#064 – UMF Uunden Musiik in Festivaali [31-07-2005]

Si terrà a Turku i prossimi 5 e 6 agosto la nuova edizione dell’UMF (Uunden Musiik in Festivaali) che rappresenta uno dei centri focali della musica elettronica finlandese. Stralcio di line-up ?? Nomi appartenenti all’underground più estremo come Huaraton, Mono Junk e Kompleksi alternati a quelli di artisti più noti come Jimi Tenor, Jori Hulkkonen (noto anche come Zyntherius), Mr. Velcro Fastener e Sami Koivikko. Confermata la presenza anche degli Ural 13 Diktators che hanno fatto perdere completamente le loro tracce dal 2002, anno d’uscita del secondo album "Techno Is Dead".

-AA.VV. "Box Jams" -Part 1- (Clone): a differenza della precedente "The Man You’ll Never Seen" che raccoglieva il meglio degli anni passati, "Box Jam" punta i riflettori su tracce inedite e versioni mai pubblicate. Ideatore del progetto è Serge Verschuuk alias Dj Serge che opta (per questo Part 1 vinilico al quale seguirà un Part 2 ed anche una full-version su cd) per sonorità smooth-disco e chicago-house. Diverse le chicche tra cui l’inedita No Skin Mix di "Body Dub" by Unit 4, la long-version di "Texas, Brooklyn, Heaven" by Orgue Electronique e "So High", perla introvabile prodotta nel lontano 1978 da Harald Faltermeyer & Peter Moesser, mai pubblicata in versione ufficiale e qui re-editata da Alden Tyrell. L’uscita ufficiale è prevista per settembre.

-SBLES3PLEX "The Grid E.p." (Fundamental Bass Intelligence): seconda uscita per la label canadese che s’affida ad Ivan Arnau e David Farrell alias Sbles3Plex. Nativi di Terrassa (nei pressi di Barcellona), i due iniziarono a comporre musica nel ’95 orientandosi verso il pop degli ’80 e la techno dei ’90. I primi risultati giunsero con diversi e.p.’s sull’olandese Djax-Up-Beats (tra cui lo storico "Pornobotics") in chiave acid-techno. Ora lo stile si sposta verso il break-robotic-electro con due tracce (più un remix di Xerodefx) utili per le selezioni alternative. L’edizione è limitata a 300 copie.

-RHYTHM KING AND HER FRIENDS "I Am Disco" (Kitty-Yo): primo lp per l’eccentrico trio formato da Linda Wölfel, Pauline Boudry e Sara John che nel 2002 fece da supporter a Le Tigre nel tour primaverile. Fu quella l’occasione adatta per proporre "Get Paid" (poi remixato da Buffalo Daughter, Robots In Disguise e Ladytron), pezzo che ha aperto la strada della produzione ora rappresentata da "I Am Disco", corposo elaborato fatto di influssi trash-disco, funk, electro, punk ed house. Da segnalare l’alternanza dei testi che passano dall’inglese al francese toccando anche il bulgaro, simbolo dell’abbattimento delle barriere grazie alla musica, linguaggio universale dei popoli.

-NITTRIBIT "Devotion E.p." (Sofa): nuova arrivata tra le mura della ELP di Marco Carola e Corrado Izzo, la Sofa apre i battenti con uno dei dischi più belli del momento. "Devotion" è un pezzo che si configura come electro-dark-techno, tutto incentrato sull’unione tra basso, batteria e parti vocali che rammentano lo stile dei Northern Lite e Markus Lange. Violentissimo l’impatto con "This Is Not A Love Song", cover di un vecchio pezzo dei Pil che rivive ora una seconda giovinezza attraverso una visione modernista che miscela acrobaticamente electro, break e dark. Proiettata in una dimensione quasi infernale ed un pò alla Prodigy, la traccia sprigiona un’energia tale da far crollare anche i più robusti muri in cemento armato.

-PINKTRONIX "Booty Sez" (Elettrica): secondo singolo su Elettrica per Pinktronix, duo dietro il quale operano Alex ‘Dandi’ De Lauri e Francesco ‘Fresh Drumma’ Brini. Oltre all’electro-funk-dance della Vocal Mix potrete trovare tre remix firmati da Juho Kahilainen, Scuola Furano e Y:DK, incentrati sull’alternanza tra acid, funk, break, new-wave e post-disco. Nonostante le uscite non frequentissime, Elettrica continua a tirar fuori dal cilindro prodotti innovativi e soprattutto non derivati dalla scena italica da sin troppo tempo relegata a canoni predefiniti e prevedibili.

-HIROKI ESASHIKA "Kazane" (Intec): vistoso cambio di rotta per la Intec di Carl Cox che si sposta dalla classica tribal-groovy ad un condensato electro-techno dalle sfumature quasi tech-house. L’Original Mix mi ricorda alcune vecchie releases della Müller di Beroshima mentre i remix di Sebastien Leger (alias Sebago) e di Tom Stephan (alias Superchumbo) puntano a soluzioni incentrate su pesanti grooves di matrice dub-house. A supportarlo già Pete Tong, Michael De Hey, Leandro Gamez e Tomaz.

-MARTIN PETER feat. MARK STEWART "Psychoville" (Angora Steel): dopo aver pubblicato l’album "Enough Of This" la neonata Angora Steel rinnova il suo interesse per il sound rockettaro di Martin Peter stampando i remixes di "Psychoville". Tra intense vibrazioni acustiche di Ben Mono e Mooner (from Erkrankung Durch Musique) si cela la visione più immediata firmata da Digitalism, il duo che ha esordito pochi mesi addietro su Kitsunè con "Idealistic". La loro è una versione che fa combaciare il rock con l’hi-nrg passando per il funk dei 70’s.

-CHRISTIAN FISCHER vs DJ MURPHY "Underground Sector" (Psycho Shoxxs): con "Underground Sector" si replica la collaborazione tra il dj tedesco di Leipzig (mente di Definition Records) e il brasiliano che vanta alle spalle già ambiti premi. L’Original è puramente techno-groovy con inserzioni electro-funky mentre il remix di Evil Concussion tende a miscelare gli stessi suoni con la potente electro-techno. A suonarlo già eminenti nomi come Dave Clarke, Chris Liebing, Sven Väth, Adam Beyer, Cari Lekebusch, Monika Kruse ed Andreas Kremer.

-PHONOGENIC vs FREESTYLE MAN "Supercollide E.p." (Mood Limited): nata da una costola della più prolifica Mood Music, Mood Limited tocca il #009 con un e.p. in chiave bleepy-acid-electro. "Supreme" è un tool circolare e loopy, sventrato da controtempi ed effetti reverse. L’acid-line in continuo movimento crea un effetto ipnotico e funzionale sebbene l’idea appaia confinata entro pochi suoni e scarse variazioni tonali. "Air Moves" invece si muove su un beat vintage in chiave 80’s alla Patrick Cowley (ma meno hi-nrg) che s’ingrassa con un bassline funky sordo ed appoggi disco che ricreano situazioni retro da rivivere per mezzo di luci psichedeliche che illuminano la mitica palla ricoperta da decine di quadratini vitrei.

-OVERKLASH "First Action Hero" (Indecence): procede alla grande l’attività della piccola label francese Indecence che, in soli pochi mesi di vita, ha già messo a segno delle hits a livello internazionale. Ultima di queste è "First Action Hero", uno strabiliante anthem in chiave italo hi-nrg 80’s prodotto dalle capaci menti di Anthony & Gregory Capogna accompagnati da The Oracles. Interessanti i remix di Laidback Luke (from Mixmash Records) e Kut’n’Paste ma la Club Mix rimane a mio avviso insuperabile.

-DEBASSER "Kls" (Input-Output): nono capitolo per la label svedese che decide di rilasciare il difficile e sperimentalista 12" di John Fentiman alias Debasser. Alfiere dell’elettronica inglese, Debasser è uno specialista in basslines ed innovative forme di suono che spesso esplorano la scena dance a 360 gradi sfociando nel drum’n’bass, nell’hip-hop e nel ghetto-tech. La title-track, "Kls", è un esperimento electro-break-lowfi, "Timewaster" poggia su un’inferocita drum’n’bass e "F In Bass" su un breakin’-tunes in stile anglosassone con un Tb-303 che ronza come un’ape sui fiori. A chiudere il remix di "Kls" ad opera di Si-Begg, un estroso tool che getta luce sulla dirty-bass un pò trascurata negli ultimi tempi.

-DJ HELL "Acid Rocks" (Time Warp Records): dopo le precedenti edizioni curate da Gayle San, Adam Beyer e Umek, gli organizzatori di uno dei più importanti eventi techno al mondo decidono di affidare a Dj Hell la selezione e mixaggio della nuova collection. Icona di un sound spesso definito ‘future retro’, Helmut ‘Hell’ Geier raccoglie 31 tracce rintracciate nell’underground internazionale. Il puzzle è composto da tessere di Motor, Lopazz, Kiko & Gino, 2 Raumwohnung, Dominatrix, Mick Wills, Play Paul, Dj Emerson vs Dave Shokh, Jack Fairley, Thomas Anderson, Marc Miroir, Gabriel Palomo e tanti altri. Ad impreziosire il lavoro certosino del dj tedesco è un dvd, "10 Years Of Time Warp", che riassume i momenti storici dell’evento che dal 1995 onora la musica techno ed elettronica in Germania. Sessanta i minuti di interviste a mostri sacri delle consolle internazionali come Sven Väth, Laurent Garnier, Richie Hawtin, Carl Cox oltre a registrazioni di esibizioni memorabili di artisti come Ricardo Villalobos, Dj Rush, Cosmic Baby e Chris Liebing. Quasi un documentario che attesta la validità e la qualità della scena teutonica da sempre attenta all’evoluzione della musica prodotta con il computer.

-LOPAZZ "Allemann-Maxi" (Compost Black Label): terza uscita per la Compost Black Label, oscura ‘sorella’ della celebre etichetta monegasca fondata e diretta da Michael Reinboth. A firmare le quattro tracce l’estroso Stefan Eichinger alias Lopazz, autore di una già vasta discografia articolata su quotate labels del settore tra cui Get Physical, Output e Cocoon. Tra una sorta di lounge-rock ed electro-film-movie si cela la ballabile "Child Of Dance" guidata da un conturbante bassline che s’intreccia a paradisiaci archi.

-CHRIS LIEBING "Live In Beograd" (CLR): noto come l’inventore della dicitura ‘hot-schranz’ che indica quella raw techno minimale e tenebrosa supportata debitamente con la saga dei dieci Stigmata, Chris Liebing trasferisce su questo doppio cd le atmosfere vissute a Beogrado lo scorso 19 marzo presso il KPGT. L’avvincente tracciato non sposta l’attenzione nemmeno per un istante dalla techno, quella ciclica e dominata dall’amore per l’arte del loop. Parti integranti del trip sono pezzi di Eric Sneo, Jörg Henze, Felipe & Nicholas Bacher, Olivier Giacomotto, Frank Biazzi, Petar Dundov, Alex Bau e tanti altri.

-DYNAREC "Legendary Days" (Kondi): insaziabile, la Kondi scende in campo con un nuovo maxi-e.p. del bravo Dynarec, noto anche come Chris Kalera. Il producer, dopo aver rilasciato l’album "User Input" (su Delsin), l’ottimo "Distant Signal" sull’italiana Nature e vari e.p.’s sulla sua Vaporwave (entrata nelle grazie di Dave Clarke), trova la formula giusta per far convivere l’industrial, l’electro di Detroit ed interludi ambient. Suggestivo come pochi dischi, "Legendary Days" s’avvale di sei tracce in perfetto bilanciamento tra l’electro e l’experimental.

-TOBY DREHER "Notendruck" (Tussi Toaster): doppio esordio sia per la label berlinese che per l’autore che nulla ha a che fare con la nota birra. Influenzate dalla scena post-house teutonica, "Bandsalat" e "Funkbrücke" sono rinforzate da spunti del click’n’pop e da effetti rumoristi che nell’ultimo periodo stanno moltiplicando a dismisura le loro apparizioni. Il resto è puro ipnotismo derivato da misure cicliche e battute terzinate vicine allo stile di labels come Spectral, Morris Audio e Cadenza.

-AA.VV. "Un:Balanced" (YoYo Records): la raccolta di musica psy-trance (incrocio tra la classica trance e la più remota goa) riporta ai fasti uno stile che in Italia si fece sentire (seppur in modo marginale) durante i primi anni ’90 per poi non lasciare alcuna traccia del suo passaggio. Dieci i pezzi racchiusi e non mixati tra loro, tutti di provenienza israeliana e firmati da artisti come Oforia, Quantum, Fatali, Basic, Violet Vision e Infected Mushroom, atti ad iniettare linfa vitale ad uno stile che sta risorgendo non solo in Medio Oriente ma anche in Inghilterra.

-DP-6 "Delta E.p." (Ghostwriter): e.p. d’esordio per Alexy Filin & Vadim Indigo alias DP-6, due estrosi produttori già noti nell’Europa del nord per eccezionali live-acts, che realizzano quattro tools in classica chiave Ghostwriter con movimenti serrati, suoni sporchi e mai rifiniti, andatura medio-veloce ed assenza totale di refreins. Vengono accarezzate anche atmosfere alla Stigmata con "Indigo Crash" e "New Beginning" tra le quali un attento ascoltatore riuscirebbe ad intravedere anche degli sprazzi di broken-beat. Da tenere ben lontano dai sostenitori del sound pop-dance.

-MELNYK "Strut" (Gaymonkey): uscito da pochissimo sull’inglese Gaymonkey, "Strut" segna il ritorno di Melnyk, il canadese (di Alberta) trapiantato a Londra dalla fine degli anni ’90. Prendendo spunto dallo stile di Felix Da Housecat e Blackstrobe, l’autore riunisce attitudini electro-pop di Pet Shop Boys, Depeche Mode e forgia la slamming-disco di "Strut", enfatizzata in modo deciso dal remix dei Putsch ’79 (i finlandesi Sami Liuski e Pauli Jylhänkangas) che spingono sull’electro-disco-retro.

-KAGAMI "Tiger" (Frogman): quarantesimo episodio per la Frogman di Tokyo, ormai un marchio che garantisce musica di classe. Protagonista è (ancora) Toshiyasu Kagami, paladino di un combo techno-funky da dancefloor che già da qualche anno a questa parte cattura l’attenzione dei divi delle consolle mondiali (in primis Sven Väth e Dj Hell). Con "Tiger" si rispolverano le mitiche atmosfere alla "Mirror Ball Future Funk" (2002) mentre con "Nite Bird" si rievoca la techno-rave degli anni ’90 rivista, ovviamente, nel classico ‘japan-style’.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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