La popolare label fondata a Monaco nel 1991 da Peter ‘Upstart’ Wacha è divenuta ormai uno dei simboli della musica elettronica made in Germany. Nata dalle ceneri della Sub-Up, Disko B è stata la culla nella quale ha preso forma, a fine 1996, l’International Deejay Gigolo di Hell oltre ad aver rappresentato la piattaforma di lancio per artisti come Electric Indigo, Patrick Pulsinger, Richard Bartz, Unit Moebius, Abe Duque, Dj Good Groove, I-F, Hans Platzgumer, Dakar & Grinser, Artist Unknown, Alek Stark, Crème De Menthe, Electronicat, Mysterymen, Neulander e molti altri ancora.
Forte di questa consolidata posizione ottenuta nel corso di oltre un decennio di ammirevole attivit� , Disko B annuncia le novit� che usciranno nei prossimi mesi partendo da “Mono”, il nuovo album dei Console (il team capitanato da Martin Gretschmann alias Acid Pauli) con cui si rimuove il vecchio concetto di electro-pop (ottenuto attraverso le releases su Payola) per inforcare quello dell’ambient ispirato da Brian Eno. Il 16 febbraio 2007 sar� messa in vendita anche una re-release di “Pan Or Ama” (il primo album dei Console risalente al 2001) che vedr� l’inserimento di due bonus-tracks inedite. In circolazione c’è anche il video di “Magnolia” (tratta da “Mono”), firmato dall’estroso parigino Luis Briceno, lo stesso che diresse “Billy The Killy”. Un gradito ritorno in casa Disko B è quello di Patrick Pulsinger che riappare con l’e.p. “Dogmatic Sequences III”, naturale prosieguo della saga iniziata nel 1994. Nelle prime settimane del nuovo anno sar� pubblicato anche un cd, “Dogmatic Sequences -Series 1994-2006”, che si snoder� sui pezzi migliori tratti del passato e su nuovo materiale che riporter� a galla la techno dei primi anni novanta mischiata all’acid e ad un jazz dagli impianti futuristici. Altro rientro è quello di Jay Denham che, attraverso il nuovo album “The Truth”, finalmente chiude l’anello lasciato aperto dal 1998, anno in cui incise l’emblematico “Escape To The Black Planet”. La musica rimane, chiaramente, techno. Nell’ambiente circolano voci su un possibile ritorno di Abe Duque, nelle vesti di Kirlian, per donare un lavoro all’altezza di “De Todas Partes” pubblicato nel 2001.
-Detroit Grand Pubahs & Dave The Hustler “Go Ahead” (Citizen): dopo un’incertezza iniziale l’etichetta fondata da Pascal ‘Vitalic’ Arbez nel 2002 pare davvero lanciata alla conquista del mercato francese dell’electronic-techno. Questa release #015 mette insieme il genio vocale di Detroit Grand Pubahs e quello più bombante di Dave The Hustler per raggiungere un risultato che profuma di electropunk. Lievemente più squadrato ed incline al funk-techno-rock è invece la versione remix del ‘padron di casa’ Vitalic, ormai uno dei nomi più rincorsi dell’Europa che balla.
-Manone “Let This Make Your Foot Worxx E.p.” (Minimalistix): Martijn ‘Manone’ Lernouldt si diverte nel ricostruire in maniera fedele il cosiddetto ‘jumpy style’ che in Belgio ha sempre ricoperto un ruolo di notevole importanza. Casse distorte e movimenti pseudo-hardcore s’infilano nelle scabrose “Override Bitches” e “Scream For Whore” con cui pare proprio di riascoltare le vecchie produzioni di Paul Elstak. Sul lato b trovano alloggio “Twinkel Tweek” e “Feed The Lead” dove suoni retro-rave tipici della techno anni novanta svolgono ruolo preminente all’interno di incisivi battiti quaternari.
-Sean Danke & Sheizer Goodman “Until Further Notice” (Thugfucker Recordings): ottimo esordio per questa coppia islandese che, attraverso le scariche elettriche di “Until Further Notice”, ha subito attirato il duo dei Thugfucker. Rimembranze alla Gallen, Chaotik Ramses e Dj Tonio s’addensano nell’Original mentre un taglio decisamente minimal è quello del remix di Adultnapper. Diametralmente opposto quello del newyorkese Elliot Taub alias Ulysses capace di scatenare un vortice di ricordi retro (Afrika Bambaataa, Cybotron ed Egyptian Lover) chiaramente vicini all’electrofunk. L’uscita era stata schedulata per ottobre ma al momento è ancora un ‘bianco’.
-Lee Van Dowski & Quenum “Ultimate Desert Ambassador” (Soma): secondo singolo estratto dall’album “As Told On The Eve Of …” (dopo “Dude Bond 334”) per l’affermata coppia degli alfieri del micro sound spesso nello stesso studio (senti releases su Cadenza, Pnuma, Defrag Sound Processing e Num). L’Original è un trip ossessivo, lugubre, pastoso e brillante per i grooves che catturano l’ascoltatore all’istante. Il remix è del canadese Mike Shannon che distilla l’aspetto techno portandolo a fermentare su melodie glaciali e campiture metalliche perforate da beats vagamente tribali e dall’andatura fluttuante. Una probabile hit invernale.
-Dj Hell “Misch Masch 3” (Four Music): dopo l’electrohouse dei Tiefschwarz e la disco-funk di Freeform Five la Four (sublabel di Fine) affida il terzo tassello di “Misch Masch” ad Helmut Josef Geier, al secolo Dj Hell. Il concept rimane invariato così da un lato assistiamo al mixing (attraverso tracce di Literon, Robert Hood, Woody, Gavin Herlihy, Âme, Dopplereffekt) e dall’altro alla collection dei remixes meglio riusciti (qui la lista abbraccia nomi altisonanti come Grace Jones, P. Diddy, Laurent Garnier, Dave Clarke, Air Liquide, Fischerspooner, Johannes Heil e Pey Shop Boys). Il tutto non può far altro che attestare la straordinariet� con cui Hell porta avanti la sua carriera da oltre un ventennio.
-Dj Gio MC-505 “Borneo E.p.” (38db Tonsportgruppe): a poche settimane da “Engel Und Teufel E.p.” sulla berlinese Vokuhila ritorno sul mercato con un nuovo 12″ pubblicato dalla tedesca 38db Tonsportgruppe dalla quale, circa un anno fa, emerse la genialit� di Monsular. Se “Borneo” ricrea la tappa di un viaggio nell’isola di Kalimantan a base di ombrosa neo-house, “Diskonight” porta sui picked-bass tipici del funk anni settanta. Poi la vivacit� accesa di “Mash Up The Dancefloor” che imprime techno-rave alla Müller style e il remix di “Diskonight” ad opera del francese Chris Kalera (aka Dynarec e Speakwave) che si butta a capofitto nella techno-pop sotto il segno dei Pet Shop Boys e di visionari Soft Cell.
-Knight Action “Single Girl” (Clone Classic Cuts): dopo variopinti ricordi italo e chicago-house (Mike Dunn, Reggie The Movemaker e Dharma) la label di Rotterdam mette le mani sul classico di Duane Thamm Jr alias Knight Action, particolarmente ispirato negli anni ottanta ed attivo sino alla met� dei novanta. “Single Girl”, ‘prelevato’ da un polveroso vinile edito nel 1984 dall’americana Let’s Dance, torna a lasciar scorrere sotto la puntina incertezze ed asperit� tipiche delle produzioni disco made in 80’s in questo caso impreziosite dalla sinuosa voce di Josephine Brown. Sul lato b (ri)troverete anche la vintage galattica di “D-Rail” modulata su giochi della Tr-808 ed un basso acidulo che passeggia sulle ottave della tastiera. Il tipico esempio di musica del passato che può continuare ad ispirare la musica del presente e, perchè no, del futuro.
-Studio R featuring Capitol A “A+R” (Compost Black Label): gi� noti per “Clapz” (su Sonar Kollektive) che si avvalse del contributo vocale di Mocky e del remix dei Trickski, gli Studio R tornano agguerriti su Compost con un pezzo che parla la lingua dell’electro-hop. Più deep-techno il remix di Llorca (quello di F-Communications) e new hip-house quello di Dj Friction che riporta ai (bei) tempi di KC Fligght ma la migliore rimane, a mio avviso, la dub di Ben Mono che, con incredibile destrezza, ridefinisce l’electro-funk tirando in ballo suoni degli anni ottanta (Trio) e della gloriosa italo mettendo all’angolo la parte cantata ridotta così a sprazzi di vocoder.
-Sideshow “Sideshow” (Aus Music): aria di collection per Fin ‘Fink’ Greenall, rispettato producer di casa Ninja Tune che prosegue il suo iter all’interno del progetto parallelo Sideshow nato nel 2003 sotto la costellazione della dance. Tra infiltrazioni blues e trip hop si scorge anche la piallata microhouse rinforzata nei bonus-remix ad opera di Lee Jones, Jesse Rose, John Tejada e Mathew Jonson, tutti uniti nel nome di ritmi basici e tappeti sonori intricati spesso confinanti con le atmosfere ovattate del dub. “Sideshow” uscir� ufficialmente il 29 gennaio e sar� facilmente recuperabile attraverso la versione mp3 giacchè le copie in cd sono state stampate in numero decisamente esiguo.
Electric greetz
