INTERVISTA A DANTON EEPROM di Giosuè Impellizzeri 23/10/2005

Il suo nome emerge dal tessuto musicale underground francese che, già da qualche anno a questa parte, si è rivelato una vera e propria fucina di nuove promesse per la musica elettronica contemporanea. E’ il giovane Danton Eeprom che mette il ‘naso’ fuori dalla sua nazione grazie al fortunato "Retronica De Reve", l’e.p. da poco pubblicato dalla Electrobot, la label berlinese fondata e diretta da Massimo Sex D’Electro. E’ stato proprio l’italiano (ma ormai da anni trapiantato in Germania) a scoprire e a credere per primo nel giovane dj-producer che si fa interprete di uno stile musicale singolare, definito da lui stesso ‘retronica’, che racchiude l’essenza dell’electro miscelata alle atmosfere retro dei tempi gloriosi ormai andati. Il futuro di Danton pare già roseo visto l’inserimento di "Odd Bassliner" nella recente raccolta di Ewan Pearson (sulla scozzese Soma) mentre si avvicina la data di pubblicazione di "Les Amants Robotiques" sulla Hot Banana di Kiko.

Ciao Danton e ben approdato sul nostro tentacolo web. Quando hai scoperto di avere un ‘debole’ per la musica elettronica ??
"La storia sarebbe troppo lunga da narrare. Tutto è iniziato all’età di otto anni circa quando scoprii i demo del Commodore e dell’Amiga. Ero affascinato da quei suoni futuristici e da quella nuova via per creare la musica ovvero il computer. Credo che questa scintilla sia comune a tanti altri che, in quegli anni, erano degli adolescenti come me. Col passare degli anni desideravo sempre di più allontanarmi dalla scena convenzionale della musica e, con la nascita della techno (ero ancora un teenager) ebbi la folgorazione. I primi spunti me li ha forniti la musica di Jeff Mills e di Laurent Garnier. Ho iniziato a fare il dj mettendo i dischi alle classiche festicciole scolastiche mentre il mio esordio come producer lo si deve al Rebirth della Propellerheads col quale ho lavorato notti intere ;o)"

Chi erano i tuoi beniamini quando eri bambino ??
"Inizialmente ero attratto dal pop e dal rock, gli stili nel quale affondano le radici del mio background. Nomi come Ride, Radiohead ed alcune bands punk come Dead Kennedys e quelle new-wave come The Cure, Nine Inch Nails, The Trees condizionarono molto la mia adolescenza. Sicuramente sto dimenticando tanti nomi ma questo accade perchè ho sempre ascoltato tantissima musica a prescindere dal genere che seguiva. La spinta per la sperimentazione dell’elettronica invece proviene dagli Art Of Noise"

Daresti una definizione al tuo stile musicale ??
"Si: mi piace chiamarlo ‘retronica de reve’ proprio come il mio e.p. appena uscito su Electrobot. E’ un gioco di parole che vede come protagonista la musica electro, le atmosfere retro e le ambientazioni dreamy che mi hanno sempre incuriosito ed attirato. Mi piacciono molto le atmosfere moody ma non quando cadono nella depressione. Cerco di mantenermi sempre sul margine tra melanconia e tristezza. Non ho paura di sperimentare nuove formule di musica: nei miei pezzi inserisco spesso il chorus non dimenticando comunque le esigenze del dancefloor. Prendo spunto dai classici di geni incontrastati come Giorgio Moroder, Alexander Robotnick e i grandissimi Kraftwerk"

Parliamo nello specifico di "Retronica De Reve", il tuo disco d’esordio pubblicato da poche settimane sulla berlinese Electrobot. Come sei arrivato alla label di Massimo Sex D’Electro ??
"L’incontro con Massimo si è rivelato davvero grandioso. Lo incontrai a Berlino, città che ho voluto visitare a tutti i costi perchè la ritengo il posto migliore per la musica elettronica in Europa. Stavo avendo feedbacks positivi anche da altre labels ma Massimo è stato il più veloce tra tutti: dopo aver ascoltato alcune delle mie tracce mi sembrava molto propenso nel realizzare qualcosa ma non mi diede subito una risposta definitiva. Il giorno seguente, fischiettando e facendo finta di nulla, mi disse che ne voleva pubblicare alcune sulla sua Electrobot. Mi ha presentato a moltissima gente di Berlino e da quel momento la nostra collaborazione ha avuto inizio. Massimo è molto professionale e credo che abbia la stoffa per dirigere una label discografica. Ci ha messo del tempo per selezionare le tracce andate a finire in "Retronica De Reve" anche perchè non era sua intenzione realizzare un singolo come altre centinaia che ne escono ogni settimana. Voleva far uscire una sorta di mini album (infatti sono sei le tracce sul vinile e non le tre/quattro che mediamente compongono un e.p.) rivolto al dancefloor e non solo. Nel mio studio abbiamo composto "Creme Fraiche" che rappresenta una bellissima esperienza con la quale ho potuto apprezzare ancor di più la sua professionalità. In definitiva "Retronica De Reve" è l’e.p. che potete guardare da diversi angoli viste le svariate tracce racchiuse al suo interno. Pensa che alcuni ci hanno consigliato di farne due e.p.’s con tre tracce ciascuno per poter guadagnare più soldi e per far suonare meglio i pezzi. Ma alla fine, grazie ad un mixaggio perfetto e alla potente masterizzazione al The Exchange di Londra, abbiamo azzerato tutti questi problemi"

Ho letto una news che riguardava il "Prohibition E.p." (su Virgo) e "Les Amants Robotiques" su Hot Banana.
"Si è vero. "Prohibition E.p." è finito su Virgo Music, la label di Dj Paul. Pur non venendo dalla stessa scena musicale, Paul ha subito apprezzato la mia musica. Da questo e.p. Ewan Pearson ha estratto la traccia "Odd Bassliner" per il suo nuovo mix-cd sulla scozzese Soma, "Sci.Fi.Hi.Fi. Vol.1". Anche Laurent Garnier ha deciso di inserirlo nelle sue playlists. Lascio a voi immaginare come mi sono sentito quando ho visto che il mio pezzo era finito tra le mani di due tra i dj’s più importanti d’Europa !! Mi sento davvero fortunato. Per quanto riguarda l’esperienza con la label di Kiko, devo premettere che sono un grande fan delle releases di Hot Banana ma non sapevo che questa fosse la sua label. Ho avuto la fortuna di partecipare alla produzione dell’album di debutto di Naommon, "So Boyish" (non ancora pubblicato) e, in quell’occasione, seppi che proprio Naommon realizzava spesso gli interventi vocali sui pezzi di Kiko e Human Body (alias Gino’s). Allora decisi di preparare un cd con le mie tracce e mandarlo all’attenzione di Kiko nel suo studio a Grenoble. La mia musica gli è piaciuta subito e così mi ha chiamato per organizzare la release su Hot Banana. Mi sento onorato, naturalmente, nel poter uscire su una label del genere e non finirò mai di ringraziarlo per avermi dato una così grande chance. Kiko mi ha detto che ha trovato nella mia musica qualcosa di differente dalle altre produzioni attualmente in circolazione. Così ha optato per "Les Amants Robotiques", "Strangers" ed "Hauting Parties", tutte orientate al mondo della dance con varie soprese al loro interno. Ne sentirete delle belle ;o)"

Sei uno a cui piace sperimentare e forse ti sarai già fatto un’idea sulle possibili evoluzioni a cui sta andando incontro la musica elettronica …
"Sicuramente c’è un ritorno alle sonorità retro-electro (la ‘retronica’) ma non penso che in futuro ascolteremo ancora inserti nostalgici al suo interno. Dovremmo usare ogni tipo di strumento per rendere la musica sempre migliore e per evitare che i fenomeni possano ripetersi con troppa frequenza. Odio quelli che basano il loro lavoro esclusivamente su ciò che si è già ascoltato in passato. Vorrei vederli girare in Simca 1000, senza il cellulare, senza carte di credito, senza treni veloci e con una tv capace di ricevere solo tre canali in bianco e nero. Okay, l’acid è una gran cosa ma oggi se ne sta facendo un uso smodato vanificando e a volte ridicolizzando quello che hanno fatto i pionieri del genere alla fine degli anni ’80 con la mitica Tb-303. Solo in pochi riescono a ricreare la magia della vera scena acid (Filippo ‘Naughty’ Moscatello è tra questi). Negli ultimi tempi si assiste ad una sorta di revival di vecchi stili e molti producers dormono sugli allori producendo le solite cose che ormai si ascoltano da anni. Facendo delle previsioni forse scommetterei qualcosa sul ritorno della trance, naturalmente rivista e corretta (un esempio potrebbe essere la mia "Haunting Parties")"

Conosci qualcosa che appartiene alla scena musicale italiana ??
"Sono un grande fan di Giorgio Moroder, il primo ad abbinare più stili in uno (pop, disco, i primi techno-beats e i suoni da sountrack). Parlando di cose più attuali invece apprezzo Marco Passarani ed Alexander Robotnick, uno dei miei preferiti in assoluto"

In Europa invece chi si sta dando veramente da fare nell’ultimo periodo ??
"Mi piace Robi Insinna aka Manhead/Headman della Relish e l’8-bit style dei Micromusic apparsi su Müller qualche tempo fa. Poi Anthony Rother e Filippo ‘Naughty’ Moscatello che ho avuto la fortuna di conoscere di persona durante alcune serate. Tra le nuove leve segnalerei Simon Says della Dialect di Parigi, Simon Acetone della Delta B di Londra, Popular Computer della Kitsuné, una label francese davvero speciale. Nella lista rientra anche l’Eskimo di Gent (Belgio) con le sue ambientazioni electro-disco. In circolazione si trova un sacco di buona musica spesso indefinibile che passa con facilità dalla techno alla disco toccando l’house e il rock"

Oltre ad Anthony Rother e Filippo ‘Naughty’ Moscatello hai avuto la fortuna di poter suonare, in Germania, con altri artisti del calibro di FC Kahuna, Legowelt, Psychonauts, Gregor Tresher ed Alexander Robotnick. Cosa trovi di così magico nella scena teutonica ??
"Al momento la Germania rappresenta il top della scena elettronica contemporanea. Tutti i migliori software musicali (Native Instruments, Ableton), i più ricercati synths (Waldorf, Doepfler) sono tedeschi e questo non è certamente un caso. Suonare a Berlino dà delle sensazioni indescrivibili: la gente è sempre pronta ad ascoltare nuove sonorità senza porsi troppi problemi. Poi ci sono tantissimi clubs, tanta scelta, tanti nomi importanti che ruotano intorno ad una qualità musicale indescrivibile. Spero di tornare presto a suonare per una dancefloor tedesca"

La scena musicale francese invece come appare alla fine del 2005 ??
"Le cose qui in Francia si stanno evolvendo grazie alle idee e all’impulso dei nuovi produttori. Ma la strada è in salita perchè la maggior parte dei clubs decide di proporre solo musica pop e commerciale durante le loro serate. Inoltre nei locali si sentono solo i dj-resident che suonano sempre e solamente gli stessi dischi (le hits di turno) preferendoli ai dj’s di matrice elettronica che invece suonerebbero materiale completamente diverso e soprattutto innovativo dal punto di vista musicale. Purtroppo questa è la triste realtà che caratterizza ancora la Francia del 2005, un Paese in cui i dj’s hanno tanto bisogno di trovare delle locations dove poter esporre il proprio sound. Solo pochissimi clubs a Parigi (come il The Pulp) riescono a proporre line-up emozionanti. Credo che la differenza sostanziale dalla scena tedesca sia proprio questa: i clubs tedeschi lottano con tutte le proprie forze per creare qualcosa che riesca a fare la differenza !! Comunque, di tanto in tanto, anche qui in Francia si organizza qualcosa di interessante … ma di rock’n’roll ;o)"

Se un giorno ti fosse data la possibilità di produrre un pezzo insieme ad un altro artista, chi sceglieresti ??
"Ah che bella cosa !! Mi piacerebbe molto collaborare con Quincy Jones per realizzare degli esperimenti che possano mischiare in qualche maniera electro, soul e pop. Il risultato sarebbe fantastico secondo me ;o)"

Sono in tantissimi quelli che parlano della morte definitiva del vinile.
"Il vinile non è affatto morto ma è il supporto della vita !! I vinili sono oggetti reali, quasi vivi, a differenza dei files mp3 che non puoi toccarli e vederli. Nemmeno le cassette e il cd sono riusciti ad ucciderlo. Sicuramente internet e la sua forza digitale l’ha indebolito ma il vinile ha un posto speciale nella mente della gente e di questo ne sono veramente sicuro"

Poco fa hai accennato la questione dei files mp3 che, forse, oggi rappresentano il futuro del business discografico.
"Mi piacciono i files mp3: non mi danno alcuna noia. Credo che abbiano contribuito a rendere molta musica più facile da rintracciare, cosa spesso ostacolata da limited-editions o cattive distribuzioni. Inoltre hanno permesso ai neo-musicisti di trovare una strada anche senza avere un contratto con un’etichetta discografica potendo diramare le proprie creazioni in tutto il mondo. Con sistemi moderni come il Final Scratch l’mp3 è divenuto ancora più popolare e il suo commercio si sta sviluppando a vista d’occhio (negli Stati Uniti ormai è una realtà già da diversi anni a questa parte). Personalmente ogni volta che ascolto un mp3 che mi piace cerco il relativo cd o vinile e lo compro per sostenere il lavoro dell’artista ma so che questa cosa non la fanno tutti. Il mio e.p. "Retronica De Reve" è stato pubblicato anche in formato digitale e distribuito da iTunes, SonyConnect, Finetunes.net ed altri ancora. Spero che lo stesso accada anche coi dischi che usciranno in futuro"

Quando sei in studio ami maggiormente lavorare con la tecnologia hardware o coi più moderni software ??
"Mi piacciono entrambi, così come uso sia Mac che il classico pc. Tra i software preferisco il Pro Tools per l’estrema semplicità d’utilizzo assieme all’Ableton Live che lascia molto spazio alla creatività. Tanti anche gli strumenti vst che oggi riescono ad emulare perfettamente i suoni delle vecchie tastiere analogiche. Al giorno d’oggi abbiamo a disposizione tante possibilità e tutto ciò è impressionante. A volte mi capita di voler lavorare maggiormente con l’analogico, altre col digitale … non mi pongo regole nel lavoro in studio"

Abbiamo finito. Lo sprint finale è per i saluti.
"Ragazze e ragazzi, spero di poter venire a suonare presto in Italia. Quando arriverà il momento, per favore preparatemi un gustoso osso-buco e così mi renderete davvero il ragazzo più felice della Terra !! ;o) Forza Italia e grazie mille a Giosuè. Danton Eeprom"

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