre i pochi suoni
si spiegazzano come fogli di carta inumidita al vento.

-MADOX “Naples Bass Rmx Session” (Elp Medien Limited Edition): rivolto ai cultori del tech-funk napoletano, questa release limited (andata a ruba negli ultimi giorni) ripropone in una nuova veste la nota “Avalanche” di Marco Carola. Madox decide di non scombinare la già perfetta formula originale e prosegue sul tracciato ove il funk sposa con maestria la techno. Sull’altro lato c’è il remix di “Starter” firmato da Rino Cerrone che infonde una carica estiva e solare. L’ennesimo traguardo per i napoletani che si assicurano un posto al sole in questo gelido inverno 2005.

-NEIL LANDSTRUMM & BILL YOUNGMAN “Punch Bag E.p.” (Leitmotiv): è questo il decimo numero di catalogo per la piccola ma sempre interessante Leitmotiv. Ad affiancare Bill Youngman è colui che, ormai da diversi anni a questa parte, amo definire il ‘manierista della techno’ ovvero Neil Landstrumm, interprete di tracce lontane da semplicistiche definizioni e nette antagoniste del sound lineare e privo di essenza sperimentatrice. Spero di avervi incuriosito.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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