Wolfram – Out Of Control / Thing Called Love (Remixes) (Permanent Vacation)

Carriera in costante ascesa per il viennese Wolfram Eckert, spassionato amante della Disco elettronica degli anni Ottanta, supportata dal 2005 con la sua Diskokaine (sulla quale esordì Sally Shapiro). Transitato per altre etichette di tutto rispetto come Crème Organization, e Gomma, il DJ austriaco firma per la tedesca Permanent Vacation che circa un anno fa manda in stampa il suo album di debutto. I due brani del 12″ trasparente e fresco di stampa sono estratti proprio da “Wolfram”, e sottolineano nuove sfumature di un genere tenuto in vita dalla passione di collezionisti e cultori, molto spesso localizzati nel Nord Europa. “Out Of Control”, col featuring di Paul Parker (la voce di “Right On Target” e “Tech-No-Logical World” di Patrick Cowley) viene riletta da Daniel Wang e Massimiliano Pagliara in due versioni: la Vocal Mix offre logicamente supporto all’inconfondibile voce del cantante californiano, in un mosaico di Disco, Funk ed House, molto retrò ma poco sfruttabile nei club se non in quelli specializzati e frequentati da chi ha lasciato cuore ed anima negli Ottanta; l’Acid Dub deriva pressochè dallo stesso materiale ma lascia spazio a ghirigori acidi e funky-inspired. Sul lato B c’è un secondo remix di “Thing Called Love” ad opera di Legowelt, che si somma a quello pubblicato circa un anno addietro. Qui la voce è di un’altra star del passato, Haddaway (proprio quello di “What Is Love”), ma i puritani non temano: non c’è nulla da relazionare al genere in voga ai tempi per cui il vocalist di Trinidad divenne più che celebre. Wolfers dosa con parsimonia le voci, le filtra nel vocoder e le spalma su una base che ha il fascino di una Disco vagamente romantica e molto d’atmosfera. Un vero festival di nomi d’eccezione.

Giosuè Impellizzeri

Giornalista musicale, consulente per eventi, reporter per festival internazionali, produttore discografico, A&R e promoter per una label, autore della colonna sonora di un videogame, autore di un libro dedicato alla Dance anni Novanta, selezionatore e redattore di shows radiofonici, Dottore in Beni Culturali: tutto in uno. Giosuè Impellizzeri da un lato, DJ Gio MC-505 dall'altro. Le prime recensioni appaiono su una fanzine, nel 1996. Dopo quattro anni inizia il viaggio che si sviluppa su testate cartacee e sul web (TheDanceWeb, Cubase, Trend Discotec, DiscoiD, Radio Italia Network, TechnoDisco, Jay Culture, Soundz, Disc-Jockey.it, Basebog, La Nuit, Jocks Mag, AmPm Magazine). Ogni anno dà vita ad oltre seicento pubblicazioni, tra articoli, recensioni ed interviste realizzate in ogni angolo del pianeta. Tutto ciò gli vale la nomina, da parte di altri esponenti del settore, di 'techno giornalista', rientrando tra i pionieri italiani del giornalismo musicale sul web. Nel 2002 fa ingresso nel circolo dei DJs che si esibiscono in Orgasmatron, contenitore musicale di Radio Italia Network, proponendo per primo in un network italiano appartenente alla fascia del mainstream un certo tipo di Electro, imparentata con la Disco, il Synth Pop e la Techno. Nel medesimo periodo conduce, per la stessa emittente e in particolare per il programma di Tony H e Lady Helena, la rubrica TGH in veste di inviato speciale alla ricerca di novità musicali provenienti da tutto il mondo. Per quel che concerne la sfera della produzione discografica, dopo le demo tracks realizzate nella seconda metà degli anni Novanta, incide il primo EP tra 2001 e 2002, "Android's Society", che contiene "Commodore Generation", remixata dai finlandesi Ural 13 Diktators, finita nella top-ten dei più suonati sulle passerelle di moda milanesi e supportata da nomi importanti tra cui Tampopo, David Carretta, Vitalic, Capri, DJ Hell e Romina Cohn. La storia continua con altre esperienze, vissute prima tra le mura della H*Plus di Tony H ("Tameshi Wari EP" e "Superstar Heroes EP") e poi tra le fila delle tedesche Vokuhila ("Engel Und Teufel EP", con "El Diablero" remixato dagli Hong Kong Counterfeit e Maxx Klaxon), 38db Tonsportgruppe ("Borneo EP", col remix Electro Disco di Chris Kalera) e della slovena Fargo (col rombante "Technomotor EP"). Dal 2005 al 2008 affianca Francesco Passantino e Francesco Zappalà nella conduzione della Tractorecords e della Laboraudio, digital-label concepita come laboratorio di musica finalizzata alla valorizzazione di artisti appartenenti al sottobosco creativo. Poi collabora col bolognese Wawashi DJ (oggi nel chiacchierato progetto Hard Ton) per "Gary Gay", si lascia remixare dallo svedese Joel 'Jor-El' Alter ("Stroboscopic Life"), partecipa al "The Church Of Pippi Langstrumpf" su Dischi Bellini e viene invitato dall'etichetta berlinese Das Drehmoment a prendere parte al progetto "Rückwärts Im Uhrzeigersinn" insieme ad altri artisti di spessore internazionale tra cui Kalson, Replicant, Makina Girgir, Starcluster e Polygamy Boys. Nel 2010, dopo nuove esperienze discografiche ("Gaucho", su Disco Volante Recordings, coi remix di Gabe Catanzaro, Hard Ton, Valyom & Karada, Midnight Express e Bangkok Impact, e "The World In A Pocket EP", su Prodamkey/Analog Dust, avvalorato dalle versioni di -=UHU=-, Alek Stark, Downrocks, Snuff Crew, Gesloten Cirkel e Metacid), diventa free lance per DJ Mag Italia, versione italiana della celeberrima testata editoriale inglese dedicata alla musica elettronica e alla DJculture. In parallelo fonda, con l'amico Mr. Technium, la Sauroid, etichetta che si propone come punto di raccordo e diffusione di diversi stili tra cui Acid House, Italo Disco, Electro, Nu Rave e Chiptune.

Lascia un commento