#057 – Titanium Records [12-06-2005]

Questa settimana i riflettori di Electronic Diary sono puntati sulla Titanium Records, la label austriaca fondata nel 2003 da Felipe e Nicolas Bacher che è riuscita, in circa due anni d’attività, a ritagliarsi un posto di rilievo all’interno della scena techno internazionale. Releases come "Ropongi", "C.I.A" ed "Adromeda" (remixate da personaggi del calibro di Asem Shama, Patrick Skoog e Tom Hades) rendono meglio l’idea del livello qualitativo al quale è andata incontro la Titanium sin dal suo esordio. Risale all’anno scorso la nascita della sublabel Supreme Entertainment lanciata dal fortunato "Banyan Tree" (remixato da Samuel L. Session) e "Acaldo" ritoccato dal partenopeo Danilo Vigorito. Ad accomunare le releases di Titanium e Supreme Entertainment è l’impronta techno-groovy che spesso abbraccia anche sonorità latine sul modello lanciato anni fa da Ben Sims. A pochi mesi dall’uscita del #008 rappresentato da "Abudante" (remixato da Cave) la Titanium tornerà con "Outbreak". Il disco, la cui pubblicazione è prevista tra poche settimane, si avvarrà di una interessante Original e di un potente remix (il SemFac Mix) messo a segno dall’americano John Selway. A supportare il pezzo sono già dj’s come Carl Cox, Adam Beyer, Luke Slater, Marco Bailey, Dj Rush, Gaetano Parisio, Mauro Picotto, Chris Liebing e Umek. Nel frattempo Felipe e Nicolas Bacher hanno remixato "Octanium" dell’inedita coppia formata da Chris Cowie e la bella dj Lucca.

-AA.VV. "Elektrofon Compilation Vol. 1" (Elektrofon): dopo 5 releases su vinile è tempo della prima compilation (su cd) per la label fondata nel 2003 da Lab Insect & Mitch. Tra i 17 pezzi (spesso influenzati dalla gothic-techno e dalla più datata ebm) potrete trovare inediti come "Cold War" di Millimetric, "Olympic Games" di Franck Kartell, "Eno" di Eedio e "Bordello Part 2" dei Polygamy Boys oltre alle già conosciute "The Game" ed "Out Of Space" di Nomenklatur, "The Force" di Volksmusik, "Fill For Me" e "Depraved Girls" di Lab Insect ed il martellante remix che i The Penelope(s) hanno realizzato per "Teenage Dust" dei Limited Teenage Noise Orgasm.

-MARKO NASTIC "Return Of The Evil Dick Ninja" (Recycled Loops): #017 per la label fondata anni fa da Umek e Valentino Kanzyani. Questa volta la techno made in Slovenia filtra attraverso quattro tracce firmate dal bravissimo Marko Nastic con le sue "Ma Vavi Na Plazi", "Smekerica Kulijana", "Flojd" e "Shut Up And Dance" ove tribal-loops infuocati si scontrano ad alta velocità contro samples funky. Il risultato mi ricorda molto lo stile del nipponico Chester Beatty.

-FISCHERSPOONER "Never Win" (Capitol): secondo estratto da "Odyssey" questo "Never Win" per il quale la Capitol ha voluto ben tre nuove versioni. La migliore (e la più indicata alle piste da ballo) è sicuramente quella dei francesi Black Strobe alla quale segue l’altrettanto valida Alternate Mix di Mirwais. Non mi piace invece quella dell’italiano Benny Benassi. Presto il duo di New York tornerà anche su Gigolo, pare con un esclusivo remix della già nota "Just Let Go" ad opera dei M.A.N.D.Y. ormai lanciatissimi su territori internazionali.

-S.U.M.O. "Rebounces" (Heya Hifi): prima release su cd per la svedese Heya Hifi che s’affida ai S.U.M.O. (Combo ed Alf Tumble) per realizzare una raccolta di sound estivo. A presenziare sono 17 tracce che passano con disinvoltura dall’afro alla house più raffinata toccando, non sempre marginalmente, atmosfere latine. Ritmi sostenuti abbinati a suoni caldi si rincorrono nei pezzi di Meitz, Bana Kuba, Ive Mendes, A Bossa Elettrica e Mojo Project. In rilievo le presenze di Blaze, Claude Monnet e Brett Johnson che non fanno mai cadere nella banalità l’intero lavoro molto estivo e spensierato.

-8 BIT ROCKERS "Exit/Entrance" (Stilleben): sembrava svanito nel nulla dopo un paio d’apparizioni su Bunker ed un remix per i Club Telex ma il primo progetto del finlandese Sami Liuski (alias Bangkok Impact) ritorna facendo svegliare dal letargo la Stilleben di Luke Eargoggle. Ben 6 le tracce tra le quali emerge "Lemurian Dreams" e "The Firmament", ottime composizioni electro che riflettono in pieno lo stile nordico fatto di strutture minimali e ritmi old-school.

-FELIX KRÖCHER "Compression E.p." (Compressed): dopo l’esordio avvenuto con "Frontline E.p." il ventenne tedesco firma, in compagnia dell’amico Boris Schalk, un nuovo episodio per l’hard-techno europea. Tre le tracce racchiuse in questo fiammeggiante e.p., tutte imbestialite e rese aguzze da suoni metallurgici. Curiosi gli inserimenti di old-school hardcore dei primissimi anni ’90 che sembra vadano a braccetto con i ritmi veloci ed ossessivi tipici dell’hard-techno del momento.

-MAMBOTUR "Vamos Viendo" -remixes- (Multicolor Recordings): esponenti di un sound definito ‘latinotronica’, il venezuelano Argenis Brito e il cileno Pier Bucci (alias Mambotur) rileggono "Vamos Viendo", primo estratto dal recente lp "Al Frente". Oltre al loro rework, in bilico tra latino ed elettronica, potrete trovare la versione tech-afro-house di Jay Haze e due rivisitazioni (in chiave microhouse) di Gabriel Ananda. Per rintracciare con più facilità i dischi della Multicolor (e di tutte le labels sotto Good Groove Music) potete utilizzare il nuovo servizio di mailorder rintracciabile all’indirizzo http://www.good-groove-music.de/mailorder.htm.

-PATRICK DSP & DJ PAUZE "Impact E.p." (Fine Audio Recordings): la coppia canadese formata da Patrick Gharapetian e Frank Evans rilascia l’"Impact E.p." che corre sugli stessi itinerari percorsi da tempo da artisti come Chris Liberator ed Andreas Kremer. Tre i tools hard-techno ("Ballistic Measures", "Dance Porra" e "Moskow Bound" nella quale si odono lievi influenze indistrial) ai quali s’aggiungono anche 3 locked-groove che torneranno utili ai dj’s più creativi.

-HEURISTIC AUDIO "Layers (Light & Atmosphere) E.p." (Satamile): quattro le tracce firmate dal misterioso Heuristic Audio, tutte fatte di pura electro seminale e molto old-school, priva di melodie, inserti vocali e tutto ciò che possa ricondurre alla vena pop. Ritmi rinsecchiti e trattamenti nel low-fi avvolgono tetre atmosfere alla Blade Runner completando una release rivolta solo ai cultori del sound electro (quello vero).

-DJ NAUGHTY pres. SILVER & GOLD "Time E.p." (Eskimo Recordings): naturale seguito a quel "Rojo Caliente/Red Hot" uscito pochi mesi addietro, "Time E.p." propone "Take My Time" che filtra attraverso beats nuovi, soffici e funzionali. Di rilievo anche "Fanta Scienza" a cavallo tra l’acid e il bleepy-retro, lo stile che forse potremo ritrovare nel nuovo lp dell’italo-tedesco, follow-up del fortunato "Disco Volante" uscito nel 2001 sull’International Deejay Gigolo di Dj Hell.

-CARI LEKEBUSCH "Vibrations" (H-Productions): l’eroe della techno svedese ritorna su vinile con l’ennesimo e.p. fatto di suoni puliti e ritmiche scarne ma sempre congeniali. Con "Darryl Sez" s’incontra una techno poderosa contrassegnata dalla ripetitività classica del sound made in Sweden mentre con "Slim Sez" si tange il tipico ‘jumpy-style’ belga. La più interessante è (a mio avviso) "Aaron Sez" attraverso la quale il dj azzera l’essenzialità che ha sempre contraddistinto le sue releases rompendo conseguentemente la glacialità della techno nordica attraverso il calore di un numero più elevato di strumenti.

-LIKE A TIM "The Heat Is On Your Ears" (Like): sequenza veloce per la giovane Like Records (fondata dall’olandese Tim Van Leijden che spesso si cimenta anche in opere pittoriche) già giunta al suo #007. Nelle quattro tracce incluse sul vinile si assapora una forte e smodata acid (sulla scia delle prime produzioni su Djax-Up-Beats e Rephlex) abbinata alla potente voce di Alden Tyrell che si è occupato del featuring della tetra "Gangster Boogie".

-TERMINAL 11 "Illegal Nervous Habits" (Cock Rock Disco): sull’onda della musica idm e dei primissimi lavori di Richard James alias Aphex Twin, Mike Castaneda alias Terminal 11 incide il suo primo album nel quale confuiscono le nature di più stili musicali tra cui il drum’n’bass, la techno e l’experimental. L’artista di Phoenix (Arizona) prova a ricostruire quel fitto mosaico di tessere sonore guidate da un tumultuoso susseguirsi di ritmi corrosi da numerosi plug-ins. Una vera raccolta emozionale nella quale i suoni si disperdono nell’aria come se fossero dei gas e dove ritmiche forsennate appaiono vere e proprie cacofonie al limite dell’immaginario.

-GABRIEL PALOMO & DEECOY "Electric Phaze" (Zuvuya Recordings): forte per "Lunar" adorato da personaggi come Dj Hell, Dave Clarke, Felix Da Housecat e l’italiano Mauro Picotto, Gabriel Palomo ritorna con la saga dei ‘Galactic Tone" lasciandosi affiancare dal quotato Daryl Cura alias DeeCoy, uno dei membri (assieme a Dj Traxx e Hieroglyphic Being) del team The Dirty Criminals. Quattro le tracce possedute da una heavy-techno ravvivata da ritmi sincopati e spunti industriali che riportano alla mente la rave-age dei primi anni ’90.

-T. RAUMSCHMIERE "Sick Like Me" (NovaMute): a far incontrare il rock’n’roll con la dark-electro è ancora lui, il tedesco Marco Haas alias T. Raumschmiere che, allontanandosi momentaneamente dalla sua Shitkatapult, vede uscire sull’inglese NovaMute un nuovo estratto dal suo ultimo lp. La scelta è caduta sulla violentissima "Sick Like Me" rielaborata in due versioni dai Motor che l’hanno resa più ballabile e proponibile sulle dancefloors.

-DANIEL TAYLOR "M.O.R.D." (Four:Twenty): sublabel della più conosciuta Hope Recordings e forte per quel "Sex Fiend" di Quasistereo che durante il passato autunno destò particolar clamore anche qui in Italia, la Four:Twenty ritorna con un progetto nel quale si assapora ancora un misto tra deep-tech-house-electro. La Dub Edit rappresenta in pieno la moda corrente nel mischiare gli stili mentre il remix di Locodice (il dj-resident del Circo Loco) preferisce utlizzare vibrazioni bleepy-house. E L’Original ?? Cercatela su www.mord.co.uk.

-THINK TANK "Troublemachine" (Music Man): tre le tracce racchiuse in questo potente e.p. di provenienza belga. La principale, "Troublemachine", rappresenta in pieno il binomio electro-techno con ampi riferimenti al sound del francese David Carretta e alla più datata ebm di metà degli anni ’80. Simile "Guitarr" ove il ritmo diviene più sostenuto arricchito da chitarre distorte ed appoggi dark mentre battute sincopate spettano ad "Electromachines".

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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