DJ Gio MC-505 – Double Sense (Black Leather Records)

Solitamente non amo parlare dei lavori che mi vedono coinvolto artisticamente preferendo che a farlo siano altri e in modo del tutto incondizionato. Colgo però l’occasione per segnalare il mio primo elaborato destinato alla colombiana Black Leather Records, prorompente etichetta diretta artisticamente da Cute Heels e devota all’Electro e Techno influenzate in primis dall’EBM. Resto quindi lusingato dall’entrare a far parte di una folta scuderia che sinora ha accresciuto la propria popolarità grazie a nomi di tutto rispetto quali Hong Kong Counterfeit, Scorpio, Digitaria, Equitant, Millimetric, Tobias Bernstrup, Kaball, Struck 9, Strange Connection, Jauzas The Shining, Red Industrie ed altri ancora. E’ con “Va-Fun-Cool” che il mio ego artistico, generalmente rivolto all’Electro (dalle origini variate tra la Disco o il meccanicismo di Detroit) assume un contorno del tutto inedito: desideroso di ampliare il range creativo, mi sono spinto sino a lambire le coste di una Techno nerboruta, muscolosa, scandita da palesi richiami all’Industrial e alla citata Electronic Body Music (ascoltate l’hammer utilizzato a mò di snare, il bassline di nitzerebbiana memoria o la parte vocale quasi cantilenante). Convinto di fare un piacere a chi ascolta, ho mutato il tutto nella seguente “Sleepy Man”, divertendomi a “spippolare” in presa diretta i filtri della mia fida Roland Mc-505 e di altre “macchine” Korg correlando Funk, Techno ed una specie di Epic Disco ricavata da leads ed una sezione cantata. Non contento ho rimesso le carte nel mazzo ed ho tirato fuori “Eagle Force”, ulteriore visione di Electro Disco pilotata da un beat di estrazione Breaks, un bassline Funk ed un incastro di sognanti suonini digitali. Il titolo della release ammicca a tutti quei doppi sensi presenti nella vita quotidiana di ognuno di noi e, ironicamente, una delle tracce suggerisce qualcosa in tale direzione.

Giosuè Impellizzeri

Giornalista musicale, consulente per eventi, reporter per festival internazionali, produttore discografico, A&R e promoter per una label, autore della colonna sonora di un videogame, autore di un libro dedicato alla Dance anni Novanta, selezionatore e redattore di shows radiofonici, Dottore in Beni Culturali: tutto in uno. Giosuè Impellizzeri da un lato, DJ Gio MC-505 dall'altro. Le prime recensioni appaiono su una fanzine, nel 1996. Dopo quattro anni inizia il viaggio che si sviluppa su testate cartacee e sul web (TheDanceWeb, Cubase, Trend Discotec, DiscoiD, Radio Italia Network, TechnoDisco, Jay Culture, Soundz, Disc-Jockey.it, Basebog, La Nuit, Jocks Mag, AmPm Magazine). Ogni anno dà vita ad oltre seicento pubblicazioni, tra articoli, recensioni ed interviste realizzate in ogni angolo del pianeta. Tutto ciò gli vale la nomina, da parte di altri esponenti del settore, di 'techno giornalista', rientrando tra i pionieri italiani del giornalismo musicale sul web. Nel 2002 fa ingresso nel circolo dei DJs che si esibiscono in Orgasmatron, contenitore musicale di Radio Italia Network, proponendo per primo in un network italiano appartenente alla fascia del mainstream un certo tipo di Electro, imparentata con la Disco, il Synth Pop e la Techno. Nel medesimo periodo conduce, per la stessa emittente e in particolare per il programma di Tony H e Lady Helena, la rubrica TGH in veste di inviato speciale alla ricerca di novità musicali provenienti da tutto il mondo. Per quel che concerne la sfera della produzione discografica, dopo le demo tracks realizzate nella seconda metà degli anni Novanta, incide il primo EP tra 2001 e 2002, "Android's Society", che contiene "Commodore Generation", remixata dai finlandesi Ural 13 Diktators, finita nella top-ten dei più suonati sulle passerelle di moda milanesi e supportata da nomi importanti tra cui Tampopo, David Carretta, Vitalic, Capri, DJ Hell e Romina Cohn. La storia continua con altre esperienze, vissute prima tra le mura della H*Plus di Tony H ("Tameshi Wari EP" e "Superstar Heroes EP") e poi tra le fila delle tedesche Vokuhila ("Engel Und Teufel EP", con "El Diablero" remixato dagli Hong Kong Counterfeit e Maxx Klaxon), 38db Tonsportgruppe ("Borneo EP", col remix Electro Disco di Chris Kalera) e della slovena Fargo (col rombante "Technomotor EP"). Dal 2005 al 2008 affianca Francesco Passantino e Francesco Zappalà nella conduzione della Tractorecords e della Laboraudio, digital-label concepita come laboratorio di musica finalizzata alla valorizzazione di artisti appartenenti al sottobosco creativo. Poi collabora col bolognese Wawashi DJ (oggi nel chiacchierato progetto Hard Ton) per "Gary Gay", si lascia remixare dallo svedese Joel 'Jor-El' Alter ("Stroboscopic Life"), partecipa al "The Church Of Pippi Langstrumpf" su Dischi Bellini e viene invitato dall'etichetta berlinese Das Drehmoment a prendere parte al progetto "Rückwärts Im Uhrzeigersinn" insieme ad altri artisti di spessore internazionale tra cui Kalson, Replicant, Makina Girgir, Starcluster e Polygamy Boys. Nel 2010, dopo nuove esperienze discografiche ("Gaucho", su Disco Volante Recordings, coi remix di Gabe Catanzaro, Hard Ton, Valyom & Karada, Midnight Express e Bangkok Impact, e "The World In A Pocket EP", su Prodamkey/Analog Dust, avvalorato dalle versioni di -=UHU=-, Alek Stark, Downrocks, Snuff Crew, Gesloten Cirkel e Metacid), diventa free lance per DJ Mag Italia, versione italiana della celeberrima testata editoriale inglese dedicata alla musica elettronica e alla DJculture. In parallelo fonda, con l'amico Mr. Technium, la Sauroid, etichetta che si propone come punto di raccordo e diffusione di diversi stili tra cui Acid House, Italo Disco, Electro, Nu Rave e Chiptune.

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