Intervista ai Moonbootica di Giosuè Impellizzeri 18/11/2005

Ad operare dietro il progetto di successo Moonbootica sono i tedeschi Oliver Kowalski (koweSix) e Tobias Schmidt (Tobitob). La loro fortuna risiede nel fatto di essere stati tra i primi a credere nelle potenzialità di una combinazione (poi rivelatasi vincente) tra gli elementi della house e quelli dell’elettronica. Ad esternare questa intuizione sono le numerose uscite sulla loro label, la Moonbootique, che dalla sua sede di Amburgo ha diramato anche progetti di altri artisti come Incage, Moston & Malente, Lodown, Foxy Push, I Am X, Finger & Kadel, The Blunt e Monosurround. La fama dei Moonbootica è andata crescendo a dismisura soprattutto grazie ad un’intensa attività di remixer: a richiedere il loro apporto infatti sono stati artisti come Panjabi MC, Karotte, Märtini Brös, Luomo, Starecase, Client, Husslers Revenge, Filur, The Boogie Pimps e Mousse T. con la popolare "Is It ‘Cos I’m Cool?". Una carriera di tutto rispetto quindi per questi due giovani ragazzi che, giusto da poche settimane, hanno rilasciato il primo album che ruota non solo attorno alla musica dance.

Ciao Tobias e Oliver. La prima domanda è ormai di rito: quando avete scoperto per la prima volta la musica realizzata con le macchine ??
"Ciao a tutti gli amici italiani. Tobi è immerso nella musica elettronica sin dalla fine degli anni ’80 mentre Oliver si è avvicinato un pò più tardi, intorno al 1994, attraverso il trip-hop, poi sfociato nella dance"

Quando è nato il progetto Moonbootica ??
"L’idea di partenza risale al novembre 1999, mese in cui andammo a trovare una zia di Oliver in California. Il nome Moonbootica viene dal fatto che entrambi calziamo un numero abbastanza grande di scarpe e così abbiamo immaginato di finire in un negozio dalle dimensioni molto estese….ecco perchè Moonbootique :o)"

La Moonbootique Records è nata qualche anno fa. Con quali presupposti avete fondato la vostra label ??
"Fondamentalmente siamo partiti dal fatto di sentirci liberi il più possibile nel far uscire le cose che ci piacevano senza far passare i nostri pezzi sulle scrivanie di A&R ai quali, magari, non piacevano in quel momento. La filosofia è molto semplice: pubblicare tutto quello che ci piace senza basarci su leggi di mercato che troppo spesso risultano come ostacoli nel mondo della musica"

Da qualche settimana è uscito il vostro primo album, "Moonbootica", che non contiene solo tracce per il dancefloor.
"Si, hai colto il senso principale del lavoro. Volevamo produrre un album che fosse in grado di mettere in luce tutti gli stili musicali che ci piacciono. "Moonbootica" è l’incarnazione di questo concetto e per questo motivo è possibile imbattersi anche in pezzi da ascoltare standosene comodamente seduti in poltrona a casa. E’ stata un’impresa realizzarlo, frutto di un lavoro andato avanti per circa 18 mesi ma crediamo che ne sia valsa la pena"

Da qualche anno a questa parte si è venuto a creare uno stile che mi piace configurare nella dicitura ‘post-house’ di cui i Moonbootica sono stati tra i primi sostenitori. Cosa ne pensate di questa nuova formula musicale ??
"Ad essere onesti non siamo mai stati grandi estimatori della classic-house perchè troppo pulita a livello di suoni, poco creativa e quindi un pò noiosa. In studio invece amiamo creare qualcosa che alla fine possa suonare in modo diverso e forse è stato questo il motivo che ci ha portato a seguire quella che tu chiami la corrente ‘post-house’ "

Nell’ultimo periodo sono tornate a farsi sentire anche le influenze acid e chicago-house. Come varierà la scena nei prossimi mesi ??
"Non ne abbiamo la più pallida idea. Per saperlo dobbiamo vivere il futuro :o)"

Conoscete la scena musicale italiana ??
"Non siamo mai stati in Italia ma è un Paese che amiamo moltissimo. Inoltre nell’ultimo periodo abbiamo notato molte buone produzioni italiane sugli scaffali dei negozi europei. Tra i dj’s, il primo nome che ci viene in mente è quello del veneziano Dj Merch"

Guardando la scena europea invece chi sono i vostri preferiti al momento ??
"Sarebbero davvero tanti i nomi da fare … tra questi Jacques Lu Cont, Anders Trentemøller e Digitalism con il loro sound sporco che fa ballare e sudare"

Sono in tanti a parlare della morte del vinile. Cosa ne pensate ??
"Quelli che asseriscono ciò non sono sicuramente dei dj’s. Senza dubbio è più facile portarsi dietro i cd’s anzichè i vinili e lavorare col Final Scratch anzichè con la classica consolle ma è solo una questione di spazio e di praticità. Nell’ultimo periodo molti dj’s famosi preferiscono il cd al vinile e questa scelta non passa inosservata ai ragazzi che li guardano mentre lavorano in consolle. Per emularli poi si sentono liberi di scaricare la musica dal web per poi suonarla sotto forma di files mp3. Non dobbiamo dimenticare che sono i giovani a rappresentare il futuro e quindi dobbiamo dare il buon esempio nel supportare la musica originale e la club culture in generale"

Pensate quindi che la crisi del mondo discografico possa essere causata dai files scaricati illegalmente dalla rete ??
"Si, certamente. Questo accade anche perchè le majors hanno alzato i prezzi dei cd’s e quindi molta gente trova nei files scaricati da internet la maniera più economica per ascoltare la musica del proprio beniamino"

La vostra "Roll The Dice" gira su un sample della storica "Passion" di The Flirts alias Bobby Orlando. Cosa pensate in merito ai campionamenti che molto spesso figurano nella dance elettronica ??
"A volte capita che un sample ti dia la giusta ispirazione per finire una traccia iniziata e mai completata. In altre può rappresentare una sorta di nuova interpretazione di qualcosa che appartiene al passato. Nel campo delle cover possiamo dire che soltanto poche sono state all’altezza delle versioni originali. Negli ultimi anni molti producers hanno abusato del campionatore cercando di sostituirlo al proprio estro"

Il vostro studio è organizzato su tecnologia hardware o software ??
"Preferiamo gli hardware ai software che utilizziamo solo in veste di sequencer e per il mastering. Non ci sono molti produttori in grado di realizzare un buon prodotto solo con l’ausilio del software. Con le macchine analogiche puoi modificare il suono con le tue mani e questa è una cosa meravigliosa !!"

Siamo alla riga dedicata ai saluti.
"Preparatevi perchè abbiamo intenzione di venirvi a trovare presto. Keep on looking good !! All the best. Moonbootica"

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