#051 – Adult [01-05-2005]

L’appuntamento settimanale di Electronic Diary si apre puntando i riflettori su Nicola Kuperus ed Adam Lee Miller, meglio conosciuti come Adult. Il loro ritorno avviene grazie allo strabiliante “D.U.M.E.” edito dalla label di Chicaco Thrill Jockey. Le sei tracce racchiuse nel disco sono frutto di esibizioni live che non s’intrecciano al business che sempre più spesso caratterizza le releases discografiche. In evidenza c’è il Redux di “Don’t Talk” che i più attenti ricorderanno di aver già ascoltato sull’olandese Clone (la versione originale presenziava infatti in “New Phonies”, 2002). “D.U.M.E.” segna l’evoluzione degli Adult, processo che sarà ancor più evidente nell’album di prossima pubblicazione. L’uscita su Thrill Jockey però non deve preoccupare gli affezionati di Ersatz Audio, l’etichetta fondata da Miller nell’ormai lontano 1995: ‘quella con la Thrill Jockey è una piacevole collaborazione viste le numerose similitudini con la nostra base operativa’ rilascia detto Adam Lee, lo stesso che opera dietro l’oscuro progetto Le Car.

-BLACKFEET & THE SOUL MONKEY “Purism E.p.” (Soul Monkey Records): dopo l’avventura “Equator” sulla francese Mangusta, Karim Sahraoui alias The Soul Monkey torna sulla sua piattaforma in compagnia di Blackfeet col quale confeziona quattro tracce house raffinate e colorite da sprazzi soul, le stesse nelle quali un ascoltatore attento riconoscerebbe varie attinenze con la tecnica della techno music.

-PUNX SOUNDCHECK “The Hellfire Club E.p.” (Delta B): nell’attesa che esca l’album su Beautycase, John Taylor ed Arif Salih rilasciano un nuovo e.p. che confluisce nel catalogo della londinese Delta B. Il sound si fà acido, contorto, con una patina di gusto retro oggi adorato dai divi delle consolle più importanti del mondo. “Mastermind” (composta con Replicant) è acid-house minimalista mentre la più aggressiva “The Death Of Acid” ritrae uno spasmodico Tb-303 che ondeggia vorticosamente su beats essenziali regalando virtuosismi del vintage style.

-MAGIK TRAX “Get Nasty/Here It Is” (Honchos Music): appaiono sulla label di Bristol (capeggiata dalla più nota NRK) le due tracce di Dick ‘Magik’ Johnson, produttore che opera nella lontanissima Auckland (Nuova Zelanda). L’abissale distanza fisica viene azzerata da un sound che oggi noi tutti consideriamo attuale fatto di nu-house intersecata a virtuosismi acid.

-RENNIE FOSTER “E.p.” (Bipolar): solo due tracce per il diciassettesimo singolo edito dalla Bipolar Records, ancora legata indissolubilmente alla techno-groovy. Il sound ipnotico di Rennie Foster, ciclico e ripetitivo così come vuole che sia la techno derivata dai primitivismi di Detroit, trova la maniera di smorzare i toni con un tool minimalectro contrapposto ai loops sfrenati incisi sul lato a.

-NIELS JENSEN & STEFAN RIESEN “Dialogue-Reshaped (Part 1)” (Morris Audio): nuovo tassello per la City Sport Edition che snocciola tre remix. Quello di Dub Taylor si fonda su un infuso minimal-house ai confini col dub e la deep, quello di Todd Bodine appare più segmentato e costruito con la tecnica ad incastro tipica della techno di Detroit mentre Apoll ci regala un tool ancor più vicino al suono meccanico dalla velocità sostenuta.

-FRANK MARTINIQ “Little Fluffy Crowds” (Boxer Recordings): attivo sin dal ’95, Martiniq ha rilasciato una lunga serie di e.p.’s e remix andati a finire nei cataloghi di labels come Onitor, Opaque, Sender, Trenton e Ware. La lista si allunga ora con un lp fatto di reticoli malinconici posati su intrecci sonori electronic-house-progressive. Strutture geometriche e rese aguzze da plug-ins evidenti e palesi come il caldo nel deserto vengono fuori da esperimenti dai quali si denota la chiara presa di posizione dell’artista nel rimanere saldamente ancorato a fenomeni underground.

-LICIOUS & PALMERO “Right Nighter/For The Team” (Lester Fresh Records): presenzia nelle playlists di Steve Lawler, Anthony Pappa, Deepgrppve e D:Fuse questo progetto firmato da due autori che, ahimè, non avevo mai sentito nominare prima d’ora. Le due tracce riflettono la vena modaiola tech-electronic-house, efficaci ed essenziali nella costruzione sonora e nell’andamento ritmico. Lo riconoscerete per via del vinile color giallo-sbiadito racchiuso in una poco pratica copertina plastificata.

-JOHN TEJADA & ARIAN LEVISTE “Back For Basics” (Palette Recordings): già insieme per “Fairfax Sake” edito nel 2003 dalla Playhouse, Tejada e Leviste tornano a collaborare per un album nel quale trovano alloggio dieci tracce capaci di esplorare i meandri più nascosti della techno. Non mancano atmosfere bleepy miscelate all’house, al break e al vintage scaturito da datate macchine hardware. Il sound è liquido, polveroso e rumorista, imperdibile per gli affezionati di labels come Plug Research, Poker Flat, Dessous e Multiplex. Cercatelo dal 30 maggio.

-LE SYNDICAT ELECTRONIQUE “La Seduction Des Innocents” (Le Syndicat Electronique): tre tracce che sembrano vere e proprie soundtracks di film horror quelle incise sul #002 dell’oscura label francese portata avanti dal team di Invasion Planete. Electro spettrale per la tetra “Crucifixion” e “La Petite Venus” mentre un barlume di luce filtra attraverso la nostalgica “Abandon”. Gelido.

-POPULOUS “Queue For Love” (Morr Music): a differenza del precedente “Quipo” sul quale poggiava un alone di elettronica piuttosto abstract, il nuovo lp dell’italianissimo Andrea Mangia è alimentato da un suono più caldo proveniente da svariati samples prelevati da vecchi vinili soul-jazz e soundtracks composte tra la fine degli anni ’60 e gli inizi dei ’70. Ben 12 le perle nelle quali si cela una vena hip-hop ombreggiata dall’ambient e dai suoni di tracks cinematografiche pervase dalla voglia di sorpassare il muro della banalità e del ‘già sentito’.

-IRON NIPPLES “Partycrasher” (Müller): efficace il nuovo 12″ spinto fuori dalla label di Beroshima che così tocca il numero #057. Tre tracce tutte da ballare grazie al classico combo electro-techno che, nonostante abbia ormai saturato quasi del tutto il mercato europeo, trova ancora la maniera per poterci impressionare positivamente. La più simpatica e varipinta è la b2, “Viu, Meu Amor?”, nella quale sono ritagliati anche frammenti di videogames anni ’80.

-GIRLS ON TOP “Greatest Hits” (Girls On Top): si sa ancora poco (almeno per il momento) di questo progetto che ha attirato la mia attenzione grazie ad una eccellente copertina che ironizza sullo storico “The Man Machine” dei Kraftwerk. Pare che dietro il progetto si nasconda addirittura Richard-X (quello di “Being Nobody” composta assieme a Liberty-X) che si è divertito nel coverizzare canzoni di bands popolari. Divertitevi nello scoprire chi sono gli autori originali.

-RUBEN MONTESCO “Slave Of The Darkness E.p.” (Lasergun): pur non sfociando completamente nel gothic, l’e.p. del misterioso Ruben Montesco incrocia il dark e le atmosfere oscure che ormai non si sentivano più da tempo. Tracciati minimali che solo dopo qualche minuto dall’avvio s’ingrassano sfondando le pareti del groove caratterizzano le tre tracce con le quali l’autore s’infila nell’oscurità ed in atmosfere che rammentano le soundtracks di films horror dove, quando meno te lo aspetti, accade qualcosa di terribile.

-MARCO PASSARANI “Sullen Look” (Peacefrog): chi la dura la vince: questo il motto del romano Marco Passarani che, dopo aver operato per quasi un decennio nel più completo anonimato, si erge come uno dei pilastri dell’electro-dance italiana. A confutare la teoria è una valanga di produzioni e remix (i più recenti voluti da Munk & Chloe, Booka Shade e Miss Kittin) che non hanno fatto altro che far accrescere la fama del dj-producer capitolino nel mondo. Ora esce il tanto atteso lp sull’inglese Peacefrog (trainato da due singoli usciti negli ultimi 12 mesi) nel quale troverete l’essenza del sound inseguito da anni dal gruppo Final Frontier che, finalmente, sale in superficie per essere ammirato ed invidiato da tutti.

-AN-2 “Midnight Radio” (Mood Music): prolificissima la vena della berlinese Mood Music capitanata da Freestyle Man. Questo nuovissimo episodio ruota attorno a “Brainwash” e “Midnight Radio”. Nella prima si ode un beat proveniente dal break inglese interfacciato ad un basso funk mentre nella seconda la fà da padrone un’impalcatura deep-house colorita da una sognante dark-‘lectro (forse) derivata da storici esperimenti dei Visage.

-ARABIAN PRINCE featuring DR. DRE “Innovator/Innovative Life” (Lone Records): #005 per l’emergente label tedesca Lone che per l’occasione s’affida a due mostri sacri della musica come Arabian Prince (già attivo nel 1982 come co-producer di Bobby Jimmy & The Critters nonchè stretto collaboratore di Egyptian Lover) e l’arcinoto rapper Andre Young alias Dr. Dre. Risultato ?? Quattro tracce old-school che rammentano la cultura hip-hop degli anni ’80 miscelata ad un’onda kraftwerkiana proveniente da vocoder e ritmi iper-sintetici.

-SWEATSHOP “Back In The Days” (Dirty Dancing): dopo gli ottimi riscontri ottenuti con Sold Out e Barcode, la label belga guidata da Renaud Deru mette le mani su Sweatshop, artista già apprezzato su Eskimo con “I Like It Dirty”. Il disco segue la tendenza nell’assemblare house ed electro, binomio che si fà sentire in modo evidente in “Space Race” (che racchiude sprazzi di italo-sounds) e nel remix di “Back In The Days” ad opera di Kiki che, tralasciando le sperimentazioni estreme tipiche della B-Pitch Control, realizza un tool scandito bene da un ritmo serrato benefico per chi ama muoversi sul dancefloor.

-MARKUS LANGE “Big Trouble In Little China” (Psycho Shoxxs): dopo essersi dedicata ad un suono praticamente schranz, la Psycho Shoxxs di Evil Concussion cambia strada gettandosi a capofitto nell’electro-rave-techno. Prova tangibile di ciò è il nuovo e.p. della giovane promessa tedesca della musica elettronica, Markus Lange, che vede giungere le sue tre energetiche tracce nei flight-cases di personaggi stimatissimi come Dave Clarke e Sven Väth.

-DA FRESH “Disco Will Never Die” (Missile Disco Tech): l’anziana label, fondata nell’ormai lontano 1994 da Tim Taylor, partorisce una ‘sorellina’ che si presenta con la doppietta di Da Fresh. Davvero graziose e funzionali le due tracce impresse sul vinile già ambito dagli amanti delle sonorità retro che oggi vivono una seconda giovinezza.

-ANDREAS HEISZENBERGER “Drum And Bass” (Normoton Records): ancora studente presso l’Accademia dell’Arte di Norimberga, Andreas Heiszenberger propone un album fatto di pura e spassionata minimal-electro-house che ben contrasta col titolo. Tale filosofia esplica la voglia dell’autore di districarsi da confusionarie classificazioni che, sempre più spesso, non sono affatto utili ai fini di giudicare il contenuto di un’opera musicale.

-GREGOR TRESHER “Still E.p.” (Datapunk): cresce bene la Datapunk che, circa 12 mesi addietro, è andata ad affiancare la più anziana Psi 49 Net. A controllare il tutto è ancora Anthony Rother che, per questo #008, si scosta lasciando spazio a Gregor Tresher e le sue tre tracce electro-techno nelle quali odo chiare rimembranze di “Disco Rout”, il pezzo di Legowelt che divenne una hit in quel di Ibiza tre estati addietro.

-DJ ZE’ MIG. L “Daddy’s Got Hits Vol.1” (Minimalistix): apparso su autorevoli labels quali Squeeze, Djax Up-Beats, Invasion ed Holzplatten, il portoghese Josè Miguel Efigenio Da Silva ritorna sulla belga Minimalistix col suo classico stile old-school derivato da beats primitivi ornati da un pizzico di musica latina. Nella b-side i grooves si fanno intensi e brillanti e rendono visibili, seppur in lontanaza, scorci di detroit-techno rivista attraverso un’ottica calda e felice.

-SHONKY “Let Me Ask U E.p.” (Freak’N’Chic): la sublabel della francese Brickhouse ormai specializzatasi in un filone che oggi riesce a trovare facilmente consensi, torna con due tracce electronic-house di classico stampo parigino nelle quali suonini digitali si mescolano a bassline decisi e ritmiche accattivanti. A completare il tutto vi è il remix del bravo Jerome Pacman, apparso giusto un anno fa sulla medesima label con l’esaltante “Hot Flashes”.

-ZDAR “Don’t You Want” (Turbo Recordings): squarci di estate filtrano attraverso questo nuovissimo 12″ edito dalla canadese Turbo. E’ il ‘padron di casa’ Tiga che ritraccia i producers francesi Zdar (già noti per i progetti Cassius e Motorbass) lasciando loro il compito di aprire nella migliore delle maniere la stagione calda con due tracce marine, solari e spensierate.

-YANEZ “The Mompracen Tiger E.p.” (Inzec): gli italiani Davide Rosenholz ed Emiliano Cinquanta tornano sulla label di Berna (dopo l’album ambient firmato come Codec) con un esaltante singolo nelle vesti di Yanez. La loro è una techno abbastanza astratta, minimale, sequenziale, fatta di suoni deep trasparenti e colori sbiaditi. Si tocca la più potente e raggiante techno col remix di TFinn e la stupenda e ‘viaggiosa’ “Mad Taxi In Milan”.

-BOLZ BOLZ “Take A Walk” -remixes- (Sodium): riappare, per la gioia di molti, questo storico pezzo che il tedesco Andreas Bolz (alias Bolz Bolz) compose nel 2001 per l’allora fortissima Feis. Oltre all’intramontabile Original Mix potrete trovare due visioni di Youngster che percorrono itinerari groovy e la splendida Neo Romantic mix firmata da Dima alias Vitalic che, finalmente, riscopre i suoni del fortunato “Poney”.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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