#072 – Amsterdam Dance Event [16-10-2005]

Sarà la città di Amsterdam ad ospitare, i prossimi 27, 28 e 29 ottobre, la decima edizione dell’ADE (Amsterdam Dance Event) che si propone, ancora una volta, di creare una situazione unica sul territorio europeo. Tre le notti da trascorrere in trenta clubs ed in compagnia di trecento tra dj’s ed artisti di livello internazionale: questo il veloce sunto di ADE, manifestazione che a una manciata di settimane dall’avvio si prospetta già come un successo. Stralcio di line-up ?? Per giovedì 27 ci sarà l’imbarazzo della scelta: presso l’11 Club si esibiranno Dave Clarke, Terence Fixmer/Douglas McCarthy ed Anthony Rother, al Melkweg il polacco Jacek Sienkiewicz, Pascal F.E.O.S. e Frank Lorber, al Fantasio i Micromusic con la loro esibizione di gameboyelectro e pixeltechno fatta di puro sound ad 8 bit, allo Studio 80 Aidan Lavelle e Chris Salt (della Silver Planet) e John Taylor (che assieme ad Arif Salih forma il duo dei Punx Soundcheck), allo Sugar Factory i Vector Lovers, Jori Hulkkonen, Billy Nasty, Solvent e DK7 (progetto dietro il quale operano Jesper Dahlbäck e Mark O’Sullivan). Ma questo non è solo che una piccola parte di quello che si potrà ‘gustare’ grazie ad ADE 2005: venerdì 28 infatti si faranno sentire John Acquaviva e Gene Farris (al Panama), Ferry Corsten e Paul Van Dyk (all’Escape), Bastards Of Love, Ra-X, Dj M e Anal Contortionist (al OCCII), The Penelope(s), John Lord Fonda e Jun-X (allo Studio 80 per il Citizen Records Showcase), James Ruskin, Christian Wünsch, Dave Angel, Mark Broom ed Oliver Ho (al Kingdom Venue), Fastgraph, Comtron, Rude 66 e Sterac Electronics (aka Steve Rachmad) presso il Cafè Pakhuis Wilhelmina per la prima parte del Boem Tsjak. La seconda è attesa sabato 29, serata alla quale parteciperanno Peel Seamus (della Delsin), Duplex, Legowelt & Orgue Electronique, Dynarec, Pametex, Dexter e Steffi della Klakson, tutti uniti per un programma completamente rivolto all’electro music. Al Paradiso invece si potrà assistere alla live-performance della brava Roisin Murphy, un tempo cantante dei Moloko ed ora protagonista di un’eccellente quanto fortunata carriera da solista. A supportare ADE ci sono molti nomi importanti quali Numark, Heineken, Vandit, Tommy Boy, MTV e, tra i magazines, Spex, DJ, Musikwoche e l’italiano Disc-Jockey.it.

-SAFETY SCISSORS "Tainted Lunch" (~Scape): è la berlinese ~Scape a mettere le mani sul progetto Safety Scissors dietro il quale si cela l’americano Matthew Patterson creatore della Proptronix Records. Il follow-up di "Parts Water" (uscito nel 2001 su Plug Research) s’intitola "Tainted Lunch" ed è caratterizzato dalla commistione di più generi musicali. Svariati i featurings coinvolti: da Kevin Blechdom a Francoise Cactus degli Stereo Total, dal popolare Erlend Øye dei Kings Of Convenience ad [A]pendics Shuffle sino a Kimmer Wester dei Crack: We Are Rock. Il ‘cibo musicale’ di Safety Scissors non appare certamente andato a male (come invece il titolo vuole far intendere) e racchiude magicamente lo spirito tedesco e la vena abstract americana che si rende davvero piacevole all’ascolto.

-AA.VV "TCR 100" (TCR): TCR, una delle labels inglesi che meglio rappresentano il movimento breakbeat, rilascia in questi giorni la raccolta "TCR 100" curata sia nella selezione che nel mixaggio da Rennie Pilgrem, certamente non un novizio in questo campo. Il cd 1 (mixato) si snoda su pezzi di Mr. Potato Head, Dopamine, JDS feat. Valerie M ed Acen mentre il 2 propone una sequenza di tracce extended estrapolate dal ricco catalogo della label e firmate da Elite Force, Chris Carter, Koma + Bones e lo stesso Pilgrem. Un acquisto a colpo sicuro per gli amanti del break.

-DIJF SANDERS "To Be A Bob" (Dub Recordings): la passione smodata per il mondo del jazz porta Sanders a costruire itinerari affascinanti che rivelano ben pochi punti di contatto con la dance elettronica. Questa è musica da ascoltare standosene comodamente seduti in poltrona o magari in auto mentre si percorrono lunghe distanze. Il passato trascorso per le strade di Antwerp ad intrattenere il pubblico è lontano per l’autore belga che ora viaggia su note di pezzi come "Jizz", "Spermatozoide", "Still Raining" e "Thombstone Blues" dalle quali emerge il suo talento rimasto inesploso per svariati anni. Voto di merito anche alla cover simbolo del trapasso temporale che porta alla distruzione di quello che ci gravita attorno.

-MOVE YA! & STEVE LAVERS "The Ride" (Audio Bug Records): la neo label londinese giunge al suo #006 con l’interessante e creativo "The Ride" che racchiude una doppietta di tracce accumunate da un forte influsso big-beat. "The Ride" miscela elementi old-school del breakbeat anni ’80 (in primis gli scratches) con suoni ultramoderni mentre "Ride Again" porge una cassa distorta ed una costruzione più dub. L’effetto è paragonabile al giro della morte dell’ottovolante. Quello ritratto anche in copertina.

-ECLAT & PRUDO "Freeland" (Mood Limited): ennesimo appuntamento con la ‘sorella minore’ della Mood Music che apre le sue porte all’affiatata coppia Eclat & Prudo con "Freeland". L’Original pone in prima linea vene electroidi, vocals in stile 80’s e battute sincopate alternate ai classici 4/4 mentre nel Thirsty Monk Rmx di Freestyle Man il costrutto si fa più deep e soft, maggiormente vicino allo stile di Dessous. Chiude il remix di Juperjuno dal possente groove e suonini digitali nel break che lo rendono, probabilmente, il più suonabile sulle piste italiane.

-ROBERT NATUS "Straight" (T:Classixx): carriera fulminea quella del tedesco Robert Natus, iniziata (un pò come tanti) per caso grazie al selvaggio "Finale Cola" su Holzplatten edito nell’autunno del 2001. Spetta quindi a Brixton il merito di aver scoperto e creduto per primo in questo talento che, in soli quattro anni, è riuscito a fondare svariate labels come Bitshift, Systemcalls e Blitzkrieg e a rilasciare i suoi progetti discografici su accreditate etichette del settore come Compound, Planet Rhythm, Highball Music, Construct Rhythm, Subsounds e Kazumi. Ora è tempo del primo album fatto essenzialmente di tools percussivi che porgono in prima linea forti e sofisticati intrecci tra techno, infiltrazioni electro e C64 sounds. Tempestoso.

-GREG DAVIS and SEBASTIEN ROUX "Paquet Surprise" (Carpark Records): un vero pacco sorpresa questo album racchiuso in uno sgargiante digipack. Realizzato tra Parigi e Chicago dal maggio 2004 a giugno 2005, "Paquet Surprise" riesce a sposare chitarre acustiche con le elettriche seguite da percussioni, organi, kalimba, violini, glockenspiel, vibrafoni e rumorismi vari. Il tutto attanaglia le nove tracce di questi estrosi artisti che trovano rifugio in una dimensione musicale da relax.

-AA.VV. "Stunde Eins" (Killaz Records): nuova esperienza per la Killaz di Berlino che propone il mix-cd di Marco Remus. Il dj-producer realizza un buon prodotto caratterizzato da una tracklist variegata che spazia dai martellanti minimalismi di Dj Rush e Julien Sandell vs Henry Cullen a pezzi influenzati dall’elettronica come lo storico "Paranoid Dancer" di Johannes Heil (1998). In rilievo "Tainted Schall" di Thomas Schumacher, bootleg creato dal furbo ed azzeccato abbinamento tra "Tainted Love", il classico dei Soft Cell, e la hit "Schall" pubblicata nel 2000 sotto lo pseudonimo Elektrochemie LK.

-ROBIN PORTER "My Jacuzzi Weighs A Ton E.p." (Shva Music): arriva dall’America questo ironico extended play che racchiude un pizzico d’Italia. Sul lato a "Acid Dreams" dal beat un pò troppo scontato e banale interfacciato a piccoli sprazzi aciduli che non giustificano il titolo stesso mentre sul b "Crowd Control", un esempio di hard-house dagli influssi trancy. Ci troviamo di fronte ad un retaggio della storica chicago-house riletta, naturalmente, in chiave moderna.

-PORN SWORD TOBACCO "Explains Freedom" (City Centre Offices): vinile e cd: questi i supporti che la tedesca City Centre Offices ha scelto per il nuovo album di Henrik Jonsson alias Porn Sword Tobacco, pienamente immerso nel future-ambient. Continui rimandi e riferimenti ai pionieri del genere come Harold Budd e Brian Eno caratterizzano il lavoro nel quale l’autore di Gotheborg mischia suoni classici (in primis quello del pianoforte) con la freddezza del mondo digitale. Realizzato nel misterioso studio immerso nel bel mezzo della foresta svedese, in "Explains Freedom" si sente in maniera inequivocabile il distacco netto dal caos e dal trambusto cittadino lasciando spazio a soavi melodie e suoni tratti da ambienti naturali che rappresentano veri frammenti di paradiso.

-LINDSTRØM & PRINS THOMAS "Turkish Delight" (Eskimo Recordings): lo stile di questa affermata coppia nordica può essere accostato a quello di Munk, WhoMadeWho, The Glimmers Twin, Rub’n’Tug ed Headman per le acrobatiche miscelazioni tra funk, disco e basslines di estrazione ‘moroderiana’. Nu-funk o post-funk è la dicitura che (forse) meglio s’adatta al filone innovativo intrapreso dai due norvegesi e promosso, da due anni circa, sulla loro Feedelity. Presto sarà fuori anche l’album.

-DRAX & GOODING "Abc" (Harlem Records): lavorando al pari di una catena di montaggio, la Harlem continua a sfornare dischi con una velocità incredibile. Ultimo della serie è "Abc" diviso in due versioni: l’Original dagli influssi techno e timbriche deep-progressive lievemente ovattate e nebbiose e il remix, sul quale cade la mia preferenza, dagli arrangiamenti tangenti l’electro-techno francese e l’ormai immancabile acid. Nel complesso non è stupefacente ma, suonato al momento giusto, potrebbe dare buone soddisfazioni.

-AA.VV. "Avidia" (Dj7): sono due gli appuntamenti riservati a coloro che vogliono rivivere le emozioni degli anni ’80. Ad organizzarli è la label francese Dj7 che si occupa di rintracciare i classici dell’italo-dance per rimasterizzarli e trasferirli su una coppia di vinili già ricercatissima dai collezionisti. Sul primo vi imbatterete nelle sonorità di Hipnosis e Koto (rispettivamente con "Droid" e "Sabdah") mentre sul secondo troverete "Feel The Drive" di Doctor’s Cat e la mitica "She Has A Way" di Bobby ‘O’ Orlando. Non si tratta di reminiscenze ma di vera disco che, dopo un ventennio, torna a pulsare.

-ALEX FLATNER & STRIKE "Baby Likes To Move" (Monoid): agitatore delle platee teutoniche che da anni prediligono le sonorità techno-groovy, il bravo Flatner (da due anni divenuto A&R della Monoid) si sta lentamente spostando verso scenari deep, tipicamente influenzati da sonorità ‘kanzleramtiane’. Ciò è riscontrabile nell’Original firmata assieme a Greg ‘Strike’ Chin ove il groove è pieno di percussioni ma gli elementi che man mano si sovrappongono (samples vocali, basslines e chords) sono tendenzialmente distanti dal sound minimale. Ottime anche le remix-versions di Dweed e di Paul Mac che enfatizza la ritmica arginandola con conturbanti chords e suadenti pads piuttosto inusuali per questo stile musicale.

-DJ HELL "Retrospektive & Remixes" (International Deejay Gigolo): #151 per il catalogo Gigolo che ha (quasi) sempre sorpreso. Pieno come un uovo di dettagli e chicche, il doppio cd si presenta come un vero ‘the best of’. Il primo segmento, "Größenwahn (1992-2005)" racchiude il meglio del passato discografico dell’autore monegasco che si snoda attraverso a classici come "Take A Shot", "Suicide Commando", "This Is For You" e "Listen To The Hiss" mentre il secondo, "Monotonie Durch Automation", muove l’attenzione verso le molteplici interpretazioni di alcuni pezzi estratti dall’album "N.Y Muscle" (2003). Tra le tante "Let No Man Jack" rivista da Abe Duque, Radio Slave, Dave Clarke ed Adriano Canzian, "Follow You" ritoccata da Dominik Eulberg, "Listen To The Hiss" riletta dai Tiefschwarz, Pete Kruder e Ricardo Villalobos, "Je Regrette Everything", ricostruita da Superpitcher e Jesper Dahlbäck e, per chiudere, la nota "Keep On Waiting" abilmente rimaneggiata da Tomas Andersson. Passato, presente e futuro in questo ‘the best of’.

-BRIXTON "Elementon" (Holzplatten): non estratte dal recente lp "E Techno.De", le quattro tracce inedite di Brixton fanno così tanto rumore da poter farsi sentire anche da un sordo. In particolare mi riferisco a quelle incise sul fiammeggiante lato a, "Elementon.com" e "Servert", dalla battuta broken-beat e dai suoni dal taglio industriale. Sul b troverete, oltre al complicato "Palonyutwor" impostato sulla classica cyclic-techno, anche "7102" che si rifà alla rave-techno dei primi anni ’90 che impazzava durante l’allora emergente Love Parade.

-AA.VV. "Five Years Of Moon Harbour" (Moon Harbour Recordings): per festeggiare il quinto anno d’attività all’interno dello scenario microhouse, Matthias Tanzmann realizza una raccolta (disponibile sia su cd che doppio vinile) che esibisce il meglio del catalogo affiancandolo a pezzi realizzati appositamente. I protagonisti ?? Luna City Express, Marlow, Gamat 3000, Audiowerner, Martin Landsky e lo stesso Tanzmann affiancato dal solito Stefanik. Settanta sono i minuti che scorrono attraverso suoni deep e costruzioni ritmiche ad incastro che rammentano, per la tecnica, la techno primitiva di Detroit.

-RIVIERA F "Now We’ve Got Europe" (Kinetik Media): il quartetto russo-franco-anglo-olandese che hai tempi della "Robopop Compilation" (2004) si faceva chiamare Riviera, ritorna sulla Kinetik Media di Miami con un e.p. imbevuto nell’electro-pop e poi trasbordata su suoni e ritmiche del nuovo millennio. Sound meccanico dalla battuta sostenuta è il punto di forza del progetto al quale seguirà presto un album che, secondo attendibili voci di corridoio, s’avvarrà della preziosa collaborazione di Nick Rhodes dei Duran Duran.

-AA.VV. "Every Day A Story 2" (Klik): il progetto, curato in primis da George Kyriakou, si divide in due parti: la prima è contrassegnata da un’electronica di ampio respiro alla Leftfield e da ambientazioni chilly (riscontrabile nei pezzi di Abacus, Audision, G.Pal e Lawrence) mentre la seconda punta ad un mondo più vicino alla dance con composizioni di Michael Mayer, Superpitcher, Wighnomy Bros., Michael Forzza e Spazmodic. In rilievo la suadente "Blow Your Body" di Herbest Moon rivista da François Kevorkian ed Eric Kupper. A coronare il tutto il coloratissimo package (ormai un marchio distintivo per tutte le releases Klik) che pare una scatola di fine cioccolato svizzero.

-KIKO & GINO’S feat. NAOMMON "Shake The Bunker" (Hot Banana): allontanandosi un pò dal filone che sinora aveva caratterizzato la Hot Banana, il trio francese realizza un pezzo nel quale è l’ebm a spadroneggiare, scandita da voci e suoni dark attorniati da arrangiamenti in linea con l’industrial degli anni ’80. Sul lato b "Operator" di Kiko che si diverte a muovere con veemenza la dancefloor ancora con un mix techno-ebm nel quale riconosco un celebre sample vocale dei Nitzer Ebb (Douglas McCarthy docet).

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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