#063 – Donato Dozzy [24-07-2005]

Il dj-producer romano Donato Dozzy è uno degli artisti che al momento rappresentano meglio la scena italiana all’estero. Autore di formidabili dj-sets realizzati con l’ausilio di tre giradischi, Dozzy (resident del noto club capitolino Brancaleone) diventa in questi mesi un nome sul quale sono puntati molti occhi (ed orecchie). La sua discografia, iniziata nel 2000 con l’lp “Harmonize” su Virgin (firmato come Kitchentools) si è fermata per un paio d’anni per poi ripartire, in modo eccellente, nel 2004 col “Minded E.p.” su Orangegroove seguito da “Metal Slave E.p.” (firmato assieme a Brando Lupi) e “Chiki Disco E.p.” prodotto in coppia con Giorgio Gigli. Nel 2005 è la volta del fortunato “Destination:Eskimo E.p.” (questa volta su Elettronica Romana) che da poche settimane è stato affiancato dal “Solidliquid E.p.”. Per quanto riguarda le new-releases, davvero tante le novità: per settembre è previsto lo sbarco sulla svizzera Mental Groove e su Plak Records, label sulla quale andrà a finire anche un remix che il romano ha realizzato per “Life Is Wonders” di Chaton & Hopen. Proprio sul fronte remix appare un’altra news succulenta riguardante un remix (prodotto ancora con Brando Lupi) di “Two Come One” di Ellen Allien che uscirà (naturalmente) sulla berlinese BPitch Control. Un chiaro segno che simboleggia la validità e l’estro del produttore nostrano che vanta già ampi consensi ricevuti da personaggi del calibro di Miss Kittin, Mathew Johnson e Laurent Garnier.

-AA.VV. “Audio Community Vol. 1” (Fine Audio Recordings): nata con lo scopo di creare una connessione tra artisti di nazionalità disparate legati dall’amore per la techno music, la nuova saga “Audio Community” parte con un energico doppio cd selezionato e curato dallo svedese Patrik Skoog e dal tedesco MP-Nuts. Entrambi prediligono una techno veloce, minimale e che punta tutto sui grooves, fili conduttori dei tools di artisti come Umek, Martin Hare, Mark Broom, Headroom, Toolbox, Steve Stoll, Robert Natus, Akira Ishihara, Lars Klein e molti altri. Una vera techno parata.

-LARS-CHRISTIAN MÃœLLER “Roommates On Fire” (Whirlpoolsex Music): con chi avrà litigato il bravo Lars-Christian adirato al punto tale da volerlo vedere sul rogo ?? La rabbia viene tradotta attraverso una traccia caratterizzata da un lunghissimo break centrale dal quale emerge un netto attaccamento a sonorità electro-pop retro. A rinforzarne le strutture avvicinandosi al dance-rock in chiave Northern Lite il giovane Markus Lange col suo remix inciso sulla b-side. Il tutto sulla neonata Whirlpool Sex Music, una label che in futuro si farà sentire molto bene.

-RAUMAGENT ALPHA “Mangoldrausch” (Festplatten): il grande successo di “Starglider” che nel 2002 lo portò in vetta alle charts internazionali e nei flight-cases dei dj’s più popolari del globo non ha fatto cambiare i gusti del bravo Raumagent Alpha, alfiere della tedesca Festplatten ormai specializzata in un filone tech-house alternative. Lo stile analogico-digitale delle sue passate produzioni lo si riapprezza attraverso due tracce che potrebbero piacere anche agli amanti della post-house di matrice elettronica.

-TADOX “Luftloch E.p.” (Highball Music): emerso da qualche anno assieme all’amico Robert Natus, Tadox ci propone l’ennesimo tassello che s’aggiunge alla sua ricca discografia. Lo stile è hard-techno, derivato dall’hot-schranz che Chris Liebing proponeva diversi anni fa, infuso in cinque selvagge tracce che corrono su alti bpm e che si scontrano con suoni grezzi e ruvidi. Sebbene non si trovi in un momento di particolare gloria, la speed-techno del nuovo millennio continua ad essere sostenuta da artisti validi (come Tadox) che contribuiscono nel tener vivo lo stile tanto demonizzato dai mass media.

-IVAN SMOKA & TYRELL “Chocolate Sexy” (Sindicato): ma il cioccolato è davvero afrodisiaco ?? A giudicare dal titolo di questa nuova produzione della madrilena Sindicato pare proprio di si. Ancora una volta il sound spagnolo si fa sexy e conturbante ruotando intorno al vecchio (ma sempre attuale) electro-pop in chiave 80’s. A sostenere il connubio tra antico e moderno l’Original Mix alla quale s’aggiungono tre validi remix ad opera di Miguel Mendoza, Artifex e Robert Calvin, quest’ultimo ormai uno dei nomi che tengono più in alto la bandiera della musica elettronica spagnola.

-WASHER “Trains and Attitude” (Keplar): uscirà il 15 agosto solo su cd il primo album da solista per Andreas Kurz alias Washer. Il lavoro proporrà ambienti ad 8 bit contraddistinti da suoni vintage e beats di natura electro corrosi da patches di vecchi videogames oggi ignorati dai giovani abituati a modernisti giochi tridimensionali ed altamente futuristici. Lo stile, definito ‘absurd glitch pop techno’, deriva da qualcosa di remoto, polveroso e consumato dall’inesorabile trascorrere degli anni e che si lascia influenzare dal noiz e dall’abstract. Una release che se ne infischia totalmente delle leggi di mercato, ormai una caratteristica fissa per tutti i prodotti marchiati Keplar.

-MIDDLE MEN “Tales From The Blobe E.p.” (Satamile): la musica dei misteriosi Middle Men fa leva su atmosfere e suoni che fanno riferimento al periodo in cui l’electro era un derivato dell’hip-hop. Strutture sincopate, vocoder-vox e suoni prettamente old-school sono le caratteristiche fondamentali delle tre tracce che emergono da questo e.p. in puro stile electro e poco raccomandato ai clubs italiani. Ma, in un momento come questo in cui un pò tutti affermano di suonare ‘electro’, mi chiedo: se l”electro’ è quella che suonano in tanti, il sound dei Middle Men cosa è ??

-BEN CAMP “Atari House” -sampler- (Silver Planet): dopo due veloci apparizioni su Kubist e Fade, l’artista inglese ritorna (dopo un periodo d’assenza) sulla label londinese icona della progressive-house. Le due tracce che troverete incise su questo vinile (“Twister” e “I H8 Make Music In The Morning”) anticipano l’uscita dell’album “Atari House” che si preannuncia come un elaborato diverso e distante dal classico sound anglosassone. Influenze alla Black Strobe prima maniera (2001) e dal filthy-rave portano un influsso elettronico in questo 12″ della Silver Planet che, probabilmente, ora sente l’esigenza di allinearsi alle produzioni centroeuropee per aggiudicarsi una più ampia fetta di mercato.

-AA.VV. “MUNICH MOTORCITY-BAVARIOUS ARTISTS” -Part 1- (Kurbel): lasciato ormai alle spalle il lungo periodo di pausa, la label di Richard Bartz rilascia nuove produzioni a pieno regime. E’ il caso di questo doppio-mix che raccoglie in una sola tornata sei tracce prodotte da nomi emergenti della scena monegasca come Thomas Kufner, Cio D’Or, Zippy, Emin Corrado (noto su Lasergun come The Addiction) e lo spiritoso Jichael Mackson. A fare da bonus-track la funzionale “The Big Mean Machine” firmata da Richard Bartz vs Steril, in chiave electronic-techno.

-TAKAMASA & NORIKO “28” (Fat Cat Records): “28” è un coraggioso manifesto che mostra all’Europa un sound tipicamente etereo di musica electronica corredata da dolci e malinconiche voci in lingua giapponese. Il lavoro dei nipponici (ma ormai trapiantati da anni in Francia) appare fluido, organico e vaporoso, ideale per selezioni di musica alternative linkate col chill-out tanto di moda durante la stagione estiva.

-THE WEATHERMEN “Deeper With The Weathermen” (Fire Zone Records): sorretto dal singolo “Daytime Tv” sulla tedesca We Rock Like Crazy (leggi Electronic Diary #055), “Deeper With The Weathermen” segna il ritorno della band belga assente dalle scene da oltre un decennio. Slegandosi dal semplice concetto di dance, il duo recupera e combina elementi disparati tra cui il rock, il lounge, l’acid, il gothic-dark, il bleepy, il big-beat, la techno e naturalmente l’electro dando vita ad un costrutto singolare, avvincente e ricco di colpi di scena che lasciano spiazzato l’ascoltatore.

-KOERNER & TREPLEC “Untenrum E.p.” (Milnormodern): avevo perso di vista questi due autori tedeschi da qualche tempo, precisamente dal 2001, anno in cui uscì su Müller il loro oscuro “Milnor Modern E.p.”. A quanto pare l’idea di fondare una personale label era già in cantiere e così ecco un rientro nelle scene effettuato per mezzo di tre tracce rigide, minimaliste ed anche un pò inquietanti. Per capire di cosa sto parlando poggiate la puntina su “Prof. Dr. Knusper” e poi cercate di non addormentarvi per non vivere terribili incubi.

-AARON HEDGES “Sweet Sorrow E.p.” (District Of Corruption): la label di Washington che si propone di esplorare la politica e la società odierna attraverso la musica, ritorna con un fantasioso e.p. aperto da un tool techno-house in stile 90’s. Maggiormente funk-tech-house è “Scientology” che al suo interno racchiude scariche acid e gemme progressive mentre più underground è “PDX Rox” nella quale l’autore miscela i suoni della 909 con quelli della 808 raggiungendo un risultato che mi ricorda (in parte) le ultime releases dell’olandese Bunker.

-BEN KLOCK “Earthquake/Frozencity” (Memo): dopo aver pubblicato oltre cento releases la BPitch Control di Ellen Allien ‘partorisce’ la prima ‘figlia’, Memo, che andrà ad affiancare la sua consolidata presenza all’interno della scena elettronica internazionale. Lo stile di questa neosublabel berlinese non si discosta molto da quello della principale visto che ad essere battuti sono ancora i territori tech-minimal-housy-electro. A spianare la strada è Ben Klock con quattro ‘viaggiose’ tracce da suonare durante le afosissime notti estive.

-SONS OF SLOUGH “Real People” -remixes- (Electrix): estratta dal recente album “Milk Milk Lemonade”, “Real People” si ripresenta attraverso due corposi ed interessanti remix ad opera di Sniper Mode (aka Gregor Trescher) e Phil Kieran. Il primo mantiene intatta la natura electro articolando le patches su ritmi sincopati e suoni techno mentre il secondo preferisce adoperare la classica misura in 4/4 forzando su suoni metallurgici e frenando un pò l’assetto electro. Un buon colpo per il progetto di Duncan Gray e Ian Weatherall, fratello minore del più noto Andrew.

-NIKOS DIAMANTOPOULOS “Moments In Dreams” (Klik): col follow-up di “A New Life” (leggi Electronic Diary #019) l’artista ellenico si avvicina in modo sensibile al mondo del jazz mischiandolo con atmosfere deep-house. Sobri momenti di tranquillità sono alternati alla più moderna progressive di matrice anglossassone mentre gioiellini (come “The Big Track”, nata da un’accappella di B.I.G.) puntano su atmosfere retro. Elegante e raffinato, due aggettivi ormai usuali per le releases Klik.

-GAETANO PARISIO “Advanced Techno Research 13/10” (Art): svestiti i panni di Gaetek, il partenopeo Gaetano Parisio ritorna in forma smagliante sulla sua Art che, a quanto pare, si fermerà al #020 di catalogo per completare una serie che onora la minimal-techno. Due le tracce (come al solito prive di titoli) che agitano suoni funk e percussioni raggiungendo un risultato groovy tipicamente made in Naples che ormai in tanti provano ad emulare. La collezione avanza …

-THE STICK FIGURES “I Know What Is Like (To Be A Dog)” (Risky Disko): si apre con questa interessante release il catalogo della sublabel dell’australiana Future Classic. Il trio che risponde al nome di The Stick Figures rilascia due tracce nelle quali si riscontrano elementi dell’electro, della techno e dell’house, tutte fuse tra loro in modo quasi acrobatico. Oltre alla main-track, molto diretta e d’effetto, potrete avvalervi di “Upshot”, semplice ma funzionale.

-MARIO PIU “Tragically Lucid” (Fahrenheit Music): dopo aver attraversato longitudinalmente la trance, la techno e la dance di largo consumo, il dj toscano pare oggi devoto ad una formula rivolta ai clubs forte di una certa propensione nei confronti della musica elettronica. Il concetto viene esternato dalla Mario Più Mix che mette in bella mostra i vocals di Lid Russell, cantante ‘prelevato’ dalla band punk-rock inglese dei Southampton, attorniati da suoni alla Hugg & Pepp e alla Anthony Rother (quello di “Popkiller”). Col remix di Andrea Doria (l’ex Mc Hair) si sfiora il bleepy e l’acid mentre con la Album Mix ci si infila in un tunnel più rockettaro.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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