#042 – Ok Cowboy – Vitalic [27-02-2005]

Annunciato più volte su Gigolo ma poi misteriosamente sparito nel nulla, il primo album di Vitalic è finalmente pronto per essere pubblicato. Il titolo sarà “Ok Cowboy” e la sua uscita è prevista (su Pias) per il 4 aprile in Francia e per il 25 (dello stesso mese) nel resto del mondo. Il lavoro, attesissimo dai fans sparsi in tutto il mondo, conterrà ben 13 tracce tra cui le celebri “Poney Part 1”, “Poney Part 2” e “La Rock 01” che figuravano nel fortunatissimo “Poney E.p.” edito dalla Gigolo nel 2001, vero trampolino di lancio per il producer francese. Tante saranno le novità come “Polkamatic”, “The Past”, “No Fun”, “Repair Machines”, “Newman”, “Trahison”, “U & I” e “Valletta Fanfares” alle quali si aggiunge la già conosciuta “Woo” racchiusa nell’ultimo e.p. uscito in autunno. Ad anticipare “Ok Cowboy” sarà un singolo previsto per il 28 marzo: trattasi di “My Friend Dario” che sarà pubblicato su Different, la sublabel della Pias specializzata in musica elettronica di alta qualità. Un lavoro sul quale i riflettori sono puntati già da tempo.

-TRISCO “Southpaw” (Hope Recordings): il suo nome iniziò a girare in modo evidente nell’estate del 2000 quando “Musak” fu pubblicata su Positiva facendosi largo nelle charts internazionali grazie ad un potente remix di Steve Lawler. Poi una lunga pausa di riflessione che ci ha portato a questo “Southpaw”, un tool più clubby del precedente nel quale si denota un rinnovato gusto per la deep-progressive. Insuperabile la Glassjaw Mix dei Fluke (ricordate “Atom Bomb” ??) che mi ricorda lo stile dei primi Chemical Brothers.

-MIKAEL DELTA “Deep Inside” (Klik): il greco che emerse nel lontano ’90 sulla mitica R&S ritorna con un nuovo album caratterizzato da chiare tonalità tech-deephouse che accolgono sviolinate ed un netto romanticismo. Un velo di tristezza aleggia in quasi tutte le 11 tracce inedite percorse da sensibile finezza e ricercatezza formale. Il tutto è avvolto in un package avveniristico completamente realizzato in plastica trasparente: uno stile inconfondibile a cui la Klik di Atene ci ha abituati ormai da tempo.

-PONK “Heatwave” (Deodato): è questo il pezzo che apre il catalogo della Deodato Records. Poche le informazioni in merito e pressochè sconosciuti gli autori che si celano dietro il nome Ponk. La certezza risiede nella Vox Mix ove estensioni vocali alla George Michael incrociano l’electro e l’house. Non mi meraviglierei affatto se, tra qualche mese, divenisse una commercial-hit, magari in previsione dell’estate viste le sonorità raggianti e solari che si contrappongono al grigiume di queste ultime settimane.

-STEREOFUSE “Headfunk/Bit Shifter” (Phono Elements): apparso per la prima volta su Salo con “Casino E.p.”, Sterofuse torna su vinile con una doppietta deep-techno. A legarla al precedente progetto è il comune numero di catalogo (il 19) ed un flusso musicale costituito da fasce cicliche e sonorità ipnotiche nelle quali trova modo di insinuarsi anche un bassline in stile 80’s, un crescendo di hihats spezzati e deep-chords. Minimalismo sembra la parola d’ordine al giorno d’oggi.

-MR. CISCO “Life Is Life E.p.” (Klakson): sbarca sulla Klakson di Dexter il capitolino Francesco De Bellis che spesso gioca a nascondersi dietro pseudonimi come Francisco e Mr. Cisco. Così, dopo una serie di releases su Pigna e Nature (è lui che, assieme a Mario Pierro forma il duo dei Jolly Music), decide di ‘emigrare’ in Olanda con tre tracce nelle quali l’italo si mischia con destrezza ed efficacia alla disco. Un vanto per l’Italia che ascolta l’electro.

-FLO “Cilaos E.p.” (Kiddaz.Fm): dopo varie releases su Eva, Limited ed ovviamente sulla sua Funktion (ove apparve anche il ‘nostro’ Rino Cerrone), Flo approda sulla Kiddaz.Fm di Holgi Star con un e.p. tribal-tech-funk. Lievemente scontata “Signal” mentre più meritevoli sono “Body Things” e “Sonic Funk” chiaramente ispirate dal suono tech-funk napoletano. A chiudere è il remix di “Body Things” realizzato dal monegasco Alex Bau che rilegge il tutto in una chiave più dark e moderata nella velocità.

-FREAK ELECTRIQUE “Mr. Psycho” (Viewlexx): decisamente poche le uscite della Viewlexx, l’etichetta olandese fondata da I-F, ma non per questo trascurabili per chi di musica electro (quella vera!) se ne intende. Questo “Mr. Psycho” di Freak Electrique, stampato in sole 250 copie monofacciata, è un emblematico esempio del suono retro olandese, inseguito dagli amanti dell’analogic-sound che nell’ultimo periodo è andato perdendosi nei meandri della tecnologia software.

-OUT HUD “Let Us Never Speak Of It Again” (!K7): attivi sin dal 1996, gli Out Hud tornano con un nuovo album, follow-up di “S.T.R.E.E.T. D.A.D.” che nel 2002 fu osannato dalla critica internazionale. Anche in quest’occasione la band miscela acrobaticamente elementi più disparati fondendo assieme l’electro, tribalismi bianchi, il punk, la disco e il funk. In evidenza l’iper-polemica “Dear Mr. Bush, There Are Over 100 Words For Shit And Only One For Music. Fuck You, Out Hud” che riesce a fare di questo album un condensato di fusioni stilistiche irresistibili.

-SALDAN “Escape From South Rome” (Idroscalo Danze): si apre così il catalogo della ‘sorellina’ dell’Idroscalo, la label fondata nel 2001 dalla creatività senza limiti di Anna Bolena. L’evasione del misterioso Saldan lo porta lontano dal classico clichè all’italiana fatto di misure standardizzate dalle quali la musica dovrebbe essere ben più che sganciata se davvero frutto dell’ingegno e creatività. Tra suoni fragorosi interfacciati ai 4/4 e melodie asciutte e metalliche si scorge una sorta di fantastioso broken-beat ed experimental-tech rivisto nel tipico Idroscalo-style. Un disco fiammeggiante, al limite tra rumorismo estremo e misure da ballo, mistura decodificabile solo da quei pochi che ascoltano la musica anche col cervello e non solo con le orecchie.

-TIGERBEAT “Beat Me Till I Understand” (Angora Steel): grandissime forze sono state impiegate per questo eccellente progetto che batte ancora bandiera tedesca. A remixare il pezzo di Tigerbeat sono stati Ascii Disko, Tommie Sunshine, Punx Soundcheck e Savas Pascalidis: sound che spazia quandi dal nu-electronic-rock alla space-funk ormai adorata dal continente europeo. I miei complimenti sono rivolti al team dell’Angora Steel.

-STEREO TOTAL “Do The Bambi” (Disko B): quinto album per il duo franco-tedesco formato da François Cactus e Brezel Göring. Un vero manifesto di musica ultramoderna questo “Do The Bambi” nel quale canzoni romantiche francesi si lasciano sopraffare dal punkrock, dai sequencer ebm della scuola dei D.A.F. e dai suoni ad 8 bit tipici del retro. Ben 19 le tracce tra le quali si scorge anche del rockabilly, sprazzi di garage ed elettronica minimale. Certosina anche l’elaborazione grafica del booklet.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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