Various – Global Surveyor Remixes (Dominance Electricity)

A poco meno di un anno dall’uscita, “Global Surveyor 3” ritorna per mezzo di una grande parata di pura Electro in pompa magna rivista e ristilizzata da artisti noti e non. E’ davvero incredibile come Dominance Electricity riesca a sconvolgere l’ascoltatore ogni qualvolta si ripresenti sul mercato, senza mai incappare in quel processo di involuzione a cui invece molte etichette vanno incontro per evitare di perdere la propria nicchia di riferimento. La musica che si ascolta e che si continuerà ad ascoltare su Dominance Electricity sarà sempre e solo Electro, a volte imparentata col primordiale Hip Hop, altre con le soundtracks di film di fantascienza, ma vivrà di e in continue manipolazioni. Per qualcuno la lunga carrellata di musica programmata da artisti interpellati per rileggere “Global Surveyor” dei Global Surveyor, K1 (Keith Tucker degli Aux 88) e dell’italiano Gab.Gato, potrebbe essere letta come l’ennesimo tentativo di emulazione o azione revivalista per tentare di tenere in vita un genere che ormai fa palpitare solo i cuori degli appassionati, e forse è proprio così, ma d’altro canto certa musica è fatta da cultori per i cultori, senza l’ambizione di arrivare in vetta alle charts di vendita o conquistare le copertine patinate dei giornali. Da The Exaltics a Scape One, da Dr. Schmidt a Roadking passando per Crotaphytus, Rob Real e Dark Vektor, ci si renderà presto conto di quante energie siano state spese per confezionare un progetto come questo. Se poi agli otto remix aggiungiamo anche quattro inediti (firmati da Audiohead, Komarken Electronics, E-Control e Magnetic Bass Force) sarà ancor più facile capire come una collection del genere non possa sfuggire a chi è solito mettere da parte i 4/4 in favore delle sincopi.

Giosuè Impellizzeri

Giornalista musicale, consulente per eventi, reporter per festival internazionali, produttore discografico, A&R e promoter per una label, autore della colonna sonora di un videogame, autore di un libro dedicato alla Dance anni Novanta, selezionatore e redattore di shows radiofonici, Dottore in Beni Culturali: tutto in uno. Giosuè Impellizzeri da un lato, DJ Gio MC-505 dall'altro. Le prime recensioni appaiono su una fanzine, nel 1996. Dopo quattro anni inizia il viaggio che si sviluppa su testate cartacee e sul web (TheDanceWeb, Cubase, Trend Discotec, DiscoiD, Radio Italia Network, TechnoDisco, Jay Culture, Soundz, Disc-Jockey.it, Basebog, La Nuit, Jocks Mag, AmPm Magazine). Ogni anno dà vita ad oltre seicento pubblicazioni, tra articoli, recensioni ed interviste realizzate in ogni angolo del pianeta. Tutto ciò gli vale la nomina, da parte di altri esponenti del settore, di 'techno giornalista', rientrando tra i pionieri italiani del giornalismo musicale sul web. Nel 2002 fa ingresso nel circolo dei DJs che si esibiscono in Orgasmatron, contenitore musicale di Radio Italia Network, proponendo per primo in un network italiano appartenente alla fascia del mainstream un certo tipo di Electro, imparentata con la Disco, il Synth Pop e la Techno. Nel medesimo periodo conduce, per la stessa emittente e in particolare per il programma di Tony H e Lady Helena, la rubrica TGH in veste di inviato speciale alla ricerca di novità musicali provenienti da tutto il mondo. Per quel che concerne la sfera della produzione discografica, dopo le demo tracks realizzate nella seconda metà degli anni Novanta, incide il primo EP tra 2001 e 2002, "Android's Society", che contiene "Commodore Generation", remixata dai finlandesi Ural 13 Diktators, finita nella top-ten dei più suonati sulle passerelle di moda milanesi e supportata da nomi importanti tra cui Tampopo, David Carretta, Vitalic, Capri, DJ Hell e Romina Cohn. La storia continua con altre esperienze, vissute prima tra le mura della H*Plus di Tony H ("Tameshi Wari EP" e "Superstar Heroes EP") e poi tra le fila delle tedesche Vokuhila ("Engel Und Teufel EP", con "El Diablero" remixato dagli Hong Kong Counterfeit e Maxx Klaxon), 38db Tonsportgruppe ("Borneo EP", col remix Electro Disco di Chris Kalera) e della slovena Fargo (col rombante "Technomotor EP"). Dal 2005 al 2008 affianca Francesco Passantino e Francesco Zappalà nella conduzione della Tractorecords e della Laboraudio, digital-label concepita come laboratorio di musica finalizzata alla valorizzazione di artisti appartenenti al sottobosco creativo. Poi collabora col bolognese Wawashi DJ (oggi nel chiacchierato progetto Hard Ton) per "Gary Gay", si lascia remixare dallo svedese Joel 'Jor-El' Alter ("Stroboscopic Life"), partecipa al "The Church Of Pippi Langstrumpf" su Dischi Bellini e viene invitato dall'etichetta berlinese Das Drehmoment a prendere parte al progetto "Rückwärts Im Uhrzeigersinn" insieme ad altri artisti di spessore internazionale tra cui Kalson, Replicant, Makina Girgir, Starcluster e Polygamy Boys. Nel 2010, dopo nuove esperienze discografiche ("Gaucho", su Disco Volante Recordings, coi remix di Gabe Catanzaro, Hard Ton, Valyom & Karada, Midnight Express e Bangkok Impact, e "The World In A Pocket EP", su Prodamkey/Analog Dust, avvalorato dalle versioni di -=UHU=-, Alek Stark, Downrocks, Snuff Crew, Gesloten Cirkel e Metacid), diventa free lance per DJ Mag Italia, versione italiana della celeberrima testata editoriale inglese dedicata alla musica elettronica e alla DJculture. In parallelo fonda, con l'amico Mr. Technium, la Sauroid, etichetta che si propone come punto di raccordo e diffusione di diversi stili tra cui Acid House, Italo Disco, Electro, Nu Rave e Chiptune.

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