INTERVISTA AD AZZIDO DA BASS di Giosuè Impellizzeri 09/08/2005

Ad incarnare il progetto Azzido Da Bass è il tedesco Ingo Martens, un dj-produttore che s’impose nel 2000 con la hit mondiale "Dooms Night", inno della Love Parade di Berlino nonchè successo stratosferico in ogni nazione facilitato e sostenuto da un remix ad opera di Timo Maas. La spinta innovativa del pezzo (clonato da diversi producers che ne hanno ‘ritagliato’ il particolare disegno di basso) si è esaurita con "Speed" che ha calato, per qualche tempo, il sipario sul nome di Azzido Da Bass. Poi, inaspettatamente, l’autore torna a farsi sentire attraverso la sua label, la Luscious Sound, nata agli inizi del 2005 e lanciata con "Strobelightz" che si è avvalsa del contributo vocale del vocalist dei francesi Digitalism (from Kitsunè). Lo stile affrontato, definito dallo stesso Ingo, appare un misto tra break, house ed electro, miscellanea utile in questi tempi in cui la piattezza produttiva inizia a farsi sentire con sin troppa frequenza.

Ciao Ingo. Cominciamo parlando del tuo primo contatto col mondo della musica.
"Avevo circa tredici anni quando venni attirato dalle tracce che si adoperavano per la breakdance. Di lì a poco mi accostai al movimento hip-hop con Erik B e Rakim, Kool Moe Dee, NWA ed altri. Solo in seguito scoprii la musica elettronica con artisti come Kraftwerk, Depeche Mode e Nitzer Ebb. Poi fu la volta dell’acid-house, periodo al quale sono legati moltissimi ricordi della mia infanzia. Quando ero studente iniziai anche a suonare la batteria, uno strumento che mi stava facendo diventare pazzo. Intorno al 1988 partecipai al primo party acid-house e, in breve, iniziai a frequentare locali che proponevano musica techno ed hardcore, una vera novità per quegli anni. Il personaggio che invece mi ha spinto ad intraprendere la carriera da dj è stato Carl Cox. Lo incontrai ad Amburgo durante i primi anni ’90 grazie ad un amico light-jockey che me lo presentò durante una serata. Fu un’esperienza memorabile: Carl mi lasciò un mixato registrato su cassetta che ho ascoltato nella mia auto sino a consumarlo. Amavo la sua tecnica e le sue selezioni. Per me fu un punto di partenza. Al momento preferisco non soffermarmi solo ed unicamente sulla musica elettronica (con la quale ho a che fare quotidianamente) spaziando dal rock al funk sino al soul. In questi mesi in macchina ascolto l’album dei Coldplay, mi piacciono moltissimo i Soulwax, i Gorillaz, The White Stripes, i Prodigy, i Chemical Brothers, Fat Boy Slim, Freestylers e molti altri ancora"

Come definiresti lo stile che porti avanti da qualche anno a questa parte ??
"Un misto tra break, electro e rock"

Nel 2000 la tua "Dooms Night" fu una hit internazionale, inno della Love Parade e punto di riferimento per decine di producers sparsi per il mondo che ne ‘prelevarono’ un celebre sample per realizzarne ulteriori versioni.
"Si, hai ragione. Il magico sub-bass del pezzo rappresenta in punto essenziale della traccia intera. Quando plasmai i suoni volevo dare un aspetto dark, un pò misterioso e credo di esserci riuscito. Timo Maas poi, grazie al suo fantastico remix, riuscì a conferire al tutto un elevato grado di potenza che spinse il rumore del bassline contro un groove forte che non risparmiava nessuno sulla dancefloor. Sono del parere che il risultato finale di "Dooms Night" non possa essere emulato campionando semplicemente il basso al contrario di molti che avrebbero voluto trasporre, in questa maniera, la stessa magia nelle loro produzioni. "Dooms Night" è considerato un classico della musica elettronica del nuovo millennio e forse proprio per questo motivo molti dj’s e produttori sono stati spinti a forgiare delle personali interpretazioni. Un pò la stessa cosa che accade da tempo coi bootlegs creati con samples di Kraftwerk, Olive, Tag Team e molti altri … credo che esistano più di cinquanta bootlegs che fanno leva sul mio particolare bassline e per questo ne sono fiero. Spero di poterne creare uno nuovo al più presto !! ;o)"

Originariamente "Dooms Night" era un pezzo riservato ai clubs ma in breve effettuò il classico ‘salto’ spostandosi ai vertici delle charts di vendita. Cosa pensi in merito a ciò ?? Molti ritengono che la ‘vera’ musica dei clubs non possa divenire un fenomeno da classifica.
"Mi reputo molto fortunato visto che al momento dell’uscita nessuno (tantomeno io) si aspettava di vedere "Dooms Night" fare crossover per entrare ai primi posti delle classifiche internazionali. Durante il Notthinghill Carneval di Londra tutti i dj’s suonarono la mia traccia e questo fu, con molta probabilità, l’elemento che portò il pezzo a creare un certo buzz in tutta l’Inghilterra. In breve fece ingresso al numero otto della charts inglese spiazzando altre tracce che, a mio avviso, avevano le stesse potenzialità. Non esiste una ricetta per produrre una hit: spesso si compongono degli hooks vocali alla "One More Time" dei Daft Punk che però non bastano a far entrare il pezzo in classifica. Credo che un produttore debba comporre solo quello che proviene dal suo cuore non pensando agli eventuali riscontri che il suo prodotto potrà ottenere. Una buona traccia rimane tale anche se non entra nelle classifiche. L’importante è produrre buona musica che possa trovare una strada per raggiungere gli ascoltatori"

Parlaci dei tuoi nuovi progetti discografici.
"Sto cercando di regolarizzare il più possibile le mie uscite. Recentemente ho remixato "Waterman" di Olav Basoski, una hit in quel di Ibiza, che uscirà presto in Germania su Alphabet City e in Inghilterra sulla celebre Positiva. Il mio nuovo singolo invece s’intitola "Lonely By Your Side" e si avvale del featuring di John Blake, cantante degli Zoot Woman (della Wall Of Sound). Uscirà a settembre ed includerà anche una versione remix sulla quale preferisco mantenere ancora un alone di mistero giusto per non rovinarvi la sorpresa. La traccia è la mia preferita dell’album, un lavoro che mi porto dietro da tantissimo tempo e di cui ho ho posticipato più volte la pubblicazione visti i frequenti cambiamenti, modifiche, reworks e nuovi adattamenti. Credo che ora sia tutto pronto e perfetto per l’uscita prevista per la primavera del 2006. Le mie gigs settimanali mi impediscono di stare in studio e per questo motivo ho dovuto posticipare molti dei miei progetti discografici. In futuro mi piacerebbe molto collaborare con artisti come Soulwax, Blur, Neptunes, Dave Gahan, Missy Elliot e Snoop ‘Doggy’ Dog … chissà"

Pochi mesi fa hai inaugurato la tua label, la Luscious Sound. Parlacene.
"Ho fondato la Luscious Sound in collaborazione con Tobias Lampe, ‘papà’ della Superstition di Amburgo. Desideravo fortemente divenire indipendente per non avere alcuna restrizione e limitazione nelle mie produzioni così, raccolte e vagliate tutte le idee, ho deciso di mettermi in proprio. Amo la musica a prescindere dal genere che segue e questo è il motto che contraddistingue anche la mia label"

Quali sono i prossimi progetti di Luscious Sound ??
"Ho diverse tracce di produttori noti che mi piacerebbe stampare sulla mia label, oltre naturalmente ai miei pezzi. E’ ancora presto per parlarne ma sicuramente in futuro appariranno dischi di svariati artisti nel catalogo di Luscious Sound"

Cosa pensi in merito all’attuale scena musicale europea ??
"Ci sono cose che mi piacciono ed altre meno. La grandezza del continente europeo fa si che esista un ampio range di sonorità e stili che tocchi diversi generi musicali accontentando i gusti di tutti"

E dell’Italia invece cosa pensi ??
"Mi piace l’Italia: gente simpatica, cibi deliziosi, stile di vita unico al mondo. L’Italia rimane uno dei posto più belli al mondo. Peccato che non conosca praticamente nulla della vostra scena musicale"

Credi che le difficoltà del mercato discografico attuale possano derivare dai sempre più frequenti mp3 che vagano per la rete ??
"L’industria musicale è cambiata moltissimo negli ultimi anni. Spesso la causa della perdita di guadagni non dipende dal tipo di supporto adoperato ma dalla qualità della musica stessa. Sempre più frequenti sono infatti le bands prive di profili, di stile e che assomigliano a tutte le altre. In circolazione non si trovano molti artisti e talenti musicali. Credo che nel mondo della musica siano necessari dei veri artisti e non personaggi improvvisati che tentano solamente di assomigliare a dei talenti pensando solo ai profitti che ne possono derivare. Negli ultimi anni la miglior musica è venuta fuori dalle labels indipendenti che si sono soffermate con più attenzione su artisti e compositori che avevano qualcosa da dire attraverso la loro musica. Un tempo gli artisti aspiravano ad essere contattati dalle major ma ora non è più così. Ormai è certo che la fortuna di un pezzo viene decretata dalle qualità dello stesso (esempi ce ne sarebbero a bizzeffe, da "Groovejet" di Spiller a "Drop The Pressure" di Mylo, da "Flat Beat" di Mr. Oizo a "Rocker" di Alter Ego, da "Rockafeller Skank" di Fatboy Slim alla mia "Dooms Night") … con questo voglio dire che una buona traccia trova sempre (o quasi) la maniera per potersi esporre al grande pubblico a prescindere dal genere musicale che segue"

Attualmente l’house e la techno si sono combinate in un modo pazzesco. Credi che questo trend continuerà ad esistere in futuro ??
"Si, ritengo che il continuo miscelarsi di generi differenti stia alla base della musica del futuro. Ormai non ci sono più limiti nella composizione (cosa che accadeva invece qualche anno fa) e l’house, la techno, l’electro, il rock, il jazz, il funk, il soul, il punk, il break si mischiano con molta disinvoltura e senza limiti. I musicisti sono diventati più flessibili e disponibili nel prelevare stili e suoni da generi paralleli per poterne creare dei nuovi. Il trend ?? Sicuramente un crossover di generi che sarà affiancato dal ritorno della house music (quella classica), recentemente messa in disparte un pò da tutti i dj’s-producers del mondo"

Quali sono i tuoi artisti preferiti del momento ??
"Come ti dicevo già prima, i Soulwax occupano un posto rilevante all’interno della mia ‘scala preferenziale’. Con la loro compilation "Hand The Dj vol. 2" (su Pias) hanno fuso perfettamente rock, punk, electro, hip-hop, ebm e techno raggiungendo un risultato eccezionale. E’ proprio questa raccolta che mi sta ispirando negli ultimi tempi: dopo il primo ascolto creai (col mio socio Andre Winter) la traccia "Strobelightz" che ha inaugurato il catalogo della mia etichetta avvalendomi del prezioso contributo vocale di Digitalism, la band apparsa sulla label francese Kitsunè"

E’ ora di salutarci: lascia un messaggio agli amici italiani che hanno letto quest’intervista.
"Sarei onorato di poter venire a suonare in uno dei vostri clubs. Italia, I love you !! Azzido Da Bass"

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