Various – CockTail D’Amore 01 Sampler (CockTail D’Amore Music)

Che la vendita di musica non rappresenti più un’attività redditizia non è certo mistero, come del resto è appurato che il 12″ resta vivo per quei collezionisti nostalgici che amano custodire gelosamente il materiale vinilico tra le mura domestiche. Nonostante questi due grossi freni, c’è (per fortuna!) ancora chi è pronto a battersi per un’ideale non con l’obiettivo di voler indietro moneta o popolarità su e da copertine patinate. Ed ecco apparire all’orizzonte la CokTail D’Amore Music, etichetta fondata dai Discodromo (Giacomo Garavelloni e Giovanni Turco) e DJ Boris, resident al berlinese Berghain. Per presentare la propria filosofia e il mondo sonico di riferimento decidono di tagliare il nastro inaugurale con un Sampler che mette insieme amici che condividono quella stessa estetica di cui si è già detto sopra. S’inizia con Josè Manuel che, (forse) archiviata l’esperienza con Black Pepper, si (ri)fionda in territori Nu Disco. La sua “Vampyros In Love”, rimaneggiata dai citati Discodromo, coniuga House, Electro ed un pizzico di Synth Disco di inizio anni Ottanta in un piacevole quanto solare scenario da ballare. Riferimenti più palesi alla scuola Hi NRG di Bobby Orlando si rincorrono in “Chanson D’Amour” di Miss Plug Inn: l’effetto, potenziato dal tocco di Bottin, è una sorta di Lio (ricordate “Amoureux Solitaires”?), naturalmente rivista e corretta per il nuovo millennio. Altro remix d’autore (e ci terrei a sottolineare made in Italy) è quello di Massimiliano Pagliara, all’opera su “Earthquake” degli Hard Ton (l’originale è su International Deejay Gigolo): preservando l’anima Acid House, il salentino trapiantato a Berlino rifocilla il tutto con ulteriori sviluppi di matrici House old school, di tanto in tanto tranciati di netto da paradisiaci (e quindi contrastanti) pads. A chiudere il tutto è lo sloveno IchiSan con la sua “Neli”, con cui si ritorna a passeggiare su litorali Disco Funky House, spensierati quanto certa Italo Disco di trent’anni fa ed arrangiati melodicamente in modo sopraffino da non temere confronti. Il CockTail D’Amore è servito: è possibile consumarlo senza moderazione tanto non fa male e potrebbe creare anche una piacevole assuefazione.

Giosuè Impellizzeri

Giornalista musicale, consulente per eventi, reporter per festival internazionali, produttore discografico, A&R e promoter per una label, autore della colonna sonora di un videogame, autore di un libro dedicato alla Dance anni Novanta, selezionatore e redattore di shows radiofonici, Dottore in Beni Culturali: tutto in uno. Giosuè Impellizzeri da un lato, DJ Gio MC-505 dall'altro. Le prime recensioni appaiono su una fanzine, nel 1996. Dopo quattro anni inizia il viaggio che si sviluppa su testate cartacee e sul web (TheDanceWeb, Cubase, Trend Discotec, DiscoiD, Radio Italia Network, TechnoDisco, Jay Culture, Soundz, Disc-Jockey.it, Basebog, La Nuit, Jocks Mag, AmPm Magazine). Ogni anno dà vita ad oltre seicento pubblicazioni, tra articoli, recensioni ed interviste realizzate in ogni angolo del pianeta. Tutto ciò gli vale la nomina, da parte di altri esponenti del settore, di 'techno giornalista', rientrando tra i pionieri italiani del giornalismo musicale sul web. Nel 2002 fa ingresso nel circolo dei DJs che si esibiscono in Orgasmatron, contenitore musicale di Radio Italia Network, proponendo per primo in un network italiano appartenente alla fascia del mainstream un certo tipo di Electro, imparentata con la Disco, il Synth Pop e la Techno. Nel medesimo periodo conduce, per la stessa emittente e in particolare per il programma di Tony H e Lady Helena, la rubrica TGH in veste di inviato speciale alla ricerca di novità musicali provenienti da tutto il mondo. Per quel che concerne la sfera della produzione discografica, dopo le demo tracks realizzate nella seconda metà degli anni Novanta, incide il primo EP tra 2001 e 2002, "Android's Society", che contiene "Commodore Generation", remixata dai finlandesi Ural 13 Diktators, finita nella top-ten dei più suonati sulle passerelle di moda milanesi e supportata da nomi importanti tra cui Tampopo, David Carretta, Vitalic, Capri, DJ Hell e Romina Cohn. La storia continua con altre esperienze, vissute prima tra le mura della H*Plus di Tony H ("Tameshi Wari EP" e "Superstar Heroes EP") e poi tra le fila delle tedesche Vokuhila ("Engel Und Teufel EP", con "El Diablero" remixato dagli Hong Kong Counterfeit e Maxx Klaxon), 38db Tonsportgruppe ("Borneo EP", col remix Electro Disco di Chris Kalera) e della slovena Fargo (col rombante "Technomotor EP"). Dal 2005 al 2008 affianca Francesco Passantino e Francesco Zappalà nella conduzione della Tractorecords e della Laboraudio, digital-label concepita come laboratorio di musica finalizzata alla valorizzazione di artisti appartenenti al sottobosco creativo. Poi collabora col bolognese Wawashi DJ (oggi nel chiacchierato progetto Hard Ton) per "Gary Gay", si lascia remixare dallo svedese Joel 'Jor-El' Alter ("Stroboscopic Life"), partecipa al "The Church Of Pippi Langstrumpf" su Dischi Bellini e viene invitato dall'etichetta berlinese Das Drehmoment a prendere parte al progetto "Rückwärts Im Uhrzeigersinn" insieme ad altri artisti di spessore internazionale tra cui Kalson, Replicant, Makina Girgir, Starcluster e Polygamy Boys. Nel 2010, dopo nuove esperienze discografiche ("Gaucho", su Disco Volante Recordings, coi remix di Gabe Catanzaro, Hard Ton, Valyom & Karada, Midnight Express e Bangkok Impact, e "The World In A Pocket EP", su Prodamkey/Analog Dust, avvalorato dalle versioni di -=UHU=-, Alek Stark, Downrocks, Snuff Crew, Gesloten Cirkel e Metacid), diventa free lance per DJ Mag Italia, versione italiana della celeberrima testata editoriale inglese dedicata alla musica elettronica e alla DJculture. In parallelo fonda, con l'amico Mr. Technium, la Sauroid, etichetta che si propone come punto di raccordo e diffusione di diversi stili tra cui Acid House, Italo Disco, Electro, Nu Rave e Chiptune.

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