#047 – Hard Heroes a Pordenone [03-04-2005]

E’ ancora il CME Group di Udine il motore dell’hard-techno in Italia, forte per aver già portato nella nostra nazione artisti del calibro di Petar Dundov, Lars Klein, Dj Amok, Frank Kvitta, Marco Remus, Viper XXL, Patrick Skoog, Michael Burkat, Paul Mac, Boris S., Kay D. Smith, Andreas Kremer, Sven Wittekind e il prolificissimo Robert Natus. Il prossimo evento, targato Hard Heroes, si terrà il 23 aprile presso l’Exodus Club in provincia di Pordenone. Ai dj’s resident come Andrea Leme (protagonista di una recente release sulla Temperer Records di Lars Klein & Michael Burkat), Jamal, Sly, Janez e Paul M questa volta si aggiungono il tedesco Dj Ocram e lo sloveno Peter B aka SIQ1-K4 pronti a devastare la dancefloor col loro sound groovy and furious. Dopo il party si terrà anche un open air after che si prolungherà sino al 25 aprile. Per tutte le informazioni in merito potete rivolgervi ad [email protected]. Un’operazione sicuramente da ammirare visto che gran parte della gente (e dei dj’s) continua a parlare solo ed esclusivamente di ‘house music’.

-AA.VV. "Perlen Vol. 4" (Spiel-Zeug Schallplatten): è ancora il dj di Brema Thomas Schumacher a curare la selezione e il mixaggio della raccolta "Perlen" giunta in questi giorni al suo quarto appuntamento. Il viaggio consta di ben 18 tracce che passano dalla modaiola electronic-house (di Hugg & Pepp, Phonique, Black Strobe e Donnacha Cpstello) all’electro più raggiante (di Illektric, Håkan Lidbo e Cursor Minor) sino alla techno da club di Hell & Heil, H-Man e Basement Jaxx riletti da Vitalic.

-MILTO EPH "Timeless Playground" (Klik): ancora un package avveniristico per la Klik di Atene che riproduce, per grandi linee, il vecchio ed indimenticato formato vinilico in 7" (il classico 45 giri). Totalmente differente dalle uscite precedenti, quello di Miltos Fotiadis alias Milto Eph è un album aderente alla lounge music, a volte paragonabile a soundtracks per film. Un leggiadro downbeat ravvivato da eleganti linee di piano-rhodes si miscela ottimamente alle suadenti voci di George Spiliopoulos alias Junior Sp e Dimitra Zarettou. Sognante.

-BOOKA SHADE "Album Remix Edition 2" (Get Physical Music): Booka Shade percorre ancora sentieri fatti di atmosfere deep ed intricate percussioni che ormai tanto piacciono agli houseofili dalle larghe vedute. Tra il rework di "S.T.A.R.R.Z." e l’inedito "Panoramic" che ondeggia su suoni in stile Areal e Trapez trova ubicazione il remix di "Friend For A Night" realizzato da Analog Fingerprint alias Marco Passarani: il romano si lascia guidare da un bassline dal gusto analogico interfacciato a suoni deep e metriche cicliche derivate dalla techno di Detroit e dall’house di Chicago.

-MARCUS STORK & ERIC PRYDZ "Bass-Ism" (Holzplatten): tutto ci potevamo aspettare da Eric Prydz, il producer nordico capace di inanellare una hit dopo l’altra, ma sicuramente non un disco su Holzplatten. "Bass-Ism" è un potente pezzo che mischia con tenacia il tribal-tech più agguerrito a linee quasi trancy. "Last Departure", incisa sul lato b, calca i territori della minimal-deep-techno sino a giungere alla più tempestosa "Reism" prodotta da B. Bommersheim & Brixton nella quale si apprezzano suoni metallurgici abbinati ad una classica costruzione ritmica ad incastro. Sfido a definirlo ‘house’ solo perchè appare il nome di Prydz … sarebbe davvero il colmo per una label come la Holzplatten simbolo per antonomasia della techno-music più clubby.

-PLAY PAUL "Lalaland" (International Deejay Gigolo): dopo aver centrato il bersaglio con "Love Song", il francesino (noto per essere il fratello minore di Manuel dei Daft Punk) coverizza il celebre pezzo di Curtis Alan Jones alias Green Velvet ricantandolo ed inserendolo in un contesto completamente differente dall’originale costituito da tessere electronic-housy, essenziali, cicliche e che rivendicano la vecchia scuola di Chicago. Efficace in pista ma fin troppo relegato ai 4/4, cosa che sino a qualche anno fa era praticamente incompatibile con la filosofia dell’International Deejay Gigolo di Hell. Simbolo che i tempi cambiano … e per tutti.

-NORWEGIAN LADY "Dance Champion E.p." (Delta B): una sorta di miscela tra rock, punk e disco: è questo il sound dei Norwegian Lady, la band che ama definire il proprio stile come ‘soundclash’. All’Original, che non tiene affatto conto delle esigenze del dancefloor, si aggiunge un electro-acid remix dei Vicious Pink Goo ed una versione robotic-‘letro-break ad opera dello svedese Luke Eargoggle, tinteggiata dai classici suoni che si sentono ormai da anni nelle sue releases.

-DACM "Stereotypie" (Asphodel Records): Dacm segna la collaborazione tra il musicista inglese Peter Rehberg e la cantante giapponese Tujiko Noriko. "Stereotypie" è un elaborato coreografico, quasi teatrale, fatto di musica ambient permeata nel contempo di fantasia e senso del reale. Una sorta di conglomerato asettico, curioso, subliminale, dal quale scaturiscono lampi di sperimentazione estrema come "LN Start", "Vidya", "Bassamico", "Latex" e "Birthday". Il tutto è racchiuso in una cover dal risvolto quasi demoniaco in netto contrasto con la purezza del sound che scaturisce dal cd.

-OFORIA "Headed For Infinity" (YoYo Records): Ofer Dikovsky insegue da tempo il genere ‘psytrance’, lo stile che si ritrova nelle tracce del suo quarto album che viaggiano tra i 140 e 145 bpm. Tra le 9 presenti si trova "Northern Lights", la prima ad essere estratta come singolo, remixata anche da G.M.S. e Violet Vision. In questi melodici viaggi lanciati su alte velocità si rintracciano sprazzi della datata hypno, genere che negli ultimi anni non ha certamente vissuto un felice periodo ma che adesso pare, lentamente, risollevarsi.

-THE GLIMMERS "Dj Kicks" (!K7): protagonisti del nuovo "Dj Kicks" voluto da !K7 sono Mo Becha e David Fouquaert alias The Glimmer Twins, spassionati cultori del sound di Afrika Bambaataa, Kraftwerk ed Herbie Hancock. Le particolari alchimie, nate dall’unione tra sound di ieri e quello odierno, si ritrovano nella tracklist del mix-album in questione: presenti all’appello Peaches, Kerri Chandler, Connie Case, Two Lone Swordsmen e i nordici Lindström & Prins Thomas. Il vintage vive così una seconda giovinezza.

-BORIS S. "Got It E.p." (Compressed): lasciato ormai alle spalle il periodo hard-trance, Boris S. si getta a capofitto nell’hard-techno che trasuda energia da ogni suo movimento ritmico. Le tre tracce di "Got It" puntano tutto ed unicamente sul groove, compresso, dilatato, rimaneggiato e scombussolato da un numero alto di plug-ins. Questa techno è brutale, veloce, quasi rabbiosa e s’infuoca nonostante l’essenzialità dei suoni presenti.

-AA.VV. "Nightstarter 2" (Mood Music): è ancora il ‘boss’ della Mood Music, Freestyle Man, a selezionare e mixare le tracce che compongono il secondo volume della raccolta "Nightstarter" che fonda ancora il concept sul nuovo filone nato dall’unione tra electro ed house music, combo per cui la Mood Music è divenuta una consolidata realtà europea. Diversi gli inediti racchiusi in un package di due cd’s presto supportati da un tour europeo che toccherà diverse città come Parigi, Francoforte, Berlino, Helsinki, Monaco, Colonia e Lisbona. Quella che spesso definisco ‘plastic-house’ è ormai una realtà.

-DJ BIZZY "Breaking Neck" (Humanoid Records): tipica minimale all’inglese si ritrova nel remix di Ade Fenton col suo sound fluido, fluente, diretto e lineare nei movimenti ritmici mentre un pò di contorsionismo nel groove lo si apprezza nel Fish remix. La versione migliore comunque, a mio avviso, rimane l’Original ove un veloce e vivace broken-beat viene enfatizzato da suoni tanto adoperati dalla deep-techno berlinese. Ottimo risultato per la Humanoid, capace di rimanere nell’ambito techno pur sganciandosi dalla classica formula del tool minimalista.

-DMX KREW "Body Destruction E.p." (Sonic Groove): un alquanto inaspettato ritorno per la celeberrima label newyorkese fondata da Frankie Bones, Adam X, Heather Heart e Dan Physics vista la recente decisione di tenersi fuori dal business discografico. Protagonista di tale ‘rientro’ è l’inglese DMX Krew, forte per passate esperienze su autorevoli labels come Gigolo, Ghostly e Rephlex. Ben 6 le tracce disponibili nelle quali si legge una chiara predisposizione verso il materiale analogico attinto a piene mani da ormai datate macchine hardware.

-CHRISTOPHER & RAPHAEL JUST "Popper" (Combination Records): estratto dal nuovo album "Roland Flick, Fairmont Princess #1527" che uscirà a maggio sulla medesima label, "Popper" è un ottimo pezzo electro-disco-tech fatto di lampanti sonorità bleepy tanto care a chi adora le atmosfere retro. Un ottimo risultato per il dj-producer austriaco (balzato sotto i riflettori nel ’97 con la hit "I’m A Disco Dancer") che per l’occasione si è lasciato affiancare dal fratello, autore di un ottimo layout grafico.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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