Metacid meets G-Force – Regain EP (Braincrashed Records)

Alla loro seconda apparizione, i belgi Metacid (Marc Carbone e David Gneo) possono essere ufficialmente considerati gli eredi della Acid Rave Techno degli anni Novanta. La loro esistenza (e di conseguenza quella della loro musica) la si deve ad uno strumento che, a ben ventisei anni dalla sua ‘morte produttiva’, continua ad ispirare intere generazioni di produttori. La Roland TB-303 è considerata un cimelio-feticcio, e soprattutto per i Metacid qualcosa su cui installare per intero il proprio concept. Se con “Anarchy EP” di qualche mese fa si erano preannunciati come la novità più bollente e sismica del 2010, col nuovissimo “Regain EP” confermano tutto quello che si era detto su di loro e sul personale modo di creare musica, piuttosto anacronistico se si pensa agli studi digitalizzati di oggi in cui di ‘reale’ è rimasto appena l’uomo che armeggia col mouse. “Gidek” esprime tutta la rabbia del duo belga che sembra voglia ammazzare (a colpi di bassline) la musica troppo ‘sonnacchiosa’ dei tedeschi. Il brano farà saltare di gioia chi ha voglia di tornare indietro nel tempo per rivivere le sensazioni ed emozioni dei vecchi Rave, soprattutto per l’uso del cutoff-resonance incrociati e di un break centrale che serve a ricaricarsi prima di una nuova deflagrazione. In “Battle Continues” (naturale seguito al “Battle” racchiuso nel precedente EP), si perde solo qualche BPM ma non si tolgono, neanche per un attimo, gli occhi dall’obiettivo di far rivivere quella Techno che trovò modo di essere reimpostata grazie all’estro di produttori olandesi ed inglesi. I Metacid coinvolgono un’altra vecchia conoscenza della Techno belga, Stanny Franssen, che oltre a curare il master torna a vestire, dopo qualche tempo, i panni di G-Force per due brani di grande effetto. Con “F** Rippers” rispolvera l’Acid Techno britannica più battagliera di metà anni Novanta (D.A.V.E. The Drummer, Lawrie Immersion, Geezer, Chris Liberator, Punk Floyd, Rowland The Bastard), spingendosi al limite tra Hardcore ed Industrial mediante una cassa spaccatimpani, distorsioni varie ed un TB-303 usato con intenti distruttivi. In “It Belongs To Me!” riscopriamo infine, con immenso piacere, anche i grooves di gloriose tracce apparse su Zync, Primate, Kobayashi e l’indimenticata Genetic (forse l’ultimo periodo per la Techno vissuta con spirito di ribellione), abbinati sagacemente a sgroppate acide che salgono e si infrangono come flutti su barriere ritmiche. Chi non ha vissuto l’Acid Techno non potrà mai capire l’essenza di un disco come questo. Prego astenersi deboli di udito. E di cuore.

Giosuè Impellizzeri

Giornalista musicale, consulente per eventi, reporter per festival internazionali, produttore discografico, A&R e promoter per una label, autore della colonna sonora di un videogame, autore di un libro dedicato alla Dance anni Novanta, selezionatore e redattore di shows radiofonici, Dottore in Beni Culturali: tutto in uno. Giosuè Impellizzeri da un lato, DJ Gio MC-505 dall'altro. Le prime recensioni appaiono su una fanzine, nel 1996. Dopo quattro anni inizia il viaggio che si sviluppa su testate cartacee e sul web (TheDanceWeb, Cubase, Trend Discotec, DiscoiD, Radio Italia Network, TechnoDisco, Jay Culture, Soundz, Disc-Jockey.it, Basebog, La Nuit, Jocks Mag, AmPm Magazine). Ogni anno dà vita ad oltre seicento pubblicazioni, tra articoli, recensioni ed interviste realizzate in ogni angolo del pianeta. Tutto ciò gli vale la nomina, da parte di altri esponenti del settore, di 'techno giornalista', rientrando tra i pionieri italiani del giornalismo musicale sul web. Nel 2002 fa ingresso nel circolo dei DJs che si esibiscono in Orgasmatron, contenitore musicale di Radio Italia Network, proponendo per primo in un network italiano appartenente alla fascia del mainstream un certo tipo di Electro, imparentata con la Disco, il Synth Pop e la Techno. Nel medesimo periodo conduce, per la stessa emittente e in particolare per il programma di Tony H e Lady Helena, la rubrica TGH in veste di inviato speciale alla ricerca di novità musicali provenienti da tutto il mondo. Per quel che concerne la sfera della produzione discografica, dopo le demo tracks realizzate nella seconda metà degli anni Novanta, incide il primo EP tra 2001 e 2002, "Android's Society", che contiene "Commodore Generation", remixata dai finlandesi Ural 13 Diktators, finita nella top-ten dei più suonati sulle passerelle di moda milanesi e supportata da nomi importanti tra cui Tampopo, David Carretta, Vitalic, Capri, DJ Hell e Romina Cohn. La storia continua con altre esperienze, vissute prima tra le mura della H*Plus di Tony H ("Tameshi Wari EP" e "Superstar Heroes EP") e poi tra le fila delle tedesche Vokuhila ("Engel Und Teufel EP", con "El Diablero" remixato dagli Hong Kong Counterfeit e Maxx Klaxon), 38db Tonsportgruppe ("Borneo EP", col remix Electro Disco di Chris Kalera) e della slovena Fargo (col rombante "Technomotor EP"). Dal 2005 al 2008 affianca Francesco Passantino e Francesco Zappalà nella conduzione della Tractorecords e della Laboraudio, digital-label concepita come laboratorio di musica finalizzata alla valorizzazione di artisti appartenenti al sottobosco creativo. Poi collabora col bolognese Wawashi DJ (oggi nel chiacchierato progetto Hard Ton) per "Gary Gay", si lascia remixare dallo svedese Joel 'Jor-El' Alter ("Stroboscopic Life"), partecipa al "The Church Of Pippi Langstrumpf" su Dischi Bellini e viene invitato dall'etichetta berlinese Das Drehmoment a prendere parte al progetto "Rückwärts Im Uhrzeigersinn" insieme ad altri artisti di spessore internazionale tra cui Kalson, Replicant, Makina Girgir, Starcluster e Polygamy Boys. Nel 2010, dopo nuove esperienze discografiche ("Gaucho", su Disco Volante Recordings, coi remix di Gabe Catanzaro, Hard Ton, Valyom & Karada, Midnight Express e Bangkok Impact, e "The World In A Pocket EP", su Prodamkey/Analog Dust, avvalorato dalle versioni di -=UHU=-, Alek Stark, Downrocks, Snuff Crew, Gesloten Cirkel e Metacid), diventa free lance per DJ Mag Italia, versione italiana della celeberrima testata editoriale inglese dedicata alla musica elettronica e alla DJculture. In parallelo fonda, con l'amico Mr. Technium, la Sauroid, etichetta che si propone come punto di raccordo e diffusione di diversi stili tra cui Acid House, Italo Disco, Electro, Nu Rave e Chiptune.

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