#067 – DJ TLR e Creme Organization [04-09-2005]

Dopo qualche (meritata) settimana di vacanza Electronic Diary ritorna sulle web-pages di Technodisco. Ci troviamo in un periodo dell’anno in cui si fanno consuntivi e si stabiliscono nuovi obiettivi da raggiungere nella prossima stagione. E’ il caso della Creme Organization, la label fondata da Dj TLR nel 2001, che è in procinto di rilasciare l’atteso "Taboo E.p." di Bangkok Impact. In arrivo ci sono anche "The Garden E.p." di Orgue Electronique (che a quanto pare assomiglierà più ad un album che ad un e.p.), "Kassen E.p." di Kassen (molto probabilmente in chiave experimental), "Africa" di Legowelt ed un e.p. (ancora senza titolo definitivo) di Phantom Photographers. Per novembre sono previsti "Il Grillo E La Formica E.p." di Avida ed "Unreleased 1983" dell’italianissimo Alexander Robotnick che racchiuderà due remix ad opera di HansPeter Lindstrom e Bangkok Impact. A seguire anche l’album "Krypta" dello stesso Robotnick (recentemente edito in una strettissima test-version di sole venti copie) che riporterà in vita vecchi pezzi mai usciti e risalenti all’ormai lontano 1982. Nel frattempo riappare "Traveller", l’album del finlandese Bangkok Impact risalente al 2003, ora ristampato in seguito alle numerosissime richieste provenienti da ogni parte del mondo.

-DEXTER "D-Funked" (Clone): sull’onda dello stupendo "Raw E.p." uscito lo scorso inverno, l’olandese Remy Verheijen alias Dexter lascia da parte (momentaneamente) la sua Klakson per dedicarsi a questa attesa release su Clone contornata dalle sonorità deep. Il suo funk elettronico si sente marcatamente in "D-Funked" mentre suoni più tranquilli (ed indicati a selezioni house) vengono macinati in "Echt Vet!". Chiude l’ottima "Midnight Cruiser", valido tributo all’electro-funk plasmato come solo il producer olandese sa fare.

-LINDSTROM "I Feel Space" (Playhouse): estrapolata dal piccolo (ma interessante) catalogo della Feedelity fondata dallo stesso HansPeter Lindstrom, "I Feel Space" riappare sulla più nota Playhouse con un’inedito remix ad opera dei tedeschi M.A.N.D.Y. che riescono ad enfatizzare il beat senza rovinarne la stesura e i suoni ‘viaggiosi’ di un pezzo che si posiziona ai confini tra l’house e l’electro.

-DISKOKAINES "Lick The Alphabet" (Diskokain): camuffati da Diskokaines i bravi Marflow e Princess Superstar realizzano, assieme a Patrick ‘Patricio’ Pulsinger e Microthol, questo interessante singolo dalla stampa limitata a trecento esemplari. Il pezzo è un vero ‘collage musicale’ che trae gli spunti essenziali dalla storica ed indimenticata italo-dance degli anni ’80. Tra le quattro versioni disponibili anche il remix degli italiani Ajello, punto importante della release che nelle grafiche ricorda la celebre Discotto.

-BREAK 3000 vs FREESTYLE MAN "Black Unity E.p." (Mood Limited): affiancato dall’olandese Peter Gijselaars alias Break 3000 (ormai lontano dall’electro-synth-pop) Sasse Freestyle Man realizza una doppietta non banale sebbene ricalchi disegni musicali che da tempo imperversano nel continente europeo. "Black Unity Acid" riscopre suonini bleepy alla Black Strobe e sprazzi acid mentre "Lady C" (dove C sta per Cocaine) è un esperimento dai suoni grezzi e ruvidi che sino a pochi anni fa chiunque avrebbe definito techno ma che oggi, per motivi ancora non identificati, viene fatto rientrare in contesti house.

-ZDAR "Don’t You Want" -remixes- (Turbo Recordings): la smash-hit del francese Zdar, già trattata in questa rubrica in un recente passato (leggi Electronic Diary #051), riappare attraverso due nuove versioni. Quella del canadese Tiga (ormai una star anche nei circuiti più commerciali) punta il dito verso un combo electro-house mentre i bravi Cassius ci regalano un lungo trip di dieci minuti di pura house anticonformista. Nuova linfa vitale per un magnifico pezzo.

-DJ EMERSON & DJ MAHATMA "Underground Funk" (Craft Music): per il #001 della sua Craft Music, Dj Tomcraft ha deciso di ripescare uno dei tanti pezzi minimal-techno tedeschi e rielaborarlo attraverso una personale visione che tira in ballo anche il big-beat. Il Tomcraft remix è adorato da Timo Maas e Peter Kruder mentre il G-Mix di Emerson trova spazio nei sets di Umek e Valentino Kanzyani. Troverete anche l’Original opportunamente rimasterizzata.

-DAVIDE CALI’ "Biological" (Tractorecords): gradito ritorno per questo artista italiano che, sin dagli inizi degli anni ’90, ha sempre dimostrato una certa aderenza a discorsi di matrice elettronica dai validi contenuti. Dopo aver militato nel trio degli Air Kraft Vision, Calì si sgangia dal più esterofilo Kalì e produce un enigmatico album retto da interessanti collaborazioni con Marco Baroni (Planet Funk), Massimo Gurrieri (Les Anarchistes) e Francesco Zappalà (SpostaMenti). Il tracciato appare un misto tra electro e puro e spassionato minimalismo (alla Perlon per intenderci) arricchito da suoni ambient e ritmiche secche come foglie d’autunno. Alcune costruzioni ritmiche rammentano la storica chicago-house mentre altre inflessioni portano alla deep-house. A pubblicare la limited-edition è la Tractorecords, label che tiene bene in vista il vessillo dell’electronic-minimal concepita in Terra italiana.

-BOLZ BOLZ "Electrophonic Funk" (World Electric): emerso clamorosamente nel 2001 con "Take A Walk" (recentemente riapparsa grazie ad un funzionale remix di Dima), Andreas Bolz ritorna sulla sua World Electric (fondata nel 1997) con una doppietta che segna la perfetta simbiosi tra electro e drum’n’bass. "Alphabet City" e "Go Away" riflettono in pieno l’estetica musicale di questo artista amante della fast-electro che ha rinunciato alla popolarità per tornare ad operare nei meandri dell’underground. Questo non può che fargli onore.

-MISS KITTIN & THE HACKER "1982" -Anthony Rother Mix- (International Deejay Gigolo): quello che fu il primo vero successo internazionale della label di Dj Hell rivive una seconda giovinezza. La smash-hit senza tempo, sulla quale in molti avrebbero voluto mettere le mani, torna a pulsare attraverso l’inedita versione di Anthony Rother che non scombina l’original ricorrendo ad una mistura dark-analog-electro. Il risultato convince anche coloro che, a distanza di ben sette anni, avrebbero continuato a suonare ancora l’intramontabile versione originale.

-DAVIDE SQUILLACE "4 Ever White" (Minisketch): si apre con questo e.p. il catalogo della Minisketch, ‘sorellina’ della più nota Sketch che da qualche tempo a questa parte rappresenta la piattaforma dell’estroso artista italiano noto anche come Eriko Tanabe (senti Morris Audio #033). Non soltanto techno ma anche riferimenti all’electro in "What Come Out" e in "Hypnotic Funfair" dove si fanno più evidenti i suoni dei sintetizzatori su ritmiche tipicamente techno. Sprazzi di tech-house napoletana si odono nella simpatica "A Mappatella Beach Day" mentre si rasenta il funky nella main "4 Ever White".

-KEITH "Hold That Gun E.p." -remix- (Lucky Number Music): nuove versioni per questo disco che, prima dell’estate, ha mosso in maniera positiva le platee britanniche. S’inizia da "Hold That Gun" rielaborata in una electro-pop version in stile francese da Ellis e si prosegue con le dolci armonie di gamelan forgiate da Matthew Herbert che mette le mani su "Bled A Rose". Il lato b si apre con la dirty-chicago-disco (in chiave olandese) di "Mona Lisa’s Child" (ancora ad opera di Ellis) e si conclude col rock elettronico di "Faces" reinterpretata da Sound Architecture nell’ottima Music Concrete Mix.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

Technodisco

La miglior musica Elettronica, House e Techno è su Technodisco, con i set live e mixati dei deejay più famosi del mondo e le classifiche con i pezzi top del momento.

Lascia un commento