INTERVISTA AGLI ACROSOME di Giosuè Impellizzeri 28/07/2005

Dietro il progetto Acrosome si celano gli americani Alexander Chesler (fratello del più noto Oliver, popolare nell’ambiente come The Horrorist) e Matt Moran alias Satronica. Il loro stile musicale prende vita dall’electro mischiata alla new-wave e alla vecchia ebm, concezione stilistica esternata attraverso diverse produzioni discografiche apparse sulla Things To Come del già citato The Horrorist e, recentemente, sull’olandese Industrial Movement di Dj Promo che ha voluto pubblicare l’ottimo "For A Master". La vita di Acrosome, aperta con "Until Tonmorrow" e proseguita con "Future Man", s’arricchisce ora con "Blood On White", nuovissimo singolo che riporta in auge uno dei progetti underground americani che tengono vivo l’interesse per la scena techno-ebm.

Ciao Alexander e Matt e benvenuti sul nostro sito web. A quando risale il vostro primo contatto con la musica elettronica ??
MATT: "Ciao Gio !! Per me l”elettronica’ è una vastissima categoria di musica che abbraccia una gamma ampia di stili. Il primo album di musica prodotta con i sintetizzatori che comprai fu una raccolta di Isao Tomita: credo che avessi dieci o undici anni … A dodici anni mi appassionai all’hip-hop di Melle Mel e Grandmaster Flash e, quasi parallelamente, alle prime bands electro come i Kraftwerk che utilizzavano per le loro esibizioni campionatori, sintetizzatori e drum-machines. Fu questo avvicinamento alla band di Düsseldorf che mi portò ad esplorare tutta l’electro degli anni ’80 come Planet Patrol e Midnight Star. In quegli anni ero un skateboarder e portavo sempre con me una radio per ascoltare i pezzi dei Depeche Mode. Durante l’adolescenza ero un vero appassionato e scoprii anche la new-wave, l’industrial e l’ebm dei Front 242 e Ministry. La prima techno però non mi piaceva molto perchè era un pò povera di anima ed io invece amavo i suoni e la ricerca timbrica. Ho vissuto anche un periodo punk nel quale ascoltavo hardcore e gabber e la nuova ebm influenzata dalla techno. I ricordi di questo periodo sono legati a pezzi come "Oh Fortuna" di Apotheosis e la mitica "James Brown Is Dead" di LA Style"
ALEXANDER: "Credo che il mio primo contatto con la musica elettronica sia dovuto ad un film di fantascienza che mi ossessionò in modo incredibile durante la mia adolescenza (la soundtrack del movie "Dr. Who"). Mio padre aveva anche dei dischi dei Soft Cell: ricordo che, con mio fratello Oliver, passavo pomeriggi interi ascoltando la storica "Tainted Love". Nel 1988 Oliver acquistò "Strange Love", il singolo dei Depeche Mode, e da quel momento la musica mi entrò nelle vene. Iniziai a collezionare vinili frequentando assiduamente molti negozi di dischi di New York (almeno due volte la settimana) per cercare le novità di quel mondo che si stava aprendo ai miei occhi"

Chi erano i vostri idoli durante l’infanzia ??
MATT: "Da piccolo (dai 5 ai 10 anni) amavo i libri di Roald Dahl ai quali s’aggiunsero quelli di Judy Blume e Tolkien. Nel campo musicale invece impazzivo per "Cats" di Motley Crue, i Beastie Boys e Ozzy Osbourne. Nutrivo anche una forte simpatia per il bravo Eddie Murphy"
ALEXANDER: "Dr. Seuss e Maurice Sendak. E poi i Beatles e i Depeche Mode"

Torniamo ai giorni nostri parlando del progetto Acrosome. Quando e con quali presupposti è nato ??
MATT: "L’idea venne ad Alex: aveva in mente di creare una band per proporre il suo sound preferito cercando il più possibile di non scendere a compromessi con quello che il mercato richiedeva. Per questo motivo abbiamo sempre seguito il nostro gusto e mai un solo genere specifico"
ALEXANDER: "Acrosome è un termine tratto dal vocabolario di scienze biologiche ed indica il momento in cui lo sperma raggiunge le ovaie femminili. Questo importante contatto che produce una nuova vita l’abbiamo trasposto in musica cercando di ricreare l’esplosione dell’orgasmo capace di dare avvio ad una nuova creatura. Il progetto Acrosome è nato in un periodo in cui mi sentivo piuttosto frustrato poichè molte delle mie bands preferite stavano abbandonando le scene e la composizione della musica che amavo. Raccolsi tutte le mie forze e le mie idee cercando di partire da quel punto, da quello stile che avrei voluto continuare ad ascoltare ma che, per stupide questioni di business, molti avevano ormai abbandonato"

Da pochi giorni è uscito, su Things To Come, il vostro nuovo singolo intitolato "Blood On White". Parlatecene.
MATT: "La main-track, per l’appunto "Blood On White" rappresenta in pieno la collaborazione tra noi due e Oliver. Ho scritto e cantato il testo con Oliver e poi Alex si è occupato di ‘travasarlo’ in musica. Per il pezzo "Perfect Girl" invece abbiamo fatto leva su alcuni fatti personali accaduti negli ultimi tempi … una sorta di traccia autobiografica insomma"
ALEXANDER: "Come detto da Matt, "Blood On White" è nato dalla collaborazione con mio fratello Oliver. Loro si sono occupati del testo di "Blood On White" ed io ho curato la parte musicale. "Burn" è il pezzo più impegnato che riguarda l’attuale clima degli Stati Uniti, una sorta di commento politico e l’espressione di una personale disperazione per la situazione che si è venuta a creare negli ultimi anni"

Avete mai pensato di incidere un album ??
MATT: "Ad essere sincero si e probabilmente un giorno accadrà. Mi piace molto l’idea del full-lenght …"
ALEXANDER: "Sicuramente si, un album di Acrosome è previsto in futuro. Ma prima voglio che il nostro stile si perfezioni ancora"

Conoscete la scena musicale italiana ??
MATT: "Luciano Pavarotti … Andrea Bocelli … Questi sono gli artisti italiani che conosco !! Scherzi a parte, credo che la musica italiana viri soprattutto verso un genere commerciale. Dell’underground mi piace la techno di Gaetano Parisio e la trance di Saccoman. Ricordo con piacere la scena hardcore con personaggi come Claudio Lancinhouse, The Stunned Guys, Jappo, Milan Speedcore Project, Randy, Gabber Mafia, Art Of Fighters, Nico e Tetta ed altri. In passato ho avuto modo di collaborare con Jappo (Unexist) e con Twilight (dei Milan Speedcore Project) che adesso gestisce la N.E. Tunes Records. Mi piacerebbe ancora collaborare con loro perchè apprezzo il loro stile"
ALEXANDER: "Ho fatto un tour in Italia con mio fratello Oliver suonando prevalentemente durante i party hardcore durante i quali la gente si scatenava come animali selvaggi"

Vivete a New York: com’è la scena musicale della ‘Grande Mela’ ??
MATT: "La music-scene newyorkese è grandiosa. Tutti i musicisti del mondo aspirano a suonare in un club della città. Ogni notte (per tutta la settimana) è possibile trovare locali specializzati in diversi generi musicali ma, sfortunatamente, per il nostro stile le cose non sono poi così facili. Operando strettamente nell’underground, spesso non disponiamo di locations adeguate e la polizia interferisce per riportare le cose all’ordine. Credo che gli Stati Uniti siano abbastanza restrittivi nel campo dell’underground music"
ALEXANDER: "La scena di New York è estremamente varia. Peccato che per noi amanti della techno non ci sia così tanto spazio e per questo motivo spesso siamo costretti ad organizzare party illegali privi di permessi"

Avete la fortuna di portare la vostra musica in giro per il mondo. Dove avete trovato i feedbacks più appaganti da parte del pubblico ??
MATT: "I ricordi migliori sono legati alle serate fatte in Irlanda, Canada e moltissime in Germania"
ALEXANDER: "Dappertutto … è bellissimo poter suonare lì dove la gente apprezza la tua musica e il tuo stile"

Quali sono i vostri artisti preferiti del momento ??
MATT: "Tra i produttori cito i D-Passion che incidono per la Industrial Movement. A questi aggiungo Vitalic, Terence Fixmer e Douglas McCarthy, Al Ferox, Lowtek e Terrorfakt (dell’Industrial Strenght). Adoro il sound speedcore della Apocalypse Records e quello più noise di artisti come Roger Rotor su Ant-Zen. Di recente ho apprezzato alcune nuove tracce di Radium e Lenny Dee e dell’amico Dj Promo"
ALEXANDER: "Willie Nelson e Leonard Cohen sono i miei preferiti tra i song-writers. Tra i produttori invece mi piacciono molto Thomas P. Heckmann, David Carretta e l’esplosiva coppia Fixmer/McCarthy che stanno lavorando duro per far risorgere l’ebm"

Avete idea di quali potrebbero essere i nuovi trends della musica elettronica ??
MATT: "Credo che in un vicino futuro l’elettronica diventerà sempre più noizy ed in particolare la techno convergerà verso l’hardcore. Non bisogna sottovalutare nemmeno la presenza di parti cantate su pezzi electro ed hard-electro, un binomio che potrebbe prendere piede. Comunque non sono un mago o un astrologo e quindi non posso sapere cosa accadrà nei prossimi mesi … spesso è la gente che detta i trends"
ALEXANDER: "Anch’io mi aspetto un avvicinamento al noise-speed e alla musica cantata con veri e propri testi e non semplici slogans. Credo che siano proprio le liriche a rendere un pezzo più speciale e capace di far avvicinare la musica techno al livello creativo della pop music che spadroneggia nelle radio e nei clubs da decenni"

Parlateci delle vostre live-performances.
MATT: "Nell’ultimo periodo ci siamo concentrati maggiormente sulla produzione che sui live-act. Comunque quando suoniamo live nelle vesti di Acrosome ci facciamo guidare dal nostro stato d’animo. A volte indossiamo abiti speciali per creare un pò di animazione e di curiosità da parte di chi viene ad ascoltare la nostra musica"
ALEXANDER: "Vedo le live-performances come una naturale estensione della nostra musica prodotta in studio. Adoperiamo anche video e luci per espandere i concetti che esprimiamo attraverso i nostri pezzi. L’energia è l’elemento che non manca mai !!"

Sono in molti a dire che il vinile abbia ormai le ore contate. Siete dello stesso avviso ??
MATT: "Credo che il giradischi rappresenti ancora la miglior ‘interfaccia’ per il mondo del djing ma parallelamente sono nati particolari prodotti (come adesempio il Final Scratch) che potrebbero sostituirlo del tutto. Personalmente amo il vinile e se un giorno questo dovesse sparire dal mercato costituirebbe una grande perdita affettiva. Ma sono sempre tanti quelli che dicono che la cosa più importante è la musica e non il supporto sul quale questa è incisa. Vedremo cosa accadrà"
ALEXANDER: "Il vinile è molto costoso ed ingombrante. Sicuramente prima o poi lascerà il passo a mezzi più moderni"

Quando siete in studio preferite lavorare con l’hardware o coi moderni software ??
MATT: "Mi piace combinarli. Mi diverto di più con gli strumenti hardware che puoi toccare con mano ma i software sono più facili da utilizzare ed anche più immediati. Anche a livello di qualità del suono ormai i software sono in grado di emulare gli hardware"
ALEXANDER: "Preferisco l’hardware che mi dà il totale controllo su ogni tipo di parametro del suono che sto utilizzando. Amo girare manopole e pigiare pulsanti luminosi"

Ritenete l’mp3 uno dei colpevoli del decadimento del business musicale ??
MATT: "Non saprei. Noi non guadagnamo molti soldi con la nostra musica e quindi questo fattore non ci tocca più di tanto. Continuo a fare dischi sono per amore per la musica anche se spesso discografici stupidi mi stavano portando ad abbandonare tutto. Comunque ritengo che l’mp3 (ed altri formati audio digitali) rappresentino un buon business per gli artisti emergenti che in tal maniera possono raggiungere con facilità ogni parte del mondo. E’ proprio questa la via del freemarket"
ALEXANDER: "Assolutamente no, gli mp3 aiutano il business all’interno della scena musicale assieme al potente mezzo di internet che oggi è in grado di supportare tutti gli artisti indipendenti che non necessitano più di una casa discografica per poter diramare la loro musica nel mondo. Personalmente non ricavo molto dai miei dischi: i guadagni provengono invece dalle serate"

Il tempo a nostra disposizione è terminato: lasciate un messaggio agli amici italiani.
MATT: "Grazie mille Giosuè per averci intervistato dandoci la possibilità di interagire col pubblico underground del tuo Paese. E poi, per tutti gli italiani: voglio ricordarvi che siete fortunatissimi perchè potete vantare di avere le ragazze più belle del mondo. Ringraziate Dio per questo dono che vi ha fatto !! ;o)"
ALEXANDER: "Oltre alle ragazze potete vantare anche il cibo più buono al mondo … ma perchè poi gli americani sono sempre più grassi di voi ?? ;o)"

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