#076 – Quarto atto per Electric Pop [13-11-2005]

Sarà pubblicato a giorni il quarto capitolo di "Electric Pop", la raccolta che trova, dal 2002, modo d’apparire sul mercato grazie al fondamentale apporto della MoFa Schallplatten, una delle labels nate tra le mura della Neuton di Offenbach alle porte di Francoforte. Anche in questo nuovissimo appuntamento si avrà a che fare con uno stile che, con molta frequenza e facilità, mischia il rock con la dance elettronica. "Electric Pop", che negli anni trascorsi ha contribuito ad irrobustire le esperienze discografiche di personaggi come Playgroup, Miss Kittin, Blackstrobe, Bangkok Impact ed Ural 13 Diktators, ritrova così la giusta vena per rilasciare ben 29 tracce (attraverso un doppio cd) che approfondiscono la cultura sull’electroclash rendendosi accessibili grazie a parti vocali e a suoni dal gusto retro. Ancora selezionata da Bomb Boutique (un vero appassionato di ebm, industrial, chicago-house ed electro), "Electric Pop 04" si snoda su tracce come "Popper" dei fratelli Christopher e Raphael Just, "Cold Cream" di Namosh, "Let The Sunshine In" di Tigerskin, "Only This Moment" dei Röyksopp, "Ce Kul" di Munk & Chloè (rivista dal romano Marco Passarani), "Flesh & Assecoires" di Electronicat & Captain Comatose e la fortunata "Disco Lunar Module" di Alden Tyrell riletta dal nordico Hans-Peter Lindstrøm. Il cd 2 slancia uno stile ancor più pronunciato attraverso una lunga sequela di remix: da "Technologic" dei Daft Punk (by Peaches) a "Something More" di Chikinki (by Tiefschwarz), da "Sleaze Boogie" di Nid & Sancy (by Munk) ad "I Was Dancing With Boy George" di The Magicake (by Adriano Canzian) sino a "The Force" di Volksmusik (by David Carretta), "Rock’n Roll Dreams" di Quasimodo Jones (by T. Raumschmiere) e "Meskalina" delle Dirty Princess (by Big Toxic). Vanno aggiunte altre perle come "Neiflheim" di Bastards Of Love, "Alle Sagen Yeah!" di Rocco Brabanto, "Perfect Empty" dell’argentino Mujik, "Adjusting Ourselves" di Warren Suicide e "Chocolate Glazed" degli italianissimi Scuola Furano. Presto nei negozi sarà disponibile anche la versione vinilica del progetto che racchiuderà, per ovvi motivi, solo alcune delle tante ‘tessere’ confluite in "Electric Pop" che anche quest’anno dimostra di possedere uno spettacolo sonoro sensazionale e davvero avvincente.

-Aa.Vv. "Soultec Selected 1" (Deeplay Soultec): nuova division per la Deeplay di Malmö (Svezia) fondata sei anni addietro da Martin Brodin. E’ lui l’artefice di questa tracklist minuziosa ed elegante che prende come suo principale modello ispiratore il filone tech-deep-house dal retrogusto elettronico. Scegliere la gemma migliore diviene davvero un’ardua impresa: da Lindstrøm & Christabelle a Dibaba, da An-2 a Metro Area sino a Jussipekka, D’Malicious e Gus Gus. In rilievo la storica "Music Is The Answer" di Danny Tenaglia & Celeda, nata nel 1998 ed ora riportata in auge da un estroso Cevin Fisher. Avvolta in digipack plastificato e trasparente, "Soultec Selected 1" è l’inizio migliore per una neolabel che s’appresta a prendere posto nell’enorme ‘vetrina’ europea della musica.

-Paul Mac "Blast First" (Tronic): prolifico ma mai banale e prevedibile, Paul Mac (mente di labels come Stimulus e C-Side) rilascia tre potenti tracce dal gusto techno ideali per selezioni che amano spingersi sino ai 140 bpm. Sia "Blast First" che "Jak" ondeggiano su una fragorosa electro-techno che rammenta la musica francese di qualche anno fa (senti Scandium, GoodLife, Ozone, Interface Bigelow etc etc) mentre con "One Night Then Back" ritmi tribali s’introducono in segmenti dub e deep per poi intrufolarsi in cilindrici stantuffi hard-techno che macinano ancora un numero piuttosto alto di bpm.

-Omid 16 B "Rock-Et" (Sex On Wax Recordings): Omid ’16 B’ Nourizadeh, A&R assieme a Desyn Masiello dell’agguerrita Sex On Wax Recordings, realizza un discreto pezzo che si pone sulla linea intermedia tra la progressive di matrice anglosassone e la trance. A fare da collante sono ottimi spunti di natura deep. Le due versioni, (Original ed Extended) sono molto simili tra loro e potrebbero essere suonate nei momenti di stanca per ricaricare la pila grazie ad un pressante groove e suoni avvolgenti.

-Melnyk with Sara Berg "Fabulous" (Gaymonkey): nell’attesa dell’uscita di "Silence", il primo album, il canadese Melnyk ci lascia gustare il terzo singolo che riflette ancora un’incrocio biunivoco da un lato aggrappato alla dance e dall’altro all’home-listening. Strutture tipicamente pop e poco adatte alle esigenze di un club caratterizzano l’Original Mix. Il newyorkese Larry Tee invece smuove e dissoda il terreno lì dove Melnyk l’aveva lasciato incolto promuovendo un tocco chicago-house in stile 90’s. Chiude il più agitato remix dei Punx Soundcheck, più vicino al gusto clubby e già testato con successo al closing-party allo Space di Ibiza.

-Alter Ego "Transphormed" (Klang Elektronik): di acqua sotto i ponti ne è passata da quando Sven Väth, nel ’94, li volle sulla sua Harthouse. Ma è mettendo da parte l’amore per la techno che Roman Flügel e Jörn Elling Wuttke sono riusciti a conquistare il mondo. La consacrazione, avvenuta nel 2004 con "Rocker", vive ormai di rendita e, ad un anno dal seminale "Transformer", arriva questo "Transphormed" che fa il punto della situazione. Nel doppio cd il duo remixa (tracce di Human League, Primal Scream, Chicks On Speed, Reinhard Voigt ed altri) e si lascia remixare (da Solvent, Riton, Losoul, Villalobos, Robag Whrume ed Erick Prydz). Presenti anche due bonus-videos registrati al WMF di Berlino e all’Amnesia di Ibiza durante l’estate del 2004, stagione che il duo tedesco probabilmente ricorderà per tutta la vita.

-Dj Grobas "What’s That" (Thrasher Home Recordings): #004 per la brillante label spagnola in costante ascesa. Protagonista è tal Dj Grobas che, attraverso bassi bpm, ci regala una scarica di electronic-deep-sensations sagacemente abbinate a pads di estrazione trance. Due i remix: quello di Elmar Schubert che poggia le basi su ritmiche quasi break legate a scorci synth-pop e quello (più efficace) di Tim Paris che riflette la via modaiola dell’electronic-house pur non sfociando nelle solite banalità.

-Bwicked "Chill Da Funk Out" (Yo Yo Records): il suo debutto, avvenuto qualche tempo fa attraverso la raccolta "Life Is … Creation" che racchiudeva "Missing The Astronauts" dedicata al tragico incidente del Columbia, aveva già fatto presagire di quale pasta fosse fatta la sua musica. Ora ne possiamo conoscere il seguito attraverso melodie sognanti ed atmosfere eteree infuse in 13 tracce che in Israele hanno definito ‘freestyle’. Lo stile trova riscontri nel rock, funk, soul, trip-hop e nell’electronica da ascolto vicina all’ambient e ai suoni surrealisti che tanto piacciono agli amanti del chill-out e del lounge. Emozionale.

-Markus Lange "Strange Smile E.p." (Dirty Dancing): con questo nuovo e.p. il giovane talento tedesco abbraccia suoni e modulazioni inedite. Ciò non avviene in modo vistoso nell’Original (con classica voce roca e ruggenti basslines) bensì nei due remix ad opera di Sweatshop e Kaos. Il primo regala un’andatura più pulita avvicinandosi ad un risultato dub-house mentre il secondo si poggia su un infuso minimal-trance. Un disco polivalente per la neolabel che ha compiuto un anno giusto qualche giorno fa festeggiandolo presso il Mirano Continental di Bruxelles in una super-serata in compagnia dell’olandese Alden Tyrell e del tibetano Daniel Wang.

-2 Rare People "Electric Circus" (Permissive): un pò di mistero aleggia su questa quarta uscita della Permissive firmata da 2 Rare People, un team distintosi in più occasioni grazie ad una serie di uscite su D.Press Industries, Nica Vare, Decoder Muzique, Blackout e Wicked Music sulla quale apparvero in compagnia di Jack De Marseille. Il ritorno avviene attraverso tre tracce nelle quali il binomio electro-dance pare il più adatto ed equilibrato. Tra vocoder-vox e piccoli rimandi al rock, "Electric Circus" diverte come il più simpatico dei clown anche se a volte cade in moduli alla Kitsunè e Get Physical che personalmente iniziano a farmi avvertire una lieve nausea.

-Moonbootica "Moonbootica" (Moonbootique): Oliver Kowalski (koweSix) e Tobias Schmidt (tobitob): questi i due nomi che si celano dietro l’acclamato progetto Moonbootica, tra i primi ad intuire le potenzialità del combo electro-house. Ma eccoli pronti a seppellire i 4/4 per tirar fuori l’amore per le ballate pop che s’infiltrano tra le 19 tracce di questo gustoso lp che piacerà non solo agli amanti della dance. In esposizione anche i ‘ritagli’ di pezzi celebri come "I’ll Always Love You" degli Imagination (per "Listen"), "Passion" di The Flirts (per "Roll The Dice") e "Breathe" del rapper Fabulous per "June". Da non tralasciare quel "Falling" interpretato dalle inglesi Client, paladine di una nuova electropop che non indispettisce affatto i due tedeschi animati da energie multiple che li portano lontano dai ritmi tradizionali.

-Think Tank "Sunset" (Music Man): serpeggia un pò di mistero lungo il progetto Think Tank: c’è chi asserisce che dietro si nasconda Johannes Heil ma il dj-producer tedesco nega il tutto. Buio totale quindi sulla persona che, per la seconda volta, conquista i favori della Music Man belga rilasciando tre tracce dal sapore electro-techno. Discreta e per nulla eccezionale, la tripletta non porge nulla di nuovo se non musica per far ballare e divertire.

-Maral Salmassi "Robot Queen" (Television Records): la dj-producer tedesca continua a farsi affiancare da grossi nomi per la realizzazione dei suoi progetti e così, dopo "Banana Man" composta con Ascii Disko e "Get On Up" assemblata con Break 3000, è la volta di "Robot Queen" che nasce dalla collaborazione con Zombie Nation. Il sound selvaggio del monegasco s’insinua tra le note e le partiture del pezzo che viene investito da uno stile che ammicca al pop. Ma questo non è certamente un inno da classifica e tantomeno una song da cantare a squarciagola sotto la doccia. Se l’Original non vi convince lasciatevi andare con gli enigmatici remix di Golden Days (aka Salmassi & Fabian Stall) in chiave crackling-house che ignorano e si burlano ancora delle regole.

-Robert Babicz "Mister Head" (K2): ennesima release per Rob Acid che, da un pò di tempo a questa parte, preferisce apparire col suo vero nome e cognome. Da parte mette anche l’inseparabile Tb-303 che, in questa doppietta appena stampata dalla K2 (sublabel nata da poco in casa Kompakt), presenzia solo in minuscole parti. "Sonntag" gira su un mix tra hypno-house e trance mentre la più decisa "Mister Head" propone sprazzi disco che tanto si avvicinano allo stile della romana Pigna Records.

Electric greetz

DJ GIO MC-505

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