#060 – Wire @ Yokohama Arena (Tokio) [03-07-2005]

Si terrà il 16 luglio la settima edizione del Wire, l’evento partito nel ’99 da un’idea di Takkyu Ishino come naturale risposta giapponese alla osannata Love Parade di Berlino. Sarà ancora l’iper-collaudata Yokohama Arena (situata alla periferia di Tokyo) la location che ospiterà svariate guests internazionali di rilievo. Tra i dj’s che si esibiranno Abe Duque, Bad Boy Bill, Chris Liebing, Ellen Allien, Frank ‘Beroshima’ Müller, Fumiya Tanaka, Hatiras, Hell, Joris Voorn, Luke Slater, Renato Cohen, Dj Tasaka, Toby, Westbam e l’immancabile Takkyu Ishino. Per i live-act invece sono attesi Joey Beltram, Kagami, The Modernist, Reinhard Voigt, Ryukyudisko, Secret Cinema, Shin Nishimura, Vanguard e Tok Tok. Special-guest, direttamente da Manchester, lo storico duo degli 808 State mentre a curare l’impianto luci saranno i light-jockeys Device Girls e Naokiro Ukawa. Anche quest’anno il Wire si prospetta come un evento dalle risonanze mondiali.

-AA.VV. "Stalingrad 1-2" (Bunker): finalmente, dopo mesi di gestazione, l’olandese Bunker rilascia il progetto "Stalingrad" dividendolo in due vinili. La tracklist offre un’ampia gamma di tracce pervase da estreme atmosfere dark nelle quali riecheggiano i tristi momenti della battaglia di Stalingrado risalente al 1943. A firmare le horror-soundtracks sono artisti come Frank Sarrio, Duracel, Nimoy, Syncom Data, Rude 66, Orgue Electronique, Kassen, Mr. Clavio, Legowelt e Schmerzlabor. Storia tradotta in musica.

-ALEXANDER KOWALSKI "Can’t Hold Me Back/She’s Worth It" (Kanzleramt): le due tracce incise su questo Kanzleramt #121 (label che è cresciuta tantissimo negli ultimi anni) anticipano di qualche mese l’uscita del nuovo (ed attesissimo) album del bravo Kowalski previsto per settembre. "She’s Worth It" è prodotta assieme a Joris Voorn ma la perla, a mio modesto parere, è "Can’t Hold Me Back" che si avvale della collaborazione dell’inglese Funk D’ Void. Atmosferico e da viaggio, un pò come tutti i pezzi di Kowalski.

-MASCOTTE "Office Jobs" (Surprise): costituito nel 2001 dalla collaborazione di 5 artisti belgi, Mascotte è un progetto che parte dal mondo musicale degli anni ’80 realizzando una sorta di collage retro. Modelli di riferimento come KLF, Bobby ‘Divine’ Orlando, Ultravox e Patrick Cowley rendono "Office Jobs" un pressante costrutto fatto di glammy-rock, rave, rockabilly, hip-hop, noize, punk, techno ed electro, tutti assemblati secondo schemi ‘moroderiani’. Il tutto è avvolto in una curiosa copertina che ferma gli autori in una foto in stile inizio ‘900.

-KLEINKARIERT "Dekadent" (Pop Up Trash): cresce bene la label dei Kleinkariert che con "Dekadent" giunge al suo #006 ancora fatto di electro-rock-pop. Oltre ad una divertente Original (che mi ricorda un pò lo stile dei Die Raketen) troverete anche un potente remix firmato da Gunjah della 1St Decade, sempre molto bravo nel mischiare sonorità acustiche con altre provenienti dal mondo digitale e più cibernetico.

-SILICONE SOUL "The Poisoner’s Diary" (Soma): terzo singolo estratto da "Staring Into Space", questo eccellente anthem di matrice electro-pop si avvale della calda voce di Stuart Gray ‘prelevato’ dalla formazione dei Viva Stereo. I due vinili, acquistabili separatamente, propongono una lunga serie di versioni che accontenteranno i gusti di tutti: dalla classica Edit alla plastica electronic-house degli Slam sino alla progressive di Ewan Pearson e alle vibrazioni rock dei Viva Stereo. La considero una potenziale hit estiva.

-MARCIN CZUBALA "All Nippon E.p." (Carabinieri): nome alquanto curioso per questa nuovissima label (fondata tra le mura della ELP Medien di Marco Carola & Corrado Izzo) che apre i battenti col disco del polacco Marcin Czubala, affermato dj-producer attivo dal lontano 1987. Fondatore della Currently Processing Records e noto anche come Dj Eliot, Czubala elabora quattro tracce techno tra le quali si cela la fortissima "Northwest Orient" che riesce ad abbracciare anche elementi electronic di matrice francese.

-GUNNE "Erfurt E.p." (Lebensfreude): responsabile della promozione della 1St Decade dei Northern Lite ed organizzatore dei party Spinning Wax atti a sostenere la scena underground della sua città (Erfurt) Gunnar Lenke alias Gunne esce allo scoperto come producer regalandoci due tracce: in entrambe riecheggia il suo motto ‘let’s rock’ con atmosfere rock miscelate ad una sana dose di techno da ballare in discoteca sotto luci psichedeliche e strobo. Un disco che segue itinerari differenti da quelli attualmente battuti dai producers europei e questo rende a Gunne davvero onore.

-VERNIS & TALSHIA "Try & Error" (Voltage Musique): fondatori della Fabriquez Musique, Vernis & Talshia acchiappano il #005 della Voltage Musique con una doppietta di tracce definibili ‘tech-electro-house’. I remix sono curati da Kombinat 100 (in chiave reggae-house) e da Oscar che invece opta per una soluzione tech-house piatta e lineare, priva di qualsiasi tipo di ornamento. La Voltage Musique appare ancora più distante dall’electro-techno-pop che contraddistingueva le prime releases.

-SALAMANDOS "Master Of House" (Bunker): con questo 12" prodotto in incognito da Legowelt prosegue la saga ‘Robot-Dystopya’ iniziata dalla Bunker durante il passato autunno. Protagoniste di "Master Of House" sono oscure tracce di matrice chicago partorite negli anni ’80 coi loro movimenti ritmici essenziali, suoni sporchi, piallati e interfacciati ad una lieve patina di acid che rende il tutto molto attuale ed appetibile. La mia preferita ?? "Jack That Dick", oscura, melanconica ed avvolgente.

-FIXMER/MCCARTHY "You Want It" (Planete Rouge): secondo estratto dall’album "Between The Devil…" questo "You Want It" che viene ora affidato alle sapienti mani di Dave Clarke capace di enfatizzarne ulteriormente i connotati senza rovinarne la struttura originale. Il lato b vede invece "Come Inside" ritoccata dal giovane talento Christopher Kah, ormai deciso nel percorrere la strada della new-ebm che imboccò Fixmer diversi anni addietro.

-THE WHELPIES "M54 E.p." (DBX): forte di un glorioso passato illuminato dalla dream di Robert Miles (1995) e dalla progressive dei Nylon Moon (1997), la DBX risale in superficie con un progetto concepito interamente da un team pugliese. Le tre tracce aderiscono con decisione all’ormai diffusa tendenza nel miscelare beats di natura house con patches di matrice elettronica. Di poco rilievo il remix di Sk che scorre via senza lasciare particolari emozioni mentre trovo interessante "The Princess Singer" con la quale s’intingono i pennelli in una mistura alla Play Paul.

-OEZGUER CAN "Sleepless In Stockholm E.p." (Deep Focus): esce su una delle labels del gruppo olandese Extrema Music (Eindhoven) questo interessantissimo extended play firmato da un artista sinora a me sconosciuto. Quattro le tracce di cui tre in classica chiave electro-techno dai riferimenti al sound tedesco di qualche anno fa. "Simplicity" è l’unica a rappresentare il genere deep-house.

-STREET HI-FI "Dirty Weekend E.p." (1St Decade): confezionate presso l’Hudson Beta Studio di Dortmund, le tre tracce di "Dirty Weekend E.p." non si discostano molto dalla linea stilistica seguita dalla label di Erfurt da qualche anno a questa parte. Le distanze vengono prese con la TARGA’s Fat Sunday Mix che si modula su frequenze electronic-house alla M.A.N.D.Y., Tiefschwarz e Blackstrobe. Con "Dirty Weekend" invece si ricompongono i movimenti ritmici sincopati influenzati dal rock e dall’electro old-school, ormai un marchio di fabbrica per l’etichetta dei Northern Lite.

-MATTHEW HERBERT "Plat Du Jour" (Accidental): ‘armato’ di un registratore a spalla, il celebre musicista inglese (che recentemente ha prodotto l’album di Roisin Murphi, ex-voce dei Moloko) ha catturato in diverse fattorie decine di suoni che alimentano le tracce del suo incredibile album che vede come concept il cibo e le bevande. Lasciando da parte temi come l’amore, il tradimento e il sesso, l’autore prende in esame temi divertenti non perdendo di vista il carattere avanguardista che da sempre caratterizza la sua produzione musicale.

-SIX CUPS OF REBEL "Arp She Said" (Feedelity): emersa in modo significativo con "Further Into The Future" e, più recentemente, con "I Feel Space", la Feedelity rilascerà a breve questo #005 comprendente tre tracce che ammiccano alla vecchia afro degli anni ’80. Un progetto ammirevole per la label fondata dal norvegese Hans-Peter Lindstrom (spesso in coppia con Prins Thomas col quale ha recentemente firmato un remix per Alden Tyrell) che ora si diletta nel filtrare attraverso modernismi la vecchia old-school disco.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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