Intervista a Bochum Welt di Giosuè Impellizzeri 08/10/2006

Ad operare dietro il cibernetico progetto Bochum Welt è l’italiano Gianluigi Di Costanzo. Le prime produzioni apparvero nel 1993 sulla label lombarda TRC ma in brevissimo tempo quelle singolari atmosfere electroidi attirarono l’attenzione di Richard James alias Aphex Twin che volle annoverare Bochum Welt nella scuderia artistica della sua Rephlex. E’ proprio sull’emblematica label inglese, ormai divenuta vera icona dell’electronica mondiale, che appaiono due albums ("Module 2" e "Desktop Robotics") ed altrettanti mini-lp ("Scharlach Eingang" e "Feelings On A Screen") elaborati che non fanno altro che sottolineare la grande predisposizione (e quasi una simbiosi) dell’artista nei confronti della musica elettronica. Lo spasmodico amore per la tecnologia applicata al settore musicale poi viene amplificato dalla colonna sonora realizzata per il cd-rom del gioco a 16 bit "Desktop Robotica" pubblicato da Sony Music Japan qualche tempo fa. Poi una serie di releases apparse su labels come Palm Pictures, Hymen, Fuzzy Box – Darla, Art Of Perception e Forte, quella del compianto Christian Morgenstern. Tra gli artisti che hanno richiesto i suoi remix invece Phasmid, Fingernail, Psi Performer e Gábor Deutsch mentre tra quelli che hanno avuto il piacere di mettere le mani sui suoi lavori Chris Jeffs e l’olandese Like A Tim. Il suo più recente cd (edito dall’inglese Device Electronic Entertainment e distribuito da Baked Goods / Warpmart) s’intitola "Kissing A Robot Goodbye" e vanta la masterizzazione di Darrel Fitton (alias Bola), quello che ha prodotto una versione di "Loverman" per il cd single di Martin Gore.

Ciao Gianluigi. Quando hai scoperto di avere un debole per la musica elettronica ? E a quando risale il tuo primo avvicinamento a questa tipologia musicale ?
"Ciao! Ho iniziato a studiare pianoforte quando avevo 6 anni, la musica elettronica mi ha sempre appassionato così come i sintetizzatori e apparecchiature elettroniche. A 12 anni ero un assiduo frequentatore di negozi di dischi, i preferiti dell’epoca erano "Who’s Afraid Of" degli Art Of Noise, le prime produzioni di Trevor Horn e "The Man Machine" dei Kraftwerk. I negozianti erano divertiti e si stupivano di come potessi conoscere tutti i producers o di come gli facessi notare che se un disco era firmato da Nile Rodgers non poteva che essere una garanzia di qualità, no?! A scuola eravamo degli Apple freaks, quindi trascorrevamo il tempo libero provando software"

Quali sono stati gli artisti che ti hanno spronato a seguire l’itinerario sonoro che ti ha portato a vestire i panni di Bochum Welt ?
"Negli anni 80: Trevor Horn, Ryuichi Sakamoto, Jean Michel Jarre, Herbie Hancock, Giorgio Moroder, Chick Corea, Kraftwerk, Cameo, Mantronix, Bernard Edwards… Negli anni novanta: Richard James, Thomas Dolby, Mark Bell, Kraftwerk, Rephlex"

A cosa si deve il tuo pseudonimo di origine tedesca ?
"La musica e la tecnologia tedesca mi hanno affascinato, Bochum è il nome di un particolare telescopio, Welt è la traduzione di Mondo; l’idea è quindi di cercare una diversa prospettiva"

Molte delle tue produzioni sono apparse su Rephlex, la storica label inglese fondata nel 1991 da Richard D. James alias Aphex Twin e Grant Wilson-Claridge. Come è nato il contatto con quella che è poi diventata una delle migliori icone del sound elettronico mondiale ?
"TRC Records nel ’93 ha pubblicato e distribuito tre mie brani. A Rephlex il disco è piaciuto.. E’ una great label! Ero eccitato quando mi hanno chiesto di pubblicare con loro. Rephlex ha rilasciato le mie prime tracce con il titolo "Scharlach Eingang" (l’entrata scarlatta), Chris Jeffs ne ha remixato un brano. Grant e Richard hanno una cultura musicale starordinaria, la prima volta che sono stato al "master control" mi è stato offerto un tè in una sala dove erano catalogati migliaia di dischi divisi per etichetta discografica e numero di catalogo! Un Powerbook, una tazza di tè caldo e un ambiente così piacevole, a Londra sono una ottima compagnia, trascorrerei settimane a parlare di musica con Grant, un amico a cui sono affezionato"

Come definiresti la musica che produci ?
"Electronic Listening Music"

Parlaci dei tuoi nuovi piani per il 2006.
"Sto completando alcuni remixes e remasterings di tracce fuori catalogo che a diversi supporters piacerebbe fossero ripubblicate e producendo nuova musica. Da tre anni non eseguivo performances in pubblico, infatti nel ’98 ho iniziato a lavorare con Headspace e Beatnik, le società fondate da Thomas Dolby con base in Silicon Valley, California, che si occupano di audio technologies. Preferivo dedicarmi al lavoro di studio. Ultimamente ho programmato due laptop sets in Italia con Luke Vibert e Mike Dred. E’ probabile che ci siano altre performances/laptop sets a breve (www.bochumwelt.com per gli aggiornamenti) in Europa e oltre oceano. Sto cercando di ritagliare del tempo per poter viaggiare di più, e in gennaio conto di completare l’album a cui sto lavorando!"

I tuoi dischi sono apparsi quasi sempre su etichette estere (dalla già citata Rephlex ad Art Of Perception, da Forte a Device) ad eccezione di alcuni (come "Telestatt" e "JX1") che finirono nei cataloghi della Trance Communications e Cut Records di Zenith. A cosa si deve questa tua scelta ? Forse dalla completa mancanza di strutture adatte qui in Italia ?
"TRC è l’etichetta discografica che ha prodotto il primo lavoro, in seguito Rephlex ha pubblicato quasi tutti i miei cds e vinili. Ho anche lavorato a due cds softsynths made rilasciati da Darla oltreoceano. Firstcom e Thomas Dolby hanno prodotto un Headspace cd negli USA con musiche mie e di Brian Salter realizzate con l’uso esclusivo di tecnologie sviluppate dalle software house di Thomas. Grazie a Rephlex, Sony Music ha prodotto gli album "Module 2" e "Desktop Robotics". Le altre labels hanno pubblicato sporadiche tracce. Alcune volte su internet si trovano informazioni non proprio attendibili, ad esempio Zenith pubblicava alcuni suoi lavori su TRC, all’epoca non era la sua etichetta, inoltre la musica che producevo era radicalmente diversa dalla sua. La scena inglese e americana è stimolante e innovativa, così mi piace pubblicare all’estero"

Cosa manca all’Italia per potersi avvicinare alle scene musicali di Paesi come Germania ed Inghilterra ?
"Buona domanda questa … occorrerebbe l’affermarsi di case discografiche tramite un numero maggiore di produzioni di qualità"

C’è qualche artista italiano che ti piace in particolar modo ?
"Ad esempio D’arcangelo!"

Oltre le Alpi invece quali sono i nomi che catturano la tua attenzione ?
"LFO, AFX, Boards Of Canada, Skam, Rephlex"

Tantissimi quelli che nell’ultimo periodo parlano di una morte definitiva del vinile. Come la pensi in merito ?
"Probabilmente il next step è la distribuzione digitale / sistemi di digital right management che siano smart e user friendly. Il vinile conserva comunque fascino e qualità. Molte case discografiche stanno distribuendo musica digitale tramite i propri siti web, ad esempio bleep.com (l’mp3 download service di Warp Records) distribuisce "Kissing a Robot Goodbye", il mio ultimo lavoro. E’ una domanda difficile, perchè sono un computer geek, per darti una idea, al momento ascolto musica con un Gameboy Micro e ho Completato una delle mie performance con un micro computer Sony distribuito solo in Giappone e ritirato dopo pochi giorni!"

Credi che produrre musica oggi sia una cosa semplificata dalle infinite possibilità che la tecnologia mette a disposizione ?
"I softsynths sono più economici e la ricerca di rari sintetizzatori analogici chiede tempo e passione. I softsynths permettono di salvare i suoni, di evitare inaspettate variazioni di accordatura, di lavorare ovunque e non li devi pulire! Però la mia passione rimangono le macchine vere. Elan era un album softsynth made, le prossime releases saranno old school: sintetizzatori analogici, vecchie drum machines / samplers e fx processors"

Nel tuo studio prevale la tecnologia hardware o software ? Perchè ?
"Utilizzo software di continuo ma allo stesso tempo adopero tecnologia hardware. Apprezzo sempre più la mia collezione di synths analogici e di vecchi samplers; recentemente ho aggiunto un Oberheim Xpander ed un Emulator 2 in perfette condizioni completo di sound library originale su floppy da 5 1/4" ! Il loro sound è di difficile emulazione. Lavorando con Thomas ho focalizzato la mia attenzione su soluzioni software based, Headspace e Beatnik sviluppano tecnologie legate all’audio interattivo per dispositivi mobili (telefoni cellulari, pdas, set top boxes, etc etc). Tra i clienti di Beatnik ci sono Steven Spielberg, Yahoo Digital, Nokia e tanti altri. Curare il sound design di un videogioco, un sito web o un ambiente mi permette di comunicare in modo ancora più diretto con l’ascoltatore. Mi piacerebbe ascoltare musica elettronica in una galleria d’arte, in un hotel o in un ambiente di charme"

Siamo ai saluti. Lascia un messaggio agli amici italiani.
"Mi è piaciuto molto suonare in Italia e spero di bissare presto. Grazie ! Bochum Welt"

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