#046 – Winter Music Conference [27-03-2005]

Nella settimana appena trascorsa si è svolto, dall’altra parte dell’Oceano, il consueto Winter Music Conference, evento di proporzioni mondiali che ogni anno raccoglie gran parte dei personaggi legati al mondo della musica. Oltre al business discografico che ruota attorno all’evento sono state tantissime le esibizioni nei locali più cool di Miami. In particolare vi segnalo la serata durante la quale è stato presentato in anteprima "Odyssey", il nuovo album dei Fischerspooner. Presente Warren Fischer assieme alla band di Xylophone Jones (Tommie Sunshine), Memory Boy (John Selway) e Simple Answer (Mark Verbos). Qualche altro nome ?? Arthur Baker, Eric Kupper, Junior Sanchez, The Glimmers, Evil Nine, A Touch Of Class, Damien Lazarus, Dj Hell, Jon Autry, Dave The Hustler, 2 Many Dj’s, Felix Da Housecat, Ulysses, Tiga e Colin Dale. Un bel programma anche quest’anno.

-AA.VV. "Poker Flat Vol. 4" (Poker Flat): quarto episodio per la saga ideata da Steve Bug ormai considerato il motore di quello stile che solo in questi mesi ha trovato il giusto modo di espandersi a macchia d’olio in tutta l’Europa. Si parla ovviamente di ‘microhouse’, una sorta di smembramento della più remota house music, ora modernizzata ed avvolta da suoni grezzi e poco elaborati e da refreins seminali ed appena sbozzati. Il primo cd, non mixato, si contrappone al bonus-mix curato da Jeff Samuel, alfiere di un sound minimal-funk e groovy-house. Poker Flat: l’icona della microhouse.

-ATOM TM "I Mix" (Laboratory Instinct): sarà pubblicato a breve sulla label tedesco-nipponica Laboratory Instinct il nuovo lavoro di Uwe Schmidt, già noto come Atom Heart e Senor Coconut nonchè remixer di Air, Cesaria Evora e Depeche Mode. Il tedesco, ormai trapiantato da anni in Cile, è autore di un lavoro cibernetico, rumorista, costruito su ritmi asincronici e suoni corrosi da un numero elevato di plug-ins. In evidenza pongo "Hello, Wie Geht Es Dir?", rilettura in chiave experimental-‘lectro di "Oye Como Va", l’intramontabile classico di Tito Puente. Un più che gradito ritorno per coloro che sentono la mancanza del sound di Pete Namlook.

-DJ EMERSON "Demo(n) Outtakes E.p." (Kiddaz.Fm Ltd): dopo l’ottimo lp "Suck My Deck" le energie del dj tedesco non vanno esaurite ed ecco l’ennesimo e.p. nel quale si trovano tre tracce legate da un’unico stile ovvero il groovy-tech. "The Brainwash" ondeggia vorticosamente su misure cicliche e suoni darkeggianti mentre in "Compress 2 Death" fa la comparsa un gangsta-vocal che irrompe con forza in un turbinio di misure incastrate. Chiude la curiosa "Straight Bidness" ove vengono fusi assieme samples hip-hop e suoni bleepy rinforzati da una chiassosa Tr-909.

-ALEXIS TYREL "For The Girlz E.p." (Electronique): l’ennesima label olandese irrompe nel mercato discografico con una release tutta electro. Da non confodere con più noto Alden Tyrell, le idee musicali di Alexis Tyrell hanno il sapore di una sorta di electronic-deep-techno molto coinvolgente, ravvivata per l’occasione da un eccellente remix ad opera di Dj Misjah, forte di una lunga attività all’interno della techno-scene nord-europea.

-X-LOVER "So Blue" (International Deejay Gigolo): rintracciati in America, gli X-Lover non sono certamente dei novizi. Stretti collaboratori di Felix Da Housecat, New Order, Tiga, Atsushi Sakurai nonchè remixer di Marilyn Manson, Gwen Stefani, Blondie e Throbbing Gristle, X-Lover è il duo composto dal musicista Bryan Black (che vanta collaborazioni con Prince) e dalla cantante Nina Rai. La loro "So Blue", estratta dall’album di prossima pubblicazione "Pleasure And Romance", è una sorta di electronic-pop contorta, quasi psichedelica, fatta da suoni fluidi che strisciano sotto un timido bassline. A primo ascolto mi hanno ricordato i Crossover rivisti in un’ottica maggiormente danzereccia.

-MARC LECLAIR "Musique Pour 3 Femmes Enceintes" (Mutek): attivo da anni nella scena internazionale sotto diversi pseudonimi come Nefuka, Horror Inc., Anna Kaufen e il più celebre Akufen, il canadese Marc Leclair si ripresenta col suo nome di battesimo su Mutek, la label associata al festival omonimo nato nel 2000. L’elaborato appare come un affascinante itinerario costituito da suoni sminuzzati e quasi polverizzati in un’ambiente pressochè surreale. Ben 70 i minuti fatti di cacofonie, microsuoni e scie deep capaci di regalare intense emozioni anche alle donne in ‘dolce attesa’.

-COBURN "We Interrupt This Programme" (Frontier): la band costituitasi nel 2003 dall’unione di Pete Martin (from Cass & Slide) e Tim Healey (from Paris & Healey) ritorna dopo una breve pausa: le due tracce racchiuse in questo curioso vinile calcano la mano sull’electronic-rock non dimenticando però le esigenze del dancefloor, ormai tassello fondamentale di qualsiasi uscita discografica.

-DAVID F. "Audioinjection E.p." (Monoid): originario di Los Angeles ed inizialmente attratto dall’hip-hop, David F. scopre la techno music nel 1992. Lo sbarco su Monoid (ora seguita da Alex Flatner) avviene con quattro tracce nelle quali si ritrovano influenze del broken-beat e della techno dei primi anni ’90. Lievemente più trancy-housy "Unset", un ipnotico viaggio all’interno della tech-deep-house, stile che oggi in tanti inseguono.

-ELEK-FUN & JAVI LAGO "Soundface E.p." (JP Releases): terzo appuntamento con la label spagnola diretta da Julio Posadas che però, a dispetto della sua provenienza (Barcellona), si avvicina al sound teutonico e a quello napoletano di Cerrone e Vigorito. Beats pastosi nei quali trovano alloggio una miriade di loops frammentati, sminuzzati e poi centrifugati s’alternano a breaks diretti e minimalisti dalle atmosfere retro che rammentano la house dei primi anni ’90.

-DAVE CLARKE "Dirtbox" -the remixes- (Skint): estratto dall’album "Devil’s Advocate" uscito alla fine del 2003 e risultato una vera e propria miniera di musica electro-techno da ballare sino allo sfinimento, "Dirtbox" si ripresenta in due inedite versioni firmate da Dj Hell e dai Technasia. La prima segue la scia di Tiefschwarz & Co. mentre la seconda è più percussiva ed in linea con le releases del duo franco-asiatico. Sul vinile, edito dalla Skint di Norman Cook alias Fat Boy Slim, potrete trovare anche l’Original Mix utile a chi, distrattamente, si lasciò scappare l’album.

-THE SOUL MONKEY "Equator" (Mangusta Records): scritto e prodotto da Karim Sahraoui, "Equator" mi porta a pensare alla stagione calda nella quale il sole svolge il ruolo da protagonista. Riscaldata da miti temperature è l’Original Mix ove un beat ai confini tra la techno e l’house più percussiva sposa deep-chords ed un bassline electro. Interfacciati ad essi sono refreins minimalisti e contraddistinti dal gusto per il loop. Più fredda la versione del finlandese Jori Hulkkonen (che due anni fa giocava a nascondersi dietro lo pseudonimo Zyntherius) mentre cariche ‘electro-soul’ provengono dall’energetico remix di Sebastien Leger alias Sebago.

-ULYSSES "Immaterial" (Scatologics): lasciato alle spalle il periodo contraddistinto da musica electro-cyber con tanto di suoni tratti da vecchie consolles per videogiochi, il dj-producer americano vira verso un’house d’avanguardia legata a segmenti electro. Le due lunghe tracce incise sul vinile rappresentano in pieno tale evoluzione ormai completata e terminata in quella plastic-house attualissima e colorita da essenziali linee melodiche.

-NORTHERN LITE "Treat Me Better" -the remixes- (No Future): riappare, sull’inglese No Future, l’intramontabile pezzo della band di Erfurt che da anni insegue il binomio ‘electronic-rock’. In evidenza il remix di Voltique (proveniente dalla Get Physical dei M.A.N.D.Y.) che rilegge il pezzo in chiave electronic-house. Immancabile l’indelebile Original Mix che, nonostante abbia già quattro anni sulle spalle, continua a splendere di luce propria.

-AA.VV. "Da Sh’!!t" (Ur): arriva dall’America questo vinile che racchiude tre perle del passato. Piuttosto distanti dai contenuti affrontati in Electronic Diary sono "Everlasting Bass" di Rodney O ed "Ain’t No Future In Yo’ Frontin’" di M.C. Breed (entrambi in chiave hip-hop) mentre più aderente al movimento electro-pop-retro è la magnifica "Spin It" di Sunbelt (risalente al 1981) nella quale riecheggiano suoni della gloriosa italo-dance.

Electric easter

DJ GIO MC-505

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