INTERVISTA A GABE CATANZARO di Giosuè Impellizzeri 02/08/2005

Gabriel Catanzaro, a dispetto del cognome che si porta dietro, è americano. Conosciuto in Europa grazie a produzioni apparse su due autorevoli etichette svizzere (Mental Groove e Viking Music) il sound di Gabe ricalca in modo perfetto la cara italo-disco nata in Italia durante gli anni ’80. E’ questo l’altro punto di contatto dell’artista con il nostro Paese: l’amore spasmodico per i suoni vintage che si rifanno al synth-pop dalle melodie spensierate che regalano un sorriso a chi le ascolta e parti vocali paragonabili a quelle di pezzi da classifiche pop. Gabe Catanzaro è su Technodisco per un’intervista esclusiva.

Ciao Gabriel !! Sempre più spesso la gente che ascolta i tuoi dischi pensa di avere a che fare con un italiano … vuoi rettificare questa cosa ??
"Ciao Giosuè !! In realtà sono italiano per metà. Il mio cognome fa intuire chiaramente le mie origini ma sono nato in America da genitori italiani emigrati. Attualmente vivo a Milwaukee, nel Winsconsin (U.S.A.) ma spero di poter visitare l’Italia un giorno o l’altro. La mia attività all’interno del panorama musicale iniziò alla fine degli anni ’80: per quattro anni (dal 1990 al 1994) ho fatto parte di una band speed-black metal. Poi, alla metà degli anni ’90, mi sono avvicinato alla musica elettronica ed ho iniziato a comporre tracce hard-techno. Solo successivamente ho scoperto l’italo-disco che proveniva giusto dall’Italia. Comunque in questi anni ho provato a comporre molti generi musicali … mai crearsi inutili barriere !! ;o)"

Il tuo attuale stile ricorda benissimo la vecchia italo-disco. Come mai hai deciso di seguire questo genere ??
"Semplicemente perchè l’italo-disco mi fa letteralmente impazzire !! ;o) E’ un genere che definisco "over the top". Mi piace quanto la bubble-gum music. Inoltre amo in maniera particolare i vecchi sintetizzatori analogici e i primi digitali come PPG Wave e Fairlight. Ascolto vecchi pezzi di Mike Mareen, Miko Mission, Koto, Laserdance, Baby’s Gang e tutte le tracce che appartengono a quei mitici periodi. Non disdegno però la techno più hard firmata da artisti come Adam Beyer e Thomas Krome: come puoi vedere ascolto davvero di tutto"

Ci descriveresti la scena musicale americana ??
"Questo è sicuramente un ottimo momento per la house music ma secondo il mio punto di vista le cose potrebbero mutare in meglio in breve tempo. Stanno iniziando a sorgere vari clubs nei quali si propone musica nuova e per questo motivo reputo che nell’arco di qualche anno la situazione potrà cambiare notevolmente a favore della musica elettronica"

Le tue tracce sono state pubblicate in Europa attraverso le etichette svizzere Viking Music e Mental Groove. Come mai ti sei rivolto a labels europee per stampare i tuoi lavori ??
"E’ stato un puro caso: non compro molti dischi e, qui nel Wisconsin, la scena electro non è delle migliori quindi ho cercato altrove … tra l’altro nella mia città non ci sono molte persone alle quali piace il mio genere di musica"

Qualche anno addietro, precisamente nel 2000, la tua traccia "Come Back Home" (riapparsa recentemente su Viking Music) presenziava nel quarto volume della "International Deejays Gigolo". Come mai non hai più collaborato con la celebre etichetta monegasca diretta da Dj Hell ??
"Sembra strano ma non lo so … spetta ad Hell scegliere gli artisti che incidono su Gigolo. Prova a chiedere a lui …"

Sulle copertine dei tuoi due singoli apparsi su Mental Groove ("Memories" e "Nothing To Loose") è ritratto un’individuo che indossa una strana maschera. Dietro ciò si cela forse un messaggio nascosto ??
"Assolutamente si … quella maschera indica il male che oggigiorno, purtroppo, può prevalere in ogni cosa che facciamo"

Cosa stai preparando adesso ??
"Su Memory Boy (etichetta di New York diretta da John Selway) è uscito da poco "I Can Still Remember", traccia in chiave italo-disco interpretata dal mio amico Mark Verbos che si avvale di un remix ad opera di Neurotic Drum Band, progetto fondato dallo stesso Selway ed Ulysses. In breve tempo giungerà anche un mio nuovo singolo sul quale preferisco mantenere ancora un alone di mistero"

Conosci qualcosa riguardante l’attuale scena musicale italiana ??
"No, del mercato attuale non conosco praticamente nulla. Mi piacerebbe collaborare con qualche etichetta italiana, magari per un remix in chiave electro-pop"

Suppongo che in studio utilizzi più strumenti hardware che software … o sbaglio ??
"Hai perfettamente ragione … preferisco di gran lunga l’hardware al software. Nel mio studio ci sono un sacco di vecchi strumenti che molta gente ha completamente dimenticato. Generalmente non rivelo mai i miei piccoli segreti tecnici quindi ti posso soltanto dire che possiedo vari synth polifonici coi quali realizzo gran parte dei miei pezzi. Ringrazio inoltre Mark Verbos e Jon Autry, due produttori che spesso lavorano con me aiutandomi nel realizzare le parti cantate (Mark Verbos è anche interprete di "Memories" e "I Wonder Why?" ndr) e le stesure dei brani"

Siamo alla fine caro Gabriel: nell’attesa di sentirti suonare anche in Italia, lasciaci un messaggio.
"Amo l’Italia … e soprattutto le bellissime ragazze !! Qualcuna di loro potrebbe decidere di fidanzarsi con me … un giorno !! ;o) Cheers Gabe Catanzaro"

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