#053 – Laboratory Instinct al WMF di Berlino [15-05-2005]

Laboratory Instinct, etichetta tedesco-nipponica specializzatasi nel filone experimental, sta organizzando il suo primo label-party: l’evento, previsto per il prossimo 11 giugno presso il WMF di Berlino, sarà caratterizzato dalla presenza di un numero altissimo di artisti provenienti da ogni parte del mondo: da A Guy Called Gerald ad Atom Tm, da Pink Elln a Ricardo Villalobos, da Roman Flügel a Daedelus, da Erast aka Nikakoi a Lyo 25 sino a Sascha, Timeblind, V.L.A.D. e Jake Mandell. Tre saranno le piste (main, lounge ed outside) sulle quali si potrà ballare ed ascoltare per ben 24 ore (una vera maratona non-stop) un sound diverso da quello che generalmente è vicino ai nostri canoni. Per ulteriori infos contattate www.laboratoryinstinct.com e www.wmfclub.de.

-BARBARA MORGENSTERN & ROBERT LIPPOK "Tesri" (Monika Enterprise): la collaborazione esternata per la prima volta nel 2002, torna a dare buoni frutti: "Tesri" segue una direzione futuristica ove la materia sonora è costituita da una moltitudine di strumenti e ritmi segnati da chitarre e percussioni. Due le ospitate: la giapponese Mieko Shimizo aka Apache 61 (che si è occupata di "Kaitusburi") e il bravo Damon Aaron (frontman dei Telefon Tel Aviv) che ha interpretato la suadente "If The Day Remains Unspoken For". Un’opera ammirevole dalla quale emerge una più che chiara attitudine analogica ed un amore smodato verso la prima elettronica anti-convenzionale che s’ascoltava tra la fine degli anni ’70 e i primi ’80.

-AA.VV. "Driller E.p." (Driller): ‘sorellina’ della più nota Missile, la Driller apre i battenti con un doppio mix comprendente quattro tracce sottese al verbo della techno. Primi protagonisti sono Thomas P. Heckmann (con un pezzo techno-groovy dalla rimembranze ebm), Tim Taylor, Andy Slate & ASF (con un tool dark-rock-techno), Dj Esp (col classico minimalismo acidulo) ed Iron Nipples, il duo brasiliano che fa leva su una semplicistica electro-techno. Unico neo: era necessario incidere due dischi per sole 4 tracce ??

-THE FUNKY LOWLIVES "Sail Into The Sun" (Outer Recordings): secondo atto per la neonata Outer che accarezza il pop acustico con questo bel pezzo tagliatissimo per le selezioni radiofoniche. Un tocco un pò retro lo si apprezza nelle versioni (Vocal e Dub) dei Nightmares On Wax ma l’unica da poter proporre nei clubs rimane quella di King Unique che miscela (ancora !!) house ed electro.

-MISJAH "Dragonfly E.p." (Re Run): considerato uno dei simboli della techno olandese (ideatore della celeberrima X-Trax), Misjah ritorna alla grande con una traccia groovy e completamente affogata nelle percussioni. A riempire il lato b ci hanno pensato Hertz e Bando coi loro remix che caricano ulteriormente il ritmo e lo stravolgono con un sampler. In lontananza si sente anche un lieve tocco funk che incoraggia ad acquistare "Dragonfly" anche i dj’s non propriamente techno.

-DEADBEAT "New World Observer" (Scape): dietro Deadbeat si cela il canadese Scott Monteith che, dopo essersi lasciato influenzare dalla techno tedesca, ha preferito percorrere itinerari dub-digitali e reggae. Questo lp è intriso di politica ed aspra critica con la quale viene osservato il mondo odierno. Timbriche abstract, ritmi rarefatti ed ambigui guardano da diverse angolazioni e prospettive la musica facendo leva su temi attuali ed espliciti in pezzi come "Little Town Of Bethlehem" ed "Abu Ghraib". Deadbeat si accorge di vivere su un pianeta difficile, irto di pericoli e segnato da troppi mali che paiono, purtroppo, insuperabili.

-CHRIS CARGO "Cityscape" (Renaissance Recordings): la nota label inglese, nota per le grafiche dal chiaro gusto per il classicismo romanico, si fà risentire con un disco fluido, ipnotico, darkeggiante, minimale e troncato in più punti da pause eteree. Pura progressive inglese con l’Original e il remix, affiancate da due tools utili per giocare coi giradischi (per quei pochi che li usano ancora).

-KIKO & GINO’S "Electric Boy E.p." (Lasergun): l’interesse per la techno della Lasergun si rinnova ancora grazie a questo #033 firmato dall’esplosiva coppia francese che negli ultimi mesi ha centrato diversi bersagli. Recuperando, in modo inequivocabile, l’ebm e la techno dei primi anni ’90, si sfoderano ambientazioni zanzaristiche che si mixano a soluzioni ritmiche industriali, incursioni vocali alla Nitzer Ebb e reminiscenze della nu-beat belga. I due francesi confermano (ancora) il loro spiccato eclettismo.

-JUSSI PEKKA "Stereo Interleaved" (Out Of Orbit Recordings): il sound della fredda foresta di Tampere (Finlandia) viene trasposto su un vinile che emana sensazioni electronic-tech-housy. Dopo esperienze con Dessous, Poker Flat e Morris Audio, Jussi Pekka (attivo anche con la sua Frozen North Recordings) elargisce scariche gelide ed astratte. A mettere un pò di colore è Martinez che, col suo Adjustement, tange l’electro-house dalle venature clash.

-DANIEL JACQUES "Afterwards" (Promethean Records): non lasciatevi trarre in inganno dall’etichetta e dall’autore in questione che, a causa della scarsa popolarità, potrebbero indurvi a tralasciare il prodotto. Se il groovytech è lo stile che prediligete, "Afterwards" fa al caso vostro. Interessanti ed aderenti al deep e all’etnico i remix realizzati da M. Williams.

-EXPERIMENTAL PRODUCTS "Glowing In The Dark" (International Deejay Gigolo): il duo fondato nel 1982 da Mark Wilde e Michael Gross (considerati i pionieri dei synth analogici e delle drum-machines) torna a farsi sentire grazie alla label di Hell. Come era già accaduto con "Face 2 Face" dei The Twins, Hell affida il remix dell’immortale pezzo synth-dark-pop ad una nuova leva della dance attuale. La scelta è caduta sul francese Play Paul che, non sacrificando del tutto l’essenza analog-pop, mantiene intatta in parte la magia dell’Original.

-AA.VV. "Body Language" (Get Physical Music): a selezionare e mixare le tracce della prima raccolta marchiata Get Physical sono Patrick Bodmer e Philipp Jung alias M.A.N.D.Y., ormai divenuti accreditati esponenti di uno stile nato dalla fusione perfetta tra ritmiche house e suoni electro. 20 le tracce che mischiano i suoni con tenacia e completezza (tra le tante segnalo le presenze di Hans-Peter Lindstrom, Sterac Electronics, Slam e Sunsetpeople). A rappresentare l’Italia è il romano Francisco (‘complice’ con Mario Pierro del fenomeno Jolly Music) con la roteante "Moon Roller".

-TODD BODINE "Different Engines" (Morris Audio City Sport Edition): il dj berlinese, divenuto resident dello storico Tresor, propone uno stile che è una sorta di miscellanea tra la vecchia house di Chicago e la modernista microhouse che deriva, per la costruzione, dall’essenzialità e dal minimalismo della techno di Detroit. In "Different Engines" troverete 8 talentuose tracce nelle quali suoni elettrificati corrono paralleli sui binari del minimalismo sintetico ormai tipico delle produzioni teutonico-svizzere uscite negli ultimi mesi.

-ROSS COUCH "Groove On" (Freaked): Provenienza inglese per questo vinile che, con molta probabilità, entrerà presto nei flight-cases di molti dj’s house. La main-track è pura groovy-house mentre "Latin Fusion" tocca il tech-funk che qualcuno potrebbe paragonare anche a vecchi lavori del partenopeo Marco Carola. La versione di Souldoubts è riservata solo ai clubs più raffinati mentre quella di Da Sunlounge spinge un classico sax in circuiti elettronici.

-AA.VV. "Brickhouse Affairs Vol. 2" (Brickhouse): fondata nel 2000, la Brickhouse celebra il suo quinto compleanno con una compilation che sfugge ad una precisa collocazione a causa di una continua e profonda contaminazione tra electro, funky ed house. Suoni plastici s’alternano a tracce più raffinate ed eleganti per un risultato che non perde di vista la direzione intrapresa con precedenti raccolte come "Voodoo" e "Fashionist".

-SOLVENT "Elevators & Oscillators" (Ghostly International): a poca distanza da "Apples & Synthesizers" il canadese Jason Amm alias Solvent (spesso in coppia con l’amico Lowfish col quale fondò la Suction Records) propone un nuovo album fatto da uno stile definibile ‘new-pop-wave’. Tra vari remixes usciti in un recente passato (firmati da Schneider TM, Legowelt, The Mitgang Audio e JDSY) trova spazio il più nuovo "Think Like Us" realizzato dagli onnipresenti Alter Ego. In mezzo al marasma di ritmi sintetici e voci vocoderizzate, Solvent inserisce anche una spruzzata di futuristic-pop, un filone che la Ghostly insegue da anni con ottimi risultati.

-GRACE JONES & HELL "I’ve Seen That Face Before" (International Deejay Gigolo): strana accoppiata quella nata tra una delle icone della musica anni ’80 e il cool-hunter della musica elettronica del nuovo millennio. A fare da collante è l’arcinoto brano (conosciuto anche come "Libertango") scritto da Astor Piazzolla che viene rivisto in due inedite versioni: la Berlin (in compagnia di Jochen Schmalback) e la Vienna, prodotta assieme a Patrick Pulsinger. L’edizione è limitata.

-OLIVER HO "Layers E.p." (Meta): 3 tracce per il nuovo e.p. del celebre techno-producer inglese: con "Manifest" e "Symbolic-Armonic" non si discosta molto dalla sua classica vena groovy mentre con l’ironica "Sol Re Sol" recupera i vecchi suoni della rave-age raggiungendo un risultato coinvolgente e decisamente diverso da quello che scaturisce dai tribal-techno tools.

-ALTER EGO "Beat The Bush/Tubeaction" (Klang Elektronik): nel 2004 hanno lasciato spiazzati tutti coloro che si identificavano in un solo genere musicale e così, dopo aver avvicinato la techno alla house (e viceversa), Roman Flügel e Jörn Elling Wuttke ritornano con un nuovo estratto dall’lp "Transphormer". "Beat The Bush" viene riletta dai Tiefschwarz e dal bravo Ewan Pearson che punta su groove più infuocati. Con "Tubeaction" invece si riscoprono ancora i classici suoni squadrati, geometrici e dalle forti risonanze metalliche per cui il duo tedesco è diventato principale sostenitore.

-RUB’N TUG "Campfire" (Eskimo Recordings): ideatori di "Campfire" sono due dj’s inglesi ormai trapiantati in America da un decennio, attivi alla nightlife legata ai discobar e ai loft. Il progetto racchiude in sè l’essenza del rock, del funk, della disco con distorsioni e rumori che pare provengano dall’Inferno dantesco. Tra pezzi di Aphrodite’s Child, Charles B, Hot Chocolate, Bumblebee Unlimited, Cozy Powell e Daniel Wang si cela anche "Miss Cha Cha Cha" del romano Francesco De Bellis alias Mr. Cisco, estrapolato dal "Culo E.p." edito su Pigna lo scorso autunno.

-ELECTRONICAT "Voodoo Man" (Disko B): una spontanea combustione tra electro e rock’n’roll per il nuovo album di Fred Bigot, cultore di quelle distorsioni che avevano già caratterizzato il precedente "21st Century Toy". Una classica Tr-808 viene resa tagliente da una patina sci-fi che campeggia in quasi tutte le tracce. Interessanti le collaborazioni con Patrick Pulsinger, Snax, Captain Comatose, Jack Burner e la bravissima Catriona Shaw, featuring per Generation Aldi ed apparsa al fianco di Mooner Industries nel progetto Club Le Bomb.

-OLIVER HUNTEMANN "50" (Confused): per festeggiare la cinquantesima uscita della sua Confused Records, Oliver Huntemann (conosciuto negli anni ’90 per un numero esagerato di produzioni trance firmate con lo pseudonimo Kay Cee) realizza due tracce che hanno molti punti in comune col sound di Tiefschwarz e Black Strobe. Sicuramente non innovative (almeno in questo momento) ma funzionali sulla pista.

-VOLKSMUSIK "The Force E.p." (Elektrofon): #005 per la label nata nel 2003 da un’idea di Mitch e Lab Insect. Forse la migliore delle releases edite sinora, quella di Volksmusik è un’arma musicale di puro sound 80’s influenzato dalla scuola belga dell’ebm e dell’electro-techno. A testimoniare ciò in modo evidente l’efficace remix che David Carretta ha realizzato per la già valida "The Force".

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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