#082 -Tante novità per la Mental Groove [25-12-2005]

Tra le labels svizzere più attive nel campo della musica elettronica un posto di tutto rispetto è quello della Mental Groove fondata alla fine degli anni ’90 in quel di Ginevra come incentivo ad un negozio di dischi. Iniziando dalla techno di Dj Rush e Dj Sid, passando dall’electro degli Ural 13 Diktators, Water Lilly, Binge & Purge e all’italo di Gabe Catanzaro, la Mental Groove ha stabilizzato ora il suo gusto sulla minimal-house che spadroneggia sul continente europeo. Anticipatrice di questo movimento la Mental Groove torna alla ribalta con una lunga serie di nuovi progetti che usciranno a catena nelle prossime settimane. Fuori da qualche giorno "Swiss Robot Girl/Pimp Under Glass" di St. Plomb feat. Cuzinier, Tekilatex & Dj Orgasmic and Paris The Black Fu aka Detroit Grand Pubahs (per il quale sono attese anche nuove versioni di Rosario, Tido e Tacteel) seguito a ruota da "Hat Trick" di Snax (traccia estrapolata dal recente lp "From The Rocking Chair To The Stage") remixata da Jim ‘Foetus’ Thirlwell, Water Lilly e Ianeq e "Take A Love Break" di A Jackin Phreak, limited-edition di un classico dell’acid-house francese. Prevista per gennaio 2006 è l’uscita di "Freaks Of Love" di Plastique De Lux (la ghost-track che figurava nel mix-cd "Music Is Love" prodotta a quattro mani da Luluxpo e Plastique De Rêve) e "Bad Monkeys" di Crowdpleaser & Lysander, ispirati dalla techno-house di Carl Craig e Patrick Adams. Bisognerà attendere il mese di febbraio invece per "Polarity E.p." degli italiani Donato Dozzy & Say Dj. Sul fronte cd esce, sulla sublabel MG77, il mixato di Dj Maxximus intitolato "Bass The World!" che si poggia sul grime e sulla musica più alternativa firmata da artisti come MC Soom-T, Something J, Ghostfader, Ed Dmx, Benga e Roots Manuva al quale seguirà "La Saint-Etienne" di Tacteel (un progetto realizzato in collaborazione con Villa Magica) che mischierà acrobaticamente italo-disco, eurocrunk, chopped-funk, gangsta-rave e dramatic-techno. A chiudere questa immensa parata di novità sarà "Notgoinganywhere Special", la raccolta ideata dall’honcho Oliver Mental Groove che tira fuori il meglio del catalogo facendo leva su classici del passato, pezzi inediti e tracce di prossima pubblicazione firmate da Kate Wax, Miss Kittin, Water Lilly, Dave The Hustler, Dj Sid, Dj Rush, Bauchamp, Gunga ed Akzidenz Grotesk.

-Aa.Vv. "Berlin Insane III" (Pale Music): selezionata da The Scandals, "Berlin Insane III" è la maniera migliore per poter inquadrare una scena musicale diversa da quella che avvolge al momento l’Europa. Qui non c’è spazio per minimalismi ma soltanto per una sorta di sexy-rock e sleazy-electro dal fascino ebm che smuove la polvere del tempo riportando a galla un fascino retro che spesso pervade la dance odierna. Due i cd’s nei quali troverete pezzi di Miss Yetti, Atomizer, Sexo Y Droga, Crossover, Cycle, Punx Soundcheck, Fixmer/McCarthy, KOOK, Mignon, Liquid Ice, Quasimodo Jones e molti altri che rendono omaggio ad una scena al momento lasciata in disparte ma che continua a vivere grazie alla passione di chi opera nelle ‘nicchie’.

-Duplex "Late Night Driving" (Clone): primo lp per i Duplex che operano da anni nei meandri dell’underground di Rotterdam. Facendo leva sul suono promosso da anni dalla Kanzleramt di Heiko Laux, i Duplex non si lasciano trasportare da alcun trend vissuto nella loro Olanda (trance, house, hardcore o gabber) continuando ad adagiarsi su uno stile che trae i tratti salienti dal sound sperimentato oltre oceano da personaggi come Derrick May e Juan Atkins. Si potrebbe azzardare il termine ‘post-detroit’ per descrivere questo combo tra il sound essenziale nato sul calare degli ’80 abbinato a squarci deep. Per ‘digerirlo’ meglio vi consiglio di ascoltarlo durante le ore notturne mentre guidate l’auto nella città deserta. Il contenuto proietterà nella vostra mente delle sensazioni indescrivibili a parole.

-Nitsch & Gleinser meets Remute "Grotesque Nights E.p." (Vokuhila): la piccola label di Brandenburg tocca il suo #007 affidandosi ad un team di tutto rispetto. Da un lato troviamo Daniel Nitsch e Christian Gleinser (duo che inizia ad essere davvero popolare grazie ad una serie di apparizioni su Lasergun, Pocketgame e Voltage Musique) e dall’altro il prolifico Denis Karimani alias Remute noto per una incredibile escalation su labels del calibro di Trapez e Dekathlon. Il risultato della conturbante sinergia è un mix di tipo electro-disco, molto pulito nell’essenza ritmica e a volte un pò spooky. Con "Self" si centra il metallic-funk mentre col remix di "Distorted Life" si raggiunge l’equilibrio low-electro-tech arricchito da sid e vocoder-vox.

-Katcha "Touched By God 2005" (Release Records): provenienza inglese per questo disco che racchiude due nuove interpretazioni della vecchia "Touched By God". A mettere le mani sono stati D-Ramirez e il bravo Chris Salt. Il primo si lascia andare sul puro big beat anglosassone tagliandolo in più punti da sferzate acidule mentre il secondo ci offre un’ottima interpretazione progressive-trance in grado di catapultarci indietro negli anni sino a toccare i primi dei ’90. Ancora suoni retro in circolazione.

-Mark Almaria "Feel My Heart E.p." (Carizma): forte per il successo raccolto nel 2002 col deflagrante "Abstract Beatdown E.p. che conteneva la fortunata "The Alarm" selezionata da Kevin Saunderson per il mix-cd "KS02", l’americano Mark Almaria sbarca sulla Carizma di Tokyo con un e.p. che di scontato ha solo i titoli. "Feel My Heart" mischia con tenacia l’electro 80’s con della techno 90’s incollate tra loro da una patina di sound anni settanta mentre "Rock The House" fa stridere i suoni rammentando la rave-techno che infiammava la scena tedesca una quindicina d’anni addietro. Superlativo il remix di "Feel My Heart" realizzato da Kagami che fa leva sul classico incrocio tra cutoff e resonance che, esasperandosi, lascia filtrare un segmento bipolare da un lato agganciato all’analogico di Moroder e dall’altro al fragore della techno di Dave Clarke. Impetuoso come un fiume in piena.

-Cave "Dimension E.p." (Terminal M): dalla gelida Norvegia Inge Kjelien alias Cave ritorna con l’ennesimo tassello della sua imponente discografia iniziata nel 2001 col fortunato "Carne Levale E.p." sull’Ingoma di Ben Sims. Nel nuovissimo "Dimension" (presto sulla Terminal M della riccioluta Monika Kruse) predominano i suoni della cyclic-techno a volte inframmezzati da venature trance. Non manca la nota afro dalle costruzioni ritmiche lineari e pulite.

-Lump "Baffled E.p." (Rrygular): spetta a Finn Lump (già apparso su labels come Karloff, Textone e Sub-Static) aprire la storia della Rrygular, nuova sublabel della Mo’s Ferry di Dapayk. Si parla ancora di microhouse, quella corrente che soltanto due anni fa pareva essere un’utopia senza futuro. Tre le tracce corrose in più punti da rumorismi ed attinenze al noize, proprio come il trend di oggi vuole. Indicato agli amanti delle cacofonie e delle sequenze minimali.

-Erast "Cyberpunk" (Laboratory Instinct): il nuovo lp del russo Nika Machaidze esclude la prevedibilità segmentandosi intorno a beats strappati alla fantasia più estrema e a melodie dettate dal gusto per lo staccato-style. Intricati giochi di grooves labirintici fanno di "Cyberpunk" un vero e proprio collage musicale, un carosello di stili sempre differenti l’uno dall’altro nei quali affiorano cascate di arpe, pianoforti e frenetici grovigli ritmici importati dal drum’n’bass. Ci troviamo a fronteggiare con un manifesto dal quale vengono fuori atmosfere spaziali, variopinte cacofonie ed orchestre futuristiche, elementi che questo musicista-astrattista combina per tener viva la scena dell’Europa dell’Est in costante crescita e rivalutazione.

-Punx Soundcheck feat. Marc Almond "Berlin Moon" (Pale Music): importante progetto per il duo londinese che ripesca due tracce dell’Icon Series che ora tornano a pulsare attraverso una ricca serie di remixes. Da quello minimalista di Miss Yetti al rockettaro di The Scandals, dal neo-funk di Mount Sims al disko 80’s di Replicant sino alle spietate electro-acustic-house dei Terranova e Lotter Boys. Meno dance la versione del madrileno Alek Stark che poggia su un’analog-electro dal retrogusto dark e new wave un pò povera di arrangiamenti.

-Force Mass Motion "Out Of It" (Lot 49): a produrre le due tracce edite dall’inglese Lot 49 è Mike Wells: nella title-track ritmi puramente breakbeat intersecano i suoni della trance che pare essere sempre di più uno dei probabili ritorni del 2006; "Skyline" ruota su una struttura più ruvida e grezza che accoglie nei suoi movimenti ancora quelle presenze trance che riescono a spadroneggiare lungo la stesura troncata solo in due punti da atmosferici breaks.

-Plastique De Rêve "Nekobus E.p." (Sweet Smelling Surfaces): l’australiano (ma ormai da tempo trapiantato a Ginevra) rilascia il suo primo e.p. in formato mp3, simbolo di come stia cambiando velocemente il mercato musicale. A ‘pubblicarlo’ è la net-label del francese Tampopo, ormai iper-specializzata in questa nuova forma di diramazione sonora. Quattro le tracce che si spostano dall’electro-disco al funk-electro-pop passando per nostalgiche sensazioni 80’s ed un lacerante funky-electro-pop. Scaricatelo gratuitamente attraverso www.sumodehouse.com/sss.

-Fare $oldi "One Nation Under A Grande Cassa" (Riotmaker): undici tracce per il nuovo full-lenght di Santana Pasta e Luka Carnifull fatto da punti ideali da collegare con un tratto di penna per ottenere una visione chiara del futuro che incombe. Connesso all’estetica di Ernest Hemingway, "One Nation Under A Grande Cassa" rintraccia la polvere malinconica dei tempi andati ed attraversa longitudinalmente l’ironic-disco immortalata in pezzi come "Go Go Disco Music". Squarci di electrofunk digitalizzata si rincorrono in metriche inusuali sulle quali il duo innesta la sua musica. Quella che oggi è pura immaginazione domani potrebbe divenire realtà. Basta crederci. E poi libero spazio alle dimostrazioni di pura libertà stilistica sganciata da sterili costrizioni del business. Qui si maneggiano banconote. Quelle del monopoli.

-Deepgroove "BigDirtyHouseMusic" (Whoop!): scritte e prodotte da Lee Pattison & Grayson Shypley (nomi noti per chi seguiva la Limbo negli anni ’90) le due tracce di questo e.p. servono a capire che anche la scena inglese sta mutando iniziando ad abbandonare il canonico progressive-style per accostarsi a sonorità più plastiche. E’ il caso di "Inner Spaced", un compromesso tra electro, progressive e tech-house seguito a ruota dalla title-track che ci offre un’utile variante delle classica house arricchita con un bassline di tipo 80’s, suoni schizofrenici e strutture ritmiche importate dalla techno. Sarà l’inizio di una nuova era ?

-Boris Divider "Digital Mind" (Satamile): già noto per apparizioni su Psi 49 Net, il madrileno Boris Divider rilascia quattro pezzi sulla Satamile di New York specializzata in quel ramo dell’electro che meglio affonda le radici nel territorio underground. Strutture tendenzialmente break vengono intaccate da melodie e reminiscenze alla Anthony Rother e Kraftwerk. Inserti vocali scuri poi vengono aggiunti a fumose Tr-808 che rammentano gli stilemi di labels come Invasion Planete e Bunker. Satamile conferma l’attitudine per l’electro che si perde nei meandri del suburbano e che mette sempre più distanza dagli stupidi e banali scimmiottamenti da parte di produttori e dj’s che inseguono solo le mode e fenomenologie temporanee (come veri e propri androidi) e non la voce del proprio istinto.

Electric christmas and ecletic new year

DJ GIO MC-505

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