INTERVISTA A THOMAS P. HECKMANN di Giosuè Impellizzeri 29-12-2K4

Intenso, impetuoso ed emozionale: sono queste le caratteristiche del sound di Thomas P. Heckmann, inconfondibile in mezzo a mille altri provenienti da decine di techno produzioni che ogni giorno invadono il mercato mondiale. Profondamente influenzato dall’ebm, industrial, synthpop e dall’experimental degli anni ’80, Thomas inizia ad innamorarsi dell’attività di producer con la nascita dell’acid-house e con la conseguente esplosione dei raves. Agli inizi dei ’90 invece scopre il sound di Detroit con l’Underground Resistance e la Plus 8 mentre dall’olandese Djax-Up-Beats trae gli spunti per l’acid-techno che di lì a poco avrebbe invaso completamente il continente europeo. ..Nacque così la sua Trope Recordings dalla quale venne fuori la saga Drax grazie alla quale si fa conoscere oltre i confini tedeschi. Poi è la volta di progetti come Acid Fucker, Acid Fuckers United e Silent Breed (quest’ultimo apparso sulla Tracid Traxxx di Kai Tracid) che gli danno la possibilità di penetrare in altri continenti come l’Oceania e l’America. Poi con la Wavescape (nata dalle ceneri della Trope) rilancia un sound derivato dall’agitata combinazione tra techno, ebm e disco, elementi che da sempre contraddistinguono i suoi pezzi. Thomas P. Heckmann è ospite sulle pagine di Technodisco.

Ciao Thomas !! Sono lieto di ospitarti sulle web-pages di Technodisco !! Iniziamo parlando dei tuoi primi passi all’interno della scena musicale …
"Ciao Giosuè e ciao a tutti i web-navigators di Technodisco!! La mia avventura all’interno della musica iniziò più o meno nell’ormai lontano 1974, anno in cui scoprii svariati dischi di mio padre: si trattava degli albums dei Kraftwerk e dei Pink Floyd. Proprio da quel momento ebbe avvio la mia dedizione nei confronti di questo genere musicale che ogni giorno muta aspetto proponendoci qualcosa di nuovo"

Ritieni quindi che la musica elettronica sia nata proprio negli anni ’70 ??
"A dire il vero i primi esperimenti risalgono a molto prima, intorno all’inizio dello scorso secolo (vedi l’Intonarumori di Luigi Russolo, ndr). Poi, negli anni ’70, i Kraftwerk furono abili nel proseguire quella strada gettando le radici di quella che oggi viene chiamata genericamente ‘techno-music’"

Come definiresti il tuo stile ?? Magari electro-techno ??
"Non mi piace molto far rientrare la musica in categorie come se fosse un prodotto da comprare al supermercato. Sicuramente è musica da ballare e da ascoltare. Indubbiamente quello che non manca mai nei miei pezzi è l’energia"

Attualmente l’electronic-music appare come il maggior trend musicale in Europa. Credi che un vicino futuro ci possa riservare ulteriori novità ??
"Beh, è davvero difficile dirlo. Se potessi saperlo in anticipo sarei già in studio a comporre pezzi in una nuova chiave. Noi produttori non abbiamo inventato nulla di nuovo ma stiamo solamente mischiando il più possibile i generi musicali del passato creandone dei nuovi. Ormai, al giorno d’oggi, tutto è possibile, anche mixare il jazz con la gabber … ed il risultato ovviamente può essere interessante o davvero scandaloso e da dimenticare"

La tua prima etichetta si chiamava Trope Recordings (ora divenuta Wavescape): quali sono i principali motivi che ti hanno spinto a fondare una label tutta tua ??
"Ho fondato una label per pubblicare in assoluta indipendenza i miei lavori. Il mio desiderio più grande era far uscire i miei pezzi senza attendere il giudizio di altri … e così, grazie a Trope riuscii a produrre la musica che più mi piaceva bypassando il giudizio dei label manager. Ci fu un periodo in cui ebbi grossi problemi con la distribuzione: una volta risolti decisi di fermare il tutto e ripartire con qualcosa di nuovo fondando la Wavescape"

Descrivici la filosofia della Wavescape.
"Fondamentalmente è una label aperta a tutti gli stili musicali e che quindi non segue un genere ben preciso. La sublabel, chiamata SubWave, è rivolta invece a releases maggiormente tech-house più rilassanti e meno violente nei suoni e nelle ritmiche"

Da pochissimi giorni è uscito il tuo nuovo singolo, "Necronomicon" ma so che a breve sarà possibile acquistare anche il tuo album …
"L’anno che sta per concludersi è stato davvero difficile per me. Ho dovuto risolvere vari problemi personali ma adesso sono più in forma che mai e pronto a ripartire alla grande. Attualmente sto lavorando all’album che, molto probabilmente, sarà in tutti i negozi di dischi (specializzati) per gli inizi di marzo. Riguardo progetti più vicini, come hai giustamente anticipato tu, il mio nuovo singolo è "Necronomicon" (su Wavescape) al quale seguirà, a gennaio, una release che riporterà in vita la vecchia ed indimenticata "Sync In" che firmai, nel 1998, con lo pseudonimo Silent Breed. Due saranno le versioni: la mia e quella del mio amico W.J. Henze aka Gecko"

Conosci la scena italiana riguardante l’electro e la techno ??
"Assolutamente no … ma mi piacerebbe molto venire dalle tue parti !!"

E sull’Europa ‘electroide’ invece cosa mi dici ??
"Attualmente l’Europa propone una vasta scena fatta di centinaia di ottimi artisti e stupefacenti labels. Iniziai a comporre musica techno nel ’91 e ricordo che in quel periodo non esisteva assolutamente tutto il business che invece c’è oggi. Gli anni passano e di conseguenza le cose si trasformano: la musica rientra in questo contesto"

Col passare degli anni è cambiato anche il modo di comporre musica e, da ingombranti strumenti hardware si è passati a maneggevoli apparecchiature software racchiuse in un semplice pc. Tu quali prediligi quando sei in studio ??
"Mi piace poggiarmi ad entrambi i mondi ma ti confesso che a casa ho quasi un museo di strumenti analogici … Faccio un largo utilizzo di piattaforma Macintosh con l’Ableton Live e Logic Audio come sequencer. Se dovessi scegliere però opterei sicuramente per l’hardware visto che mi piace un sacco modificare il suono attraverso le manopole e vedere lampeggiare i led luminosi …"

Se potessi fare una produzione a quattro mani, chi sceglieresti ??
"Ho quasi sempre preferito lavorare da solo o con persone che conoscevano davvero quello che intendo io per ‘techno music’"

Dallo studio passiamo all’attività nei clubs: dove hai trovato il miglior pubblico ??
"Oggi le mie performances in Germania sembrano sempre di più dei veri e propri concerti: la gente esulta per ogni pezzo che propongo e ciò non può che farmi piacere !! Un pò come accadeva negli anni ’70 col rock’n’roll !! ;o)"

Attualmente il mercato discografico vede un brusco arresto nelle vendite: a cosa credi che sia dovuto tale fenomeno ??
"Forse a causa dei continui downloads dalla rete … visto che molta gente non dispone di tanti soldi da investire in dischi e cd’s. Comunque credo che questo problema riguardi più da vicino le majors che ogni giorno vedono saccheggiato il loro catalogo a causa di migliaia di mp3 vaganti per la rete web. Alla base di tutto comunque ci sono prezzi esosi derivati dall’economia delle nazioni … ma questo è un altro problema"

Internet è spesso utilizzato per il download illegale ma nel contempo rende possibili cose che prima non si immaginavano neppure …
"Hai perfettamente ragione: grazie ad internet oggi è possibile fare ricerche in ogni campo (lasciando da parte ingombranti enciclopedie) e mettersi in contatto con persone che abitano dall’altro capo del Mondo … vi pare poco ?? :o)"

Siamo alla fine caro Thomas: lascia un messaggio a tutti gli amici italiani.
"Grazie mille per esservi interessati a me e alla mia musica. Un ringraziamento speciale è rivolto a Giosuè che ha reso possibile il mio sbarco ‘virtuale’ in Italia … Spero di potervi incontrare presto in un club magari in occasione di una live-performances. Thomas P. Heckmann"

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