Intervista ad Anja Schneider di Giosuè Impellizzeri 30/10/2006

Nome relativamente nuovo per il settore discografico quello di Anja Schneider che ha dato avvio alla sua carriera da produttrice nel 2004 attraverso “Tonite” su Pias che raccolse i remix dei Dirt Crew e The Youngster. Dopo un anno fu la volta di “Creaky Thoughts” potenziato dalle versioni di Sascha Funke ed Hemmann & Kaden. A questo punto prende il via un progetto ancor più ambizioso, quello della Mobilee, la label che Anja fonda nel 2005 con l’obiettivo di incitare allo sviluppo impetuoso la corrente ‘minimal’ nata dal reimpasto delle sonorità anni novanta sciolte da ogni tipo di orpello. La ‘famiglia’ di Mobilee inizia a crescere attraverso nomi come Pan-Pot (ovvero Marco Resmann, Tassilo Ippenberger e Thomas Benedix), Sebo K., Exercise One, Nhar (già nei 22 Crew con l’amico Kevin Scherschel), Daniel Stefanik, Sleeper Thief (dietro il quale si celano Anthony Middleton e Luca Saporito aka Audiofly) ed il greco Alexander Tsotsos noto come GummiHz. Tra i dischi che hanno destato più scalpore negli ultimi mesi c’è proprio un Mobilee, quel “Rancho Relaxo” che Anja Schneider ha firmato con Sebo K., recentemente riportato in auge da personaggi come Magda, M.I.A. e Jennifer Cardini (voce della nota “Me And Madonna” dei Blackstrobe, 2002). Il disco entra prepotentemente nelle top-charts di tutta Europa macinando compilation su compilation e traghettando Mobilee nel circolo delle etichette indipendenti più rincorse del 2006.

Ciao Anja, benvenuta su Technodisco. Amo iniziare le mie interviste dando un veloce sguardo al passato. Quando hai scoperto la ‘musica delle macchine’ ?
“Mi interesso di musica elettronica da circa venti anni. Il primo contatto risale alla fine degli anni ottanta grazie ad un piccolo locale di Colonia chiamato Rave Club nel quale suonava Hans Nieswandt (quello che qualche anno più tardi avrebbe formato, in compagnia di Eric D. Clark e Justus Köhncke, l’agguerrito trio dei Whirlpool Productions ndr). Il suo era uno stile che non avevo mai ascoltato prima d’ora e che mi contagiò al punto tale da spingermi nel mondo della dj-culture. Tra i primi dischi acquistati c’era “Computerwelt” dei mitici Kraftwerk ma la band che adoravo in assoluto era quella dei Depeche Mode. Sai invece quale fu il mio primo vinile ? “Nightflight To Venus” dei Boney M :o)”

Come definiresti il tuo stile musicale ?
“Suono una sorta di rave-minimal che trascina in vortici deep, techno e soulful”

Pur non essendo una novità il minimal rappresenta oggi uno dei trend più esplosivi d’Europa.
“Ad essere sincera, ‘Minimal’ è un nome di un supermercato molto diffuso qui in Germania. Credo che sia necessario cambiare il suo nome per evitare disguidi :o)”

Tra qualche giorno uscirà , naturalmente su Mobilee, la prima release in cd chiamata “Back To Back”. Parlacene.
“Siamo davvero molto lieti di presentare il nostro primo progetto in cd dopo un anno esatto dalla nascita della label. Abbiamo puntato ad una sorta di greatest-hits disponibile per coloro che non fanno i dj’s e che quindi non hanno acquistato i vinili. Inoltre il package racchiude un bonus-cd mixato da me che ingloba diversi remixes esclusivi ed inediti che coinvolgono tutti gli artisti di Mobilee. Questo il veloce sunto di “Back To Back”, la rappresentazione pura di tutta la famiglia Mobilee. Naturalmente i remixes inclusi saranno presto disponibili anche in versione vinilica destinata ai dj’s”

Mobilee è nata nel 2005 dalla collaborazione con Ralf Kollmann: come mai hai deciso di fondare una label ? Con quali scopi è nata ?
“Word And Sound (il nostro distributore) ha dimostrato sin dal primo momento di gradire l’idea di far nascere una nuova label come Mobilee e ciò non ha potuto che rendermi davvero felice visto che era un progetto che volevo attuare già da qualche anno. Grazie alla mia posizione (da dj in discoteca e in radio) ho potuto accumulare decine e decine di demos preparati da ragazzi che rincorrevano il sogno di veder stampati i propri lavori e quindi non mi è stato certamente difficile poter recuperare materiale inedito. In tal maniera ho creato Mobilee proprio con l’intento di dare la possibilità alle nuove leve di esprimersi al meglio, senza naturalmente dimenticare la musica da me prodotta che posso far uscire in un qualsiasi momento senza dover attendere il responso di altre labels. La filosofia di Mobilee è molto semplice: pubblicare musica di buona qualità che possa in qualche maniera fuggire dai canoni standard. Sono soddisfatta del roster di artisti che abbiamo creato in questo lasso di tempo grazie al quale abbiamo potuto lanciare in Europa il nostro stile senza dover scopiazzare a destra e a manca quello degli altri”

E’ difficile gestire oggi una label come Mobilee ?
“A me risulta particolarmente facile perchè ho sempre sognato di lavorare nel campo della musica. All’inizio ero un pò perplessa ma poi, con l’arrivo dei primi esaltanti risultati, mi sono convinta che era quella la strada giusta. Mi fa piacere veder crescere la nostra famiglia giorno per giorno dando ad ogni artista il suo giusto spazio. Amo il lavoro di squadra !”

Consideri interessante l’attuale scena musicale europea ?
“Si, credo che sia degna di nota e sicuramente valida quanto lo era in passato. Sono una fan sfegatata di Sebo K. e dei Pan-Pot, mi piacciono artisti come Shinedoe, Luciano e Steve Bug ma la lista potrebbe essere molto più lunga anche perchè ogni giorno vengono fuori nomi nuovi sconosciuti dalla massa veramente interessanti. Sul fronte produttori mi piacciono nuovi talenti come gli spagnoli Alex Under e Tadeo o i tedeschi Exercise One e Daniel Stefanik. Ed anche dall’Italia arrivano ottimi talenti …”

A proposito di Italia: a novembre suonerai nei clubs di Bologna e Firenze.
“Ho già suonato in Italia in passato e devo ammettere che mi sono sempre divertita. Mi sono esibita a Torino, Roma e Napoli e la risposta da parte del pubblico è stata ottima”

In passato hai lavorato per la nota Kiss Fm ma ancora oggi il tuo nome gravita nell’etere tedesco …
“Ho lavorato a Kiss Fm per oltre dieci anni. Da cinque anni invece mi occupo del mio show chiamato Dance Under The Blue Moon in onda ogni sabato su Radio Fritz, una delle più importanti emittenti tedesche. In ogni puntata invito un ospite (tra dj’s e producers) a rappresentare gli ultimi trends nel campo della musica elettronica. Ci tengo a sottolineare che tutto è realizzato al 100% da me (dal concept alla selezione musicale sino alle interviste)”

La scena berlinese è sempre viva e ricca di spunti creativi ?
“Si, e soprattutto cresce continuamente. Qui a Berlino puoi ascoltare musica elettronica nei locali ogni giorno e non solo durante il weekend. Credo che questo sia stupendo ed inimitabile”

Cosa pensi del fenomeno del file-sharing ? Aiuta o uccide il mercato discografico ?
“Ho vissuto una brutta esperienza in passato riguardo ciò: qualcuno ha uploadato in rete degli mp3 di tracce Mobilee non ancora pubblicate. Questo tipo di comportamento non è rispettoso nei confronti di chi lavora e vive con la musica”

Ma ormai sono in tantissimi ad asserire che il giorno della morte del vinile sia sempre più vicino …
“Credo ancora fermamente nel vinile poichè dona delle sensazioni uniche che nessun altro supporto fisico può dare. Il suono che viene fuori dal disco è quello con la miglior qualità audio e sino a quando lavorerò in questo settore non cambierò idea”

Quando sei in studio invece preferisci un equipment analogico o digitale ?
“Al momento lavoro prevalentemente con strumenti digitali, più veloci da adoperare ed ormai qualitativamente vicini ai più vecchi hardware”

Abbiamo finito Anja.
“Vi aspetto ai party Mobilee: sarei felice di potervi veder ballare al ritmo della mia musica. Anja Schneider”

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