#050 – Dj Clinic a Cesenatico [24-04-2005]

Durante lo scorso weekend si è tenuto a Cesenatico (in provincia di Rimini) il Dj Clinic, evento ideato da Marco Mazzi e prodotto assieme alla preziosa collaborazione di Piero Fidelfatti, Giuliano Saglia ed Eugenio Tovini. Le due giornate, durante le quali sono intervenuti diversi ospiti di spicco della scena dance italiana quali Alex Farolfi, Dj Aladyn, Paolino Rossato, Ilario Albertani, Claudio Diva, Roberto Intrallazzi ed Alessio Bertallot, sono state caratterizzate da discussioni ed approfondimenti mirati a gettare luce sulla figura e sul ruolo del disc jockey in Italia e nel mondo. Non è mancato lo spazio dedicato alla tecnologia, curato in primis dai progettisti ed export-manager internazionali di alcune delle più importanti aziende del settore audio dj-oriented coi quali si sono affrontati temi legati alla ricerca tecnologica. Ad allietare e colorire il tutto sono state le simpatiche gags di Saturnino che ha deliziato il pubblico in sala anche con una live-performances in coppia con Dj Aladyn a base di un sound beat-funk. Decisamente un ottimo evento che ho trovato interessante e soprattutto valido dal punto di vista culturale per l’ interscambio di opinioni e pensieri riguardanti quel grande mondo che si chiama ‘musica’.

-MATHIAS SCHAFFHÄUSER "Coincidance" (Ware): è questo il nuovo album dell’artista di Colonia che da tempo ci ha abituati a frequenti cambi di rotta sonora spostandosi dall’house alla techno e viceversa. Le tracce di "Coincidance" sono spigolose ed influenzate dal sound della Kompakt con sprazzi di chill-house e big-beat intersecati a vene hip-hop ed electro. Un vero e proprio ‘misch-style’ insomma che non può confluire interamente nella techno tantomeno nell’house.

-FATALI "Faith" (YoYo Records): nato a Nazareth nel 1984, Eitan Carmi è appassionato di trance e dei suoni derivati. Da questo presupposto nascono le tracce del suo album che da un lato si lega a sonorità più datate come la psytrance e l’hypno, e dall’altro al suono deep che impazza nell’ultimo periodo. Nella bonus "En Sof" (realizzata col chitarrista Neo Oshrat) lo sperimentalismo si fà più acuto e le melodie ancora più sognanti.

-CHEF "Being Chef" (Four Music): racchiuso in una simpatica copertina, quello di Chef è un disco da ‘mangiare’ con le orecchie visto l’ottimo sound proveniente da una mistura ben congegnata di electronic-house ed italo-sounds. Oltre all’Original potrete trovare anche i remix di Touche e dei Turntablerocker, il duo nato nel 1996 a Stuttgart dalla collaborazione di Michael Beck & Thomas Burchia meglio conosciuti come Hausmarke e Dj Thomilla.

-ADAM JAY "Silk" (Monoid): divenuto in brevissimo tempo un accreditato esponente del suono groovy (a testimonianza di ciò sono numerosissime releases apparse su autorevoli labels come Primate, NovaMute, Pornographic, Azure e Theory) l’americano Adam Jay propone tre tasselli imbevuti nella più tranquilla tech-house. Deliziosi tools che a volte rammentano lo stile inglese, un pò deep e tanto minimali, ammiccano anche l’orecchio al ‘naples-style’ di Carola & Co.

-VIVE LA FÊTE! "Hot Shot" (Surprise): il duo belga formato dal musicista Danny Mommens e la cantante Els Pynoo torna con l’inedito "Hot Shot" estratto dall’album previsto per maggio e registrato in collaborazione con Dan Lacksman (leggi Telex). Il sound è ancora l’electrorockpunkfunk dalle rimembranze disco, rafforzato dall’ottima "Banana Split", cover del celebre pezzo di Lio.

-ACID PAULI "Nancy/I Love You" (Disko B): due lati per due tracce minimali, ingegnose ed un pò acidule: questo il sunto per il disco di Acid Pauli, pseudonimo che cela il produttore tedesco Martin Gretschmann. I pezzi sono sincronizzati su movimenti terzinati, coloriti da samples vocali ed intrusioni di vintage-style. Il tutto condotto da un forte e marcato bassline che segna, sempre, l’incedere meccanico del tempo. Al tutto si aggiunge una simpatica grafica e messaggi sparsi sulla plastica vinilica.

-2 DAWGS "It’s A Dawgs Life" (Mood Music): inserito in anteprima da Freestyle Man nella recente "Nightstarter 2", "It’s A Dawgs Life" esce sulla label di Berlino che ormai vede ben consolidata la sua presenza all’interno della scena internazionale. Acidule ed ipnotiche l’Original e il remix di Second Skin mentre a mio parere più curata, completa e funzionale la versione realizzata dal finlandese Jori Hulkkonen (che anni fa si faceva chiamare Zyntherius) capace di elargire vibrazioni davvero positive.

-PAUL EDGE "Wappi" -remixes- (Rad 23): il pezzo del dj americano rende omaggio ai grooves della chicago-house e della detroit-techno incatenati ad un percorso di percussioni che rendono il ritmo l’unico vero protagonista. Impronta maggiormente gothic-dark proviene dalla Boogieman Mix di The Horrorist nella quale, come consuetudine vuole, appaiono vocals a cavallo tra l’ironico e il satanico. Il sound è squadrato e minimalista, forse anche troppo visto che in alcune parti la stesura risente un pò della mancanza di un arrangiamento maggiormente completo.

-AQEEL 72 "Up In The Sky" (Impressive): appare sulla giovane label del gruppo belga AGM questa interessante traccia che mischia con tenacia musica dance col pop in chiave 80’s. Orecchiabilissima risulta la X-Pansoul Under Pop Mix mentre lievemente più tirata e carica sul fronte ritmico la versione del bravo Jan Vervloet alias Christophe che anni addietro si celava dietro Fiocco. I creativi potranno avvalersi dell’accappella per personalizzare il tutto facendo leva sul proprio ingegno.

-DJ TERRY "Radio Stachay" (Strobe Music): a produrre le tracce di questo interessante e.p. è Terence Benhaim il quale forgia strutture minimali che viaggiano su bassi bpm spesso interfacciati ad atmosfere vintage nelle quali si scorgono elementi della storica Tr-808. L’electro-clash appare così sviscerato e tanto particolare da essere difficilmente inquadrato in un unico e definito contesto.

-SOUL MEKANIK "Kolor Spektrum" -remixes- (Rip Records Limited): la traccia originale di Danny Spencer & Kelvin Andrews viene rimaneggiata e riproposta in due versioni inedite firmate da Brett Johnson e Kerowack. La prima è un lungo viaggio oscuro mentre la seconda punta a geometrismi electroidi tipici della nuova ondata di electronic-house in voga in tutta l’Europa (Italia compresa).

-AA.VV. "Brachial 08" (Brachial): monofacciata techno (e non poteva essere altrimenti) per la semisconosciuta Brachial che per l’occasione lancia G.A.R.O.S. e Brixton. Il primo, con l’impronunciabile "Ohne Ruecksicht Auf Verluste", compone un tool hard-techno intriso di low-fi mentre il secondo, con l’ottima "Multikrach", elargisce scariche adrenaliniche a base del suo classico impasto hypno-hard-techno. Per i cultori del genere.

-QUASIMODO JONES "Robots & Rebels" (Shitkatapult): "Robots & Rebels" esce sulla label fondata da Marco Haas alias T. Raumschmiere che, con ogni release, si propone di sconvolgere le regole della musica elettronica. Per l’occasione lo fà con un brutale misto tra rock, punk, dance ed electro composto dall’aitante Quasimodo Jones e dal concettualoide svedese Håkan Lidbo capaci di dimostrare l’ampiezza dei confini dell’electronic-music. Una traccia su tutte ?? "Cannibal Woman".

-MARTIN PETER "Bypass" (Angora Steel): cresce bene la nuova label nata tra le mura della monegasca Compost. Con questo #003 si tange da molto vicino il binomio electro-rock colorito da voci scure ed attinenze punk. Oltre a "Day In A Cafè" potrete trovare "No Means Land" e "Bypass" realizzate rispettivamente con Felix Neuenhoff ed Alec Empire. Il rock viene sventrato da batterie elettroniche.

-DANILO VIGORITO "Another Imagination" (Intelligence): dopo aver inciso una serie interminabile di releases su autorevoli labels specializzate, il trentunenne napoletano si rimette in gioco cercando (e trovando) dentro sè stesso una nuova vena compositiva che dimostrerà agli increduli di saper andare ben oltre il classico techno-tool. Pare così che il bravo Vigorito voglia azzerare i conti, ripartire lì dove ritraccia la sua nuova attitudine in contesti più ricchi dai quali fuoriesce il primitivismo dell’electro potenziato da grooves raggianti che non scendono mai nell’ovvietà. Un Vigorito ‘nuovo’ insomma che nessuno poteva aspettarsi.

-RAMON TAPIA "Like A Swinger E.p." (Equator Recordings): ritorno in grande stile per l’Equator, la piattaforma di Gayle San che in passato ha contribuito ad infoltire le discografie di personaggi del calibro di Justin Berkovi, Bryan Zentz e Jay Denham. Con Ramon Tapia si parte dal funk per sfociare nella techno e nella chicago-house irta di percussioni afro e ritmiche selvagge. Groove, groove ed ancora groove.

-T.P. HECKMANN "Pillow Horror" (Sub-Wave): decima uscita per la ‘sorellina’ della più nota Wavescape nata dalla costola della Trope Recordings. Lo stile affrontato potrebbe definirsi minimal-techno con rintocchi di spavalda acid. Le due tracce propongono un continuo crescendo di emozioni squadrate, rese plastiche e geometriche da suoni grezzi, poco accesi e graffianti che ormai da anni coloriscono le produzioni del bravo produttore di Mainz.

-CARLO CARITA’ "Much Better E.p." (Sugar Shake): il dj-producer di Napoli incide un nuovo singolo per la giovane Sugar Shake: lo stile è ancora quello della house modernista che incontra il plasticismo dell’electro. In "Autoload" e "In The Music" scorgo molti punti in comune con quello che ormai è divenuto lo stile inseguito dai producers tedeschi (in testa a tutti Tiefschwarz, M.A.N.D.Y. ed il clan della Mood Music).

-BENJAMIN DIAMOND "Out Of Myself" (!K7): uscirà il mese prossimo il nuovo album di Benjamin Diamond, follow-up del fortunato "Strange Attitude" dal quale, nei primi anni del nuovo millennio, furono estratti singoli di successo come "In Your Arms" e "Little Scare". Il cantante, emerso nel ’98 per aver prestato la voce al progetto Stardust e alla mega-hit "Music Sounds Better With You", si lascia affiancare da personaggi come Curtis, Morando, Marc Kerr, Lionel Rault e Cosmo Vitelli, coi quali confeziona 11 perle piacevoli, mai banali e che a tratti rammentano lo stile dei redivivi New Order.

-GIRL NOBODY "Smile And Beware" (Release Records): due i remix incisi su questo vinile: sulla logo quello funk-house, molto solare e raggiante di Stef Vrolijk & 16 Bit Lolita mentre sul lato opposto quello di Circuit Breaker che tendono ad avvicinarsi al rave-beat incrociando una voce che mi ricorda moltissimo quella della celebre Bjork. Fuori dagli schemi … e per questo mi piace.

-AA.VV. "Captain Future Re-Animated" (Colosseum): pare che il mito di Capitan Futuro sia tornato di botto in questi giorni primaverili e, dopo la rielaborazione di Weiss Manns (leggi Electronic Diary #048), arriva un vero e proprio album che ripercorre, attraverso stili e metodologie differenti di lavoro, la scia del cartoon degli anni ’80. Sul doppio vinile, edito in sole 1000 copie, trovano spazio ben 19 tracce che risaltano la melodia composta vent’anni or sono da Christian Bruhn. Tra le più belle ed avveniristiche quella di Sirius Mo, N.O.H.A., Le Hammond Inferno, Taxihome, Egotronic, Superpreachers, Tiger Tunes ed Air Liquide. Da segnalare anche l’inedito "Zirkusmusik" dello stesso Bruhn.

-LOCUTUS "Corpus Opus" (Bipolar): sedicesimo tassello per la Bipolar che rilascia 3 tracce prodotte dal misterioso artista che si cela dietro lo pseudonimo Locutus. Sui tracciati techno s’incontrano anche patches house che, mescolate con una forte dose d’ipnotismo e funk smodato, contribuiscono ad innalzare un solido muro di puro groove. Interessante anche il remix realizzato in America dal giovane Adam Jay che insegue ancora un sound potente, diretto e fluente.

-PERO FULLHOUSE & CORTEX THRILL "Moondance" (Omegaritam Records): la label croata fondata e diretta da Pero Fullhouse tocca il #004 ammorbidendo vistosamente il sound dopo esperienze passate con Bryan Zentz, Tim Taylor, Oxia ed Inigo Kennedy. Con l’Original Mix ed il remix di Ivan Komlinovic si agguantano vibrazioni tribaleggianti e molto deep mentre con la versione di Funk D’ Void si marcia con un potente e vivace costrutto edificato tra l’house, la techno e l’electro.

-LAUDERT. "High Noon" (Lebensfreude): dopo aver firmato, durante il 2004, le tracce di Pocket Rocket, il bravo Laudert. riappare sull’emergente label di Berlino che oggi risulta una vera attrattiva per i maniaci della nu-house. Sonorità completamente dedite all’ipnotismo si rincorrono in "12 Uhr Mittags" mentre scie più oscure, minimali, circolari e taglienti si ritrovano nelle strutture di "Laura" e "Flow", quest’ultima, a mio modesto avviso, la più efficace dell’intero disco.

-ETIOP "Evolution" (Recognition Recordings): è ancora il ventiseienne polacco Etiop ad incidere sulla neonata Recognition. Si prosegue così la strada del click’n’pop style con quattro tracce prive di melodie e costruzioni armoniche elaborate. Il tutto si fonda su echi sinfonici old-school mischiati al rumorismo, suoni di vecchi videogames e sprazzi di synth-age trasposti su minimalismi provenienti da microgranuli di chicago-house.

-DAVID VENDETTA "Party People" (Carizma): #002 per la giovane label di Tokyo dedita ad un sound funky-disco-techno che ora d’affida a David Vendetta, nome noto nel circuito house internazionale che questa volta però sfocia in quello techno grazie ad un funzionale remix ad opera di Kagami che percorre tracciati del classico sound nipponico a base di techno-funk. Unico neo: le copie disponibili nel nostro continente non sono tantissime …

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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