#062 – Imatran Voima – VULVA [17-07-2005]

Imatran Voima, il duo finlandese specializzato in break-electro e noto anche come V.U.L.V.A., sta per tornare dopo un periodo di pausa. L’attività discografica, iniziata pochi anni addietro attraverso la Kostamus Records che pubblicò (in una strettissima limited-edition) "Electro Is Aural Sex" e "Ghetto Bass Archives Vol.1" e recentemente consolidatasi grazie all’album "The Church Of Latterday Maggots" (edito dalla Tellektro), si mette nuovamente in moto con "Commando", presto sulla Dominance Electric. Parallela è l’uscita di "American Splendor" sulla Golden Dice Records mentre la storica "Techno Slut" viene inserita da Dave Clarke nel suo ultimo mix-cd ("World Service 2") realizzato per l’inglese Resist Music. Il duo è attivissimo anche sul fronte remix: ultime ad essere realizzate sono state le versioni per "Gone Mad" dei Mr Velcro Fastener (su Electrix), "Second Wave" di Exzakt (su Satamile) e "Like Bass" di PJVM’s su Exogenic.

-ACROPOD "Tales Beyond The Unknown" (Klik): prodotto dagli ellenici Vasilis Giouvris e Savas Karabinos, questo album è ricco di electronica alla Leftfield e capace di esplorare quei territori adiacenti all’ambient e alla musica più riflessiva. Beats seminali tagliano le atmosfere eteree delle undici tracce spesso ornate da accenni funk, low-fi sounds, impronte deep-house, movimenti drum’n’bass e tanto chilly-sound. Un lavoro curato nei dettagli ed in linea con lo stile che da qualche mese a questa parte ha imboccato l’accreditata Klik di Atene che tiene ben alta la bandiera della musica elettronica prodotta in Grecia.

-THE CHICAGO SHAGS "Chicago Shags" (Bunker): è ancora Legowelt che, nascosto dietro The Chicago Shags, compone sette tracce oscure ed influenzate dall’acid e dalla chicago-house di fine anni ’80. Ritmi ballabili s’alternano a suoni putridi, bassline meccanici, sprazzi di sid-style ed electroclash tipicamente olandese. Il tutto è avvolto nella tipica cover ‘Robot Dystopia’, selection ricercatissima dai collezionisti sparsi per il mondo.

-AA.VV. "Maybe.Plastic City" (Plastic City): trascorso (fortunatamente) il tempo in cui si accennava ad un completo ritiro dal mondo discografico, la Plastic City ritorna con un avvincente mix-cd che fa il punto della situazione attraverso i pezzi migliori pubblicati negli ultimi tempi e firmati da artisti come Terry Lee Brown Junior, Gui Boratto, Soda Inc., Bioground e The Timewriter. Tra le prime pronte a scommettere sulle potenzialità di micro e tech-house, la Plastic City (balzata agli onori della cronaca nel ’95 per "It’s Our Future" di A.W.e.X.) si reinventa ancora esplorando e proponendo una house anticonformista, stile musicale che sino a pochi anni fa pareva soltanto un’utopia nella mente di pochi sostenitori.

-BRAINSHAKER & SHEE-LA "Juicy E.p." (Ghostwriter): il prolificissimo (forse troppo!!??) Robert Natus, qui nascosto come Brainshaker, collabora con Shee-La per quattro energetiche tracce finite nel catalogo della tedesca Ghostwriter, già sostenitrice del genere hard-techno. Ritmi serratissimi, bassline levigati e corrosi da plug-ins, ipnotismo, grooves sincopati: queste le direttive attorno alle quali i due artisti operano forgiando un e.p. stampato (per il momento) in sole 700 copie.

-MAURO PICOTTO & FERGIE "Funktime/Funktec" (Alchemy): inedita accoppiata nata tra l’italiano Mauro Picotto e l’inglese Fergie che s’incontrano e producono a quattro mani questo #007 della ritrovata Alchemy, la main-label del gruppo Meganite fondato dal dj piemontese nel 2002. Ad essere stravolta è la popolare "Funkytown" dei Lipps Inc., una storica hit edita nel 1979 dalla Casablanca Records che ora viene sminuzzata e ricomposta attraverso una modernista ottica electronic-techno. Tre le versioni tra le quali la Claxxix Mix dalla sicura e facile presa sul pubblico. Won’t you take me to … Funkytown !!

-RUTHERFORD "Cessna" (Kondi): #009 per la piccola e sempre strabiliante Kondi che s’affida a Rutherford, personaggio rintracciabile nel panorama underground svedese con passate apparizioni sulla Stilleben di Luke Eargoggle. In "Cessna" si prosegue il discorso lasciato in sospeso con "My Ranch Is Your Ranch" (2003) attraverso sei tracce prettamente electro (quella vera) fatte di ritmi sequenziali e sincopati e suoni metallici tipici dell’old-school.

-BRIAN SANHAJI "Swinging Reflective E.p." (Quaquaversal): per il suo #005 l’inglese Quaquaversal apre le porte a Brian Sanhaji (noto anche con lo pseudonimo Relic poi abbandonato causa l’omonimia con un produttore trance olandese), autore di tre tracce ritmiche e longilinee, spesso arricchite da elementi come basslines ed effettistica. Interessante il remix di Dj Elite che, mostrando vari spostamenti d’accenti nel groove, porta il tutto verso una sfasatura ritmica che stuzzica intelligentemente la curiosità degli ascoltatori più attenti.

-MARKANTONIO "Super Hero E.p." (Tortured): in un periodo in cui il mondo deve affrontare una serie inestricabile di problematiche l’unica soluzione pare quella di rivolgersi ai supereroi. L’idea, già sfruttata dal sottoscritto per il "Superstar Heroes E.p." (2003), viene rimessa in gioco dal dj-producer napoletano che, per il suo esordio sulla Tortured di Billy Nasty, sceglie quattro tracce che ricalcano lo stile della sua Analytic Trail. Costrutti ritmici vigorosi, dilatati da effettistica, dominati dall’essenzialità e ciclicità e vicini al tech-funk napoletano fanno di questo e.p. l’ennesimo tassello che arricchisce la già valida discografia di Marco Antonio Picone.

-AA.VV. "Hannover E.p." (0511 Musik): ai nastri di partenza la 0511 Musik, label nata ad Hannover che decide di aprire il proprio catalogo con un interessante extended play ricco di inflessioni electro-techno-retro. Quattro le tracce incise che fanno il verso alle sonorità neo-pop francesi alla Kiko & Gino’s attraverso una modalità di composizione che ricorda molto l’italo dance degli anni ’80. Di rilievo "Hesitate" di Andi De Luxe e "Confessions" di Daniel Solar.

-ECHO DEPTH FINDERS "The City Of Dolls" (Meteosound): pubblicato dalla berlinese Meteosound che da tempo indaga a fondo sulle nuove vie di sperimentazione della musica moderna, "The City Of Dolls" è l’album dei russi Nikolay ‘Digitalone’ Zhmakin ed Anton ‘Wrong Mc’ Belov. Sono loro che esplorano un ampio range di sonorità passando dall’hip-hop al dub sino all’electronica e l’experimental. Tracce avveniristiche (come "Dominate", "Paranoid’s Hell" e "Radio 8") si trovano in simbiosi con l’electronica e metriche freestyle che continuano a fornire rimandi alla cultura hip-hop.

-SOL IXENT "Wide Open" (Discordian): fondato da Marc Hurtado degli Etant Donnes, "Wide Open" è un viaggio nella musica sperimentale del passato ricco d’avanguardie sonore che tanto ammiccano l’orecchio alla prima ebm degli anni ’80. Fortissime le influenze della scena industrial-wave (Throbbing Gristle, Chris & Cosey, Suicide) oltre a chiari riferimenti alla new-beat, acid house e berliner-disko resi ancora più vivi dal prezioso contributo vocale di Saba Komossa, ex-cantante dei Delkom, il duo fondato negli ’80 con Gabi Delgado dei DAF.

-AA.VV. "Tsunami Aid Vol. 1" (Abiotic Recordings): questa nuova label di Minneapolis (U.S.A.) apre i battenti presentando una serie di vinili che raccoglieranno fondi per Mercy Corps dando sostegno ai superstiti del terribile tsunami abbattutosi alla fine del 2004 sul sud-est asiatico. Ben 16 (divisi in quattro releases) gli artisti interpellati che hanno donato la loro musica per poter aiutare chi ha perso tutto in pochi attimi a causa della forza distruttrice della natura. Nel vol. 1 potrete trovare i tools techno di Patrik Skoog, Paul Mac, Henry Chow e Bryan Zentz. A caratterizzare i prossimi acts saranno invece Oscar Mulero, Inigo Kennedy, Takaaki Itoh, Petar Dundov …

-HYPNOLOVE "Mademoiselle" (Record Makers): sulla falsariga di datate produzioni electro-disco uscite durante gli anni ’80, il francese Hypnolove realizza un ottimo pezzo che profuma di retro, ormai una componente che si trova frequentemente nelle produzioni degli ultimi mesi. Maggiormente indicata al dancefloor la versione remix di Play Paul anche se la mia scelta cade sulla splendida "Assault On Precint Thirteen", originariamente di John Carpenter e risuonata per l’occasione da Christophe Guiraud aka Tellemake. Davvero bravi questi francesi !!

-LEO CRUZ "Italians Do It Better" (Saboteur): una manciata di elementi italiani viene dispersa su questo vinile dance-funk proveniente dal Canada a partire dal titolo sino ad alcuni accorgimenti stilistici presenti nei tre pezzi che rimandano al sound di Donna Summer. Quella che preferisco è "Vespa Girls", un concentrato intelligente di electro, house e disco. Un buon prodotto per questo artista italiano (di Pescara) ormai trapiantato da diversi anni a Montreal.

-MARKUS LANGE "James Bondage E.p." (Pocketgame): ironizzando sulla celebre figura dell’agente segreto tanto in voga negli anni ’60, Markus Lange s’appropria del nuovo capitolo della Pocketgame, label fondata nel 2001 da Maru & Comix. L’agente 007 (in simbiosi col numero di catalogo, proprio lo #007) viene trasbordato in una moderna dimensione fatta di sonorità electro-techno-wave nelle quali sono immerse "End Of Time", "Hold Me" e "Tender Voice". Sulla b-side invece vari remix firmati da Carsten Franke (in chiave minimal-techno), Remute (che plasma tetre terzine in Kompakt-style) e Punx Soundcheck (con un anthem electro-pop-wave). La vasta gamma di suoni è potenzialmente utile anche al noto agente segreto che rompe il silenzio a bordo della sua ruggente Bentley.

-SKIPSAPIENS "Eco" (Mutek): dietro Skipsapiens operano i cileni Daniel Nieto (alias Danieto, spesso in coppia con Luciano) e Pier Bucci, metà del duo Mambotur. Le undici tracce di "Eco", composte e registrate a Santiago tra il 2002 e il 2004, riflettono in pieno il classico timbro della musica cilena che, già da qualche anno a questa parte, ha completamente invaso il territorio europeo. Un particolare processo di assimilazione tra electro, idm, minimal, abstract ed ambient: questo il filone che seguono le composizioni minimaliste molto vicine alla releases edite da labels come Perlon, Cadenza ed Arm.

-STAR YOU STAR ME "Sweet Things" (Mood Music): dopo il successo di "Retiro" il team nordico si fa risentire con un disco che non replica passivamente le precedenti composizioni ma che cerca coraggiosamente nuove soluzioni. Queste vengono estrapolate da sonorità retro, in particolare dalle soffuse atmosfere deep-house dei primi anni ’90 che caratterizzano la raffinata Original Mix. Spunti acid nella dub del grande Ian Pooley mentre una vena electro-pop emerge dalla Kiss Of Death (forse ispirata dai New Order visto il titolo). Il primo distacco per la label berlinese di Freestyle Man dal canonico ‘minimalistic-sound’: che stia per iniziare una nuova era ??

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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