INTERVISTA AGLI HONG KONG COUNTERFEIT di Giosuè Impellizzeri 05/08/2005

John Langdon e Katya Casio sono due giovani talenti americani conosciuti in tutto il mondo con lo pseudonimo Hong Kong Counterfeit. Il loro stile ripesca a piene mani quelle che erano le caratteristiche dell’italo-disco, rivista e corretta attraverso una visione moderna che mette in evidenza cantati lievemente melanconici e suoni tipicamente elettronici. I due ragazzi sono approdati in Europa con il "Metal Disco E.p.", edito nel 2002 dall’etichetta tedesca Erkrankung Durch Musique gestita da Mooner Industries. Il disco è diventato in breve una hit nel circuito underground, grazie ad un remix realizzato in Olanda da Legowelt & Orgue Electronique. Parallelamente John e Katya si celano dietro altri progetti come ‘Lectronix (apparso su Throb Disk) e Puberty Love, voluto da Savas Pascalidis nel catalogo della sua Lasergun Records. Oltre a tutto ciò, John rappresenta anche il progetto solista Inform3r che, nel 2001, approdò sulla Gigolo di Hell con "Sex Offender E.p.". Ultima creazione dell’estroso ragazzo di new york è un singolare alter ego chiamato Total Macchina emerso grazie ad un album sull’americana Kinetik Media. Incontriamoli.

Ciao John, ciao Katya, accomodatevi pure nel nostro salottino (virtuale) che Technodisco ci ha messo a disposizione. Parliamo un pò dei fantomatici Hong Kong Counterfeit.
John: "Ciao Giosuè e ciao amici di Technodisco. Ho conosciuto Katya alla metà degli anni ’90, mentre svolgevamo entrambi l’attività di disc-jockey in svariati clubs underground di New York. In quel periodo volevamo fare qualcosa di differente rispetto a quello che tutti i dj’s facevano in consolle e Hong Kong Counterfeit è stato il risultato"
Katya: "In effetti incontrai John per puro caso durante una serata in un club underground. La nostra idea si basava nel voler recuperare parte degli anni ’80 ma non con nostalgia ma solo riportando in luce l’elettronica e la new-wave. Negli anni ’90 era davvero strano e singolare sentire un dj che proponeva musica ormai "vecchia" ma secondo noi i suoni del passato potevano essere trasmessi al futuro e quindi abbiamo recuperato un pò di synth vintage (a partire da quelli dei primi anni ’70 sino a quelli usciti alla fine degli ’80) ed abbiamo iniziato a sperimentare nuove tecniche per comporre musica"

Come definireste lo stile degli Hong Kong Counterfeit ??
John: "Mmm … le ispirazioni vengono da diversi generi musicali molto variegati: sicuramente è elettronica ma tieni conto che in privato ascolto anche pezzi rock e, a volte, musica classica e pop. Le combinazioni che ne potrebbero derivare sono tantissime"
Katya: "Beh, credo di rappresentare in pieno lo stile degli Hong Kong Counterfeit che definirei "electronic-dance-music". Non so però se il nostro genere può essere chiamato così giacchè molti lo chiamano "electro-disco-punk", altri "metal-disco" (come il nostro primo e.p. su Erkrankung Durch Musique). Diciamo che la gente che viene ai nostri shows ascolta musica dalla techno al punk"

Cosa ascoltavate quando eravate ragazzini ??
John: "Quando ero piccolo ascoltavo molta musica classica e flamenco: mi piaceva moltissimo il suono della chitarra. Il mio primo approccio con la musica elettronica invece avvenne quando avevo circa 14 anni ed ascoltai una traccia ebm-industrial"
Katya: "Sono nata ascoltando l’eurobeat. Mi piacevano tantissimo i ritmi sostenuti, melodie orecchiabili e soprattutto i suoni sintetici. Ma non posso dimenticare certamente l’amore che provavo per artisti come David Bowie, Les Rita Mitsuoko e Roxy Music. Negli ultimi giorni sto ascoltando molti pezzi che appartengono al passato … per creare uno stile moderno dal risvolto un pò retrò"

Vivete in America: la scena musicale degli Stati Uniti è esaltante ??
"Viviamo a Manhattan, il cuore di New York, una città che non dorme mai e che propone party di ogni genere a tutte le ore. La musica è dappertutto interessante anche se c’è tantissima gente che assume droga di ogni tipo nei locali. Crediamo che New York viva un ottimo momento per la musica: l’electro è un genere molto in voga e lo si sente dappertutto, anche nei negozi. Altri generi come la house e la trance invece sono quasi defunti … la gente che continua a sostenere questi stili vive lontana dalla cultura urbana e non conosce affatto la nuova tendenza che sta caratterizzando sia la musica che la moda"

Dall’America spesso vi spostate per suonare in molti locali di altri continenti. Dove avete trovato il pubblico migliore ??
"La gente è la stessa in tutto il mondo: ci siamo trovati bene dappertutto. Ma gli italiani sono decisamente i più sexy !! ;o)"

Avete avuto modo di apprezzare il pubblico italiano durante una serata che avete tenuto al Plastic di Milano: vi siete trovati bene in quell’occasione ??
John: "Lo show al Plastic fu fenomenale !! La gente si divertiva e nell’aria c’era molta energia e quando c’è questa il successo è assicurato. Per me quella del Plastic fu una data importante poichè non ero mai stato in Italia a differenza di Katya che aveva già avuto a che fare con performances in clubs italiani. Ricordo che visitammo Milano e Modena … due città meravigliose. Andammo a vedere anche la Galleria Ferrari: BELLISSIMO !!"
Katya: "L’Italia è un Paese semplicemente fantastico. Tutti le persone che abbiamo incontrato sembravano essere nostri amici da tanti anni. Poi, il tuo Paese è celebre per lo sport, il design e l’architettura (che personalmente seguo moltissimo). Ovviamente mi è rimasto impresso anche il gelato !! :o) Per quanto riguarda la serata al Plastic, ti confido che è stato uno dei clubs più interessanti fra quelli che abbiamo visto. In quell’occasione presentammo in anteprima anche il nostro singolo "Television Man" (uscito su Try.Angle Records) che la gente apprezzò moltissimo"

Avete avuto modo di conoscere anche i dj’s e producers italiani ??
John: "Ammiro in modo particolare i produttori e le labels italiane appartenenti all’old-school italo-disco. Sono influenzato moltissimo da quelle sonorità e credo che proprio l’italo-disco sia la base di moltissime produzioni elettroniche attuali. Quando ero a Milano incontrai Nicola Guiducci del Club Plastic, una persona molto preparata e il dj Peak Nic, altro amico"
Katya: "A casa ho una vasta collezione di vinili risalenti al periodo italo-disco e, quando li riascolto, riescono a farmi provare le emozioni di una volta. Le etichette italiane che mi piacevano un tempo erano la Super Radio e Il Discotto che sfornavano veri e propri successi. Sfortunatamente la musica italiana non è molto conosciuta qui in America e gran parte del popolo americano ascolta solo musica del posto e, solo a volte, quella inglese. Comunque siamo sicuri che anche dalle tue parti ci sono ancora tanti bravi produttori"

Parliamo adesso dei vostri nuovi progetti discografici.
"Gli ultimi mesi sono stati davvero ricchi di impegni per gli Hong Kong Counterfeit. Sono usciti diversi singoli (sia in America che in Europa) che ci stanno dando ottime soddisfazioni. La nostra "Emotion" è uscita su Emperor Norton Records. Abbiamo optato per un vinile colore rosso per ricordare gli occhiali in plastica dello stesso colore (questi occhiali sono stati ideati e costruiti manualmente da Katya ndr). La b-side include una nuova versione di "Discotto Plastique", pezzo che figurava nel "Metal Disco E.p.) che adesso appare come "Japanese Plastic" giacchè il testo, completamente in lingua giapponese, è stato interpretato dalla nostra amica Ayumi Ppe. La sua performance è decisamente fantastica !! La incontrammo in un karaoke-bar: lei era venuta in America per lavorare nel campo della moda ma aveva avuto esperienze come cantante una band punk rock di Tokyo. Quando ascoltammo la sua voce la invitammo a collaborare con noi … e "Japanese Plastic" è il risultato di questa sinergia. Poi "Television Man", stampato dall’etichetta di Milano Try.Angle Records, gestita da Nicola Guiducci del Plastic. Il disco è racchiuso in una splendida copertina che parte dal concetto trash di Andy Warhol. Concept splendido ed ottimo senso di humor !! Nel contempo, il dj newyorkese John Selway ci ha chiesto di realizzare una cover della famosa "Plastic Doll" per la sua Memory Boy Records: il disco vede la presenza di due remix realizzati da Memory Boy (ovvero John Selway) e Ulysses. I due singoli hanno preceduto l’uscita del nostro album che consta di ben 12 tracce: è intitolato "Paradisco" ed è stato pubblicato dall’etichetta italiana S.H.A.D.O. Records. Attualmente stiamo lavorando ad una traccia con un amico di Hong Kong. Tempo fa ci mandò un pacchetto con un favoloso disegno abbinato ad un originale origami … ed una lettera nella quale ci chiedeva di poter cantare uno dei nostri nuovi pezzi. La sua voce è ottima e quindi abbiamo accettato la proposta. Ne sentirete delle belle !! ;o). Poi, sulla Kinetik Media di Miami (la label fondata da Dj Carlos Atomic & Dj Vajra) sono recentemente apparsi "Counterparts" (album di Hong Kong Counterfeit) e "Dream Machine", il primo lp di Total Macchina"

Siete conosciuti anche con altri pseudonimi come ‘Lectronix e Puberty Love. Ci sono differenze tra il sound di ‘Lectronix, Puberty Love ed Hong Kong Counterfeit ??
John: "Si, le differenze ci sono. A volte riguardano il concept, in altre lo stile musicale, in altre ancora entrambe. ‘Lectronix è un progetto molto differente dagli altri due: non compaiono liriche vocali e anche i suoni sono più minimalistici. Utilizziamo più pseudonimi proprio per evitare di confondere le idee di chi ascolta la nostra musica"
Katya: "Il progetto ‘Lectronix ingloba al suo interno la collaborazione di Man Parrish, uno dei pionieri della musica elettronica. Puberty Love invece è lo pseudonimo che abbiamo utilizzato per le produzioni sulla Lasergun di Savas Pascalidis ed è quello che si avvicina maggiormente allo stile di Hong Kong Counterfeit. Credo che alla fine sia normale riconoscere il nostro stile"

Oltre a questi progetti trasversali che vi coinvolgono entrambi, c’è da segnalarne un altro che però riguarda solo John: trattasi di Inform3r.
John: "Il progetto Inform3r è nato pressochè assieme a quello di Hong Kong Counterfeit. Quest’ultimo però ingloba anche le visioni di Katya mentre Inform3r rispecchia la mia personalità, ciò che immagino e che riesco a plasmare attraverso la musica. Il sound è decisamente più minimale e vicino all’experimental electro. Poco dopo l’uscita di "Sex Offender E.p." su Gigolo, il nome di Hong Kong Counterfeit è balzato sotto i riflettori di tutto il panorama mondiale e quindi, il tempo che mi rimane per lavorare al mio progetto da solista è davvero poco. A me piace moltissimo lavorare con Katya per i progetti di HKC ma, nonostante ciò, sono riuscito (nell’ultimo anno) a raggruppare molto materiale di Inform3r per realizzarne addirittura un album che spero di vedere presto su vinile"
Katya: "Inform3r è stato il primo pseudonimo di John utilizzato per incidere su Gigolo. Il suo "Sex Offender E.p." ricalcava perfettamente lo stile della label di Dj Hell. Sul disco c’era anche il logo disegnato personalmente da John che ritraeva il tipico corpo statuario del gigolo con il volto di Ziggy Stardust. Successivamente Hell ci chiese di aiutarlo un pò nelle grafiche della sua label e, in seguito, di partecipare al video di "Sunglasses At Night", la hit di Tiga & Zyntherius. Ricordo anche che la traccia "Random Jazz" (sempre firmata come Inform3r) andò a finire nella "International Deejays Gigolo 5": era davvero un pezzo brillante e ricco d’inventiva. Sono sicura che presto ascolterete anche il suo primo album da solista"

Prima avete accennato agli strumenti che adoperate nel vostro studio. Che ne dite di scendere nei particolari ??
John: "Colleziono vecchi sintetizzatori e, da questa cosa, si deduce che sono un amante dell’hardware. Comunque non disdegno il software che spesso si rivela immediato ed intuitivo ma, a livello personale, riesco ad instaurare il vero feeling con la musica maneggiando gli slider e le manopole degli strumenti veri. Spesso mi capita di strimpellare note a caso su tastiere che poi mi danno l’imput per scrivere un pezzo … cosa che non può mai accadere con un virtual-synth"
Katya: "Sono innamorata degli ’80 e a volte provo un pò di nostalgia per quei mitici anni. Ovviamente preferisco i sintetizzatori analogici ai software anche se spesso mi capita di avere a che fare con programmi che mi propongono campionatori e tastiere virtuali"

La chiacchierata volge al termine: lasciate un messaggio agli amici italiani.
"Grazie 1000 Giosuè per averci intervistato !! Speriamo di poterci incontrare un giorno o l’altro, magari in occasione di una nuova live-performances in un club italiano. Salutoni anche a tutti gli amici di Technodisco !! Hong Kong Counterfeit"

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